Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Segui la storia  |       
Autore: Party Poison    11/10/2012    1 recensioni
Frank aveva provato ad andare avanti, come aveva fatto Gerard ma non era destino che stessero lontani. Avrebbero avuto la loro famiglia, sì ce l'avrebbero messa tutta per crearne una, ma tutto era già stato scritto e dopo una rivelazione ne escono più uniti, specialmente se la loro famiglia sta per allargarsi.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: Lime | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 5                                            Hotel Bella Muerte – parte prima
 
Trascorsero le cinque ore di viaggio in silenzio assoluto, scambiandosi solo ogni tanto qualche sguardo e si erano sempre tenuti la mano. Frank aveva abbastanza paura di volare quindi stringeva la mano del rosso quando c’erano delle turbolenze.

Gerard non sapeva come sarebbe stata quella vacanza ma aveva deciso che non l’avrebbe toccato, o almeno avrebbe provato a non farlo. Ci sarebbe stato qualche momento un po’ più spinto e l’avrebbe “tollerato” ma non sarebbero andati oltre. Gerard non voleva e sapeva che Frank non avrebbe capito. Si erano mancati anche fisicamente quindi era normale che il moro avesse certi istinti, non che il rosso non li avesse ma cercava di non darlo a vedere per non incoraggiarlo.

Frank si aspettava proprio tutto il contrario. Per lui sarebbe stata una vacanza di fuoco e credeva che anche Gerard fosse d’accordo ma, mentre sul sedile dell’aereo lo vedeva immerso nei suoi pensieri, cominciò ad avere qualche dubbio. Stavolta era sicuro che non sarebbe finita però meditò su come stava per iniziare la loro relazione: la depressione del rosso e la sua paura di farlo soffrire. Ammetteva che non fosse un grande incipit ma senza dubbio non poteva andare peggio di come non fosse andata un anno fa.

Mentre erano immersi nelle loro considerazioni, si accorsero che stavano per atterrare. Frank gli strinse ancora di più la mano e il più grande lo guardò intensamente negli occhi:
“Stai tranquillo, andrà tutto bene, pensa che se atterriamo vuol dire che siamo già in Messico!”
< I passeggeri sono pregati di scendere. La compagnia vi augura una buona permanenza in Messico >
Frank non si era nemmeno accorto di essere atterrato, era così immerso nelle parole e nello sguardo di Gerard che non ci aveva nemmeno fatto caso. Scesero insieme, andarono a prelevare e aspettarono un taxi, che arrivò poco dopo.

“Hotel Bella Muerte, por favor”
“Subito señor”. Il tassista caricò le valigie e si diresse verso l’hotel.
Lungo la strada Gerard si dilettò a parlare con il tassista in una qualche strana lingua che doveva essere lo spagnolo; il fatto era che Frank non ci capiva nulla quindi si limitava ad annuire se gli facevano delle domande.

Il tempo passò in fretta e poco dopo si trovarono sulle gradinate dell’hotel. Non era molto lussuoso ma a loro piaceva. Erano finiti lì due anni fa casualmente, quando erano in tour con la band: volevano stare un po’ soli e Frank l’aveva trascinato dentro, affascinato dalla monocromia della hall, tutta nera. Non sapevano che però in tour lì vicino ci fosse anche la band di Lyn-Z, che li aveva seguiti, dato che era sospettosa avessero una relazione e quando li sorprese ne ebbe la conferma. Decisero di prendere ancora la 6277, in memoria. Tutte le stanze erano libere quindi potevano fare quello che volevano, senza curarsi delle conseguenze. La receptionist fece preparare loro un pranzo, cosicché poi potessero andare a sistemare i bagagli. Dopo aver mangiato e aver notato che molte cose di quell’hotel erano cambiate, prima di tutto constatarono che era tutto troppo colorato, presero l’ascensore e si diressero con il passo spedito di una coppia appena sposata verso la loro camera. La aprirono e notarono che tutto era nero, mobili e tende comprese, pure il bagno.

“Ho chiamato ieri per farla preparare così, mi sembra molto più intimo..la verità è che mi piace ancora il nero”, confessò infine mentre portava dentro le sue valigie.
Gerard era ancora fermo sulla porta, un’espressione di terrore sul volto. Non c’era nulla di cui temere ma sapeva che con il termine “intimo”, Frank intendeva quell’intimo. Erano mesi e mesi che non toccava Lindsey e anni invece con Frank, ed era molto spaventato. Nonostante tutto varcò la soglia e portò dentro la valigia, facendo un grande respiro come se avesse appena ripreso a farlo.

Frank non ci pensò nemmeno a disfare la sua valigia, aprì solo la cerniera e la lasciò aperta, tanto di vestiti ne sarebbero serviti pochi.

Gerard lo avvisò che andava a farsi una doccia fredda, lo faceva sempre quando era agitato o nervoso. In quel momento lo era entrambi. Cominciò a spogliarsi e quando rimase nudo, entrò Frank solo in boxer, che lo guardò con occhi maliziosi.

- e adesso cosa faccio? Non posso respingerlo, non è moralmente corretto. Ok, lanciamoci..ma non se ne parla nemmeno! Gerard, stai calmo, respira..Dio! E da quando è così Frank? Cosa mi sono perso un anno fa? Respira, dentro e fuori, dentro e fuori.. –
“Gee, stai bene? Mi sembri perso, agitato, più che altro scioccato..c’è qualcosa che non va?”, si stava avvicinando con cautela, come se stesse parlando a un pazzo.
“No, non ti preoccupare, sto bene. Anzi no, non sto bene! Non sto per niente bene, per niente, io non so bene” la sua voce era un continuo decrescersi, fino a che diventò un sussurro a se stesso.
Gerard piombò a terra, prese una salvietta e se la gettò addosso, si portò le ginocchia al petto e cominciò a fissare il vuoto.
“Dimmi cosa c’è che non va! Mi sto preoccupando seriamente! Gerard Arthur Way, guardami! Non ti senti bene?”. Frank diventava sempre più agitato, sentiva il suo cuore che a momenti sarebbe potuto collassare.
“Frank non capisci? Io non posso, non è che io non voglia è solo che non posso! Non voglio che succeda di nuovo, io non potrei sopportarlo”.
Il moro si era seduto accanto a lui, un’altra volta per ascoltarlo e soffrire insieme. Il rosso gli accarezzò il profilo del volto, soffermandosi poi sul suo naso, estremamente piccolo ma proporzionato per il suo Frankie.
“È  questo che ti preoccupa? Che lei venga qui di nuovo a rovinare tutto? Se ti preoccupa anche il fatto che io non abbia perdonato il tuo tradimento con Lindsey, è acqua passata, stiamo ricominciando da capo, eliminando tutto quello che è successo di brutto tempo addietro”.
“Lasciami tempo per pensare. Mi sento così confuso, sento che potrei rovinarti la vita ancora una volta e io non voglio, voglio che tu sia mio per sempre. Frank, sposami! Saprò di essere tuo tu sarai solo mio! Ma cosa sto dicendo? Tu non vuoi sposarmi! Nemmeno Lyn-Z lo voleva, l’ha fatto solo per dimostrarmi che sono stato un cretino a stare con te!”

Frank gli portò una mano alla fronte e constatò che era bollente.

“Gee, tu hai la febbre. Vieni, ti porto a stenderti, hai bisogno di riposare”. Fece alzare Gerard, gli mise addosso una maglia e lo aiutò a mettersi i boxer per poi portarlo a letto. Lo fece entrare e gli rimboccò le coperte, terminando tutto con un bacio sulla fronte al rosso, che sussurrò: “Ti amo”.

Frank lo sentì appena e non fece in tempo a rispondere che si addormentò.
“Anche io ti amo, non sai quanto”.

Gerard si addormentò di colpo, sognando tutto l’opposto delle sue paure e pensando a un possibile futuro con Frank.
Il moro lo guardò per un po’ dormire e a sorridere nel sonno, sorridendo anche lui. Aveva sempre fatto la parte del ragazzino giovane e indifeso, mentre stavolta era proprio tutto il contrario.

“Non ti lascerò mai solo, non pensarci nemmeno. Stavolta non ti libererai facilmente di me”.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: Party Poison