DODICI ANNI DOPO

Una sedia a rotelle e un vestito da sposa, chi se lo sarebbe mai aspettato!

Ero seduta sul letto della camera dei miei in attesa del truccatore e del parrucchiere, eh già, quel giorno che vedevo lontano era finalmente arrivato,ero quasi sposa.

All'altare mi aspettava Quel ragazzo biondo con gli occhi azzurri e un sorriso sexy,e con un cuore pieno di amore.

Gli invitati erano tanti, anzi tantissimi e tutto per colpa della mia migliore amica Carly che voleva fare sempre tutto in grande,ah, naturalmente lei mi faceva da damigella.

Il mio abito era lungo e stretto di pizzo con una scollatura a cuore, purtroppo non si vedeva la parte di dietro coperta dallo schienale della sedia a rotelle decorata a festa, tutta bianca e piena di piccoli fiorellini, mi piaceva per la prima volta! Allelujaa!

Le mie scarpe avevano un tacco altissimo, come quelle scarpe che una volta Carly mi aveva comprato per farmi cambiare stile e farmi 'alzare' l'autostima *da notare il doppio senso :P* intanto sarei stata seduta per tutta la cerimonia quindi no problem!

Non Lo avevo visto per tutta la mattina e la cosa mi metteva ansia,chissà cosa ne pensava del mio vestito, di me??

"Din Don!" mamma andò ad aprire,ah naturalmente sarei potuta andare anche io considerando che ero diventata un genio dei movimenti sulla sedia a rotelle!!

Speravo fossero la parrucchiera insieme alla truccatrice ed infatti entrarono urlanti nella mia camera, quasi più emozionate di me.

"Ciao bellezzaaaa!! Come ti senti?? Sei agitata??? Ioo siiiiiiiii Odddeeoooooo!!!" terribilmente false e insopportabili, ma andava bene anche così!

"Sono emozionatissima! Dai su truccatemi e pettinatemi così mi vesto e dico questo fatidico SI!"

Iniziarono ad urlare.

Occhi circondati da un panna brillante ma quasi del mio colore chiaro naturale.

Labbra rosee carnose e lucide da stampare su quelle del mio Lui.

Guance di un beige perfetto tendente al rosa, che evidenziavano i miei lineamenti dolci.

E infine i miei capelli, raccolti in alto con riccioli che cadevano dietro e ai lati del mio viso.

Ero un capolavoro! Autostima e gioia a mille! Stavo per diventare Sua moglie.

Mamma mi si avvicinò anche lei truccata benissimo,era accompagnata da Carly, vestita di un azzurro chiaro, indossava un vestitino corto che sembrava una sottoveste, ma molto elegante e femminile.

"Piccola mia- rise rendendosi conto che non ero più tanto piccola -è ora di indossare il vestito, stanno per arrivare."

"Ok"

Carly mi alzò tenendomi in piedi e mamma mi infilò quel vestito da favola.

Iniziarono a piangere.

"MA DAIIII! VI SI ROVINA TUTTO IL TRUCCO!!!!"

Risero fragorosamente e mi portarono in limousine.

Adoravo il mio corpo, anche senza sport ero diventata magrissima al punto giusto, il mio viso non aveva imperfezioni, mi piacevo!

Mi fecero sedere sul sedile di dietro della limousine bianca e iniziammo ad incamminarci verso il LAGO (guarda capitolo precedente) , luogo dove ci saremmo sposati.

Lui mi avrebbe aspettato li, davanti al piccolo gazebo dove ci avrebbero posto quella domanda che ormai aspettavamo da anni.

Papà mi avrebbe accompagnato fino a li e poi mi avrebbe lasciato andare, entrare in quel mondo riservato agli 'adulti'.

"QUANTO MANCA??"

"CARLY PERCHE' URLI??" la imitai e scoppiammo a ridere come quando eravamo a scuola a parlare di ragazzi anni prima.

"Mancano 10 minuti e finalmente saremo a destinazione!" povero guidatore, Carly e mamma lo tartassavano di domande da quando eravamo salite in macchina!

"ok, ok" disse Carly.

I sorrisi stampati sui nostri volti rendevano l'atmosfera allegra.

Mi sembrava tutto così luminoso!

"Siamo arrivati!" disse il guidatore.

Papà mi porse il bouquet bianco e azzurro e mi lascio sedere sulla sedia a rotelle.

"Ti voglio bene bambina mia, ricordati che il tuo papino ci sarà sempre!"

"Ti voglio bene anche io papi!"

"E ora andiamo che Lui ti aspetta!"

ATTACCO DI PANICO ATTACCO DI PANICO AIUTOOOOOO!!

UN GRANDE RESPIRO E VIA! SI PARTE!!

*musichetta da matrimonio*

Avanzavo sul tappeto bianco steso sull'erba di fronte al lago, mio padre mi portava verso il mio futuro Marito, in quel FUTURO NON MOLTO LONTANO.

Aveva deciso che in quell'occasione sarebbe stato lui a portarmi e non io stessa perché dovevo essere libera di tenere i fiori! 

La folla, anche gli estranei che si trovavano li per caso erano a guardare.

La gente seduta a caso, e una fila di posti riservati davanti.

Eccolo!

LUI!

Lo vedevo!

Bellissimo! Mi guardò e sorrise dolcemente, aveva gli occhi lucidi dalla gioia e io lo stesso.

Tremavamo, le nostre mani chiuse tremavano, lui si era seduto di fronte a me per guardarmi negli occhi, lo amavo e finalmente questo amore ci avrebbe legato per tutta la vita!

Ecco che il prete iniziò a parlare: Prima pose la fatidica domanda a Lui e la sua risposta fu SI.

Poi toccò a me, le lacrime iniziarono a scendere dall'emozione.

E poi quel Si!

Piangevano tutti, anche gli stranieri, era tutto pieno di fotografi e gente che applaudiva!

“Per il potere conferitomi dalla Chiesa vi dichiaro marito e moglie! Puoi baciare la sposa!”

Un bacio lungo , non sentivo più nulla intorno a me, solo la sua presenza.

Poi si alzò, e iniziammo ad andare vesso la macchina, il riso ci cadde addosso, la gente lo lanciava in enormi quantità.

Mentre andavamo l'occhio mi cadde su una sedia vuota, era tra i posti riservati, ma sapevo che sarebbe rimasta così.

Sopra ci stava un biglietto con il nome della persona a cui la sedia era riservata.

'NIALL HORAN'.