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Autore: BadAngelAmelie    24/04/2007    2 recensioni
...come può un libro babbano sconvolgerti la vita per poi aiutarti a mettere ogni pezzo al suo posto?...dovrà scoprirlo il nostro Harry. E oltre a questo ad attenderlo ci sarà un'avventura in compagnia della sua migliore amica e di altri due improbabili personaggi...
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Hermione Granger | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Grazie a chi ha letto il capitolo e commentato, anche per questo capitolo mi aspetto molti commenti, in fondo che vi costa? Due parole e mi fate felice XD…eheheh

Non vi posso assicurare che anche in futuro gli aggiornamenti saranno così rapidi, ma farò comunque del mio meglio…grazie mille

LAKE:eheheh…scoprirai, probabilmente, in questo capitolo chi ha origliato, non voglio anticiparti nulla; per Sirius bhè, sinceramente per ora in quello che ho in mente non viene neppure nominato, quindi non mi sono posta il problema…magari più avanti deciderò di tirarlo fuori, vivo o morto che sia…

YOANA: grazie mille per avermelo fatto notare…quando ho pubblicato il capitolo era tardi e non mi sono accorta…comunque ora ho messo tutto a posto…grazie ancora XD

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Dopo la storia di Vitious le lezioni proseguirono tranquillamente, all’ora di pranzo Harry si aspettava di vedere i ragazzi della sua classe e di Corvonero(che seguivano le lezioni di Vitious con loro…NdAmelie) correre tra i tavoli della case raccontando ciò che avevano sentito; ma non fù così.

Gli studenti avevano pensato bene di non divulgare la notizia, d'altronde, meno lo sapeva e più possibilità c’erano di trovare l’esserino e ottenere il desiderio per i fortunati che erano al corrente della sua esistenza.

Per il resto della giornata il moro e i suoi amici parlarono della cosa il meno possibile e in posti sicuri, fuori dalla portata di orecchie indiscrete.

Dopo cena, e dopo aver stracciato per ben 4 volte Ron a Gobbiglie, il cercatore se ne andò in camera, seguito da Dean e Seamus.

Si mise i pantaloni della tuta neri e la maglia rossa, che usava come pigiama e augurando la buona notte a tutti chiuse le tende.

Aveva sonno, ma la curiosità prevalse sulla stanchezza, portandolo a riaprire il libro.

Disse il Piccolo Principe: -Cerco degli

Amici. Che cosa vuol dire "addomesticare"?-

-È una cosa da molto dimenticata. Vuol dire "creare legami"…-

-Creare legami?-

-Certo-, disse la volpe. -Tu, fino ad ora, per me, non sei

Che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non

Ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non

sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se

tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’una dell’altro. Tu

sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo-.

-Comincio a capire-, disse il Piccolo Principe.

Mentre era immerso nella lettura, Morfeo ebbe la meglio e si addormentò con gli occhiali ancora addosso, e con il libro poggiato sul petto.

La mattina fù svegliato dall’urlo del suo migliore amico:

-SVEGLIA BELLO ADDORMENTATO…IL BAGNO è LIBERO!!!-

Un Harry in versione zombi si alzò dal letto e si diresse verso il bagno e, dopo essersi spogliato (vollio vedere anche ioooooo….ihihih…NdAmelie)(…sporcacciona di un Amelie…NdHarry)(ma no caro…è che sei proprio bello….smack…NdAmelie), si infilò in doccia.

Nella stanza adiacente Seamus guardava Ron ridere sotto i baffi,

-Che c’è da ridere?-ma quello non ebbe il tempo di rispondere, si senti provenire, dal bagno, un urlo agghiacciante, seguito a ruota dal cercatore dei Grifondoro, ancora tutto bagnato e con solo un’ asciugamano in vita.

Si guardava attorno con gli occhi sgranati. Nessuno fiatava.

A rompere il silenzio fù il 6°figlio di Arthur e Molly Weasley, che, con aria innocente disse:

-Scusa ma mi sono dimenticato di dirti che l’acqua calda è finita.-

Nel giro di 5 secondi il moro gli fù addosso, ci aveva messo un attimo ad elaborare quelle parole, e aveva reagito subito d’istinto.

La lotta ingaggiata tra i 2 sul pavimento del dormitorio venne interrotta dai compagni, che li divisero con la forza.

Dopo 20 minuti erano tutti a colazione, ma i 2 litiganti non accennavano a volersi rivolgere la parola.

La prima lezione del giorno era trasfigurazioni, e anche lì la situazione non migliorò, si erano messi ai lati di Hermione che, alzando gli occhi al soffitto, aveva deciso di non prestare loro attenzione.

Finita l’ora, si diressero tutti verso i sotterranei per la doppia lezione di pozioni che, anche quest’anno, seguivano con Serpeverde.

Il moro aveva anticipato gli altri, ed entrando in aula trovò il figlio di Lucius Malfoy già seduto nel suo banco in prima fila, gli parve alquanto strano trovarlo solo, senza quei 2 gorilla di Tiger e Goyle o Zaini o quella piattola della Parkinson.

-Buongiorno Sfregiato…come mai solo? I tuoi amici si sono finalmente accorti di quanto tu sia insopportabile?-Harry rispose meccanicamente:

-Buongiorno a te Vol…-si bloccò immediatamente, lo stava per chiamare Volpe, e per la 2^ volta oltretutto; non capiva perché li collegava. Ricordandosi del discorso lasciato in sospeso continuò dicendo:

-Potrei girarti la domanda Furetto, il tuo egocentrismo li ha fatti definitivamente scappare?-

-Eheheh…-ghignò la Serpe -stamattina abbiamo notato che il "povero Potterino" ha litigato con Lenticchia…come mai?-

-Fatti miei Malfoy!- rispose sbattendo i libri sul banco, ovviamente il più lontano dalla cattedra.

-Uuu… siamo nervosi?-

-Si, e, se non ti spiace, non ho voglia di litigare con te, lasciami stare-

-Ma IO ho voglia di litigare con te.- disse di rimando il biondo.

I 2 si fissarono negli occhi per parecchi secondi, il verde s’intrecciò con il grigio; a distogliere lo sguardo per primo fù nuovamente Harry che, dopo aver contato fino a 10 ad occhi chiusi, fece un profondo respiro.

Tornò a fissare il suo eterno nemico, che ora aveva uno sguardo incuriosito, e disse:

-Rinfrescami la memoria, perché noi non facciamo altro che litigare?-

L’ennesimo ghigno si apri sul bel volto del platinato:

-Perché ti odio, e non poso sopportare la tua vista.-

-Non pensare che la cosa non sia reciproca- ma mentre diceva questo il Grifone sentì un nodo alla gola, forse ciò che aveva appena detto non era proprio vero; ma non importava in quel momento, voleva una risposta dall’altro.

-Ma perché ci odiamo così tanto? Quando abbiamo iniziato? E perché perdiamo il nostro tempo in continui litigi, che non portano altro che lividi e punizioni?-.

-EhiEhi San Potter, il santone che c’è in te si è risvegliato? Sembri uno di quegli sciocchi babbani che vanno in giro urlando "pace e amore fratello"…-

-Basta scherzare Malfoy, sono già abbastanza stanco di mio, non ti ci mettere anche tu; per una volta, rispondi alle mie domande.-

-Potteruccio si stà scaldando, bhè, le prime domanda mi sembrano abbastanza scontate, sai anche tu la risposta; il primo anno non hai accettato la mia mano, e con quella anche la mia amicizia. Per la terza ti posso dire che lo trovo un passatempo niente male, mi diverti, è quasi diventata un’ abitudine, qual è il modo migliore di iniziare una giornata se non quello di irritare il grande Harry Potter?.-

Il Grifone lo fissò per un po’, e l’unica parola che fuoriuscì dalle sue labbra fù:

-…Volpe…-

Lo sguardo della Serpe si fece ancora più interrogativo, non capiva il significato di ciò che lo Sfregiato aveva detto,

-Volpe? Cosa centra Potter? Il tuo, già malmesso, cervello ha ceduto completamente?-

Harry non rispose, ma un largo sorriso si aprì sul suo viso.

-Perché diavolo fai quella faccia idiota?!- gli occhi del biondo erano ormai 2 fessure, odiava essere tenuto all’ oscuro.

-Pretendo una spiegazione, e SUBITO!!!- e dicendo questo incrociò la braccia, come a dire, "non ci muoviamo fin’che non mi dici tutto".

Il figlioccio di Sirius fù salvato dall’ arrivo degli altri, Ron gli si fece subito vicino:

-Ehi tutto bene Harry?-

-Si si nulla di cui preoccuparsi-

Draco si allontanò da loro e si diresse al suo banco dicendo: - Ciao ciao Lenticchia- e, chinando leggermente il capo con fare sprezzante, aggiunse, -Sfregiato-.

Il Grifone intanto stava ringraziando il cielo per l’arrivo dell’amico, giusto in tempo.

Questo fatto sancì la loro riconciliazione, e Ron promise di non fare mai più scherzi del genere, dopo ciò il suo stato d’animo era di molto migliorato, ma questo non lo risparmiò dal passare il resto della lezione a pensare alla strana discussione avuta con Malfoy.

Avevano parlato "quasi" tranquillamente, fatto molto strano conoscendo gli interessati, in compenso aveva capito una cosa, il Furetto gli ricordava in modo impressionante la Volpe, il suo bisogno di essere "addomesticata"; forse loro due sarebbero riusciti ad andare d’accordo prima o poi; ma qualcuno doveva fare il primo passo…

Si girò verso il diretto interessato, i loro sguardi si incrociarono per l’ennesima volta, ma ciò che più stupì Harry fù quello che vide in quegli occhi.

Per la prima volta non vide disprezzo ma quasi delusione e tristezza, pensava di esserselo sognato, provò a ricontrollare nella sua direzione per intercettarlo nuovamente, ma quello si era girato ed ora era intento a scrivere su una pergamena.

Lasciamo il nostro eroe intento a scervellarsi, e puntiamo la nostra attenzione su un altro punto dell’aula, dove un ragazzo aveva appena ricevuto un biglietto.

Nel modo più cauto possibile lo aprì, diceva:

"Dobbiamo definire i dettagli del piano, ci vediamo subito dopo lezione

nel dormitorio, così staremo più tranquilli, in caso più avanti

andremo in Biblioteca per cercare ulteriori informazioni…

dobbiamo essere pronti, non manca molto.

P.S. Ho delle novità,dopo ti spiego bene, dobbiamo scoprire una cosa."

Non era firmato, ma il destinatario sapeva benissimo da chi proveniva, scrisse un veloce si sul retro e lo rinviò al mittente.

Il resto della giornata, per il Re dei Grifondoro, passò tranquillamente, dopo gli allenamenti di Quidditch venne letteralmente rapito da Hermione che, gli volle mostrare le informazioni che aveva trovato in biblioteca sulla leggenda.

-Allora, non ho potuto fermarmi molto, quindi, questo è tutto ciò che ho trovato per ora, domani andiamo io e te e vediamo che altro ci possono dire i libri.-

Sveglia come al solito, la ragazza si era messa subito all’opera, per non farsi trovare impreparata, mentre quella parlava Harry si era bloccato a pensare a come anche lei era cresciuta, ora era una gran bella ragazza.

Slanciata, con un bel seno e un sederino niente male; i suoi capelli erano molto più ordinati di prima, merito probabilmente di qualche crema o shampoo.

Aveva un vita "amorosa" molto attiva, questo lui lo sapeva perché si confidavano tutto tra di loro, cose che neppure a Ron diceva, ma Herm era Herm, erano veramente inseparabili, lui gli era stato vicino nel periodo in cui i suoi 2 amici avevano una specie di cotta l’uno per l’altra, ma la cosa non aveva funzionato, e da allora lei correva da lui quando voleva farsi consolare.

Il moro era molto protettivo nei suoi confronti, ma non era gelosia, no tra loro c’era solo una forte amicizia, bhè una volta si erano baciati, ma la cosa non aveva avuto buoni risultati, dimostrando definitivamente quale tipo di rapporto c’era tra di loro; qualche bacetto a stampo se lo davano comunque, era una sorta di saluto, un segno della loro amicizia.

-Ehi…terra chiama Harry…ci sei?-disse la mora distogliendolo dai suoi pensieri.

-Oh si scusa, mi ero distratto, senti sono stanco, e se rimandassimo tutto a domani?-

-Ok dai, ma domani ricordati che dobbiamo andare in biblioteca a cercare informazioni.-

-Si non ti preoccupare, buona notte.-

-‘notte-

E dopo aver salutato tutti andò a letto.

  
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