Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: IsolaBella    13/10/2012    1 recensioni
Liz ha 17 anni.Vive a New York.Ha tutto ciò che una ragazza può desiderare ma una notte fa uno strano sogno.Il giorno dopo la sua vita sembra sgretolarsi,tutte le certezze che aveva crollano improvvisamente.Dinanzi a lei si spalanca un nuovo mondo,un mondo buio e luminoso allo stesso tempo...
Genere: Fantasy, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic
Capitolo 4
Gocce d'acqua le colavano sulle guance come se fossero lacrime;con l'indice destro ne raccolse una e l'assaporò.Aveva un sapore dolciastro,simile alla vaniglia.Alzò lo sguardo verso l'alto e lasciò che acqua fredda le bagnasse i capelli,il viso e gli abiti.Sorrise dinanzi a quella piacevole senzazione.Spalancò le braccia formando una croce umana e cominciò a ruotare su se stessa sentendosi libera.
Il sogno s'interruppe e quando Liz aprì gli occhi vide sua madre seduta sul bordo del letto.Era in vestaglia,i capelli raccolti in un chignon,il viso fresco,segno di un buon riposo.
-Buongiorno-disse Liz sedendosi e strofinandosi gli occhi-Buongiorno.Dove sei stata stanotte?- chiese la madre con aria severa.
"Merda" pensò
-A casa di Karol.Siamo rimaste a parlare fino a tardi.-mentì.
-Capisco!-disse Nicole accarezzandole la gamba ancora coperta -Liz,non devi mentirmi.So che eri allo Stradivarius-continuò
Liz rimase stupita."Ma  come fa a saperlo?No...non può averglielo detto lui"
-Io e tuo padre non siamo molto presenti è vero.Ma questo non significa che tu possa stare fuori tutta la notte e,soprattutto,in locali come quelli!-affermò Nicole alzando leggermente il tono di voce e alzandosi in piedi.
Liz l'osservò attentamente cercando qualcosa da dire e alzandosi a sua volta.
-Mamma,non sono più una bambina!- sbottò Liz
-Oh,lo so.Non sto dicendo che tu sia una bambina.Sto dicendo che devi essere più responsabile.E riconosco che io e tuo padre abbiamo le nostre colpe.-continuò Nicole riacquistando un tono di voce più mite.
Liz continuò a guardarla in silenzio.Non capiva il senso di quella predica.Cosa pretendeva?Che lei rimanesse chiusa in casa?
-Come hai saputo dello Stradivarius?-affermò infine.
Nicole meditò sulla risposta da darle pensando che non fosse necessario rivelarle la fonte.
-Mamma...-insistè Liz.
-Ok...te lo dico..il signor Williams.Mi ha telefonato stamattina dalla galleria.Pare che dopo la mostra sia andato lì a festeggiare ,dato il successo delle vendite,e che ti abbia visto.Non era sua intenzione intromettersi ma ha pensato che dirmelo fosse la cosa giusta.-confessò .
"Oh...non ci posso credere...lui...glie lo ha detto lui...ma come ha potuto?Cosa ti aspettavi Liz? Non ti conosce neanche...per lui sei solo una bambina che si caccia nei guai"
-Il signor Williams....certo.-si limitò a replicare.
-Senti,penso che abbiamo bisogno di passare del tempo insieme.Che ne diresti se andassimo a fare shopping ?Magari mangiamo qualcosa fuori e ci facciamo raggiungere da tuo padre-propose Nicole appoggiando entrambe le mani sulle spalle di Liz.
Liz era sorpresa di quella proposta.Era felice all'idea di passare del tempo con i suoi genitori.Forse il suo mondo non era completamente andato perso.
-Va bene.-disse-andiamo a fare shopping!-.
 
Avevano fatto una ventina di negozi quando giunse l'ora di pranzo.Nicole aveva acquistato abiti,gioielli,scarpe e accessori vari delle migliori firme,sia per sè che per Liz.Avevano parlato a lungo.Decisero di fermarsi a mangiare in piccolo ristorante di Soho.Il ristorante era arredato in modo rustico.Liz lo trovava accogliente.Si accomodarono ad un tavolo vicino alla finestra in attesa di Rick.
-Allora,mi vuoi dire cosa è successo con Thomas?-chiese Nicole gentilmente e non volendo dare l'impressione di essere invadente.
Liz esitò un attimo poi rispose.
 -Mi ha tradita.Con Marisa- Abbassò lo sguardo imbarazzata.
Nicole si portò una mano alla bocca.
-Mi dispiace piccola.Se avessi saputo...ieri glie ne avrei detto quattro.Non smetteva di chiedermi di te,di dove fossi.A pensarci l'ho visto parlare con Marisa-disse seccamente
-Non stanno insieme.E' stat solo un'avventura.-
-Ma voi non avevate... insomma hai capito..-chiese Nicole timorosa di avere una risposta
-NO!Mamma....come ti salta in mente?- affermò Liz mentre il suo viso si imporporava.
Nicole sospirò.Cambiò argomento e chiese a Liz la sua opinione sulla mostra del signor Williams.Liz confessò alla madre di aver amato la mostra,di aver trovato suggestive le opere e soprattutto cariche di sentimento ed emozioni.Rick entrò nel ristorante e si unì a loro.Cominciarono a pranzare parlando di affari,scuola,e di vecchi ricordi.
-Nicole,ricordi il suo primo giorno di asilo?Oddio...eri terribile Liz.Ti accompagnammo insieme ma tu non ne volevi sapere di lasciarci andare via.-rise di gusto Rick.
-Sisi,ti aggrappasti alla mia gonna.Per poco non mi denudavi!-ricordò Nicole ridendo a sua volta.
-Bè mi fa piacere che vi faccia ridere!- disse sarcastica Liz unendosi poi a quel riso.
Erano giunti al dessert.Crème Brulè.
"Adesso o mai più" si disse Liz e sospirò.
-Mamma.Papà devo dirvi una cosa.- 
Rick e Nicole la guardarono con un'aria mista tra tensione e preoccupazione.
-Parla pure,piccola-disse Rick
Liz prese fiato e poi parlò. -Non voglio andare ad Harvard.Voglio andare a Yale- disse tutto d'un fiato.
I suoi genitori si guardarono sbigottiti ma poi la tensione e l'ansia sparì dai loro volti e fu Nicole a parlare per prima.
-Ne sei sicura?-
-Certo!Hanno il miglior corso di scrittura-rispose sicura Liz
-Piccola,io e tua madre vogliamo solo che tu sia felice.Se è questociò che desideri,allora va bene.-affermò Rick
Liz si sentì sollevata.Si alzò e abbracciò entrambi.
-Grazie,grazie,grazie!- disse sorridendo e stringendoli forte.
Quel suo gesto affettuoso fu interrotto dallo squillo del suo cellulare.
-Pronto?-rispose
-Liz,sono Meg!-
-Meg!Dimm- chiese
-Ci vediamo alla solita ora al Club?-domandò conferma.
-Eh,un attimo solo...-
Liz coprì il microfono con la mano e si rivolse ai suoi genitori.
-Mamma.Pap.E' Meg.Mi chiede se posso uscire oggi.- disse con tono supplicante Liz
-Non saprei..-disse Nicole guardando Rick
-Vi prego!Mi faccio accompagnare da Charlie.-continuò la sua supplica.
Rick sospirò e non seppre dire di no agli occhioni imploranti della figlia.
-Ehi Meg.Si,solita ora e solito posto.A stasera!- chiuse così la telefonata con l'amica.
La famiglia Pierce decise di tornare a piedi a casa e godersi il tiepido sole pomeridiano che sovrastava New York.
 
Quando arrivò allo Stradivarius vide le sue amiche in compagnia di alcuni ragazzi.Karol  aveva i capelli neri e gli occhi azzurri.Era magra e di media statura.Quella sera aveva indossato dei pantaloni neri e una maglia in pizzo con delle decolteè nere.Liz la trovava davvero bella.Meg invece aveva i capelli rossicci,il viso puntellato da lentiggini e gli occhi marroni.Non era troppo alta ed era di media corporatura.Aveva uno stile tutto suo,non seguiva la moda e aveva optato per una gonna ampia con t-shirt e degli stivaletti in tinta.Shannen,invece,era la classica ragazza bionda con occhi azzurri,alta,snella e con le forme al punto giusto.Aveva indossato una minigonna in jeans con una canotta di velo e dei tacchi 12.Liz intravide il proprio riflesso nel finestrino di un auto;I capelli raccolti in una coda di cavallo,la frangetta davanti l'occhio destro,il vestito in broccato color corallo con gonna svasata e maniche tre quarti,impreziosito da accessori neri e dalle sue amate converse.
-Liz!-disse Karol quando la vide
-Ciao ragazze!-salutò.
-Ok,possiamo entrare!-disse Shannen,stretta nell'abbraccio di un ragazzo biondo.
Karol,invece,parlava con Michael,il ragazzo con cui aveva ballato la sera in cui Liz aveva conosciuto Alexander e di cui era innamorata.Meg rideva alle battute di John,un secchione che frequentava la loro stessa scuola.
Il locale era pieno di gente,come sempre.La musica a palla.Le luci stroboscopiche rendevano impossibile riconoscere le persone.Si sistemarono ad un tavolo del piano superiore da cui si poteva osservare la pista da ballo.Liz non accompagnò il resto del gruppo a ballare ma si diresse verso il bar.Ordinò un Vodka-pesca Lemon.Rimase lì per un pò ad osservare la gente.Più tardi, Karol dalla pista le fece segno di raggiungerli.Bevve l'ultimo sorso del suo drink e si unì al gruppo.
Si muoveva con meno energia del solito;si guardava intorno,alla ricerca di Alexander.Non voleva ammetterlo a sè stessa ma desiderava vederlo.
Un ragazzo cominciò a muoversi intorno a lei,a sfiorarla.Lei si mostrò infastidita ma poi,quando vide Alexander che la fissava dal piano superiore,non rifiutò le avances del ragazzo.Liz puntò i suoi occhi verdi   negli occhi grigi che la osservarvano e cominciò a muoversi avvinghiata a quello sconosciuto;le parve di leggere rabbia negli occhi dell'arrogante signor Williams.Lei non distolse nemmeno per un secondo lo sguardo,poi lo vide fare una smorfia e dirigersi verso l'uscita.Smise di muoversi e si allontanò dalla pista ormai avvolta da fumo artificiale.Raggiunse l'uscita.
Lo vide salire su una moto rosso fuoco.Quando lui la vide rimase immobile.
-Come hai potuto dire a mia madre di avermi vista qui ieri?- disse furiosa avvicinandosi ad Alexander che era sceso dalla moto.
-Come ho potuto?L'utlima volta che ti hovista qui eri svenuta sul pavimento.Sei solo una bambina e  non dovresti frequentare questo genere diposti-disse lui altrettanto furioso.
-Una bambina? Io sarei una bambina?- sbottò sentendo il fuoco crescere in lei.
-Si...lo sei.-disse lui
-Tu non sai niente di me.Non mi conosci.Perchè ti importa così tanto?Perchè ti arrabbi?-esplose Liz sentendo il fuoco divampare.Sentì le sue pupille diventare buie. "No,no,no...non ora,non davanti a lui" pensò
-Pensi che sia bello che alla tua età balli in quel modo?-disse lui irritato
-Perchè ti importa quello che faccio io?-
-Perchè voglio proteggerti- confessò lui infine.
-Proteggermi??Proteggermi da cosa?-A quelle parole il fuoco dentro di lei si spense.
-Vieni facciamo un giro.-disse lui 
-Cosa?io non ci salgo lì sopra!-ripose seccamente.
Alexander salì in sella alla sua moto.Porse la mano a Liz e le fece cenno di salire.Liz esitò.
-Perfavore-la pregò lui con uno sguardo disarmante tanto che Liz salì.Appoggiò una mano sulla spalla di Alexander e si diede un piccolo slancio.Una volta salita,posizionò i suoi piedi sui dei poggiapiedi in acciaio.
-Stringiti a me- disse lui sorridendo.
Liz circondò Alexander con le sue braccia.Sentì sotto la sua t-shirt nera le curve degli addominali.Arrossì.Un nuovo tipo di calore la invase.Avrebbe voluto esplorare quel corpo con le sue piccole mani,tastare i suoi muscoli.
Sorrise nel sentirla aumentare la stretta intorno ai suoi fianchi.
Quando la moto si mosse nel freddo della notte,Liz si rilassò,chiuse gli occhi e appoggiò la guancia sulla schiena di Alexander,rimanendo sommersa nelle sue fantasie erotiche.

Continua...
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: IsolaBella