Credere di non amarti non sa bastarmi
e anche stringendoci
o parlandone e negandolo
 

Tutti ti dicono che stai sbagliando: tua cugina Rose ti ha dato validi motivi per cui quello che stai facendo non lo devi compiere, tua cugina Victorie ha sottolineato le tue doti, affermando che sono sprecate per uno come lui, la tua amica Alice ha ascoltato pazientemente i tuoi dubbi, i tuoi turbamenti, i tuoi pensieri, per poi consigliarti di lasciar perdere, per il tuo benessere mentale.
Non osi immaginare la reazione dei tuo fratelli, di tuo padre, dei tuoi zii, da sempre in lotta con l’intera famiglia di quel ragazzo.
Guardandoti allo specchio, hai ignorato i messaggi che ti mandava il tuo cuore, cercando di ricordare tutte le parole da riferirgli non appena l’avresti rivisto.
Vi siete dati appuntamento davanti al lago Nero, il posto dove tutto è cominciato.
Arrivi sul posto con largo anticipo, e nervosamente giochi con una ciocca ribelle sfuggita dalla forcine. Osservi gli altri passarti vicino, cercando di mandare nell’oblio i dolci momenti passati insieme e di riportare alla memoria quelli passati a litigare, quelli in cui hai versato tante lacrime, quelli in cui vi siete detti cose terribili. Eppure l’unica cosa che riesci a ripescare dai tuoi ricordi, sono i momenti immediatamente successivi a quelli spiacevoli, in cui fate pace con le parole e con il corpo.
Un brivido ti scorre lungo la schiena al pensiero delle sue mani sul tuo viso, sul tuo corpo, sulla tua pelle.
Con un gesto stizzito cancelli quelle immagini e ti stringi nelle tua divisa. Ti giri verso il castello, desiderosa di individuare la sua chioma bionda e porre fine a quella relazione che non avrebbe mai dovuto nascere.
Vedi tuo fratello maggiore diretto, con il suo gruppo di amici, verso il campo da Quidditch. Vedi Rose passeggiare accanto a Samuel Corner, con lo sguardo basso e un sorriso sincero sulle labbra. Un moto di gelosia ti colpisce nel vedere tua cugina poter vivere liberamente il suo amore, mentre tu sei costretta a fare tutto di nascosto, a rinunciare per sempre a quello che ti fa stare realmente bene. Distoglierti uno sguardo, a disagio per i sentimenti appena provati.
Sconsolata ti rigiri verso al lago, contando i minuti che ti separano al tuo addio a Scorpius.
Chiudi gli occhi, cercando di cacciare indietro le lacrime.
Improvvisamente, senti il suo profumo: un miscuglio tra muschio, erba appena tagliata e menta peperita.
Fai un lungo respiro e ti giri verso di lui.
I tuoi occhi nocciola si perdono in quelli di grigi di Scorpius. Ti sorridono contenti di vederti, contenti di condividere qualcosa insieme. Immediatamente si rendono conto che c’è qualcosa che non va, che qualcosa ti frulla nella testa, che sei arrivata a un punto di rottura.
“Lily cosa c’è che non va?” ti chiede con voce sospettosa. Sa che l’ombra della tua famiglia è costantemente presente tra voi due.
Respiri profondamente, cercando di trovare i motivi per cui avevi deciso di chiudere la vostra relazione, ma ora non ti vengono più. Senti solo che vuoi stare con lui, che hai bisogno di lui, che sei felice con lui.
Senti che il tuo corpo vuole essere stretto al suo, che necessita del caldo delle sue braccia, che vuole il suo profumo addosso.
“Stringimi e poi stringimi di più”.
Con uno sguardo sorpreso asseconda il tuo desiderio. Con forza ti aggrappi al suo petto, ti fai cullare dal battito del suo cuore, respiri il suo profumo.
“Qui davanti a tutti?”
Annuisci senza emettere nessun suono, timorosa che la tua voce potesse rivelare il turbamento dentro te. Delicatamente, ti bacia la nuca e tu chiudi gli occhi, nel tentativo di imprimere anche quel momento nei tuoi ricordi.
Scorpius ti sussurra: “Ti va di dirmi cosa c’è che non va?”.
Alzi il viso per guardarlo dritto negli occhi: “Niente. Ora è tutto perfetto”.
Scorpius ti sorride e posa le sue labbra sulle tue. All’inizio ti irrigidisci a disagio che tutti possano vederti così felice con lui, ma poi ricambi il suo bacio.
Ci siete solo voi due. Nessun problema, ripensamento, dubbio, cognome, famiglia. Niente. Solo voi due. E va bene così.