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Autore: ella2412    13/10/2012    23 recensioni
Juliet adora il suo lavoro nel campo del matrimonio e considera l’amore un sentimento meraviglioso. Così meraviglioso, ma che non fa per lei. Le sue relazioni sentimentali finiscono ogni volta nell’inceneritore e la ragazza è convinta di avere una sorta di maledizione ereditaria che le impedisce di trovare la sua anima gemella. Ma fino a che punto questa concezione le chiuderà il cuore?
Louis è il solito rubacuori, impulsivo e spensierato.
I due dovranno intraprendere una sfida interiore, purchè siano disposti a trasformare un semplice flirt in un legame speciale, e dare nuovo senso ai loro giorni mettendo in gioco il futuro e il concetto stesso dell’amore.
Tratto dal capitolo 16:
“ Hai intenzione di farmi credere che non hai intenzione di portarmi a letto? Che non è quello che vuoi?” Juliet lo studiò con il suo solito ghigno.
“Sicuro che voglio portarti a letto, o in qualunque altro posto confortevole, e intendo farlo. Ma non ho fretta. Vuoi bruciare le tappe? Toglierebbe tutto il divertimento e a me piace divertirmi. Stavo per dire che provo qualcosa per te, e voglio scoprire cos’è. E poi mi risulta difficile scoprirlo se pensi solo a scopare”.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The dress of seduction'
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pronto il capitolo 12

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Capitolo 12

 

<< Quindi dovrei cantare? >> le chiese Louis, alla fine.
<< Esatto >>.
<< Mmh...Okay, ma ho bisogno di vestiti più consoni ad un evento del genere >> si guardò la maglietta e i jeans che aveva preso in fretta e furia.
Juliet sbuffò. Attivò l’auricolare e quando Allison rispose, le disse: << Allie ho bisogno di una camicia e di un pantalone elegante. Maschili. Per il cantante >>.
<< Nessun problema. Passo e chiudo. >> rispose la ragazza.
<< Fatto >>.
<< Perché mi sembri incazzata? >> Non era una domanda. Juls gli aveva spiegato per filo e per segno cosa Louis dovesse fare, ma il suo tono era rimasto indifferente e freddo durante la conversazione, come se parlasse ad uno sconosciuto.
<< Forse perché lo sono. >> fu la risposta di Juliet, mentre superava un’auto sulla sua scia.
<< Perché lo sei? >> Louis s’interruppe prendendo il suo cellulare << Scusa un attimo mi è arrivato un messaggio >>.

Ecco una delle ragioni per cui sono incazzata!, pensò indignata guardando con occhi di fuoco Louis che si accingeva a rispondere al messaggio ricevuto con il suo cellulare, quel cellulare che la sottoscritta gli aveva regalato.
<< Okay. Perché sei incazzata? >> le richiese con naturalezza.
Lei strinse le mani sul volante, mordendosi il labbro. << Bel telefono >> disse celando nel tono una nota pungente.
<< Grazie. Bello vero? >> Louis ignorò quello strano tono, mostrandole il cellulare con un sorriso compiaciuto.

Okay. O è veramente stronzo o fa finta.
<< Oh sì…>>.
<< Me l’ha regalato una persona stupenda… >> commentò Louis inarcando un sorriso tenero.
Lei rimase a bocca aperta e lo guardò di sottecchi. << Davvero...? >> la sua voce suonò più dolce adesso.
<< Già…Rachel è davvero premurosa >>.
Che cosa?! Juliet frenò in un modo così avventato che per un pelo l’auto che si trovava dietro non le venne addosso. Ignorò le imprecazioni del conducente, e quelle sconcertate di Louis.
Si voltò per guardarlo stavolta furibonda, nel vero senso della parola. I suoi occhi si erano irrigiditi così tanto che le dolevano. << RACHEL?! >> Non si preoccupò nemmeno di trattenere un ringhio.
<< Diavolo Juliet ma che hai oggi, sì Rachel e allora?! >> Louis era stufo di quel suo comportamento incosciente. Stavano per lasciarci la pelle, e Juliet lo stava folgorando con due occhi adirati e non ne conosceva il motivo.
Lei pensò al bigliettino che gli aveva lasciato con il pacco. Non si era presa la premura di attaccarlo, e forse era caduto. Dannazione! Ma perché Rachel aveva fatto credere che il regalo fosse da parte sua? Ignobile biondina. Juliet imprecò tra i denti,
con una tale foga che diventò incandescente in volto. Respirò dopo essersi sfogata, ignorando il volto sconvolto e confuso di Louis. Scosse lentamente la testa. Non aveva più importanza che lui sapesse o no che era stata lei a regalarglielo. Dopotutto non n’avrebbe ricavato alcun beneficio. Al contrario di Rachel, pensò con un ghigno di disprezzo.
<< Niente…è stato un gesto carino da parte sua…>> mormorò con voce languida, riprendendo la guida.
<< Sì è vero. >> buttò lì Louis ancora ignaro di quel comportamento strambo. Adesso Juliet sembrava di nuovo fredda e distaccata. Non sopportava che ci fosse quella freddezza tra di loro, non poteva accettarlo. << Come ti vanno le cose? >> tentò di chiederle.
<< Come sempre. A te? >>. Il tono di lei rimaneva indifferente.
<< Idem. Ho saputo che ti vedi con Chris >> Lui ricambiò il tono neutrale.
Juliet parcheggiò sul vialetto della tenuta. Prima di scendere si voltò per guardarlo negli occhi. << Chris è un bravo ragazzo. Sto molto bene con lui. >> mentì sull’ultima parte. Stava bene con quel ragazzo, ma non completamente, come in amore dovrebbe succedere.
Louis tentò di sorridere, ma ne venne fuori un’espressione indecifrabile. << Bene >>.
<< Va da Allison a prendere i vestiti >> concluse lei uscendo dall’auto senza dire nient'altro.
 

 

<< Sei bellissima Sam. Lucas rimarrà a bocca asciutta non appena ti vedrà. >> Juliet abbracciò affettuosamente la sposa in lacrime di gioia. Aveva completamente accantonato la presenza di Louis, e si era dedicata a preparare Samantha nella Suite della Sposa.
<< Concordo pienamente. Juliet ti ringrazio di averle trovato quell’abito >> la ringraziò la madre della sposa porgendole un bicchiere di champagne.
<< È stato un’immenso piacere >> rispose con sincerità lei, sorridente, mentre guardava una Sam ansiosa nel suo abito bianco a trapezio con una gonna di taffetà e organza.
<< Tre minuti e si va in scena! >> proruppe Jade allungando la mano per prendere quella della sposa.
<< Ultimi scatti, e poi passiamo al corteo nuziale. Su tesoro tuo marito non vuole uno spaventapasseri come moglie! Fammi vedere un bel sorriso >> le ordinò Nat scattando a velocità impressionante.
Sam rise, Nat non perse tempo e catturò anche quell’espressione serena e radiosa e si complimentò con se stessa per la sua bravura di fotografa.
Juliet accompagnò Sandy, la madre di Sam, al suo posto. Diede il segnale e la Marcia Nuziale cominciò a diffondersi nella reggia.
Raggiunse il fianco di Jade. << Siamo pronti >>.
La riccia annuì. << Lucas non sta più nella pelle >>.
Juls lo guardò e si mise a ridere vedendo il sudore che gli imperlava la fronte.
Fischiò nella sua direzione e gli fece segno di respirare.
Lucas alzò i pollici in segno positivo. << Okay >> mimò con le labbra.
Dopo tutti i preamboli e così via, Lucas e Samantha si sposarono.

 

<< Brutte notizie. Gli sposi hanno chiesto un’altra mezz’ora. >> esordì Allison in tono fiacco avvicinandosi al buffet dove Juliet si stava versando da bere. Le piccole candele disposte sui tavoli spiccavano nel cielo bruno, e gli invitati si davano alla pazza gioia scatenandosi al centro della pista, mentre i bambini giocavano in giardino. Una cerimonia davvero lunga.
Juls smorzò uno sbadiglio. << Avranno ballato come minimo tre ore di fila! >>.
<< Puoi dirlo forte. Oddio quello non è Dan? >> Allison acuì la vista, e Juls la imitò.
<< Chi? Il gay? >> chiese divertita quest'ultima, quando lo individuò tra un gruppo di persone che stavano brindando probabilmente agli sposi.
<< Sì è proprio lui! È un invitato anche a questo matrimonio >>.
<< Avrà molte conoscenze >> convenne Juls con un sorriso.
<< Oh guarda il tizio strepitoso che sta cantando sul palco! >> la incoraggiò Allie con una gomitata scherzosa.
Lei alzò un sopracciglio e la guardò torva. << No. Mi basta sentire la sua voce per irritarmi >>. Bugiarda.
<< Bè non si può dire che non sappia cantare >> osservò Allie tenendo il ritmo con il battito delle mani. << E poi grazie a me, è anche uno strafigo con quegli stretti pantaloni neri addosso >> aggiunse pavoneggiandosi.
Juls non seppe resistere, e lanciò un’occhiata fugace verso il palco.
Non più tanto fugace, quando osservò meglio la figura virile di Louis che si muoveva in modo suadente con il microfono in mano e quegli stretti pantaloni che gli comprimevano il…Scosse la testa dandosi un contegno. << Ci hai aggiunto anche le bretelle >> commentò con finta noncuranza.
Allie la fissò con un’aria maliziosa. << L’ho fatto per te. Lo so che le adori >>.
<< Non è vero! Sembra un bambino che non ne può fare a meno…>> borbottò.
<< Hai ancora i dolori? >> le chiese la mora prendendo un bicchiere d’acqua.
<< Già. Ma sento che questa volta i miei ormoni sono andati in tilt. Non riesco a non essere incazzata e nervosa anche per una minima cosa. Prima stavo per divorarmi un cameriere perché ha dimenticato di portare i bicchieri, ci credi?! >> si passò una mano tra i capelli.
<< Forse è il periodo di stress che stai passando…>> convenne Allie porgendole un bicchiere d’acqua freddo.
<< Il mio stress ha un nome e un cognome: Louis Tomlinson >> sbottò mandando giù l’acqua tutto d’un sorso.
<< Ah com’è divertente vederti innamorata…>> mormorò con un largo sorriso la mora.
<< Che?! Hart sei fuori di testa! Io non sono innamorata di quello stronzo! >> dissentì Juliet afferrando un bignè alla crema con le mani.
<< Ah no eh? Stai così tra le nuvole che ti sei dimenticata di prendere un piatto. I bignè hanno il buco sotto, così rischi di sporcarti >> la canzonò rimediando alla sua sbadataggine.
<< Dettagli. Dettagli >> sibilò Juliet prendendo il piatto che le porse l'amica, e addentando quell’ottima prelibatezza.
<< Ti sfido Anderson. >> la stuzzicò mettendo le mani sui fianchi.
Juls interruppe il suo trangugiare, per guardare Allie con un sopracciglio interrogativo.
<< Oh ho catturato la tua attenzione. >> notò compiaciuta. << Bene. Flirta con Dan davanti a Louis >>.
<< Che cosa! Spiegami perché diavolo dovrei farlo?! >>.
<< Perché così vedrei se per te non fa alcuna differenza che lui ti guardi o meno, mentre tu mia cara ci provi con un altro >> le spiegò in tono ovvio.
<< Ti faccio notare un piccolo dettaglio. Dan è gay! >> la rimbrottò Juliet dandole uno scappellotto sul braccio.
<< Ahi! Appunto per questo! Dan starà al gioco! >> ribattè Allie.
<< Ho il ciclo! Sono tutta dolorante e facilmente irascibile, e dovrei anche provarci con un uomo alla quale non interessano le donne, davanti ad uomo che invece non mi calcola nemmeno di striscia e che ha una donna ogni notte nel suo letto?! >> contestò sottovoce con un sibilo irato.
Allie invece, sorrise genuinamente. << Brava. Hai capito tutto. >> concordò schietta.
<< NO! >>.
<< Oh oh >> La mora d'improvviso s’incupì guardando verso il palco.
<< Che c’è adesso? >>.
<< Louis ha finito di cantare >>.
<< Che cosa magnifica. Perché quella faccia allora? >> volle sapere Juls, spazientita.
<< Direi che ha già una fans tra il pubblico. >> mormorò piatta. Prima che potesse chiederle di cosa stesse parlando, Allie l’afferrò per il capo e la fece voltare.
<< Non l’ho mai digerita la damigella d’onore di Samantha. >> ghignò Juliet osservando il modo in cui la ragazza teneva il suo vestitino già corto, ancora più tirato con le mani. Sorrideva in modo svenevole ad un Louis lusingato. Quel delizioso pasticcino che poco fa aveva mangiato le stava ritornando su.
<< Dove stai andando? >> le chiese Allie, confusa.
<< A mettere un freno a questa scenetta stomachevole. >> rispose Juliet allontanandosi a passo di marcia.
<< Oh vedo con piacere che anziché mostrare indifferenza, mostri quel lato verde…>> la stuzzicò ridendo.
Juls si fermò, voltandosi per fulminarla con gli occhi. << Io NON sono gelosa! Lo faccio per Rachel ecco! >> tentò di giustificarsi.
<< La tua giustificazione fa acqua da tutte le parti. Va all’attacco Catwoman, che io starò qui buona buonina a godermi lo spettacolo >> le sorrise sorniona, sbattendo le ciglia con innocenza.
Juliet scosse la testa, poi i suoi occhi scintillarono di deliziosa malizia. Puntò dritto verso Dan, lisciandosi con le mani la gonna color blu notte che indossava.
<< Dan che piacere rivederti! >> Lo andò ad abbracciare amichevolmente.
<< Oh Juls! Anche per me. Festa grandiosa come sempre >> si congratulò il ragazzo porgendole un bicchiere di champagne.
Lei l’accettò volentieri. << Ti ringrazio. Piaciuta la musica? >>.
<< Oh certamente, e non solo quella…>> mormorò guardando oltre le spalle di lei.
Lei tradì un’espressione confusa. << In che senso? >>.
Dan sembrò esitare. Poi sghignazzò. << Il cantante è davvero carino >>.
Lei sgranò gli occhi palesemente divertita e conscia di quello che il ragazzo le avesse appena confidato. Si mise al suo fianco e insieme guardarono Louis e quella donna che ridevano e scherzavano come se si conoscessero da una vita. Ma guardatelo come le  sorride...! pensò lei, mordendosi il labbro inferiore con stizza.
Poi sgranando gli occhi ebbe un lampo di genio. Esilarante e maligno insieme.

Lo faccio esclusivamente per Rachel, si ripeté per giustificarsi.
<< Sai Dan…>> iniziò con spensieratezza Juliet facendo dondolare il bicchiere davanti agli occhi.
<< Sì? >> notò che il ragazzo non staccava gli occhi di dosso da Louis.
<< Mi fa molto piacere dirti che non devi preoccuparti…>>.
<< In che senso? >> Dan si volse per guardarla interrogativamente.
<< A Louis non interessa quella donna…veramente a Louis non interessano proprio le donne >> concluse lasciva.
Il ragazzo sollevò gli angoli della bocca. << Davvero? Vuoi dire…? >>.
<< Oh sì. È totalmente, irrimediabilmente attratto dagli uomini. >>. Juls trattenne il respiro per non tradire alcun segno di completo divertimento. Moriva dalla voglia di scoppiare a ridere e di congratularsi con se stessa per quell’idea geniale.
<< Sto sognando >>. Il ragazzo era al settimo cielo.
<< No, tesoro. Non è un sogno. Va lì e colpisci, come ti ho insegnato. >> lo spronò con una pacca amichevole sul fondoschiena.
<< Vado. Grazie mille! >> Dan le strizzò l’occhio e cominciò ad incamminarsi.
Juliet dovette andarsene, sebbene la voglia di gustarsi la faccia che avrebbe fatto Louis fosse indicibile.
<< Che hai combinato?! >> chiese Allison prendendola per un braccio. La sua espressione era un misto tra la preoccupazione e il divertimento.
<< Oh lo saprai presto. >> ammiccò. << Ora scusami. Ho bisogno di una pillola per calmare il dolore. Vado in studio a prenderla >>.
 

 

<< Louis dai fammi l’autografo! >> lo supplicò Mary.
Lui l’accontentò e prese un pennarello per scriverglielo su un foglietto.
<< Magari potresti aggiungerci il tuo numero… >> aggiunse la ragazza con una voce affettata.
Louis sorrise suo malgrado. Non le dispiacevano le attenzioni di quella ragazzina. Era maggiorenne, sì, ma restava lo stesso una ragazzina per lui.
Non poteva paragonarsi minimamente a Juliet.
Juliet.
No, perché aveva pensato a lei?
L’aveva guardata per tutta la cerimonia, e lei zero. Neanche un cenno del capo o semplicemente una frecciatina. Era stufo della sua freddezza. Voleva almeno una spiegazione di quell’improvviso cambiamento nei suoi confronti. Da quando l’aveva spinta nelle mani di quell’altro, non si erano più visti.
Imprecò, nell’immaginare le mani di quell’armadio imponente su di lei. Le mani di quello e non le sue, che potevano venerare quelle curve sinuose e morbide. Provò un odio per Chris, e non sapeva perché, in fondo non aveva il diritto di essere geloso. Ma era così e basta, e più pensava a lei nel letto di lui, più s’incazzava. Era andato a letto con Rachel tutti i santi giorni proprio per eliminare quella stizza. E Juliet era piombata lì, mentre cercava di togliersela dalla mente. Destino crudele, ma anche destino paradisiaco. Rivederla gli aveva rammentato che sensazione suscitasse in lui. Una passione sovrumana, quasi animalesca, per quanto avesse un logorante bisogno di saziarsi di lei. Ma doveva tenere a freno i suoi sensi, perché lei ormai pensava ad un altro.
<< Scusami >>. Qualcuno gli toccò la spalla.
Louis si voltò e vide un ragazzo alto quanto lui che gli stava sorridendo.
<< Ciao >> buttò lì, comprimendo la voglia di seguire la figura di Juliet in gonna corta e camicetta che si stava dirigendo verso l'entrata della villa. Si chiese dove stesse andando, e gli venne la curiosità di andarlo a scoprire personalmente.
<< Sei molto bravo a cantare. Lo fai per lavoro? >> chiese il tizio con curiosità.
<< Qualche volta >> rispose distrattamente Louis, girandosi a guardarlo soltanto quando Juliet diventò invisibile ai suoi occhi.
<< Scusami Mary, ci lasceresti soli? >>.
<< Perché mai? >> si oppose lei.
<< Infatti. Cosa succede? >> volle sapere Louis.
<< Niente. Ci occorre solo un po’ più di privacy. Bye bye Mary >> fece con la manina Dan.
Mary sbuffò. << Okay. Spero di rivederti dopo Louis >> gli ammiccò.
A Louis non sfuggì quel ci e quel bye bye detto con una ambigua punta di femminilità, e divenne inquieto a ritrovarsi da solo con quello strano ragazzo.
<< Finalmente! Piacere mi chiamo Dan >> si presentò prendendogli la mano.
Lui la strinse. << Piacere mio >>.
Il modo in cui le dita del ragazzo accarezzarono le nocche della sua mano fu inquietante. << Ehm…posso riaverla? >>.
<< Oh sì certo >> ridacchiò Dan, imbarazzato.
<< Senti, è stato un piacere conoscerti, ma devo proprio andare a…>>.
<< No, aspetta. Volevo dirti che con me non devi essere timido >> bisbigliò a Louis prendendolo per un braccio.
Lui alzò un sopracciglio. << Che vuoi dire? >> domandò circospetto.
<< Voglio dire che so tutto. Anch’io ho notato una certa alchimia tra noi, perciò supponevo che potessimo conoscerci meglio…>>.

Alchimia? Tra noi? Conoscerci meglio? Che diavolo va a blaterare?!
Louis spalancò gli occhi per quella scioccante rivelazione.
<< Aspetta un secondo. Pensi che io….che io sia…gay?! >> sussurrò sconcertato riprendendosi lentamente il braccio.
<< Non lo penso. Tu lo sei >> rispose conciso Dan.
<< Amico ma sei pazzo?! No che non lo sono! >> ribattè Louis sconcertato.
<< Ma lei aveva detto…>> il ragazzo parve allibito.

Lei? Chi diavolo…
<< Lei? Chi è? >> gli ordinò di dirgli in tono glaciale.
<< Juliet. Juliet Anderson.
>> rispose Dan.
Louis si sentì invadere da un moto di rabbia. Si congedò senza dire una parola.
<< Allison, dov’è andata Juliet? >> ringhiò furioso dirigendosi a grandi falcate verso la ragazza.
Allie lo guardò con un cipiglio. << Che hai? >>.
<< Dov’è andata?! >> ringhiò ignorando la domanda, con la mascella serrata.
<< Nel suo studio, Louis ch…>>. Ma Louis non la stava più ascoltando.

 

<< Ehi bellezza >> Nat entrò nell'ufficio di Juliet con la macchina fotografica tra le mani.
<< Ehi, non dovresti essere dovunque, ma non qui?>> la schernì Juliet.
<< Sì ero solo passata a prendere un altro rullino. Devo averli lasciati qui. >> le spiegò.
<< Oh capisco >> Juls scrutò la borsa dell’amica dalla quale uscì un oggetto fuori dal normale. << Nat...che ci fai con delle manette? >>.
<< Oh queste? >> La rossa sghignazzò. << Devo averle lasciate in borsa, dopo che io e Zayn, bè...“hai capito”, nel mio ufficio >>.
<< Tu hai fatto, “hai capito” con Zayn, nel tuo studio con quelle? >> domandò Juliet adocchiando l'oggetto con circospezione, ma con una pagliuzza di curiosità negli occhi.
<< Sì, dovresti provarle. Sono davvero divertenti… >> ammiccò la rossa.
<< Ti prego sparami >>.
Nat rise. << Non fingerti una suora, Catwoman. So che t’intrigano. Ti conosco troppo bene da sapere che tu faresti di peggio. >> la rimproverò con un ampio sorriso. << Ora devo andare. Le lascio qui e dopo vengo a riprenderle >>. Le poggiò sulla scrivania, la salutò con la mano e lasciò la stanza.
<< Va bene. >> Juliet scosse la testa ridendo. Immaginò cosa quei due avessero potuto combinare con quelle manette, e cosa avrebbe potuto provare se Louis le avesse usate con lei...ma dovette fermare i suoi pensieri trasgressivi, perché le fitte richiedevano la sua attenzione.
<< Mmh…così va un pochino meglio. >> mormorò ammorbidendo i lineamenti del viso e inghiottendo la pillola. Juliet posò il bicchiere sul tavolo. Andò ad aprire la finestra, lasciando entrare una piacevole e rinvigorante frescura.
Inspirò profondamente. Gli estenuanti dolori alla pancia si erano finalmente infittiti e voleva riposarsi un paio di minuti. Non fece nemmeno in tempo a finire di respirare, che la porta alle sue spalle sbattè, facendola sobbalzare.
<< Ma che problemi hai?! >> sbraitò Louis cominciando a dimezzare lo spazio che intercorreva tra loro.
<< Ti sembra questo il modo di entrare? Mi hai fatto prendere un colpo! >> lo accusò Juliet mettendosi una mano sul petto per calmare il battito accelerato del cuore.
<< Chiudi quella dannata bocca! Ora mi spieghi che ti è salvato in mente! >> Louis colpì con una mano sulla scrivania.
Juliet non si aspettava un comportamento così imbestialito. Certo, forse poteva aver offeso la sua mascolinità, ma non era un dramma irreparabile.
<< Oh ti riferisci a…? >> chiese alzando un angolo della bocca a mo' di sorriso.
La sua faccia arrogante non fece altro che mandare Louis su tutte le furie.
<< Perché fai così? Prima m’ignori e adesso mi fai passare per un gay? >> La rabbia di lui lasciò posto a qualcos’altro. << Ooh…adesso ho capito. >> mormorò avvicinandosi a lei con smisurata lentezza.
Juliet alzò un sopracciglio. << Cosa? >>.
<< Mi hai visto con quella ragazza, Mary, e hai pensato di farmi passare per un gay mandando quel Dan a provarci con me. Tutto quest’ingegnoso piano perché sei completamente gelosa >> ghignò malizioso alzando un sopracciglio scuro.
Juliet si morse con foga le labbra, irritata per quella sua sfacciataggine. << Sei un pallone gonfiato se credi che io possa essere gelosa! >> ringhiò. << L’ho fatto per Rachel. Perché trovo spregevole il tuo comportamento ti amoreggiare con una ragazzina, quando la tua donna ti aspetta nel tuo letto! >> urlò puntandogli il dito contro.
<< Io non ci stavo provando con quella ragazzina! Ecco ci risiamo: mi reputi sempre e soltanto un irrimediabile stronzo! >> ringhiò a sua volta Louis alzando le braccia al cielo, offeso.
<< Vorresti farmi credere il contrario? Prima mi dici di essere geloso che io stia con Chris e poi mi spingi tra le sue braccia augurandomi una vita felice! Sì che sei stronzo! Lo sei! >>. disse sbattendogli il faccia il suo rancore. Anche se il continuo ringhiare le stava facendo raschiare la gola, gli avrebbe lo stesso tenuto testa.
<< Io sarò anche uno stronzo, ma tu non ti sei fatta alcuno scrupolo, quando sei entrata in casa mia scassinando la serratura e presentandoti con la tua faccia tosta! Hai deciso tu di non rivedermi. Tu hai deciso che vuoi stare con quello! >> l’ammonì serrando la mascella.
<< Ma non farmi ridere! Sono stufa di essere presa per il culo da spregevoli don giovanni come te. Chris non è così, e ti sono grata di avermi spinto a dargli una possibilità >>.
<< Io non ti ho mai preso per il culo! Pensi che ti abbia spinta verso di lui come se non significassi nulla per me? >> l’accusò nuovamente Louis penetrandola con uno sguardo duro.
<< Sì, visto che in questi giorni hai avuto ben altro a cui pensare. E adesso torna a casa dalla tua Rachel o da qualsiasi altra ragazza che t'interessa scopare >>.
<< Juliet...continua a parlarmi in questo modo e non oserò trattenermi dal chiuderti la bocca personalmente... >> esordì Louis parlando con una calma sconcertante, assottigliando gli occhi.
<< Va' al diavolo! >> subito dopo averlo detto Juliet serrò la bocca, mordendosi la lingua. Okay, questa da dove diamine le era uscita? Non voleva di certo litigarci per davvero, soltanto il pensiero la fece stare male.Stava per reprimere quelle parole, ma la mascella di Louis si serrò bruscamente, facendola d'improvviso irrigidire.

Di scatto l’afferrò e la gettò sul pavimento. Juliet si divincolò come un’ossessa.
<< Lasciami! >> lo spintonò. Louis non si arrese, intravedendo con la coda dell’occhio un paio di manette sulla scrivania di Juliet. Rimandando a dopo la domanda su cosa ci facesse con uno strumento del genere le prese, aprendole e le inchiodò un polso dentro e con l’altra il suo.
<< Ora non puoi più mandarmi via. >> ringhiò con un sorriso furbetto. Le immobilizzò entrambe le braccia mettendogliele sopra la testa.
<< Liberami immediatamente! >> si dimenò lei, col cuore che prese di colpo a battere rumorosamente. Ma non per la rabbia. Ritrovarsi sotto di lui, ammanettata a lui, le provocò un mix di trepidazione e aspettativa.
<< Ah no ti avevo avvertita. Ora sei nelle mie mani... >>.
Le riservò uno sguardo bruciante, poi si avventò contro le sue labbra. Di colpo tutto nella testa di Juliet divenne confuso, per la sorpresa. Stava ricevendo un bacio da Louis!
Con un mano le fece pressione con due dita sugli angoli della bocca per fargliela schiudere.
Un movimento circolatorio ed erotico sugli angoli sensibili delle sue labbra, rendendole vulnerabili e frementi. Con la lingua morbida e infuocata le leccò ogni centimetro delle labbra per renderle docili.

Oddio…Fu l’ultimo pensiero di Juliet, quando le sue labbra si dischiusero per accogliere quelle di lui. Quelle labbra che tanto aveva agognato di assaporare ora stavano divorando le sue. Le labbra di Louis erano sottili, lisce, morbide e voraci. Continuò a tenerla ferma con le mani, mentre la devastava con la sua bocca. Brutale, come se la stesse punendo con un bacio.
Mentre Louis si congratulava con se stesso per l’originale strategia con la quale l’aveva messa a tacere, riconobbe che si stava solo prendendo in giro.
Aveva desiderato baciarla dal primo momento che l’aveva vista, e adesso si sarebbe gustato il momento con tutto se stesso. Si sarebbe saziato del suo sapore e del suo profumo, come se fosse una droga.
Gettò nella sua bocca la sua lingua affamata ed esigente, e quando quella di lei cercò di scacciarla, Louis trattenne una risata per la costante caparbietà di Juliet.
Allora la stuzzicò passandole la lingua sui denti e sotto il palato per solleticarla. Con un dito della mano le accarezzò lentamente il collo, e quando lei emise un gemito di sconfitta, il cuore di Louis esultò.
Come un felino, le fusa di Juliet vibrarono nella sua bocca, e lui se ne sentì profondamente compiaciuto.
La lingua di lei s’incatenò a quella di lui, cominciando ad annientarsi come wrestler. Si sentiva una tigre e Louis la stava stuzzicando in un modo oltre ogni sua immaginazione. Soltanto con un bacio! E che bacio…
Era sopra di lei, attento comunque a non schiacciarla con il suo corpo più pesante, ma poggiandolo in modo che lei potesse sentire tutta l’eccitazione che Louis stava prorompendo come se l’avesse trattenuta per troppo tempo.
Juliet gemette sentendo quel corpo duro fare pressione su di lei.
Quel gemito lui lo catturò con la sua lingua, gustandoselo, emettendo un suono roco di gratificazione.
Le venne una voglia matta di mordere quella curva sul collo che gli si formava quando cantava. I suoi occhi l’avevano guardata avidamente per tutto il tempo, senza farsi scoprire da nessuno e i mille brividi che la voce di lui le aveva provocato erano rimasti taciuti.
Ora poteva soddisfare il suo desiderio, ma sembrava che Louis non volesse staccarsi dalla sua bocca. Come se da lì traesse tutto il nutrimento necessario per respirare.
Mosse impercettibilmente una mano, che lui però catturò con la sua.
Emise un mugolio di rassegnazione.
Louis sorrise sulla sua bocca, ritraendo la lingua ma rimanendo ad un soffio dalla sue labbra.
Juliet piegò la testa da un lato, mentre lui la fissava incuriosito.
Le labbra gonfie e rosse, 
le poggiò sul nervo ben visibile sul collo di Louis.
Mostrò lievemente i denti, per poi morderlo deliziosamente.
Fece passare la lingua sulla sua pelle drogandosi del suo sapore.
Continuò a stuzzicarlo, graffiandolo e leccando la ferita con malizia.
Louis fremette piegando il collo, e il naso di Juliet gli accarezzò la mandibola. Non perse tempo e morse anche quella con più determinazione e lussuria.
Come se l’era immaginata...saporita e stuzzicante, con quell’accenno di peluria maschile che le punzecchiava la lingua.
Anzi, molto meglio di come se l’era immaginata.
Gli leccò il mento ispido fino al pomo d’Adamo come una tigre che assapora la sua preda.
Louis era completamente in balia di quella lingua che lo sconquassava così lasciva e bollente. << Oh...Juliet... >> mormorò  ansimando in modo roco e riappropriandosi della sua bocca.
Juliet s’infiammò ulteriormente quando Louis cambiò il ritmo del bacio, trasformandolo in una dolce tortura con la lingua, affondando e ritirandosi, finchè lei ansimò per avere di più.
I suoi sensi erano ormai indomabili.
Molto lentamente spostò una mano, impedendole di capire che non la stava più trattenendo da una parte, continuando a muoversi a ritmo lento e stuzzicante contro di lei, non dandole nemmeno il tempo di respirare. Le prese una gamba accarezzandola dall’inizio alla fine. Liscia e calda, nonostante fosse coperta da quell’odioso pezzo di lino e il fresco pungente della serata, Juliet era diventata fuoco nelle sue mani.
Risalendo, le passò la mano sul ventre in una dolce carezza, come a voler far sparire ogni suo dolore fisico.
Poi chiuse in una mano un seno di lei.
Un altro gemito erotico da parte di Juliet che lo mandò in estasi.
Una gioia gratificante gli invase i muscoli che si contrassero, e lei lo percepì rendendosi conto che le aveva lasciato campo libero con la mano.

Continua a toccarmi, ti prego. Gridò fin nelle viscere il suo istinto vizioso.
Il bacio non le aveva soltanto tolto il respiro, ma aveva anche cancellato fino all'ultimo briciolo del suo buonsenso. Juliet afferrò una bretella di Louis e lo tirò a sé con più esistenza, facendo in modo che lui finisse completamente disteso sul suo corpo, ma lei non diede segni di sofferenza al suo peso forte e rigido che sormontava il suo più sottile, anzi ne fu deliziata desiderando che il tempo si fermasse in quel meraviglioso momento e che i tortuosi baci che Louis le riservava non avessero più fine.
Voleva punirla, voleva darle una lezione. Che enorme menzogna. Era stato soltanto un pretesto per saltarle finalmente addosso. Lo aveva fatto eccitare ancora di più il fatto che Juliet fosse stata irascibile e istintiva. Il suo membro, duro come la roccia, si oppose contro la limitatezza dei pantaloni.
Fremette letteralmente da capo a piedi, quando lei gli infilò una mano tra i capelli per tirarlo di più a sé. Era così concentrato su come farla impazzire con la lingua che percorreva ogni angolo della sua bocca, che non si accorse della complicità con la quale lei l’accompagnava.
Non stava giocando con la lingua con lentezza e timidezza, ma con padronanza e ferocia, paragonabili a quelle di lui.
Da fuori rimbombarono dei fuochi, ma i suoni divennero ovattati anche con la finestra aperta. Un boato e loro non batterono ciglio ne diedero segni di averlo udito.
Per quanto Louis desiderasse continuare a baciarla, ancora e ancora, si staccò per riprendere aria nei polmoni.
Juliet non emise un suono. Respirava con rantoli affrettati.
<< Respira, tigrotta. Adesso puoi respirare >> disse roco, mentre lei potè scorgere una luce compiaciuta e tremendamente sexy negli occhi azzurri di Louis.
Juliet ansimava esigendo più aria possibile nei polmoni. I suoi seni si abbassavano in fretta e furia, trattenuti dalla camicetta. Si portò una mano alle labbra tastando un piacevole tepore e un evidente gonfiore. La lotta lussuriosa con Louis, aveva mandato il suo cervello in offline, mentre il sangue le pompava furioso nel corpo.
Le girava piacevolmente la testa, si leccò le labbra per accertarsi che quello che era successo non fosse frutto della sua fantasia. Il sapore ancora vivo di Louis sulle sue labbra, le provocò un sorriso beota. Ne voleva ancora, voleva di più, si rese conto schiudendo la bocca.
Guardò distrattamente fuori dalla finestra. Quel boato non era dovuto ai fuochi d’artificio, era l’avvertimento di un imminente temporale. Stava per diluviare.

Il matrimonio! Gli invitati!
Merda.
Perdonatemi dei della passione.

La testa le pulsava, completamente andata. Il ritmo del suo cuore era l’unico suono che riusciva a sentire. Si divincolò da Louis, cercando di alzarsi, ma toccarlo le fece desiderare soltanto di riaverlo di nuovo su di sé.
<< Dove pensi di andare piccola? >> le chiese mettendosi a cavalcioni su di lei per sovrastarla.
<< Smettila. Devo andare. Le ragazze avranno bisogno di me… >> disse deglutendo.
<< No no. Continuate pure >> esordì Nat con una luce maliziosa negli occhi verdi.
Louis e Juliet scattarono con la testa verso la porta.
<< Nat! Da quanto sei lì?! >> chiese Juliet in tono furente.
<< Mmh…vediamo… Oh sì dall’inizio >>. Juls vide con totale stupore che la rossa stava comodamente seduta in un angolino. E lei non se n’era accorta!
<< Natasha! >> ringhiò.
<< Sto scherzando. Non mi sarei mai permessa di intrufolarmi nel vostro momento d’intimità. Sono arrivata adesso. >> spiegò in tono serio, ma neanche troppo.
<< Grazie a Dio >>, Juliet spintonò Louis. << Levati ho detto! >>.
<< Sapete. Qui dentro c’è una tale tensione sessuale che se ne sente l’odore. >> Nat annusò l’aria. << Sprigionate vere e proprie scintille >>.
<< Non infierire >>. Quando Juliet s’alzò vide che la mano di Louis e quella di lei erano ancora ammanettate l’una all’altra.
<< Oh porca miseria! Allora le hai usate! >> esclamò euforica Nat spalancando gli occhi.
<< Tira fuori la chiave, rossa! >> le ordinò Juls.
<< Vorrei, ma…le ho….perse >>.

Oh per tutti i santissimi numi!

Note dell’autrice

*Saluta con le mani* Buon pomeriggio a tutte splendori !!! ^_^
Ed ecco a voiiii il capitolo 12 con il… PRIMO BACIO TRA JULIET E LOUIS!!!!!! *--*
Non potevo anticiparvi niente nel capitolo scorso, perdonatemi se vi ho fatto credere che il bacio tra i due dovesse ancora attendere, ma non potevo rovinarvi la sorpresa e non immagino che faccia abbiate fatto quando è arrivato il fatidico momento XD Stessa cosa per le mie amiche che non facevano altro che chiedermelo ed io dovevo trattenermi dal non dirglielo e credetemi lo facevano ogni giorno LOL Io spero che abbiate urlato ai quattro venti dalla felicità *occhioni dolci convincendosi di aver fatto un buon lavoro*
A voi mie carissime lettrici chiedo umilmente: che ve ne pare di questo capitolo?? Oddio prego con tutto il cuore di non aver fatto fiasco e che la descrizione del bacio non abbia fatto schifo!! Ho perso il conto di quante volte l’ho ricontrollato, modificato e riletto ecc ecc. Vi giuro avevo paura a pubblicarlo perché sapete quanto la vostra opinione conti per me e non vorrei avervi deluse
(?)
Io non sono una scrittrice “casta” volendo usare questo termine, mi piace cimentarmi nella descrizione di scene intime di ogni tipo, e spero che questo bacio vi sia piaciuto e che vi abbia non so fatte emozionare??  :3
Recensite se me lo merito perché vorrei tanto tanto saperlo per favore :3
Ringrazio infinitamente tutte le meraviglie che hanno recensito il capitolo precedente: 13 recensioni woow ed erano stupende *w* Ma non è una novità, sono sempre stupende ed io amo leggerle e rileggerle <3
Credete che questo capitolo possa superare il numero di recensioni del capitolo scorso? No forse chiedo troppo, bu, sapete che è tutto nelle vostre mani perciò spetta a voi :)) 
Juliet e Louis si può dire che abbiano le mani legate X'D E la nostra Nat ha perso le chiavi...Ops eh eh questo vuol dire che i due staranno a stretto contatto per un pò ;P 
Ora vi saluto ringraziandovi ancora per tutto il supporto che mi date come lettrici <3 Vostra Ella <3

  
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