Capitolo 12
<<
Esatto >>.
<<
Mmh...Okay, ma ho bisogno di vestiti più consoni ad un evento del genere
>> si guardò la maglietta e i jeans che aveva preso in fretta e furia.
Juliet
sbuffò. Attivò l’auricolare e quando Allison rispose, le disse: <<
Allie ho bisogno di una camicia e di un pantalone elegante. Maschili. Per il
cantante >>.
<<
Nessun problema. Passo e chiudo. >> rispose la ragazza.
<<
Fatto >>.
<<
Perché mi sembri incazzata? >> Non era una domanda. Juls gli aveva
spiegato per filo e per segno cosa Louis dovesse fare, ma il suo tono era
rimasto indifferente e freddo durante la conversazione, come se parlasse ad uno sconosciuto.
<<
Forse perché lo sono. >> fu la risposta di Juliet, mentre superava
un’auto sulla sua scia.
<<
Perché lo sei? >> Louis s’interruppe prendendo il suo cellulare <<
Scusa un attimo mi è arrivato un messaggio >>.
Ecco una delle ragioni per cui
sono incazzata!,
pensò indignata guardando con occhi di fuoco Louis che si accingeva a
rispondere al messaggio ricevuto con il suo cellulare, quel cellulare che la
sottoscritta gli aveva regalato.
<<
Okay. Perché sei incazzata? >> le richiese con
naturalezza.
Lei strinse le mani sul volante, mordendosi il labbro. << Bel telefono
>> disse celando nel tono una nota pungente.
<<
Grazie. Bello vero? >> Louis ignorò quello strano tono, mostrandole il cellulare con un sorriso compiaciuto.
Okay. O è veramente stronzo o fa finta.
<<
Oh sì…>>.
<<
Me l’ha regalato una persona stupenda… >> commentò Louis inarcando un sorriso
tenero.
Lei rimase a bocca aperta e lo guardò di sottecchi. << Davvero...? >> la
sua voce suonò più dolce adesso.
<<
Già…Rachel è davvero premurosa >>.
Che
cosa?! Juliet frenò in un modo così avventato che per un pelo l’auto che si trovava dietro non
le venne addosso. Ignorò le imprecazioni del conducente, e quelle
sconcertate di Louis.
Si voltò
per guardarlo stavolta furibonda, nel vero senso della parola. I suoi occhi si
erano irrigiditi così tanto che le dolevano. << RACHEL?! >> Non si
preoccupò nemmeno di trattenere un ringhio.
<<
Diavolo Juliet ma che hai oggi, sì Rachel e allora?! >> Louis era stufo
di quel suo comportamento incosciente. Stavano per lasciarci la pelle, e Juliet
lo stava folgorando con due occhi adirati e non ne conosceva il motivo.
Lei pensò al bigliettino che gli aveva lasciato con il pacco. Non si era presa la
premura di attaccarlo, e forse era caduto. Dannazione! Ma perché Rachel aveva
fatto credere che il regalo fosse da parte sua? Ignobile biondina. Juliet
imprecò tra i denti,
con una tale foga che diventò incandescente in volto.
Respirò dopo essersi sfogata, ignorando il volto sconvolto e confuso di Louis.
Scosse lentamente la testa. Non aveva più importanza che lui sapesse o no che
era stata lei a regalarglielo. Dopotutto non n’avrebbe ricavato alcun
beneficio. Al contrario di Rachel, pensò con un ghigno di disprezzo.
<<
Niente…è stato un gesto carino da parte sua…>> mormorò con voce languida,
riprendendo la guida.
<<
Sì è vero. >> buttò lì Louis ancora ignaro di quel comportamento strambo.
Adesso Juliet sembrava di nuovo fredda e distaccata. Non sopportava che ci
fosse quella freddezza tra di loro, non poteva accettarlo. << Come ti vanno le cose? >>
tentò di chiederle.
<<
Come sempre. A te? >>. Il tono di lei rimaneva indifferente.
<<
Idem. Ho saputo che ti vedi con Chris >> Lui ricambiò il tono neutrale.
Juliet
parcheggiò sul vialetto della tenuta. Prima di scendere si voltò per guardarlo
negli occhi. << Chris è un bravo ragazzo. Sto molto bene con lui.
>> mentì sull’ultima parte. Stava bene con quel ragazzo, ma non
completamente, come in amore dovrebbe succedere.
Louis
tentò di sorridere, ma ne venne fuori un’espressione indecifrabile. <<
Bene >>.
<<
Va da Allison a prendere i vestiti >> concluse lei uscendo dall’auto senza dire nient'altro.
<<
Sei bellissima Sam. Lucas rimarrà a bocca asciutta non appena ti vedrà.
>> Juliet abbracciò affettuosamente la sposa in lacrime di gioia. Aveva
completamente accantonato la presenza di Louis, e si era dedicata a preparare
Samantha nella Suite della Sposa.
<< Concordo
pienamente. Juliet ti ringrazio di averle trovato quell’abito >> la
ringraziò la madre della sposa porgendole un bicchiere di champagne.
<<
È stato un’immenso piacere >> rispose con sincerità lei, sorridente,
mentre guardava una Sam ansiosa nel suo abito bianco a trapezio con una gonna
di taffetà e organza.
<<
Tre minuti e si va in scena! >> proruppe Jade allungando la mano per
prendere quella della sposa.
<<
Ultimi scatti, e poi passiamo al corteo nuziale. Su tesoro tuo marito
non vuole uno spaventapasseri come moglie! Fammi vedere un bel sorriso
>> le ordinò Nat scattando a velocità
impressionante.
Sam rise,
Nat non perse tempo e catturò anche quell’espressione serena e radiosa e si
complimentò con se stessa per la sua bravura di fotografa.
Juliet
accompagnò Sandy, la madre di Sam, al suo posto. Diede il segnale e
Raggiunse
il fianco di Jade. << Siamo pronti >>.
La riccia
annuì. << Lucas non sta più nella pelle >>.
Juls lo
guardò e si mise a ridere vedendo il sudore che gli imperlava la fronte.
Fischiò
nella sua direzione e gli fece segno di respirare.
Lucas
alzò i pollici in segno positivo. << Okay >> mimò con le labbra.
Dopo
tutti i preamboli e così via, Lucas e Samantha si sposarono.
Juls
smorzò uno sbadiglio. << Avranno ballato come minimo tre ore di fila!
>>.
<<
Puoi dirlo forte. Oddio quello non è Dan? >> Allison acuì la vista, e
Juls la imitò.
<<
Chi? Il gay? >> chiese divertita quest'ultima, quando lo
individuò tra un gruppo di persone che stavano brindando
probabilmente agli sposi.
<<
Sì è proprio lui! È un invitato anche a questo matrimonio >>.
<<
Avrà molte conoscenze >> convenne Juls con un sorriso.
<<
Oh guarda il tizio strepitoso che sta cantando sul palco! >> la
incoraggiò Allie con una gomitata scherzosa.
Lei alzò
un sopracciglio e la guardò torva. << No. Mi basta sentire la sua voce
per irritarmi >>. Bugiarda.
<<
Bè non si può dire che non sappia cantare >> osservò Allie tenendo il
ritmo con il battito delle mani. << E poi grazie a me, è anche uno
strafigo con quegli stretti pantaloni neri addosso >> aggiunse
pavoneggiandosi.
Juls non
seppe resistere, e lanciò un’occhiata fugace verso il palco.
Non
più tanto fugace, quando osservò meglio la figura virile di Louis che si
muoveva in modo suadente con il microfono in mano e quegli stretti pantaloni
che gli comprimevano il…Scosse la testa dandosi un contegno. << Ci hai
aggiunto anche le bretelle >> commentò con finta noncuranza.
Allie la
fissò con un’aria maliziosa. << L’ho fatto per te. Lo so che le adori
>>.
<<
Non è vero! Sembra un bambino che non ne può fare a meno…>> borbottò.
<<
Hai ancora i dolori? >> le chiese la mora prendendo un bicchiere d’acqua.
<<
Già. Ma sento che questa volta i miei ormoni sono andati in tilt. Non riesco a
non essere incazzata e nervosa anche per una minima cosa. Prima stavo per
divorarmi un cameriere perché ha dimenticato di portare i bicchieri, ci credi?!
>> si passò una mano tra i capelli.
<<
Forse è il periodo di stress che stai passando…>> convenne Allie
porgendole un bicchiere d’acqua freddo.
<<
Il mio stress ha un nome e un cognome: Louis Tomlinson >> sbottò mandando
giù l’acqua tutto d’un sorso.
<<
Ah com’è divertente vederti innamorata…>> mormorò con un largo sorriso la
mora.
<<
Che?! Hart sei fuori di testa! Io non sono innamorata di quello stronzo!
>> dissentì Juliet afferrando un bignè alla crema con le mani.
<<
Ah no eh? Stai così tra le nuvole che ti sei dimenticata di
prendere un piatto. I bignè hanno il buco sotto, così
rischi di sporcarti >> la canzonò rimediando alla sua
sbadataggine.
<<
Dettagli. Dettagli >> sibilò Juliet prendendo il piatto che le porse l'amica, e addentando
quell’ottima prelibatezza.
<<
Ti sfido Anderson. >> la stuzzicò mettendo le mani sui fianchi.
Juls
interruppe il suo trangugiare, per guardare Allie con un sopracciglio
interrogativo.
<<
Oh ho catturato la tua attenzione. >> notò compiaciuta. << Bene.
Flirta con Dan davanti a Louis >>.
<<
Che cosa! Spiegami perché diavolo dovrei farlo?! >>.
<<
Perché così vedrei se per te non fa alcuna differenza che lui ti guardi o meno,
mentre tu mia cara ci provi con un altro >> le spiegò in tono ovvio.
<<
Ti faccio notare un piccolo dettaglio. Dan è gay! >> la rimbrottò Juliet dandole
uno scappellotto sul braccio.
<<
Ahi! Appunto per questo! Dan starà al gioco! >> ribattè Allie.
<<
Ho il ciclo! Sono tutta dolorante e facilmente irascibile, e dovrei anche
provarci con un uomo alla quale non interessano le donne, davanti ad uomo che
invece non mi calcola nemmeno di striscia e che ha una donna ogni notte nel suo
letto?! >> contestò sottovoce con un sibilo irato.
Allie
invece, sorrise genuinamente. << Brava. Hai capito tutto. >> concordò
schietta.
<<
NO! >>.
<<
Oh oh >> La mora d'improvviso s’incupì guardando verso il palco.
<<
Che c’è adesso? >>.
<<
Louis ha finito di cantare >>.
<<
Che cosa magnifica. Perché quella faccia allora? >> volle sapere Juls,
spazientita.
<<
Direi che ha già una fans tra il pubblico. >> mormorò piatta. Prima
che potesse chiederle di cosa stesse parlando, Allie l’afferrò per il capo e la
fece voltare.
<<
Non l’ho mai digerita la damigella d’onore di Samantha. >> ghignò Juliet
osservando il modo in cui la ragazza teneva il suo vestitino già corto, ancora
più tirato con le mani. Sorrideva in modo svenevole ad un Louis lusingato. Quel
delizioso pasticcino che poco fa aveva mangiato le stava ritornando su.
<<
Dove stai andando? >> le chiese Allie, confusa.
<<
A mettere un freno a questa scenetta stomachevole. >> rispose Juliet
allontanandosi a passo di marcia.
<<
Oh vedo con piacere che anziché mostrare indifferenza, mostri quel lato
verde…>> la stuzzicò ridendo.
Juls si
fermò, voltandosi per fulminarla con gli occhi. << Io NON sono gelosa! Lo faccio per Rachel ecco!
>> tentò di giustificarsi.
<<
La tua giustificazione fa acqua da tutte le parti. Va all’attacco Catwoman, che
io starò qui buona buonina a godermi lo spettacolo >> le sorrise sorniona,
sbattendo le ciglia con innocenza.
Juliet
scosse la testa, poi i suoi occhi scintillarono di deliziosa malizia. Puntò
dritto verso Dan, lisciandosi con le mani la gonna color blu notte che indossava.
<< Dan che piacere rivederti! >> Lo andò ad abbracciare amichevolmente.
<<
Oh Juls! Anche per me. Festa grandiosa come sempre >> si congratulò il
ragazzo porgendole un bicchiere di champagne.
Lei l’accettò
volentieri. << Ti ringrazio. Piaciuta la musica? >>.
<<
Oh certamente, e non solo quella…>> mormorò guardando oltre le spalle
di lei.
Lei tradì un’espressione confusa. << In che senso? >>.
Dan sembrò esitare. Poi sghignazzò. << Il cantante è davvero carino >>.
Lei
sgranò gli occhi palesemente divertita e conscia di quello che il ragazzo le
avesse appena confidato. Si mise al suo fianco e insieme guardarono Louis e
quella donna che ridevano e scherzavano come se si conoscessero da una vita. Ma guardatelo come le sorride...! pensò lei, mordendosi il labbro inferiore con stizza.
Poi sgranando gli occhi ebbe un lampo di genio. Esilarante e maligno insieme.
Lo faccio esclusivamente per Rachel, si ripeté per giustificarsi.
<<
Sai Dan…>> iniziò con spensieratezza Juliet facendo dondolare il bicchiere davanti agli occhi.
<<
Sì? >> notò che il ragazzo non staccava gli occhi di dosso da Louis.
<<
Mi fa molto piacere dirti che non devi preoccuparti…>>.
<<
In che senso? >> Dan si volse per guardarla interrogativamente.
<<
A Louis non interessa quella donna…veramente a Louis non interessano proprio le donne >> concluse lasciva.
Il ragazzo sollevò gli angoli della bocca. << Davvero? Vuoi dire…? >>.
<<
Oh sì. È totalmente, irrimediabilmente attratto dagli uomini. >>. Juls
trattenne il respiro per non tradire alcun segno di completo divertimento.
Moriva dalla voglia di scoppiare a ridere e di congratularsi con se stessa per
quell’idea geniale.
<<
Sto sognando >>. Il ragazzo era al settimo cielo.
<<
No, tesoro. Non è un sogno. Va lì e colpisci, come ti ho insegnato. >> lo
spronò con una pacca amichevole sul fondoschiena.
<<
Vado. Grazie mille! >> Dan le strizzò l’occhio e cominciò ad
incamminarsi.
Juliet
dovette andarsene, sebbene la voglia di gustarsi la faccia che avrebbe fatto Louis fosse
indicibile.
<<
Che hai combinato?! >> chiese Allison prendendola per un braccio. La sua
espressione era un misto tra la preoccupazione e il divertimento.
<<
Oh lo saprai presto. >> ammiccò. << Ora scusami. Ho
bisogno di una pillola per calmare il dolore. Vado in studio a
prenderla >>.
<<
Louis dai fammi l’autografo! >> lo supplicò Mary.
Lui
l’accontentò e prese un pennarello per scriverglielo su un foglietto.
<<
Magari potresti aggiungerci il tuo numero… >> aggiunse la ragazza con una
voce affettata.
Louis
sorrise suo malgrado. Non le dispiacevano le attenzioni di quella ragazzina. Era
maggiorenne, sì, ma restava lo stesso una ragazzina per lui.
Non
poteva paragonarsi minimamente a Juliet.
Juliet.
No,
perché aveva pensato a lei?
L’aveva
guardata per tutta la cerimonia, e lei zero. Neanche un cenno del capo o semplicemente
una frecciatina. Era stufo della sua freddezza. Voleva almeno una spiegazione
di quell’improvviso cambiamento nei suoi confronti. Da quando l’aveva spinta
nelle mani di quell’altro, non si
erano più visti.
Imprecò,
nell’immaginare le mani di quell’armadio imponente su di
lei. Le mani di quello
e non le sue, che potevano venerare quelle curve sinuose e morbide.
Provò un
odio per Chris, e non sapeva perché, in fondo non aveva il
diritto di essere geloso. Ma era così e basta, e più
pensava a lei nel
letto di lui, più s’incazzava. Era andato a letto con
Rachel tutti i santi
giorni proprio per eliminare quella stizza. E Juliet era piombata
lì, mentre
cercava di togliersela dalla mente. Destino crudele, ma anche destino
paradisiaco. Rivederla gli aveva rammentato che sensazione suscitasse
in lui.
Una passione sovrumana, quasi animalesca, per quanto avesse un
logorante
bisogno di saziarsi di lei. Ma doveva tenere a freno i suoi sensi,
perché lei
ormai pensava ad un altro.
<<
Scusami >>. Qualcuno gli toccò la spalla.
Louis si
voltò e vide un ragazzo alto quanto lui che gli stava sorridendo.
<<
Ciao >> buttò lì, comprimendo la voglia di seguire
la figura di Juliet in gonna corta e camicetta che si stava dirigendo
verso l'entrata della villa. Si chiese dove stesse andando, e gli venne
la curiosità di
andarlo a scoprire personalmente.
<<
Sei molto bravo a cantare. Lo fai per lavoro? >> chiese il tizio con
curiosità.
<<
Qualche volta >> rispose distrattamente Louis, girandosi a guardarlo
soltanto quando Juliet diventò invisibile ai suoi occhi.
<< Scusami Mary, ci lasceresti soli?
>>.
<<
Perché mai? >> si oppose lei.
<<
Infatti. Cosa succede? >> volle sapere Louis.
<<
Niente. Ci occorre solo un po’ più di
privacy. Bye bye Mary >> fece con la manina Dan.
Mary
sbuffò. << Okay. Spero di rivederti dopo Louis >> gli ammiccò.
A Louis
non sfuggì quel ci e quel bye bye detto con una ambigua punta di
femminilità, e divenne inquieto a ritrovarsi da solo con quello strano ragazzo.
<<
Finalmente! Piacere mi chiamo Dan >> si presentò prendendogli
la mano.
Lui la
strinse. << Piacere mio >>.
Il modo in cui le dita del ragazzo accarezzarono le nocche della sua mano fu inquietante. << Ehm…posso riaverla?
>>.
<<
Oh sì certo >> ridacchiò Dan, imbarazzato.
<<
Senti, è stato un piacere conoscerti, ma devo proprio andare a…>>.
<<
No, aspetta. Volevo dirti che con me non devi essere timido >> bisbigliò a Louis prendendolo per un braccio.
Lui
alzò un sopracciglio. << Che vuoi dire? >> domandò circospetto.
<<
Voglio dire che so tutto. Anch’io ho notato una certa alchimia tra noi, perciò
supponevo che potessimo conoscerci meglio…>>.
Alchimia? Tra noi? Conoscerci
meglio? Che diavolo va a blaterare?!
Louis
spalancò gli occhi per quella scioccante rivelazione.
<<
Aspetta un secondo. Pensi che io….che io sia…gay?! >> sussurrò
sconcertato riprendendosi lentamente il braccio.
<<
Non lo penso. Tu lo sei >> rispose conciso Dan.
<<
Amico ma sei pazzo?! No che non lo sono! >> ribattè Louis sconcertato.
<<
Ma lei aveva detto…>> il ragazzo parve allibito.
Lei? Chi diavolo…
<< Lei? Chi è? >> gli ordinò di dirgli in tono
glaciale.
<< Juliet. Juliet Anderson. >> rispose Dan.
Louis si
sentì invadere da un moto di rabbia. Si congedò senza dire una parola.
<<
Allison, dov’è andata Juliet? >> ringhiò furioso dirigendosi a grandi falcate verso la ragazza.
Allie lo guardò con un cipiglio. <<
Che hai? >>.
<<
Dov’è andata?! >> ringhiò ignorando la domanda, con la mascella serrata.
<<
Nel suo studio, Louis ch…>>. Ma Louis non la stava più ascoltando.
<<
Ehi, non dovresti essere dovunque, ma non qui?>> la schernì Juliet.
<<
Sì ero solo passata a prendere un altro rullino. Devo averli lasciati qui.
>> le spiegò.
<<
Oh capisco >> Juls scrutò la borsa dell’amica dalla quale uscì un oggetto
fuori dal normale. << Nat...che ci fai con delle manette? >>.
<<
Oh queste? >> La rossa sghignazzò. << Devo averle lasciate in borsa, dopo
che io e Zayn, bè...“hai capito”, nel mio ufficio >>.
<<
Tu hai fatto, “hai capito” con Zayn, nel tuo studio con
quelle? >> domandò Juliet adocchiando l'oggetto con
circospezione, ma con una pagliuzza di curiosità negli occhi.
<<
Sì, dovresti provarle. Sono davvero divertenti… >> ammiccò la rossa.
<<
Ti prego sparami >>.
Nat rise.
<< Non fingerti una suora, Catwoman. So che t’intrigano. Ti conosco
troppo bene da sapere che tu faresti di peggio. >> la rimproverò con un
ampio sorriso. << Ora devo andare. Le lascio qui e dopo vengo a
riprenderle >>. Le poggiò sulla scrivania, la salutò con la mano e lasciò la stanza.
<<
Va bene. >> Juliet scosse la testa ridendo. Immaginò cosa
quei due avessero
potuto combinare con quelle manette, e cosa avrebbe potuto provare se
Louis le avesse usate con lei...ma dovette fermare i suoi pensieri
trasgressivi, perché le fitte richiedevano la sua attenzione.
<<
Mmh…così va un pochino meglio. >> mormorò
ammorbidendo i lineamenti del viso e inghiottendo la pillola. Juliet
posò il bicchiere sul tavolo. Andò ad
aprire la finestra, lasciando entrare una piacevole e rinvigorante
frescura.
Inspirò
profondamente. Gli estenuanti dolori alla pancia si erano finalmente infittiti e voleva
riposarsi un paio di minuti. Non fece nemmeno in tempo a finire di respirare,
che la porta alle sue spalle sbattè, facendola sobbalzare.
<< Ma che problemi hai?! >> sbraitò Louis cominciando a
dimezzare lo spazio che intercorreva tra loro.
<<
Ti sembra questo il modo di entrare? Mi hai fatto prendere un colpo! >>
lo accusò Juliet mettendosi una mano sul petto per calmare il battito accelerato
del cuore.
<<
Chiudi quella dannata bocca! Ora mi spieghi che ti è salvato in mente! >>
Louis colpì con una mano sulla scrivania.
Juliet
non si aspettava un comportamento così imbestialito. Certo, forse poteva aver
offeso la sua mascolinità, ma non era un dramma irreparabile.
<<
Oh ti riferisci a…? >> chiese alzando un angolo della bocca a mo' di sorriso.
La sua
faccia arrogante non fece altro che mandare Louis su tutte le furie.
<<
Perché fai così? Prima m’ignori e adesso mi fai passare per un gay? >> La
rabbia di lui lasciò posto a qualcos’altro. << Ooh…adesso ho capito.
>> mormorò avvicinandosi a lei con smisurata lentezza.
Juliet
alzò un sopracciglio. << Cosa? >>.
<<
Mi hai visto con quella ragazza, Mary, e hai pensato di farmi passare per un
gay mandando quel Dan a provarci con me. Tutto quest’ingegnoso piano perché sei
completamente gelosa >> ghignò
malizioso alzando un sopracciglio scuro.
Juliet si
morse con foga le labbra, irritata per quella sua sfacciataggine. << Sei
un pallone gonfiato se credi che io possa essere gelosa! >> ringhiò.
<< L’ho fatto per Rachel. Perché trovo spregevole il tuo comportamento ti
amoreggiare con una ragazzina, quando la tua donna ti aspetta nel tuo letto!
>> urlò puntandogli il dito contro.
<<
Io non ci stavo provando con quella ragazzina! Ecco ci risiamo: mi reputi
sempre e soltanto un irrimediabile stronzo! >> ringhiò a sua volta Louis alzando le braccia al cielo, offeso.
<< Vorresti farmi credere il contrario? Prima mi dici di essere geloso che io stia con Chris e poi mi
spingi tra le sue braccia augurandomi una vita felice! Sì che sei stronzo! Lo
sei! >>. disse sbattendogli il faccia il suo rancore. Anche
se il continuo ringhiare le stava facendo raschiare la gola, gli avrebbe lo
stesso tenuto testa.
<<
Io sarò anche uno stronzo, ma tu non ti sei fatta alcuno scrupolo, quando sei
entrata in casa mia scassinando la serratura e presentandoti con la tua faccia tosta! Hai deciso tu di non rivedermi. Tu
hai deciso che vuoi stare con quello! >> l’ammonì serrando la mascella.
<<
Ma non farmi ridere! Sono stufa di essere presa per il culo da spregevoli
don giovanni come te. Chris non è così, e ti sono grata di avermi spinto a dargli una
possibilità >>.
<<
Io non ti ho mai preso per il culo! Pensi che ti abbia spinta verso di
lui come se non significassi nulla per me? >>
l’accusò nuovamente Louis penetrandola con uno sguardo duro.
<< Sì, visto che in questi giorni hai avuto ben altro a
cui pensare. E adesso torna a casa dalla tua Rachel o da qualsiasi
altra ragazza che t'interessa scopare >>.
<< Juliet...continua a parlarmi in questo modo e non oserò
trattenermi dal chiuderti la bocca personalmente... >> esordì Louis
parlando con una calma sconcertante, assottigliando gli occhi.
<<
Va' al diavolo! >> subito dopo averlo detto Juliet serrò
la bocca, mordendosi la lingua. Okay, questa da dove diamine le era
uscita?
Non voleva di certo litigarci per davvero, soltanto il pensiero la fece
stare male.
<<
Lasciami! >> lo spintonò. Louis non si arrese, intravedendo
con la coda dell’occhio un paio di manette sulla scrivania di
Juliet. Rimandando a dopo la domanda su cosa ci facesse con uno
strumento del genere
<<
Ora non puoi più mandarmi via. >> ringhiò con un sorriso furbetto. Le
immobilizzò entrambe le braccia mettendogliele sopra la testa.
<< Liberami immediatamente! >> si
dimenò lei, col cuore che prese di colpo a battere
rumorosamente. Ma non per la rabbia. Ritrovarsi sotto di lui,
ammanettata a lui, le provocò un mix di trepidazione e
aspettativa.
<< Ah no ti avevo avvertita. Ora sei nelle mie mani... >>.
Le riservò uno sguardo bruciante, poi si avventò contro le sue
labbra. Di colpo tutto nella testa di Juliet divenne confuso, per la sorpresa. Stava ricevendo un bacio da Louis!
Un
movimento circolatorio ed erotico sugli angoli sensibili delle sue labbra,
rendendole vulnerabili e frementi. Con la lingua morbida e infuocata le leccò ogni
centimetro delle labbra per renderle docili.
Oddio…Fu l’ultimo pensiero di Juliet,
quando le sue labbra si dischiusero per accogliere quelle di lui. Quelle
labbra che tanto aveva agognato di assaporare ora stavano divorando le sue. Le
labbra di Louis erano sottili, lisce, morbide e voraci. Continuò a tenerla
ferma con le mani, mentre la devastava con la sua bocca. Brutale, come se la
stesse punendo con un bacio.
Mentre
Louis si congratulava con se stesso per l’originale strategia con la quale
l’aveva messa a tacere, riconobbe che si stava solo prendendo in giro.
Aveva desiderato
baciarla dal primo momento che l’aveva vista, e adesso si sarebbe gustato il
momento con tutto se stesso. Si sarebbe saziato del suo sapore e del suo
profumo, come se fosse una droga.
Gettò
nella sua bocca la sua lingua affamata ed esigente, e quando quella di lei
cercò di scacciarla, Louis trattenne una risata per la costante caparbietà di
Juliet.
Allora la
stuzzicò passandole la lingua sui denti e sotto il palato per solleticarla. Con
un dito della mano le accarezzò lentamente il collo, e quando lei emise un gemito di
sconfitta, il cuore di Louis esultò.
Come un
felino, le fusa di Juliet vibrarono nella sua bocca, e lui se ne sentì
profondamente compiaciuto.
La lingua
di lei s’incatenò a quella di lui, cominciando ad annientarsi come wrestler.
Si sentiva una tigre e Louis la stava stuzzicando in un modo oltre ogni sua
immaginazione. Soltanto con un bacio! E che bacio…
Era sopra
di lei, attento comunque a non schiacciarla con il suo corpo più pesante, ma
poggiandolo in modo che lei potesse sentire tutta
l’eccitazione che Louis stava prorompendo come se l’avesse trattenuta per
troppo tempo.
Juliet
gemette sentendo quel corpo duro fare pressione su di lei.
Quel
gemito lui lo catturò con la sua lingua, gustandoselo, emettendo un suono roco
di gratificazione.
Le venne
una voglia matta di mordere quella curva sul collo che gli si formava
quando cantava. I suoi occhi l’avevano guardata avidamente per
tutto il tempo,
senza farsi scoprire da nessuno e i mille brividi che la voce di lui le
aveva provocato erano rimasti taciuti.
Ora
poteva soddisfare il suo desiderio, ma sembrava che Louis non volesse staccarsi
dalla sua bocca. Come se da lì traesse tutto il nutrimento necessario per
respirare.
Mosse
impercettibilmente una mano, che lui però catturò con la sua.
Emise un
mugolio di rassegnazione.
Louis
sorrise sulla sua bocca, ritraendo la lingua ma rimanendo ad un soffio dalla
sue labbra.
Juliet piegò la testa da un lato, mentre lui la fissava incuriosito.
Le
labbra gonfie e rosse, le poggiò sul nervo ben visibile sul collo di
Louis.
Mostrò
lievemente i denti, per poi morderlo deliziosamente.
Fece
passare la lingua sulla sua pelle drogandosi del suo sapore.
Continuò
a stuzzicarlo, graffiandolo e leccando la ferita con malizia.
Louis
fremette piegando il collo, e il naso di Juliet gli accarezzò la
mandibola. Non perse tempo e morse anche quella con più
determinazione e
lussuria.
Come se
l’era immaginata...saporita e stuzzicante, con quell’accenno di peluria
maschile che le punzecchiava la lingua.
Anzi,
molto meglio di come se l’era immaginata.
Gli leccò il
mento ispido fino al pomo d’Adamo come una tigre che assapora la sua preda.
Louis era
completamente in balia di quella lingua che lo sconquassava così lasciva e
bollente. << Oh...Juliet... >> mormorò ansimando in modo roco e
riappropriandosi della sua bocca.
Juliet
s’infiammò ulteriormente quando Louis cambiò il
ritmo del bacio, trasformandolo in una dolce tortura con la lingua,
affondando e ritirandosi, finchè lei ansimò per avere di
più.
I suoi
sensi erano ormai indomabili.
Molto
lentamente spostò una mano, impedendole di capire che non la stava più trattenendo
da una parte, continuando a muoversi a ritmo lento e stuzzicante contro di lei, non dandole nemmeno il tempo di
respirare. Le prese una gamba accarezzandola dall’inizio alla fine. Liscia e
calda, nonostante fosse coperta da quell’odioso pezzo di lino e il fresco
pungente della serata, Juliet era diventata fuoco nelle sue mani.
Poi chiuse in una mano un seno di lei.
Un altro
gemito erotico da parte di Juliet che lo mandò in estasi.
Una gioia
gratificante gli invase i muscoli che si contrassero, e lei lo percepì
rendendosi conto che le aveva lasciato campo libero con la mano.
Il bacio non le aveva soltanto tolto il respiro, ma aveva anche
cancellato fino all'ultimo briciolo del suo buonsenso. Juliet
afferrò una bretella di Louis e lo tirò a sé con
più esistenza, facendo in modo che lui
finisse completamente disteso sul suo corpo, ma lei non diede segni di
sofferenza al
suo peso forte e rigido che sormontava il suo più sottile, anzi
ne fu deliziata desiderando che il tempo si fermasse in quel
meraviglioso momento e che i tortuosi baci che Louis le riservava non
avessero più fine.
Voleva
punirla, voleva darle una lezione. Che enorme menzogna. Era stato soltanto un
pretesto per saltarle finalmente addosso. Lo aveva fatto eccitare ancora di più il
fatto che Juliet fosse stata irascibile e istintiva. Il suo membro, duro come la
roccia, si oppose contro la limitatezza dei pantaloni.
Fremette
letteralmente da capo a piedi, quando lei gli infilò una mano tra i capelli
per tirarlo di più a sé. Era così concentrato su come farla impazzire con la
lingua che percorreva ogni angolo della sua bocca, che non si accorse della
complicità con la quale lei l’accompagnava.
Non stava
giocando con la lingua con lentezza e timidezza, ma con padronanza e ferocia,
paragonabili a quelle di lui.
Da fuori
rimbombarono dei fuochi, ma i suoni divennero ovattati anche con la finestra
aperta. Un boato e loro non batterono ciglio ne diedero segni di averlo udito.
Per
quanto Louis desiderasse continuare a baciarla, ancora e ancora, si staccò per
riprendere aria nei polmoni.
Juliet
non emise un suono. Respirava con rantoli affrettati.
<< Respira, tigrotta. Adesso puoi respirare >> disse roco,
mentre lei potè scorgere una luce compiaciuta e tremendamente
sexy negli occhi azzurri di Louis.
Juliet
ansimava esigendo più aria possibile nei polmoni. I suoi seni si
abbassavano in
fretta e furia, trattenuti dalla camicetta. Si portò una mano
alle labbra
tastando un piacevole tepore e un evidente gonfiore. La lotta
lussuriosa con Louis, aveva mandato il suo cervello in offline, mentre
il sangue le pompava furioso nel corpo.
Le girava piacevolmente la testa, si leccò le labbra per
accertarsi che quello che era successo non fosse frutto della sua
fantasia. Il sapore ancora vivo di Louis sulle sue labbra, le
provocò un sorriso beota. Ne voleva ancora, voleva di
più, si rese
conto schiudendo la bocca.
Guardò
distrattamente fuori dalla finestra. Quel boato non era dovuto ai fuochi
d’artificio, era l’avvertimento di un imminente temporale. Stava per diluviare.
Il matrimonio! Gli invitati!
Merda.
Perdonatemi dei della passione.
La testa
le pulsava, completamente andata. Il ritmo del suo cuore
era l’unico suono che riusciva a sentire. Si divincolò da Louis, cercando di alzarsi,
ma toccarlo le fece desiderare soltanto di riaverlo di nuovo su di sé.
<<
Dove pensi di andare piccola? >> le chiese mettendosi a cavalcioni
su di lei per sovrastarla.
<<
Smettila. Devo andare. Le ragazze avranno bisogno di me… >> disse deglutendo.
<<
No no. Continuate pure >> esordì Nat con una luce maliziosa negli occhi verdi.
Louis e
Juliet scattarono con la testa verso la porta.
<<
Nat! Da quanto sei lì?! >> chiese Juliet in tono furente.
<<
Mmh…vediamo… Oh sì dall’inizio >>. Juls vide con totale stupore che la
rossa stava comodamente seduta in un angolino. E lei non se n’era accorta!
<<
Natasha! >> ringhiò.
<<
Sto scherzando. Non mi sarei mai permessa di intrufolarmi nel vostro momento
d’intimità. Sono arrivata adesso. >> spiegò in tono serio, ma neanche
troppo.
<<
Grazie a Dio >>, Juliet spintonò Louis. << Levati ho detto! >>.
<<
Sapete. Qui dentro c’è una tale tensione sessuale che se ne sente l’odore.
>> Nat annusò l’aria. << Sprigionate vere e proprie scintille
>>.
<<
Non infierire >>. Quando Juliet s’alzò vide che la mano di Louis e quella
di lei erano ancora ammanettate l’una all’altra.
<<
Oh porca miseria! Allora le hai usate! >> esclamò euforica Nat spalancando gli occhi.
<<
Tira fuori la chiave, rossa! >> le ordinò Juls.
<< Vorrei,
ma…le ho….perse >>.
Oh per tutti i santissimi numi!
Note
dell’autrice
Ed ecco a voiiii il capitolo 12 con il… PRIMO BACIO TRA JULIET E
LOUIS!!!!!! *--*
Non potevo anticiparvi niente nel
capitolo scorso, perdonatemi se
vi ho fatto credere che il bacio tra i due dovesse ancora attendere, ma
non
potevo rovinarvi la sorpresa e non immagino che faccia abbiate fatto
quando è
arrivato il fatidico momento XD Stessa cosa per le mie amiche che non
facevano altro che chiedermelo ed io dovevo trattenermi dal non
dirglielo e credetemi lo facevano ogni giorno LOL Io spero che abbiate
urlato ai quattro venti
dalla felicità *occhioni dolci convincendosi di aver fatto un
buon lavoro*
A voi mie carissime lettrici chiedo umilmente: che ve ne pare di
questo capitolo?? Oddio prego con tutto il cuore di non aver fatto fiasco e che
la descrizione del bacio non abbia fatto schifo!! Ho perso il conto di quante
volte l’ho ricontrollato, modificato e riletto ecc ecc. Vi giuro avevo paura a
pubblicarlo perché sapete quanto la vostra opinione conti per me e non vorrei
avervi deluse (?)
Io non sono una scrittrice “casta” volendo usare questo termine,
mi piace cimentarmi nella descrizione di scene intime di ogni tipo, e spero che
questo bacio vi sia piaciuto e che vi abbia non so fatte emozionare?? :3
Recensite se me lo merito perché vorrei tanto tanto saperlo per favore :3
Ringrazio infinitamente tutte le meraviglie che hanno recensito il
capitolo precedente: 13 recensioni woow ed erano stupende *w* Ma non è una
novità, sono sempre stupende ed io amo leggerle e rileggerle <3
Credete che questo capitolo possa superare il numero di recensioni
del capitolo scorso? No forse chiedo troppo, bu, sapete che è tutto nelle
vostre mani perciò spetta a voi :))
Juliet e Louis si può dire che abbiano le mani legate X'D E la
nostra Nat ha perso le chiavi...Ops eh eh questo vuol dire che i due
staranno a stretto contatto per un pò ;P
Ora vi saluto ringraziandovi ancora per tutto il supporto che mi date come lettrici <3 Vostra Ella <3