Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Danielle Petite    14/10/2012    4 recensioni
Cosa è successo a Sarah dopo la guerra magica? E' definitivamente finita con Draco? Cosa si prospetta per lei in futuro? Scopriamolo insieme attraverso il secondo ed ultimo volume di Blue Twister.
*Storia riscritta nel 2021*
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio | Coppie: Luna/Neville
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Blue Twister '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 1

 

Era una sera come un'altra allo studio fotografico Art Photographie di Parigi dove belle ragazze e ragazzi entravano ed uscivano attraversando l'enorme porta di vetro per farsi fotografare in varie pose davanti un telo bianco. Il lavoro pagava abbastanza bene e non era nemmeno molto stressante infatti molti dei modelli riuscivano a conciliare bene gli orari con lo studio.

Era quasi l'ora di chiusura di quella sera, quando…

 

«Madeline sei stata magnifica!»

«Si! Stupenda!»

«Stasera hai da fare? Ti va di bere qualcosa con me?»

«Oh ragazzi…grazie ma devo andare adesso….scusatemi…a domani!»

Una ragazza bionda in minigonna uscì di corsa per seminare i due pretendenti. Non appena voltò l'angolo si guardò intorno sospettosa per poi sparire nel nulla, nel vuoto assoluto, lasciando dietro di sé un suono simile ad un fruscio.

 

 

A chilometri di distanza, di fronte una villetta bianca, lo stesso fruscio rimbombò nell'aria con la conseguente imprecazione «Dannazione! Le mie scarpe nuove!»

La ragazza era apparsa improvvisamente e imprecò contro la pozzanghera in cui era finita. Zoppicando sul vialetto ghiaioso andò verso la porta di quella villa dicendo «Gratta e Netta!» agitando un bastoncino di legno. Magicamente le sue scarpe si ripulirono da sole e con un gesto della mano la porta si aprì come sospinta dal vento.

«Casa dolce casa» si tolse le scarpe e attraversò l'atrio per arrivare alle scalinate di marmo bianco che portavano al piano superiore.

La scrivania della sua camera era piena di libri strani, le immagini sulle copertine si muovevano e sembravano avere vita propria ma la ragazza sembrava non farci caso a queste stranezze nemmeno quando un gufetto con un cappello si fiondò nella sua camera atterrando su un cuscino.

«Attento…» allungò la mano verso di lui ed egli saltò sul suo dito indice «Allora che mi racconti? Cosa hai fatto stasera?» lo adagiò su una gabbietta azzurra e lui stridì appena come per risponderle.

«Hai mangiato vero?» chiese sorridendo «Vado a farmi un bel bagno…domani ho lezione presto...uffa» il gufetto girò la testa di lato e strizzò gli occhi un paio di volte.

«Si lo so non guardarmi così…ma ho bisogno di lavorare!» la ragazza entrò nel bagno e si chiuse la porta alle spalle.

Estrasse di nuovo il bastoncino di legno e con un gesto riempì la vasca da bagno con acqua calda e bagnoschiuma, poi si guardò allo specchio.

Aveva i capelli biondi lunghi appena sotto al viso e degli occhi azzurro ghiaccio truccati solamente con del mascara, il naso era piccolo e leggermente all'insù molto grazioso ed una bocca non molto carnosa rosso fuoco. La pelle era chiarissima, sembrava una bambola di porcellana.

Sarebbe stata una normalissima ragazza francese se improvvisamente non avesse cambiato colore dei capelli. Divennero nero corvino con una ciocca blu che spuntava dalla fronte.

«Bentornata Sarah» disse al suo riflesso.

 

 

****

 

 

«Com'è andata ieri?» chiese una ragazza in divisa bianca con dei capelli ricci e lunghi.

«Bene, come al solito…» Sarah si stava preparando per affrontare un'altra giornata all'Hôpital San Camill di Parigi.

«Non so come fai stare in mezzo ai babbani…» si intromise un'altra collega dall'aria seccata.

«Lucy ma sono divertenti!» le rispose.

«Si, dici sempre così…ma io non li trovo divertenti…» si voltò e le anticipò uscendo dalla saletta con i suoi capelli biondi e lisci che le fluttuavano dietro.

«Uff….»

«Dai! Non le dar retta, lo sai com'è fatta!» la ragazza mora le diede una pacca sulla spalla.

«Hai ragione Sam…andiamo» si mise il copricapo e seguì Lucy fuori alla saletta delle Medimaghe.

«Signorine...l'assemblea sta per cominciare…vite vite!» la caporeparto accompagnò le ultime parole con due battimani a tempo.

«Cosa vogliono da noi adesso…non basta che passiamo tutti i giorni qui dentro a pulire il moccio del Signor Scrums?» disse Sam.

«Ahahahah bella questa!» Il signor Scrums era ricoverato lì da tempo immemorabile a causa di un incantesimo andato male. Praticamente produceva ininterrottamente muco nasale ogni volta che pronunciava la lettera "A" e, visto che quella lettera è presente nella maggior parte delle parole, non riusciva a smettere.

Le tre ragazze entrarono nell'aula magna e si sedettero giusto in tempo prima che il direttore cominciasse a parlare.

«Benvenuti a tutti» il silenzio calò nella sala.

«Vi starete chiedendo il perchè di questa assemblea straordinaria..»

«Sì!» rispose Sam.

«Shh! Non ci far fare figuracce!» la rimproverò Sarah.

«Ahahahah è divertente prenderlo in giro…» Sam era così, Sarah si era rassegnata.

«…i nostri bilanci sono carenti in questo periodo…»

«Ma che noia! A noi che interessa? Non lavoriamo ancora per lui! Siamo solo studentesse!» si innervosì Sam

«Ssshhh…silenzio!» le rimproverò un medimago seduto dietro di loro.

«Scusi, ci scusi» Sarah tappò la bocca alla compagna e Lucy sbuffò infastidita, come suo solito.

Dopo quasi un'ora scoprirono tutti il motivo per cui si trovavano lì.

«…tra sei mesi verrete tutti trasferiti, quindi vi invito a compilare questo modulo scrivendo le preferenze e le conoscenze linguistiche per spostarvi negli…»

«Cosa?» «Ma come?» «Ci prende in giro!»

«Ecco, questa ci mancava Sam…» disse Sarah sbuffando e incrociando le braccia.

«Ma uffa come farò! Io so parlare solo francese!»

«Silenzio per favore!» di nuovo il silenzio calò nell'aula «Consegnerete i moduli alla Signorina Perrin nel suo ufficio dalle otto e trenta alle dieci, adesso non mi rimane che augurarvi buon lavoro.» Applaudirono in pochi e a lui non rimase altro da fare che andarsene.

«Vado io a prendere i moduli» si offrì Lucy vedendo la folla di persone che si accalcavano dalla segretaria.

«Ok, grazie…uffa! Sam tu dove pensi di fare richiesta?» chiese Sarah alzandosi dal suo posto.

«Dove la farai tu!» scoppiò in una risata fragorosa.

«Eh…??»

«Tu almeno sai parlare inglese, io no, quindi verrò con te!»

«Mmm…penso che farò richiesta al San Mungo, almeno lì a Londra ho già degli amici» si avviarono verso la porta e rimasero lì ad aspettare Lucy.

 

 

****

 

 

«Finalmente è finita!» Sarah si gettò sul divano nella saletta dei Medimaghi.

«Già! Questa giornata è sembrata infinita..» Sam si stava cambiando d'abito.

«Stasera che fate?» chiese Lucy.

«Io ho un altro servizio fotografico per una pubblicità…»

«Pubbli cosa?» chiese Sam.

«Pubblicità…praticamente devo farmi fotografare con un paio di occhiali per poi mettere le immagini su dei giornali»

«Ma ti pagano in galeoni?» chiese Lucy.

«No,no…in soldi babbani ovviamente! Poi li faccio cambiare alla banca…»

«Ho una idea! Stasera io e Lucy verremo con te!»

«Eh? Cosa? Non contare su di me…odio i babbani» Lucy prese la sua borsa e fece per andarsene ma Sam la bloccò.

«Sarah possiamo?» sorrise.

«Per me non c'è problema…» cambiò il colore dei capelli diventando bionda «Ma ricordate di chiamarmi Madeline, è il mio personaggio babbano di stasera»

«No! Io non voglio!» Lucy cercò di liberarsi dalla presa di Sam.

«Ormai è deciso! Sarah quando vuoi…»

«Mi dispiace Lucy…» allungò la mano e Sam la prese.

Si smaterializzarono tutte e tre e comparvero in un parcheggio di automobili babbane.

«Ma dove siamo?» Sam sembrava divertita.

«In mezzo alla spazzatura» rispose Lucy arrabbiata.

«Questo è un parcheggio, qui lasciano le automobili. Mi materializzo sempre qui perchè non c'è mai nessuno, ora seguitemi» mentre si incamminava Sarah prese la bacchetta e trasfigurò i suoi abiti. Ora indossava un vestito rosso aderente e scarpe nere col tacco alto.

Sam fischiò «Accidenti…così si conciano le babbane?»

«Veramente non tutte, ma in quell'ambiente si vestono tutte così…» rise con lei. Lucy le seguiva nervosa.

Arrivarono allo studio e Sam rimase affascinata dalla porta che si apriva da sola senza magia. «Woooow»

«Sam non fare casini, ricorda che questi sono babbani!» La vide estrarre la bacchetta.

Un uomo si avvicinò a loro «Madeline! Che piacere rivederti» era il fotografo, suo amico e spasimante.

«Ciao Albert» si baciarono sulle guance. «Loro sono mie care amiche, Sam e Lucy….ragazze lui è Albert, il miglior fotografo di Parigi» disse un pò smaniosa e con la voce acuta. Interpretando diverse volte modelle diverse aveva imparato a dare a ciascuna una personalità diversa. Madeline era la più estroversa.

«Piacere di conoscerti» «Piacere» si strinsero la mano.

«Siete qui perché volete partecipare al photoshoot?» chiese lui.

«Veramente..noi…» cominciò Sam ma Sarah la interruppe

«Si, vorrebbero provare…se per te non è un problema ovviamente..» disse. Voleva dimostrare alle amiche che i babbani non erano noiosi come dicevano i maghi.

«Mmm…» il fotografo ci pensò su e le guardò dalla testa ai piedi «Ma si, proviamo! Madeline accompagnale tu al camerino»

«Certo! Grazie mille!» prese le due per mano che la guardavano scioccate e si diresse verso i camerini.

«…mi devi una cena…» le sussurrò Albert all'orecchio quando gli passò accanto.

Si come no…pensò.

«Che hai combinato Sar..cioè Madeline!» disse Sam

«Io non ho intenzione di partecipare a questa cosa!» esclamò Lucy.

Il camerino era ben illuminato e pendevano abiti e accessori da ogni parte. Le ragazze erano agitate.

«E' facile! Basta divertirsi!...Oh Ludmille!» salutò la costumista «Queste sono mie amiche…falle belle mi raccomando!»

«Contaci! Su venite con me mie care…» la donna le trascinò dietro un separè «Madeline e tu dove vai?»

«Al trucco! State tranquille non vi abbandono mica!»

 

Dopo mezz'ora erano pronte tutte e tre.

 

«Ma sono uno schianto!» esclamò Sam guardandosi allo specchio. Lei indossava un vestito aderente nero e fuxia con una lampo che attraversava tutta la lunghezza, dal corpetto a cuore fino alla gonna a livello delle cosce e i capelli castani mossi le erano stati sistemati in eleganti ricci.

«Alla faccia della modestia eh?» Lucy indossava uno splendido vestito nero e oro corto a metà cosce che le metteva in risalto le lunghe gambe e i capelli, biondo cenere, erano stati lasciati naturali, lunghi e lisci.

«Siete tutte e due uno schianto!» disse loro mostrandosi con un vestito aperto sui fianchi «Ma…ma…sei una bomba!» esclamò Sam.

«Grazie! Adesso mettiamo le scarpe e andiamo!»

«Ok..» Sam eseguì all'istante divertita mentre Lucy sembrava a disagio.

Sarah si avvicinò a lei «Ehi…dai un opportunità a queste persone…vedrai che non sono tanto male»

«Ma cosa dovrei fare adesso conciata così?»

«Fai quello che faccio io…» indossò le scarpe e andò sul set fotografico.

«Madeline…sei bellissima come sempre…» Albert non la finiva mai di farle complimenti «…anche voi due…sono sorpreso!»

Sam e Lucy arrivarono dopo di lei e si misero alle sue spalle impacciate.

«Mani sui fianchi…più sciolte!» sussurrò loro Sarah.

«Allora cominciamo? Indossate gli occhiali..» una ragazza dello staff diede loro tre paia di occhiali e glieli fece indossare.

«Cominciamo con Madeline al centro…voi due mettetevi ai lati…»

Sarah eseguì e si mise in posa e con la coda dell'occhio vide Sam fare lo stesso mentre Lucy si guardava intorno spaventata.

Decise di muoversi un pò per far vedere loro come fare, sorrise, fece delle giravolte, giocherellò con gli occhiali «Bravissima! Sorridi così…mostra il marchio…voi due avvicinatevi a lei…»

Sam si stava divertendo un mondo e sorprendentemente anche Lucy sembrava essersi rilassata. «Bellissime…ora abbracciatevi e avvicinate i visi….vi faccio un bel primo piano…Sam aggiusta quegli occhiali…perfette così…siete raggianti!»

 

 

****

 

 

«Allora? Che ve ne pare del mio lavoro?» chiese Sarah a fine serata.

«Io ti seguirò tutti i giorni!» esclamò Sam.

«Io…ogni tanto…» rispose Lucy seriosa come suo solito.

«Ahahah hai visto che ho fatto bene a trascinarti?» la prese in giro Sam.

Lucy cercò di cambiare discorso «…comunque ora è meglio andare a casa, domani abbiamo il turno delle nove»

«Ti prego non me lo ricordare!» esclamò Sam.

«Ma l'esame quando l'abbiamo?» chiese Lucy.

«Tra due settimane…» rispose Sarah

«Ho detto non me lo ricordate!» Sam avanzò il passo per seminare le altre due.

«Hai studiato le ferite da lame avvelenate?» Lucy continuò fingendo di non averla sentita.

«Si, però mi manca la parte della sciabola d'argento…» rispose Sarah.

Sam si coprì le orecchie con le mani e prese a cantare «La la lalala la la la laa»

«Per il trasferimento? Hai già qualche idea di dove fare richiesta?»

«Si, dicevo anche oggi a Sam, credo farò richiesta al San Mungo per Ferite e Malattie Magiche a Londra»

«Ah capisco…» Lucy sembrò pensierosa.

«Io vado con lei! E devi venire pure tu!» finalmente Sam aveva smesso di cantare.

«Mi piacerebbe continuare il corso con entrambe..» disse Sarah pensierosa.

«Oh…effettivamente…io un po ' di inglese lo parlo..» ammise Lucy.

«Ottimo! Noi saremo le tre Medimaghe francesine del San Mungo!» Sam balzò alle loro spalle abbracciandole.

 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Danielle Petite