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Autore: Karima    14/10/2012    1 recensioni
Sono passati molti anni, le vicende di “Alla ricerca del passato” sono lontane nella memoria per i protagonisti che le hanno vissute.
Nuove presenze si aggirano per i boschi che circondano La Push.
P.S. Per capire a pieno gli avvenimenti narrati in questa FF vi consiglio di leggere prima “alla ricerca del passato”.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Quileute
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Successivo alla saga
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- Questa storia fa parte della serie 'Alla Ricerca Del Passato'
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Capitolo sedici

Dove eravamo rimasti:
Garrett ha ancora in mano Claudia e insieme con lei è riuscito ad arrivare in Italia.
Aiden e Vivien sono ospiti dei Cullen, che fanno buon viso e li tengono d’occhio.
 Andrea, che è staro morso da un misterioso vampiro durante la ronda, sopravvivrà ma perderà la capacità di mutare.
Celeste comincia a rendersi conto che è arrivata l’ora di riprendere il suo posto nel branco.

Vi lascio al nuovo capitolo. Buona lettura.
 
POV: Cecilia
I giorni si sono fusi nei giorni, la pista che stavamo seguendo e scomparsa nel nulla, come la mia Claudia.
Sembra che Garrett sia sparito dalla faccia della terra. Nessuno l’ha visto e nessuno sa dirci niente di lui.
Riflettendo senza sosta, sono qui, immobile sul divano di casa.
Seth è accanto a me ma potrebbe essere sulla luna. Anche la piccola Sue, oggi sembra spenta, mentre fa i compiti sul tavolo della cucina. In silenzio.
Quando mai c’è stato silenzio in questa casa? A volte le bambine, tra urla e capricci, mi hanno fatto desiderare di ritirarmi in un convento di clausura.
Adesso pagherei oro per avere quel disordine in giro.
All’improvviso, Seth mi trascina su di se e mi stringe forte fino a quasi farmi mancare il respiro. Ma il suo sguardo è puntato sulla piccola figura china sui libri.
La mia mano sale al suo viso facendolo voltare verso di me. Guardarlo negli occhi è un dolore quasi fisico. I suoi occhi raccontano di notti insonni e giorni senza pace, ma c’è anche una scintilla. Piccola ma è lì.
So che significa: Seth non ha ancora mollato non si è rassegnato. D’altronde come potremmo farlo?
“La troveremo” mi ripete per l’ennesima volta.
“Lo so” rispondo sincera.

POV: Garrett
La mia dimora in Italia è accogliente e soprattutto non lontana dal mio obiettivo: il branco. Quelle immonde bestiacce che hanno ridotto in cenere il mio amore. La donna che dopo secoli di vagabondaggio era riuscita a stendermi – in tutti i sensi- con un semplice tocco della mano. (Trailer Breaking Dawn J).
Claudia, sembra essersi rassegnata alla mia compagnia, seduta su una poltrona, gioca con una bambola vestita con pizzi e merletti, la poltrona è così grande che lei stessa sembra una bambola sprofondata tra i cuscini. In questi giorni ho fatto in modo che non le mancasse niente, dopotutto non sono così crudele.
Leggera e silenziosa un’altra figura scivola discretamente nella stanza, Claudia scruta il nuovo arrivato che non la degna di uno sguardo, quindi con una smorfia e un piccolo brivido ritorna ai suoi giochi.
“Il nostro piccolo test è andato in modo eccellente” annuncia il vampiro. Il medaglione a forma di V che sfoggia ostentatamente insieme ai suoi modi melliflui, lo identificano come un degno servo dei “Signori” di Volterra.
“Raccontami i particolari” dico, brusco. Non mi piace. Come non mi piace essere stato costretto a rivolgermi ai tiranni italiani, ma …
“Qualche sera fa, mi sono introdotto nel territorio sorvegliato dalle creature: tre di loro mi hanno attaccato. Devo dire che mi aspettato qualcosa in più.” Commenta compiaciuto.
“Dai racconti che circolano a Volterra, i licantropi sono invincibili, e invece, grazie al mio potere è stato un gioco da ragazzi confondere quelle stupide bestie. Pensa! Ho  addirittura morso il più grosso!” conclude con una smorfia, come se qualcuno l‘avesse costretto a bere una medicina amara.
“Bene” commento indifferente. Ma dentro di me esulto, qualunque strana magia proteggeva il branco è caduta. La mia vendetta è sempre più vicina a compiersi.
“Naturalmente, io devo fare rapporto ai miei Signori, sono sicuro che apprezzeranno i nuovi sviluppi”.
“Certo, ma torna al più presto: dobbiamo definire i particolari per l’attacco”.

 
 
Intanto a Forks
 
Pov: Seth
Una falce di luna rischiara la mia strada mentre scivolo di nascosto verso il margine del bosco, alle mie spalle, la casa addormentata.
Mi sento un ladro ad allontanarmi così, lasciando Cecilia ignara nel nostro letto. Sono poche, le cose della mia vita che lei non conosce.
Ma stasera è necessario, finalmente ho le prove che la sanguisuga anomala è solamente un male da curare. Dal primo giorno in cui ha messo piede a casa nostra, ho dubitato di lui. Ho chiesto a Edward di tenerlo d’occhio il più possibile e quello schifoso bastardo doppiogiochista alla fine si è rivelato.
Raggiungo velocemente il confine della riserva, dove trovo Edward e Bella ad aspettarmi: come al solito si muovono più come due metà di un intero, che come individui distinti e separati.
Vederli insieme, mi procura una piccola fitta, mi sento come se stessi agendo alle spalle di Cecilia.  Non potevo portarla con me, non stasera.
Anche se non mi ha raccontato i particolari, ho capito che fra lei e Aiden c’è stato qualcosa.
Qualcosa che ha lasciato un segno dentro di lei.
Sarebbe una crudeltà enorme da parte mia portarla con me stasera, comunque finiscano le cose.
Con un cenno della testa saluto la coppia.
“Bene, dimmi tutto” penso rivolto a Edward, non ho proprio voglia di convenevoli.
Fortunatamente, anche il mio amico sembra dello stesso umore:
“Ho sorvegliato il nostro ... ospite, come ti avevo promesso. La sua è una mente molto disciplinata, evidentemente qualcuno l’ha messo in guardia sulle mie capacità. I suoi veri pensieri erano costantemente nascosti sotto una coltre di banalità. Sinceramente cominciavo a scoraggiarmi, quando Bella ha avuto una delle sue intuizioni... ”
“La caccia” interrompe lei con un sorriso soddisfatto.
Nella mia mente scorrono le immagini dei neonati selvaggi trascinati dal potente istinto, seguite da quelle dei Cullen: anche loro in quei momenti, perdono il velo di umanità che li contraddistingue. Quindi è possibile che…
“Esatto! Alla fine Aiden si è tradito.”
“Ok sapete dove si trova adesso?”
“Sì, seguici”
Senza aggiungere altro, mi metto sulla scia di Edward e Bella che sono schizzati via come fulmini.
La nostra corsa ci porta molto lontano dalla riserva, verso il confine con il Canada.
All’improvviso un fetore famigliare mi colpisce: lui è qui.
Ma dove? Siamo in mezzo al niente, intorno a noi solo alberi e oscurità, cosa diavolo combina in mezzo alla foresta?
Davanti a me, i due vampiri rallentano e cominciano ad avanzare cauti e furtivi come due belve in caccia. Immediatamente seguo il loro esempio, l’odore si fa intenso.
La preda è vicina.
Faccio ancora qualche passo tra gli alberi e poi… lo vedo!
Seminascosta dal tronco di un giovane pino, la figura di Aiden sembra una sagoma scura anche ai miei occhi.
Ci immobilizziamo sottovento, osservando le azioni della nostra preda.
Con quattro predatori in uno spazio così ristretto, gli animali devono aver deciso che era più salutare cambiare aria: attorno a noi c’è un silenzio di tomba. Tranne che per una cosa. Un leggero bisbigliare a bassa voce: Aiden sta mormorando, ma con chi?
Dal mio punto di vista sembra parlare al pino, Dio spero proprio di no, ci mancherebbe solo la follia al bel quadretto che mi sono fatto di lui.
Poi si sposta lievemente e capisco: sta parlando al telefono.
Quando si accorge di noi, è ormai troppo tardi, prima che possa muovere un muscolo, si ritrova circondato.
Rimane immobile per un secondo paralizzato dalla sorpresa, poi le sue labbra si aprono in un sorriso amichevole.
“Ragazzi, che ci fate da queste parti?” Ci chiede cordiale.
“Una battuta di caccia” risponde vago Edward. “Tu piuttosto, cosa fai fermo in mezzo al nulla?”
Tace per qualche secondo, poi risponde imbarazzato “Oh, nulla di particolare, volevo stare un po’ da solo, Viv era intrattabile stasera.”
“Non ti ha ancora perdonato?” chiede Bella.
Il vampiro scuote la testa, affranto “Da un po’ di tempo non la capisco più”.
 Di cosa stanno parlando? Credo di essermi perso qualcosa.
“Da quando è nostra ospite, Vivien ha iniziato a modificare la sua visione della vita, rivalutando molte delle sue scelte” chiarisce Edward.
“Rivalutare…” sibila Aiden come se si trattasse di una bestemmia.
Sinceramente comincio un po’ a stufarmi dei convenevoli, l’unica cosa che m’interessa sapere è se la sanguisuga anomala a fatto il doppio gioco o no.
Spinto dalla voglia di affrontare personalmente l’argomento con lui, mi allontano per riprendere la mia forma umana.
“Allora” esordisco con finta giovialità, una volta tornato. “Con chi parlavi di bello, Aiden?”

 
 
Bene, siete arrivati a fine capitolo. Non so quanti di voi siano rimasti a seguire questa storia, ma vi ringrazio tutti di cuore.
A presto.
  
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