L'aveva sentito urlare, non aveva badato a cosa dicesse, era stata la disperazione nella voce di Jared a spaventarlo.
Attraversò di corsa il corridoio, precipitandosi nel salotto e, lì, osservò con terrore le spalle del ragazzo, tremanti per l'urlo.
Lo abbracciò da dietro, senza riflettere, accorgendosi troppo tardi del copione tra le sue mani.
«Che cazzo, Jared...» irritato per l'imbarazzo, fece per sciogliere l'abbraccio.
«Aspetta.» sussurrò Jared «Abbracciami finché non smetto di vedermi in testa la tua morte, invece di quella di Dean.»
«Stupido...»
Jensen lo strinse dolcemente.
In quelle scene c'era così tanto di Jared e di Jensen, che alle volte dimenticavano che a soffrire erano solo Dean e Sam.