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Autore: Portos    16/10/2012    1 recensioni
Scusate la ripubblicazione del testo, ma ne aveva bisogno. Comunque qui i Queen danno il meglio di sé, come matti...
Genere: Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Capitolo 11: Non vi lasceremo in pace tanto facilmente


L'incidente del fantasma sembrava archiviato, così i ragazzi si misero all'opera per fare del loro meglio.
Cominciarono a girare alcune scene di A Kind of Magic di prima mattina, con qualche piccolo ritardo anche quella cosa normale.
Tutti quanti verso mezzogiorno decisero di fare una pausa, chi per mangiare e chi per fare una piccola esplorazione del posto.
L'immancabile Indiana Jones del momento, John per la precisione, insistette per voler visitare il posto, visto che prima non c'era tempo.
Dave mostrò la seconda sala, per fortuna loro dovevano girare in un altra.
Polvere, ragnatele, un caos incredibile regnava là dentro, oltre all'acre odore di chiuso.
“Che puzza!” esclamò Freddie tappandosi il naso.
“Sono preoccupazioni da casalinga?” chiese Dave.
“Sì, lo sono guarda: disordine ovunque, polvere e una gran puzza” disse Freddie con fare scandalizzato.
Gli altri non poterono a fare meno di alzare gli occhi al cielo.
“E qui che dovremmo suonare...basterebbe dare una ripulita” osservò Roger, guardandosi in giro.
“Allora dolcezza, passa l'aspirapolvere, spazza e mollaci litri di profumo”
“Piantala Fred, quando sei noioso!” esclamò Brian, occupato a guardarsi le unghie.
“Davvero” convenne John.
Il gruppo si mosse.
Con la coda dell'occhio, il bassista ebbe l'impressione che il sipario si fosse mosso leggermente. Ed ebbe il sospetto che ci fosse qualcuno lì dietro, a spiarli.
Decise di far finta di niente, sprofondò le mani nella tasca della giacca e proseguì.
“Ehi tesoro, ti sei documentato?” domandò Freddie.
David lo guardò di storto.
“Non ancora, mio caro non posso sdoppiarmi” rispose il regista.
“Pensate se ci fossero due Fred?” scherzò Bri, manco l'avesse detto.
“Argh! Sarebbe un incubo stratoferico! Aiutooo!” cominciò a urlare Roger, come un completo forsennato.
“Non vorrei mai...” sospirò John.
“Chiudete la vostre boccacce” sentenziò Freddie scocciato.
“Be' Brian tu l'altra volta ci hai difeso da Morte, in persona” commentò Roger, non riusciva mai a farsi i cavoli suoi.
“Cioè?” fece David incuriosito.
“Be' tutto iniziò...” cominciò Freddie.
Gli raccontò i fatti.
David rimase stupito. Soprattutto dal fatto del flipper distrutto da Brian.
“Brian perché l'hai fatto?” chiese Dave veramente stupito.
Brian strinse i pugni.
John incrociò le braccia al petto, perché notò con suo gran dispiacere che anche Dave riusciva molto bene come attore.
Freddie stava zitto, pentendosi amaramente. La prossima volta si sarebbe messo la lingua nel congelatore.
“Freddie, Santo Cielo vuoi stare zitto?” mormorò Brian. Con la manica della camicia s'asciugò una lacrima. Sentendo un dolore sordo al cuore, pensando all'omicidio flipperesco, avrebbe voluto scappare come si faceva nelle soap opera, ma non stava ad un chitarrista come lui.
“Scusa” mormorò Freddie imbarazzato.
“Non me lo ricordare più”
Uffa, ma perché tutti mi prendono in giro perché sono un pessimo attore? Persino Dave si sta dimostrando un attore più bravo di me? pensò John. Non era mica giusto!
“Wow si tratta di un evento rarissimo sentirti chiederti scusa!” intervenne Roger, al momento inopportuno.
“Roger chiudi quella bocca da cernia!” strillò il cantante.
“Per la cronaca con che cosa?” domandò Dave.
“Con una spillatrice”
“Che gusti sadici ti sei dato al...? Non sapevo che ti piacesse quel genere sempre di cose” lo prese in giro Brian.
Freddie continuava a guardarlo senza capire.
“Come non detto, vero Manetta?” mormorò Rog all'indirizzo di Brian.
“Chi è che gioca con le manette?” intervenne ingenuamente Dave.
“Devi sapere che Brian collezione manette di tutti i generi” rivelò Roger ridendo.
Freddie e John cominciarono a sghignazzare alle loro spalle.
“Ma fatti i cavoli tuoi mai, no?”
Roger scrollò le spalle.
“E devi sapere che devi Roger gioca con le macchinine!” strillò Brian.
“Suvvia Rog, sei un uomo adulto non puoi fare queste cose” lo riprese Freddie.
“Piantala Fred” sibilò Roger.
“Be...proseguiamo”
“Oh, Dave c'è per caso, qualche sotterraneo?” attaccò John saltellando da un piede all'altro.
“Sì, quelli ci sono ma sono pericolosi” rispose Dave.
“Peccato”
“John Dangerus Deacon” lo soprannominò Freddie, tre secondi dopo.
“Stronzo”
“Scarabeo” disse Freddie.
Con un perfetto swommme una gran nuvola di polvere dietro di sé, John scappò a gambe levate.
“Specialista della fuga”
“Cosa? Perché?” disse Dave, senza capirci un bel niente.
“Ooh oggi è più veloce del solito”
“Perché?” insistette Dave.
“Niente, prima o poi tornerà” disse Freddie alzando le spalle.
“Lasciamo stare” decretò Roger.
“Già, amore hai ragione”convenne Brian, senza perdere l'occasione di stuzzicarlo.
“Uè! Io non sono innamorato di te e non sono il tuo dannatissimo amore!” ululò Roger.
“Infatti, stai già con me non è vero?” chiocciò Freddie con sguardo carico d'affetto.
Dave li fissò meravigliato, non ci poteva credere!
“Non ti ricordi? Stiamo insieme da anni...”
Che stupido...pensò Brian, scuotendo la testa.
“Chiudi quella ciabatta!” esclamò Roger facendogli il dito medio.
“Oh come sono innamorati!” li prese in giro Brian.
Roger ringhiò a bassa voce, mormorando qualcosa di poco carino ai due colleghi.
Lo sapevo, passatempi strani per gente strana pensò Dave, poi lanciò un occhiata a John che continuava a correre per tutto il perimetro, senza un valido motivo.
John completò il giro e fece ritorno.
Dave sospirò.
Proseguirono per il giro.
“Adesso passiamo dalla parte di sopra”
Non era insolito che i Queen volessero visitare la location dove stavano girando un filmato, ma visitare un vecchio teatro, che c'era di tanto affascinante?
Salirono le scale ricoperte da una consunta moquette rossa, i vecchi gradini cigolarono sotto il loro peso.
“Non c'è molto qui da vedere”
Il corridoio era ampio mal illuminato da una nuda lampadina, rivelando la vernice scostata dei muri e porte che davano l'accesso ad altre stanze.
“Cosa c'erano qui?”
“Non lo so”
Freddie incrociò le dita dietro alla nuca.
“Niente fantasmi, peccato”
“Bel posto, ci dovrebbero girare un film dell'orrore” commentò Roger.
“Hai preso la malattia di Deaky?” indagò Freddie.
“No”
Brian e John presi dalla curiosità andarono ad aprire le porte, scoprirono solamente un vecchio deposito di abiti di scena, un bagno puzzolente e infestato dai topi, un vecchio studio.
“Bah, pensavo che ci fosse di meglio” commentò Brian, guardando il corridoio.
Una delle porte aperte da qualcuno di loro sbatté all'improvviso, facendo sussultare tutti quanti.
“Sarà stato solo un colpo di vento, andiamo” mormorò Dave
Freddie lanciò una timida occhiata dietro alle sue spalle. Sembrava tutto tranquillo.
“Ehi Freddie ti muovi o no?”
Solo quando gli altri si allontanarono, la porta si riaprì cigolando...una figura emerse dal buio.
Sorrise.
Nel frattempo il gruppo, si era fermato di sotto a mangiare qualcosa.
“Santo Cielo che schifezza di posto”
Dave desiderò che quel maledetto cantante si ficcasse quella maledetta lingua giù in quella dannata gola.
Possibile che non la smettesse di lamentarsi?
“Non è poi così brutto” convenne Brian.
“Noo! É mostruoso come Shining” ululò John mimando un fantasma.
Dave inghiottì a vuoto.
Santo Cielo, quel film era l'unico che riusciva a provocargli degli incubi per notti e notti!
“Tutto bene?”
“Sì, Roger”
Roger tornò a mangiare il suo hamburger.
“Ehi Dave hai paura di Shining?”
“No, solo non mi piace il genere horror” si giustificò Dave. In realtà ne provava un puro terrore, li odiava!
“Io lo guarderei benissimo” disse Rog.
“E già se hai paura ci sarebbe Freddie ad abbracciarti, non è vero amoree?”
Roger guardò i suoi due colleghi come se fossero dei perfetti imbecilli, invece Freddie li guardava con aria stralunata.
Dave alzò gli occhi al cielo continuando a mangiare. Di sicuro neanche a cinquant'anni suonati sarebbero cambiati.


Nota autore: ok, anche questa è fatta! Uffs che fatica...

 
  
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