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Autore: Franci_1    16/10/2012    3 recensioni
Santana ha un rapporto di puro odio con Sebastian.
Quest'ultimo ingaggia una nuova studentessa per cercare di distruggere Santana.
Dal primo capitolo: “Comunque, vorrei che tu MI aiutassi. C’è questa ragazza che è davvero pessima con me. Sono disposto a pagare qualsiasi cifra..”
Genere: Commedia, Erotico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3
 
 
Era ormai una settimana che stavo spesso con Santana a scuola. Ma adesso l’avevo invitata a casa per il dopo scuola per studiare.
 
Mi stavo provando tutto quello che avevo nell’armadio pensando che niente fosse giusto. Quando poi pensai che forse bastava rimanere con la divisa dei Cheerios. Sentii suonare mentre ancora dovevo mettermi la maglia. Non so come ma in un attimo sentii bussare alla porta e poco dopo la vidi aprirsi trovandomi davanti Elisabeth con la mano sulla maniglia e Santana un paio di passi più indietro che mi squadrava a bocca aperta.

Schioccai un occhiata a Eli che cercando di distogliere lo sguardo da me chiuse la porta.

“Scusa.. la prossima volta aspetterò la tua risposta..” disse tramite la porta. Velocemente mi infilai la maglia e aprii la porta.
 
“Si penso che sia il caso Eli!” dissi per poi sorridere a Santana.
 
“Ciao..”
 
“Ciao Brittany..” disse lei per poi schiarirsi la voce distogliendo lo sguardo dal mio.
 
“Io vado, ho lezione. Stasera a cena non ci sarò. Pensi di riuscire a non bruciare tutta casa?”
 
“Simpatica! Ci vediamo dopo!” dissi e mi avvicinai dandole un leggero bacio a  fior di labbra e poi scese le scale e si avviò fuori dalla porta. Appena sentii la porta chiudersi sospirai come se mi fossi liberata di un peso.
 
“E’ stato un tantino imbarazzante!” esclamai facendola entrare in camera.
 
“Dipende dai punti di vista, potrei anche dire che è stato un tantino eccitante..” disse lei entrando posando la sua borsa su una sedia senza smuoversi molto alla sua affermazione mentre io arrossivo cercando di nasconderlo.
 
“Comunque.. dove vogliamo metterci a studiare?” chiesi chiudendo la porta alle mie spalle.
 
“Va bene dove vuoi. Riesco a studiare ovunque.. dipende dove ti senti tu più a tuo agio per studiare. Dove riesci a concentrarti.” Disse lei appoggiandosi alla scrivania incrociando le braccia sotto il petto. E solo in quel momento vidi che non indossava la divisa. La squadrai. Jeans attillati che facevano risaltare il suo fondoschiena perfetto. Una magliettina nera attillata senza spalline e sopra una giacchetta nera.  Mi sentii avvampare.
 
“Wow.. hai un appuntamento?” chiesi con voce strozzata.
 
“Più o meno..” soffiò lei per poi aggiungere “allora?”
 
“Eh? Si.. cioè va bene qui.. “ dissi cercando di riprendermi notando il suo sorriso divertito.
 
Sinceramente stavo pensando a quale appuntamento poteva avere.
 
“Bene…” sorrise lei allungandosi verso la borsa e estraendone un astuccio, un libro e una custodia per occhiali.
 
Lentamente si infilò gli occhiali da vista e si raccolse i capelli in una crocchia con un lapis.
 
Mandai giù una manciata di saliva, diventata ormai eccessiva, sentendomi avvampare.
 
Mi avvicinai allo zaino estraendo il libro e l’astuccio posando il tutto sul letto e stendendomi poi a pancia in giù.
 
“Allora, a che livelli sei?” mi chiese iniziando a sfogliare il libro sedendosi alla scrivania.
 
“Disastroso vale come livello?” chiesi io facendole scappare una risata.
 
“Eso depende. ¿Entiendes lo que digo?” e penso che in quel momento avessi al faccia più ebete della mia vita. Lo notai da lei che ridacchiò.
 
“Okay, disastroso è abbastanza accurato come livello. Direi di iniziare dalle coniugazioni dei verbi scritta e poi passiamo un po’ all’orale..” alzò lo sguardo su di me con una tale malizia che mi sentii come in preda ad uno dei più grandi orgasmi del secolo.
 
Mi schiarii la voce e abbassai lo sguardo sul mio libro.
 
“…si insomma, voglio vedere come te la cavi con la lingua, e in caso tu vada male ci sono io per aiutarti a migliorare.” Nella sua voce, roca e calda, c’era la malizia pura.
 
E in quel secondo alzai lo sguardo su di lei e incatenai i miei occhi ai suoi. La sua espressione cambiò. Da stronza e maliziosa a dolce e…e oserei dire adulante.
 
In quel momento sentii la porta spalancarsi e entrare una Eli con sguardo tra l’incazzato e l’impaurito. Alzai un sopracciglio guardandola.
 
“Non dovresti essere a lezione?” in quel momento pensai che non fosse mai andata via. Che era scesa. Aveva chiuso la porta ma era rimasta in casa perché non si fidava. E che quindi aveva sentito tutto il discorso di Santana. Il discorso con più doppi sensi al quale avessi mai assistito.
 
“S-si.. ma.. io.. tu.. lei..” balbetto lei in un sussurrò e mi misi a sedere sul letto.
 
Stavo per parlare quando Santana mi precedette.
 
“Se riesci a dirlo in spagnolo puoi aiutare te Brittany con i soggetti..” disse alzandosi dalla sedia. “Sai stavamo giusto per iniziare. Magari tu fai lo scritto e io l’orale.. penso di essere migliore nella padronanza della lingua..”
 
Vidi Elisabeth chiudere gli occhi in due piccole fessure e se la conoscevo bene, cosa della quale ero sicura, stava per risponderle a tono o addirittura per picchiarla.
 
Mi alzai di scatto prima che Elisabeth riuscisse a fare un passo verso Santana.
 
“Eliz.. “ dissi parandomi difronte a lei. Le accarezzai il volto e le sorrisi.
 
“Vai a lezione..” le soffiai a fior di labbra per poi baciarla. Un bacio che lei non si vergognò a approfondire facendo vagare le sue mani sui miei glutei.
 
Erano settimane che non mi baciava con una tale passione. Che non mi toccava con tanta brama. Ma mi sentii costretta a staccarmi. Santana era li. Non era carino darci dentro così davanti a lei. E non per paura di farla ingelosire, almeno credo.
 
“Ti amo..” mi sussurrò e io sorrisi.
 
“Anche io, Beth..” dissi lasciandole un altro bacio per poi vederla avviarsi verso la porta.
 
“Te quiero también” sentii alle mie spalle provenire da una Santana sempre più divertita.
 
Forse ferire quella ragazza per renderla vulnerabile a Sebastian sarebbe stato più difficile di quanto credessi.
 
Spinsi Elisabeth fuori dalla porta chiudendola e voltandomi poi verso Santana.
 
“Potresti evitare sai?” sbottai io tornando a sedermi sul letto.
 
“Di fare cosa?” chiese lei sedendosi.
 
“Non lo so, di essere così stronza forse?” dissi io forse con troppa rabbia perché lei mi parve alzare lo sguardo guardandomi diversamente da come mi aveva guardato fino a quel momento.
 
“Uno trata de ser agradable y se le da la puta” disse lei alzandosi di scatto prendendo i suoi libri avvicinandosi alla borsa.
 
Non avevo capito cosa avesse detto ma sicuramente niente di buono.
 
“San.. no ferma.. scusami.. non.. non volevo farti arrabbiare..”
 
“No.. io sono qui per aiutarti, sai io ho tutte A+ in spagnolo non ho bisogno di fare un ripasso. Lo facevo per te perché mi hai chiesto di aiutarti. Stavo solo scherzando. Ma sai una cosa. Non importa. Sono solo una stronza d’altronde, no?” sbottò lei e la guardai immobilizzandomi.
 
Sicuramente avevo capito che ferendola la rendevo ancora più stronza.
 
Ma non volevo ferirla. Il problema che non la volevo ferire perché mi dispiaceva.
 
Non perché sennò la rendevo ancora più stronza. Ma quella ragazza mi faceva uno strano effetto.
 
Mentre ero immobile a capire che sentivo qualcosa per quella ragazza, e che non era solo un “lavoro” lei si avviava alla porta.


Appena me ne accorsi scattai verso di lei prendendola per un polso.
 
“Mi dispiace...” sussurrai posando gli occhi nei suoi e poi involontariamente sulle sue labbra.
 
**********
 
Cazzo.
 
Volevo solo essere carina. E si, ovviamente era per stare più tempo con Brittany, quella ragazza mi rendeva pazza.
 
Già dalla prima volta che ho incontrato il suo sguardo mi sono sentita come in paradiso e allo stesso tempo all’inferno tra le fiamme più ardenti.
 
Adesso ero con una mano sulla maniglia e l’altra mano era bloccata all’altezza del polso da lei.
 
Incrociai l’azzurro più assurdo del mondo e poi notai che i suoi occhi iniziarono a vagare tra i miei pozzi neri e le mie labbra.
 
Velocemente lasciai la maniglia e lasciai cadere la borsa portando entrambe le mani sul suo volto circondandolo annullando qualsiasi tipo di distanza.
 
Cominciai a muovere le labbra sulle sue per poi lentamente schiuderle e con la punta della lingua leccai le sue labbra chiedendo il permesso di entrare.
 
Mi sembrò un po’ restia inizialmente e stavo per staccarmi scusandomi per la cazzata che avevo fatto quando sentii la sua mano destra posarsi dietro la mia nuca e la sinistra sul mio fianco mentre schiudeva a sua volta le labbra sfiorando la sua lingua con la mia. Entrambe fummo colte da un brivido cominciando una dolce danza piena di passione.
 
Mi sembrò durare un eternità. Non avrei mai voluto staccarmi ma fu lei a staccarsi. Anche se non lo fece bruscamente.
 
Si staccò dolcemente posando la fronte sulla mia.
 
“Non posso.. io..” sussurrò e io annuii inumidendomi le labbra.
 
“No, capisco.. mi dispiace.. è.. stato.. è colpa mia..” dissi staccandomi e raccogliendo la borsa da terra.
 
Aprii la porta e mi sentii chiamare.
 
“Ehi San..” sussurrò.
 
Mi voltai.
 
“Buon divertimento, all’appuntamento..”
 
Scossi la testa ridacchiando nervosa.
 
“Non avevo nessun appuntamento. Era per far colpo su di te..” ammisi.
 
La vidi sorridermi dolcemente.
 
“E lo hai fatto, ti va di rimanere a cena. Sono da sola..”
 
“Beh..  io.. va bene..”
 
“A patto però che non mi salti addosso di nuovo!” esclamò lei ridacchiando.
 
“Non so se posso prometterlo.. “ risposi io stando al gioco ridacchiando per poi sorriderle.
 
 
Era stano come, anche dopo aver pomiciato, lei aveva tradito la sua ragazza, e poi mi aveva, anche se dolcemente, respinta,  noi riuscissimo comunque a ridere e sentirci a nostro agio.
 
Passammo una cena tranquilla e guardammo un film. Lei sulla poltrona e io sul divano, tanto per stare sicure..


Ma se dovessi raccontare la trama del film direi che era stupendo. Semplicemente perfetto. Biondo con occhi azzurri come il cielo più limpido d’estate.
 
In sostanza, il mio film era stato Brittany.


Franci' Corner

Ecco il terzo.. Vi prego fatemi sapere che ne pensate! Grazie :D

 
  
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