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Autore: last thing that ive done    16/10/2012    0 recensioni
Cher Mason , ragazza quindicenne, è al migliore amica di Louis Tomlinson, suo coetaneo. Sono una coppia e la loro vita procede alla perfezione, quando ad un tratto.. un imprevisto sconvolgerà le loro vite. Il sogno che stavano per realizzare si è rivelato un incubo! Leggete, e fatemi sapere se vi piace. Continuerò la storia solo se avrò qualche recensione (:
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Louis’Pov.

 

Erano passati due anni.

Due anni infernali,

rinchiuso tra le mura di quell’edificio che aveva sempre odiato,

quell’edificio che gli aveva portato via tante persone a lui care,

quell’edificio senza vita, colore, allegria, solo tristezza.

Vuoto totale.

Sto lasciando la mia stanza,

la stanza dove ho passato praticamente ogni secondo di questi due anni,

dove ho pianto,

dove mi sono impegnato con la riabilitazione,

dove ho riso con Cher.

Già, Cher.

La ragazza con cui ho passato questi due anni.

La ragazza sfortunata,

come me.

entrambi, non ricordiamo nulla del nostro passato.

I nostri ricordi iniziano da quel 20 settembre,

in cui abbiamo aperto gli occhi,

uno a distanza di pochi secondi dall’altro.

Ricordo perfettamente che quel giorno sono venuti

i nostri parenti di cui non ricordavamo nulla,

e hanno scoperto con dolore che non potevamo più riacquistare la memoria,

purtroppo.

Oggi, dopo due anni, inizia una nuova vita.

Insieme a Cher.

Ebbene sì, perché dopo qualche mese che eravamo rinchiusi lì dentro,

abbiamo deciso di coltivare un rapporto,

e ci siamo riusciti,

evidentemente: da un anno e mezzo, siamo migliori amici,

amici per la pelle.

Prima non era così.

Ricordo che quel 20 settembre,

una delle mie (due o tre?) sorelle le ha detto che io ero il suo ragazzo.

Lì per lì, siamo rimasti sconcertati.

Ma ci siamo subito sentiti sollevati al pensiero che anche l’altro era nella stessa situazione,
quindi in questi due anni, abbiamo iniziato un bel rapporto d’amicizia.

Anche perché, era come se non ci conoscessimo e  abbiamo dovuto ripartire proprio da zero.

Di ritornare dalle proprie famiglie, non se ne parla.

Il dottore lo ha assolutamente proibito, per la nostra memoria.

Ed ecco, stiamo lasciando la nostra stanza, per sempre.

Oggi si riparte, da zero.

Si va a conoscere il mondo.

 

 

-Cher’s Pov.

 

Entriamo nella casa che ci hanno donato i miei genitori,

per il nostro recupero della memoria.

È calda, accogliente, i colori sembrano volerti abbracciare..

Louis mi sposta delicatamente le mani dal manico delle mie valigie,

per riuscire a prenderle in spalla.

Con un –“Cerco un posto di sopra, dove poterle mettere.”,

sale le scale e sparisce.

Decido di esplorare la casa: è in stile antico,

sicuramente, ci sono degli armadi enormi color noce,

e il tavolone in mezzo al salone è decisamente troppo abbondante per noi due,

mentre la televisione è l’unica nota stonata in tanta antichità.

Attraverso l’enorme salone, e mi ritrovo in cucina.

È molto più piccola e proporzionata rispetto al salone,

sembra perfino più moderna,

ma i mobili lasciano trasparire che è ha sicuramente più di trent’anni.

Dopo aver dato un’occhiata all’altissimo soffitto,

decido di ritornare di là in salone,

e mi siedo sul lunghissimo divano a penisola.

Dopo cinque minuti neanche mi alzo, e decido di raggiungere Louis di sopra.

Lo chiamo, e non mi risponde.

‘oddio, è successo qualcosa?’ mi inizio a domandare.

Salgo lentamente le scale.

Oltrepassato l’ultimo scalino della prima rampa,

perlustro un po’ il primo piano, in ogni stanza

polverosa e puzzolente di.. come dire? Vecchio.

Perché l’unica cosa che non va, in questa casa,

è il fatto che puzza di vecchio.

Vedo che al primo piano, non c’è traccia di Louis,

quindi decido di proseguire con il secondo.

Salgo con cautela le scale, che cigolano ad ogni mio passo,

e giungo all’ultimo piano.

Sento canticchiare dolcemente.

“che bella voce”, penso.

Camminando con sguardo ebete, mi dirigo

verso il punto da cui mi sembra che provenga quella voce.

C’è la porta chiusa.

Forse non dovrei entrare.

Forse sta cantando e non vuole essere disturbato.

Ma è più forte di me.

Quella voce è un impulso irresistibile.

Entro.

Il tempo si ferma.

Louis.

Nella vasca.

In piedi.

Nudo.

Io.

Impalata.

a.

fissarlo.

 

 

Ciaaaaaaao, girlsss c:

ecco a voi, il terzo capitolo.

YEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEP, DOPO INFINITI ANNI, CE L’HO FATTA, E L’HO FINITO.

Fa un po’ schifo, ma mi serve ad entrare nel vivo della storia..

Nel prossimo capitolo, prometto, che la storia prenderà una svolta epocaaale!

Io spero comunque che vi piaccia, vi chiedo come sempre di lasciarmi qualche recensioncina, anche piccola piccola, ma lo so che non lo faaaate mai :’)

Ringrazio verghy98 per aver messo la storia tra le seguite, ti aaaamo hahah J

Un bacio.

  
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