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Autore: Soul of the Crow    16/10/2012    5 recensioni
L'allenatore dei Dark Emperors e l'Aliea Meteorite sono tornati, ma stavolta le vittime saranno i ragazzi di alcune squadre presenti in IE GO, tra i quali Tenma.
La coppia principale sarà la KyouTen, ma credo che ne aggiungerò altre come la RanTaku. Vedrò al momento...
Il titolo è riferito agli elementi del numero otto della Raimon e di Tsurugi, e la fic è ambientata una settimana dopo la fine della Holy Road.
Se vi interessa, vi aspetto dentro coi dettagli.
Buona lettura.
Genere: Angst, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matsukaze Tenma, Tsurugi Kyousuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My favourite IE GO pairings'
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Quella stessa mattina, Tsurugi si era recato alla Raimon per gli allenamenti, anche se negli ultimi tempi li aveva saltati per cercare Tenma. Sapeva che quel segreto non sarebbe rimasto tale ancora a lungo, e poiché con le ricerche era arrivato ad un punto morto, era meglio avvisare gli altri; tuttavia, dopo l’inizio degli allenamenti, l’attaccante continuò a non proferire parola, e il fatto che i suoi compagni continuavano a tempestarlo di domande su quello che aveva fatto negli ultimi giorni non lo aiutava per niente.
Il suo orgoglio continuava a dirgli che doveva farcela da solo, ma sapeva che alla fine avrebbe dovuto parlare.
Quello che il numero dieci non sapeva, era che una persona incontrata poche sere prima ad anticipare gli eventi:
- Così ci rincontriamo Endou Mamoru. Tu e la tua squadra mi avete già ostacolato una volta, ma non riuscirai ad umiliarmi di nuovo. - quella voce apparteneva all’uomo che dieci anni prima aveva allenato i Dark Emperors, e che soltanto un paio di sere prima aveva rapito il capitano della Raimon.
- Vorrei dire che è un piacere rincontrarti Endou, ma non è così, dato che per colpa tua e degli altri della Raimon sono finito in prigione. In ogni caso, sono venuto ad informarti che tra una settimana esatta, vi sfiderò con i nuovi Dark Emperors. - annunciò Kenzaki.
- Come? Non dirmi che… - l’allenatore della squadra gialla blu stava per parlare, ma l’altro lo anticipò:
- Davvero non sai niente? Strano che Tsurugi Kyousuke non abbia informato te o gli altri. -
- Tsurugi, è vero quello che sta dicendo? - gli domandò Shindou, ormai ex capitano della squadra.
L’ace striker della Raimon ci mise un po’ per rispondere:
- è la verità, qualche giorno fa l’ho incontrato e voleva costringere me e Tenma ad unirci alla sua squadra. Ecco perché adesso lui non è qui con noi. -
- Mi ci è voluta la forza, ma alla fine sono riuscito a convincerlo ad entrare a far parte dei nuovi Dark Emperors; e le sorprese non sono finite qui. - aggiunse Kenzaki; dietro di lui comparvero i suoi sicari e una persona che Endou conosceva bene: Kazemaru Ichirouta, ex difensore centrocampista dell’Inazuma Japan, nonché il primo capitano dei Dark Emperors, ma in quel momento aveva mani e piedi legati, e sul corpo erano evidenti dei segni di lotta. Il sicario che teneva imprigionato il vecchio amico di Endou lasciò andare l’ex difensore, e non essendoci molta distanza tra i due gruppi, quest’ultimo finì tra le braccia dell’ex portiere.
- Kazemaru! - lo chiamò l’allenatore della Raimon cercando di svegliarlo, ma fu inutile.
- Questo ragazzo era e rimarrà sempre un incosciente: qualche giorno fa ha cercato di impedirci di portare con noi alcuni ragazzi, ma quando abbiamo usato i pochi pezzi che ci sono rimasti dell’Aliea Meteorite, i nuovi membri della mia squadra l’hanno ridotto come potete vedere. Non è stato condizionato da quel potere, a quanto pare se lo superi una volta ne diventi immune, ma non importa: vi aspetto tra una settimana alle rovine del laboratorio dell’Aliea sul Monte Fuji. Se volete riavere indietro il vostro amico, fareste meglio a partecipare. - disse alla fine l’ex allenatore dei Dark Emperors dopo quella lunga spiegazione, e con lo stesso bagliore violaceo che aveva usato per sparire portando con sé Tenma poche sere prima, sparì insieme ai suoi sicari.
 
 
Nell’infermeria della Raimon… un paio d’ore dopo…
 
Da quello che aveva detto Kenzaki, Kazemaru se la sarebbe potuta vedere brutta, ma era riuscito a cavarsela, e dopo poche ore da quando era stato portato nell’infermeria della sua ex scuola, stava riprendendo i sensi: poco dopo aver riaperto i suoi occhi color nocciola, si alzò dal lettino su cui era disteso poco prima, per poi guardarsi intorno, accorgendosi che una mano stava stringendo la sua. Si voltò e vide che si trattava del suo vecchio amico Endou.
- Che cosa mi è successo? E dove mi trovo? - gli domandò l’ex velocista.
- Stai tranquillo, adesso è tutto a posto. Perché sei andato di nuovo da quell’uomo? - gli chiese a sua volta l’ex portiere.
- Dopo la fine dell’Holy Road, Gouenji ha chiamato noi dell’ex Inazuma Japan perché dovevamo aiutarlo ad insegnare a giocare a calcio nel resto del Paese; mi trovavo con alcuni ragazzi poco lontano dal Monte Fuji, quando quell’uomo e i suoi sicari ci hanno attaccati. Hanno usato dei pezzi dell’Aliea Meteorite per controllare la mente di quei ragazzi, e hanno cercato di fare lo stesso con me, ma non ce l’hanno fatta, così hanno cercato di eliminarmi. Sono riuscito a difendermi usato le mie hissatsu, ma continuavano ad arrivare altri sicari e alla fine mi hanno sconfitto. Sta tornando tutto come dieci anni fa: se si continua così, l’Aliea mieterà delle nuove vittime. - spiegò il turchese, rendendosi conto che l’altro lo aveva stretto a sé.
- Mi dispiace, non sono riuscito a fare niente. Proprio come qualche anno fa… - aggiunse l’ex difensore, mentre Endou aveva stretto la presa.
- Non dire così: non sarai riuscito a salvare quei ragazzi, ma come qualche anno fa, insieme riusciremo a far tornare le cose come erano. Te lo prometto. - gli disse l’allenatore della Raimon.
Kazemaru non aggiunse nient’altro, si lasciò semplicemente stringere dal portiere, inconscio che qualcun’altro aveva assistito a tutta la scena. Chi? Il numero dieci della Nuova Raimon Eleven li aveva guardati con una punta di gelosia per un semplice motivo: anche lui e Tenma avevano una storia, ma nessuno ne era a conoscenza. Temevano, o più che altro era il numero otto della Raimon a pensarla così, che gli altri della squadra non avrebbero accettato la loro relazione, e così quella storia era rimasta nell’ombra.
Che un giorno le cose sarebbero cambiate? Questo nessuno poteva saperlo.
 
 
Angolo di Emy
Avete notato l’accenno alla EndoKaze? Spero di sì e anche che questo capitolo vi sia piaciuto.
Grazie a chi deciderà di recensire o anche solo leggere.
Baci
Emy
 
  
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