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Autore: Martyx1988    16/10/2012    6 recensioni
Atena è morta per mano di Saga, Milo sfoga la sua rabbia sull'unica persona con cui, un tempo, avrebbe condiviso questo grande dolore.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Aquarius Camus, Scorpion Milo
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Milo e Camus - Frammenti di Amicizia'
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Luce e Buio


Aveva tra le mani il suo collo. Un minimo di forza in più e si sarebbe rotto come un ramoscello secco. Ma non voleva farlo. Non poteva farlo. Non poteva uccidere il suo migliore amico. Non ora che era tornato, anche se da traditore.

"Perché l'avete fatto? Perché?" continuava a domandare Milo a denti stretti, tra le lacrime.

La risposta che riecheggiava nella testa di Scorpio era sempre la stessa. "Non puoi capire..."

"Capire che cosa!" esplose Milo, sbattendo Camus a terra dove giacevano gli altri traditori, pesti, ricoperti di sangue e ridotti alla stregua di vegetali.

"Avevamo fatto una promessa... Ci eravamo fatti una promessa!" continuò ad urlare alla schiena di Aquarius, ancora riverso a terra. "Avremmo sempre servito Atena, fianco a fianco. Saremmo stati una squadra, io e te, come quella volta ad Atlantide"

Scagliò una Scarlet Needle a pochi centimetri dal corpo di Camus. "Cosa ti ha fatto dimenticare tutto questo? Dimmelo! DIMMELO MALEDIZIONE!"

Ad ogni parola una Scarlet Needle andava a forare il pavimento crepato, sfiorando il corpo martoriato di Camus.

"Milo, adesso basta!" provò a farlo ragionare Mu, bloccandogli il braccio.

"Lasciami, se non vuoi che faccia fuori pure te!"

"Non lo faresti mai" affermò Aries con decisione, inchiodando il compagno col suo sguardo magnetico. "Non sarai mai come loro" col capo accennò ai tre Specter, loro ex compagni, ai loro piedi.

Milo trattenne a stento l'impulso omicida che gli era esploso in corpo di fronte all'apatia di Camus, che tornò a parlargli nella mente, l'unico modo che gli era rimasto per comunicare. "Mi dispiace, Milo..."

Sotto gli occhi dello Scorpione, Camus provò a rimettersi in piedi, ma dopo pochi istanti ricadde sulle ginocchia.

Milo si mosse d'istinto per accorrere in suo aiuto, ma si bloccò al primo passo.

Lo Specter lo guardò coi suoi occhi spenti che guardare non potevano più, ma che erano ancora in grado di piangere. "Abbiamo dovuto sacrificare quanto di più caro avevamo per un piano più grande che tu al momento non puoi comprendere"

"Non serve essere un piccolo genio come te per capire il piano di Hades, ma penso che nemmeno Atena in persona riuscirebbe a spiegarsi come tre Cavalieri come voi si siano potuti lasciar corrompere così facilmente. Capisco Saga, ma tu e Shura..." Milo guardò l'altro vecchio compagno, per poi tornare a rivolgersi a Camus. "Piuttosto che vederti così avrei preferito di gran lunga non conoscerti mai. Sarei rimasto sicuramente meno deluso".

Di nuovo nessuna replica. Camus se ne stava carponi ai suoi piedi, col capo chino, inerme. Milo gli lanciò uno sguardo disgustato, prima di voltargli le spalle per dare sfogo alle uniche due lacrime di frustrazione che riuscirono a scampare al blocco del suo orgoglio.

Lo Specter dell'Acquario le percepì comunque, con quell'udito che era l'unico dei cinque sensi ad essergli rimasto.

Gli sembrò quasi una punizione: avere la possibilità di sentire quelle parole di disprezzo da parte dell'unica persona che l'aveva sempre apprezzato per quello che era, e non poter essere al contempo in grado di replicare, di spiegare a Milo che quel tradimento era il più grande atto di fede che, insieme ai suoi compagni, aveva compiuto nei confronti di Atena.

Tuttavia così doveva essere.

Milo doveva credere al suo voltafaccia, così come tutti gli altri. I suoi compagni l'avrebbero ricordato come traditore, ma questo sarebbe stato il suo unico rammarico, seppur gravato dal dettaglio che Milo lo avrebbe ricordato come traditore.

Con le poche forze rimaste, Camus si alzò in piedi e voltò lo sguardo verso il punto in cui sapeva esserci il suo commilitone più caro, ma che ai suoi occhi era solo buio in mezzo al buio.

Addio, Milo” gli sussurrò col pensiero, quindi lo rivolse ai suoi due compagni, esortandoli ad alzarsi e a portare a termine la loro missione. “Manca poco allo scadere delle dodici ore”.

Affiancato da Saga, si diressero verso il corpo freddo di Atena, su cui Aiolia e Mu avevano continuato a vegliare.

Ma quando Gemini allungò la mano verso la dea, la voce di Milo tuonò nell'aria.

Non osare toccarla con le tue sudice mani!”

La contemporanea esplosione di cosmo dello Scorpione bloccò Saga a metà strada.

Camus si voltò, e il buio dei suoi occhi spenti si accese della luce dorata del compagno. Milo apparve sul suo campo visivo, combattivo come sempre, e Aquarius non poté trattenersi dal sorridere.

Quello sarebbe stato il ricordo di Milo che avrebbe sempre serbato dentro il suo cuore, alla fine di quella missione suicida: un cosmo luminoso, un volto determinato, un animo nobile, un amico sincero.

Vide Milo avanzare verso di loro a passo marziale, togliersi il mantello e avvolgervi il corpo di Atena con cura, quindi lo prese in braccio.

Saga porse le sue perché Milo gli consegnasse la salma, ma il Cavaliere fece finta di non vederlo e affidò il fardello a Camus. Nel porgerglielo, Milo afferrò con veemenza le braccia dell'Acquario e avvicinò il proprio volto al suo. Gli occhi di Camus videro quelli del compagno, immersi in un mare d'oro.

Tu non sei capace di tutto questo” sibilò Milo. “Io lo so. Dimmi la verità”.

Camus chiuse gli occhi, e per un attimo tutto intorno a lui tornò ad essere buio. Quando li riaprì la luce di Milo quasi lo accecò.

Questa è la verità, amico mio” gli rispose, senza tentennamenti.

Il cosmo di Milo si spense, tutto tornò tenebra. La sua presa sulle braccia di Camus si allentò e questi fu libero di allontanarsi dal vecchio compagno e di passare la salma di Atena a Saga, il capitano di questa folle missione.

Possiamo andare” deliberò Shura.

Con la sua lama aprì un varco nel vuoto, una porta verso l'oscurità del regno di Hades. La sua figura fu la prima a venirne inghiottita, seguita poco dopo da quella di Saga. Camus, invece, indugiò un istante sulla soglia del baratro, il tempo necessario per volgere un ultimo sguardo ai vecchi compagni e a Milo in particolare.

Lo Scorpione lo guardava impassibile, non un'emozione era disegnata sul suo sguardo.

Camus annuì e si lasciò inghiottire dalle tenebre.

Sul Santuario calò il silenzio.

I tre Cavalieri d'Oro vi si crogiolarono per istanti infiniti, perso nei loro cupi pensieri.

Non posso credere che gliel'abbiamo lasciato fare. Che li abbiamo lasciati andare” commentò Aiolia.

Infatti non lo faremo” replicò Milo, che sembrava rifulgere nel buio della notte.

Atena è perduta, Milo” rimarcò Mu con rabbia. “A quest'ora Saga e gli altri saranno già al cospetto di Hades con la sua salma come trofeo”

Non succederà niente di tutto questo, invece” Milo affrontò i suoi due ultimi compagni con lo sguardo più determinato che gli si fosse mai dipinto in volto. A Mu e Aiolia fu subito chiaro che lo Scorpione sapeva qualcosa.

Cosa ti ha detto Camus poco fa? Che ne sarà di Atena?” lo incalzò il Leone.

Non so nulla. Non mi ha detto niente. Ma è Camus” sottolineò prima che uno degli altri due potesse obiettare qualcosa “E anche Saga e Shura, a prescindere da tutto, sono nostri compagni. Sono nati come Cavalieri di Atena e tali resteranno fino alla fine dei tempi. Hanno fatto un giuramento, abbiamo fatto un giuramento a cui nessuno di noi verrà mai meno. Di qualsiasi colore sia l'armatura che indossiamo, noi saremo sempre Cavalieri di Atena e la luce rifulgerà sempre nei nostri cuori. Questo è quello che Camus mi ha fatto capire, facendomi vedere la sua di luce. Questa è la verità, la sola che conta”

                                                                                                                      Milo Camus

Buonasera a tutti! Sulla scia della one-shot Vodka e Ghiaccio è nata questa fanfiction, più breve della precedente, intitolata Luce e Buio e incentrata sui brevi momenti che vanno dall'assassinio di Atena da parte di Saga all'arrivo dei Bronze Saint ai piedi della statua di Atena.

Alcune note sulla storia: non compare Kanon per mia scelta narrativa a cui rimedierò con un AU tra le note (se non bastasse, segnalatemelo senza indugi); i tre Specter arrivano al Castello di Pandora attraverso un portale aperto da Shura, supponendo che sia una nuova abilità acquisita dopo la rinascita come Specter (verosimilmente i tre hanno raggiunto il castello con la velocità della luce, ma nella mia testa le loro condizioni fisiche non glielo permettono); il legame tra Milo e Camus è molto forte e permette ad Aquarius di far intravedere un frammento del loro vero piano, senza peraltro metterlo a rischio.

Inserirò la storia in una serie che comprenderà Vodka e Ghiaccio e (ispirazione permettendo) qualche altra OS sui due Cavalieri.

Detto tutto ciò, spero che la fic sia di vostro gradimento e qualsiasi recensione è ben accetta :) 

Martyx

   
 
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