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Autore: Ce_    16/10/2012    5 recensioni
Sequel di “Ricomincio da Te’’
Questa è la storia della nuova generazione, la storia di un Hogwarts diversa da come ce la ricordiamo, un mondo magico diverso da quello che conosciamo.
Una storia che non si ripete: la storia di una generazione che vive al di fuori della guerra, ma non della sofferenza....una sofferenza diversa, forse più giuista, forse più ''normale'', ma non per questo meno forte.
Quindi, preparatevi ad andare incontro ai pregiudizi, al peso che un cognome, inevitabilmente, si porta dietro, ai fantasmi del passato che tornano, prepotenti, alla paura di non essere all'altezza, di non essere abbastanza bravi.....all'adolescenza.
Ma non ci sarà solo questo.. troverete anche felicità, speranza, amore, gioia di vivere, rivalsa e una grande forza per andare avanti, nonostante tutto e tutti.
Questa è la storia della nuova generazione, ma anche della vecchia, una storia piena di speranza che difficilmente scompare, perchè tutti noi non finiamo mai di sperare.
Spero di avervi incuriosito,
Ce_
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Louis Weasley, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, James Sirius/Dominique, Lily/Scorpius, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Tutto era ormai diverso 

 
Finalmente quella furia di ragazzina se ne sarebbe andata, non ne poteva piú!
Ma il momento era vicino, quella mattina l'aveva vista tutta felice e pimpante a preparare le valige, la casa sarebbe tornata una casa normale e non un luogo attraversato costantemente da una scossa di terremoto, ma dove diavolo la prendeva l'energia quella ragazzina? 
Se lo chiedeva da quando aveva messo piede al Malfoy Manor, dopo tutto quello che le era successo, dopo aver chiuso i rapporti con la sua famiglia, e lui sapeva bene come ci si sentiva a lasciarsi i genitori alle spalle, per quanto le loro idee possano essere poco condivisibile, sono sempre genitori, beh, Lily riusciva a sorridere sempre, costantemente, a volte si ritrovava ad invidiarla.
Probabilmente, però, era solamente una maschera, proprio come quella che Draco aveva indossato per anni.
<< Buongiorno, papà >> uno Scorpius vestito di tutto punto fece ingresso in cucina, sbadigliando sonoramente.
<< Buongiorno! Dove stai andando? >>  gli chiese
<< Accompagno Lily alla metropolitana con la scopa, dice che vuole muoversi con i mezzi babbani >> spiegò lui velocemente, mentre cominciava ad imburrare una fetta biscottata, non feci neanche in tempo a dire la mia su quegli aggeggi babbani che sulla porta della stanza apparvero Astoria e Lily che chiacchieravano amabilmente, come se fossero due coetanee, due amiche di vecchia data.
<< ... Già, hanno tutte quell'aria di superiorità, ma sono sicura che tu non ti farai influenzare >> stava dicendo sua moglie
<< Oh, può starne certa, signora Malfoy! >> sorrise Lils
<< Lily, smettila di chiamarmi signora Malfoy e di darmi del lei, mi fa sentire vecchia. Astoria va più che bene >> perché sua moglie doveva sempre essere così dannatamente gentile con tutti?
<< Ok, Astoria! Oh, buongiorno >> la rossa alzò gli occhi su di noi, come se ancora non si fosse accorta della nostra presenza e ci salutò con un gesto della mano.
<< Buongiorno >> Scorpius la fece sedere accanto a se, dandole un leggero bacio sulla guancia, gliel'aveva detto, niente effusioni in pubblico. 
Stava sopportando tutto, ma vedere su figlio pomiciare con la Potter in casa sua, no, quello sarebbe stato davvero troppo.
<< A che ora hai lezione? >> chiese Astoria
<< Alle 11 >> rispose Lily con un sorriso, sempre quel maledetto sorriso che faceva innamorare tutti, in primis suo figlio, cominciava a incantare anche lui, per Merlino!
<< Signor Malfoy >> sentendomi chiamato in causa, alzai gli occhi verso Lily, che mi guardava incerta sul da farsi << volevo ringraziarla per avermi ospitato, non so come avrei fatto se non fosse stato per voi, accettarmi in casa vostra è stato davvero un gesto gentile e non so come potervi ringraziare, posso solo dire che, anche se la mia nuova casa non sarà bella come questa, beh, per voi la porta sarà sempre aperta >> possibile che fosse impossibile odiare quella ragazzina? Sempre così gentile, sempre così dannatamente Grifondoro
<< Prego >> rispose Draco con un lieve cenno del capo, cercando di non distruggere la sua maschera da uomo duro, maschera che ormai gli andava fin troppo stretta.
Finirono di fare colazione insieme, sembravano una famiglia felice, Draco aveva sempre sognato di avere una figlia femmina perché si dice che tra padre e figlia c'è sempre un rapporto speciale, ma era arrivato Scorpius e lui, a dir la verità, era rimasto un pochino deluso, ma poi era cresciuto, si erano amati a vicenda e il loro rapporto era indescrivibilmente perfetto, erano complici e amici, Draco adorava suo figlio, anche se non lo dimostrava con sdolcinati gesti d'affetto.
I ragazzi salirono a prendere le valige e in men che non si dica già erano tutti alla porta d'ingresso 
<< Bene, arrivederci e ancora grazie >> disse Lily e fu velocemente inghiottita da un abbraccio di Astoria che la rassicurava sul fatto che sarebbe andata a trovarla al più presto.
Fu la volta di Draco che, per una volta, si lasciò andare e abbracciò anch'egli quella ragazzina che, volente o nolente, lo aveva catturato fin da subito.
Scorpius e Lily si allontanarono e, Malfoy non l'avrebbe mai ammesso, ma sapeva che quella ragazzina gli sarebbe mancata.
 
Sembrava passato chissà quanto tempo da quando Lily e Scorpius si erano presentati al Malfoy Manor, invece era passata appena una settimana e se lo ricordava bene quel momento, Draco
 
INIZIO FLASHBACK

Erano seduti su un tavolino in salotto lui e sua moglie e giocavano agli Scacchi Dei Maghi, lui, un Malfoy, che il giorno di Santo Stefano giocava a scacchi invece di partecipare a una festa dell'alta società, il mondo davvero aveva cominciato a girare al contrario.
<< Allora, che ne pensi di Lily? >> introdusse l'argomento Astoria, sapeva che si sarebbe andati a finire li.
<< È una Potter >> disse, come se quello spiegasse tutto
<< Oh, Draco! Finiscila, so che non te ne importa nulla di tutto questo, so che l'unica cosa che vuoi è vedere Scorpius felice, non fingere, non con me >> e aveva ragione Astoria, su tutto quanto, non gli importava nulla del suo cognome, era vero che l'unica cosa a cui teneva era suo figlio, come era vero che sua moglie lo conosceva meglio di chiunque altro, fingere sarebbe stato inutile e, sinceramente, non gli piaceva neanche, amava essere se stesso quando poteva.
<< Ok, ok! Mi sembra apposto e ho visto Scorpius felice, per la prima volta l'ho visto davvero felice con una ragazza. Probabilmente è quella giusta >> era passato da "è una Potter, quindi fa schifo" a "è quella giusta" poi dicono che sono le donne ad essere lunatiche, anche gli uomini non scherzano, lui in primis.
Astoria gli  rivolse un sorriso come a dire "lo sapevo che ti sarebbe piaciuta" quella donna era davvero malefica.
Il rumore dello scatto della serratura li fece sobbalzare, chi diavolo era? Scorpius era in camera sua, loro in salotto. 
Nessun altro aveva le chiavi del Manor.
Draco impugnò  la bacchetta all'istante, avvicinandosi alla rampa di scale che conduceva alla camera di suo figlio,  un abitudine che aveva preso dopo la guerra, quando la sua fama di ex mangiamorte gli riservava delle visite ben poco gradite da parte della popolazione magica inglese.
Sentirono la porta sbattere e Scorpius apparve in sala accompagnato da Albus Potter
<< Che succede? >> vedendoli in allerta, prese la bacchetta,  anche lui conosceva bene quelle visite indesiderate, nonostante negli ultimi anni erano notevolmente diminuite. 
<< Succede che credevamo che fossi in camera tua e non a farti un giro! Ciao, Al  >> lo riprese Astoria.
<< Ehm... Scusate, ma era un emergenza e... Ho una piccola richiesta da farvi.. È un emergenza anche questa >> solo in quel momento, Draco si accorse della persona dietro a suo figlio. La scrutò meglio e riconobbe Lily Luna Potter..
Parli del diavolo... << Lily ha bisogno di un posto dove dormire per qualche giorno.. Possiamo ospitarla  noi? Potrebbe dormire nella stanza degli ospiti >> lo sguardo di Scorpius non riusciva a staccarsi da quello del padre, pregandolo.
Draco osservò meglio la ragazzina, aveva la testa bassa, ma il suo corpo, ogni tanto, era scosso da piccoli singhiozzi..
<< Certo che può rimanere >> disse Astoria e Draco fu costretto ad annuire, per la prima volta da quando era entrata, Lily alzò la testa per ringraziarli, aveva gli occhi gonfi per il pianto.
La donna l'accompagnò al piano di sopra.
<< Beh, le dò una mano a sistemare la roba... Grazie Draco, grazie infinite >> Albus raggiunse la sorella, lasciando soli lui e Scorp.
<< Che diavolo ti salta in mente? Lily Potter? Sai che rischio una denuncia per sequestro di persona? Il padre farebbe qualsiasi cosa pur di riprendersela >>  sbottò all'improvviso l'uomo
<< Non rischi nulla, non credo che Harry Potter vorrà riprendersela, visto che è stato lui a costringerla ad andarsene da casa >> Potter che costringeva la sua adorata figlia ad andarsene di casa? Cosa stava succedendo? 
<< Vuoi dire che non ha accettato il fatto della scuola di ballo, giusto? >> Scorpius si limitò ad annuire, così Draco continuò << ecco perchè prima piangeva.. >> era una constatazione
<< Papà, tu sai bene cosa vuol dire litigare con i propri genitori, quindi, ti prego di aiutarla >> gli occhi di Scorpius esprimevano preghiere, rappresentavano perfettamente le sue parole.
E Draco lo sapeva, sapeva che suo figlio aveva ragione, sapeva come ci si sentiva a tradire la propria famiglia, lui l'aveva fatto tanti anni prima, alla fine della guerra, quando aveva voltato le spalle a suo padre, finalmente, liberandosi di tutti i pregiudizi e le sue idee, sapeva cosa voleva dire cavarsela da soli, quando ancora si era degli adolescenti, sapeva tutto quanto e riusciva a capire Lily più di quanto Scorpius pensasse, ma non poteva certo darlo a vedere 
<< E illuminami, perchè non si trasferisce da uno dei tanti parenti che ha? >>
<< Non vuole che la sua famiglia si schieri da una parte o dall'altra >> ancora non capiva, Draco
<< Quello che non capisco è il motivo per cui le hai chiesto proprio di venire da noi >> Scorpius abbassò lo sguardo istintivamente, come se non volesse far trapelare le sue emozioni, come se quella fosse una cosa talmente privata da non poterla condividere neanche con il padre, al quale confidava tutto. 
Ma l'uomo, quella volta, capì 
<< Sei innamorato di lei.. >> non era una domanda, ma un affermazione, il sedicenne alzò gli occhi sul padre, sorpreso che quest'ultimo avesse capito tutto
<< Devo farla felice, papà, voglio che lei sia felice e farò in modo che lo sia, in un modo nell'altro e, si, se te lo stai chiedendo, se lei è felice lo sono anch'io >> a Draco bastò quello, la felicità del figlio era sempre stata la sola cosa importante
<< Se ne sei innamorato,  tienitela stretta e rendila felice, Scorpius. Come ti ho già detto, sono fiero di te, figliolo >>  detto ciò, andò ad abbracciarlo perché, in quello momento, gli sembrò l'unica cosa giusta da fare.
<< Grazie, papà >>

FINE FLASHBACK 
 

*** 
 

"Sta calma, sta calma, sta calma!"  poteva anche ripeterselo all'infinito, ma il risultato non sarebbe cambiato, se la stava facendo addosso per la paura e non riusciva a capire il perché, ok che era il suo primo giorno di lezione alla Royal Ballet School, ok che nel pomeriggio si sarebbe trasferita nella sua nuova casa, ok che tra poco meno di una settimana gli studenti tornavano ad Hogwarts e questa volta lei non sarebbe stata con loro, ma cavolo, doveva darsi una calmata, altrimenti sarebbe esplosa prima di poter cominciare qualsiasi attività.
Aveva appena lasciato Malfoy Manor e si sentiva libera, libera come adorava sentirsi, quella settimana a casa di Scorpius non si era rivelata poi così male, i signori Malfoy erano stati gentilissimi con lei, tranne un primo scontro con Draco che si era risolto non appena gli aveva raccontato la sua storia, ma in quella settimana non era mai riuscita a sentirsi libera, non come in quel momento, era stata comunque in casa d'altri e, di certo, non aveva potuto fare ciò che voleva, invece, in quell'istante, valige in mano, era finalmente libera da tutto, dai suoi genitori, dalle loro aspettative e dalle loro idee di merda, dalla buona educazione che aveva dovuto tenere a casa Malfoy, dalla maschera di tranquillità che si era dipinta addosso, insomma, da tutto. Si sentiva libera e si sentiva grande.
Attraversò la strada, esattamente quella strada che l'avrebbe condotta al suo sogno, aveva il cuore a mille, quello sarebbe stato un gran giorno, se lo sentiva.
Avrebbe sostenuto la sua prima lezione alla Royal Ballet School, avrebbe conosciuto le sue nuove compagne e, nel pomeriggio, avrebbe traslocato nella sua nuova casa con l'aiuto dei suoi fratelli, dei suoi amici e di Scorpius.
Fortunatamente aveva trovato una casa abbastanza velocemente, la prima mattina che era andata alla scuola per dare un'occhiata, aveva incontrato questa ragazza che cercava una coinquilina con cui dividere la quota dell'affitto, era un'occasione imprendibile, nella Londra babbana, lontano da tutto e da tutti, ma facilmente raggiungibile.
Il problema erano i soldi, per quel momento avrebbe fatto con i suoi risparmi, ma poi avrebbe dovuto escogitare qualcosa per pagare l'affitto e quella volta era stata chiara, nessun aiuto.
Si diresse verso lo spogliatoio della stanza dove avrebbe tenuto lezione, era super eccitata, non riusciva a calmarsi.
<< Buongiorno >> salutò gentile le ragazze che già si trovavano nella stanza, nessuna risposta, era come se lei non fosse entrata, si accomodò su una panchina, pensando che davvero non l'avessero ne vista ne sentita, ma si sbagliava, dopo neanche 30 secondi si sentì osservata, alzò gli occhi e vide che gli sguardi delle compagne erano tutti rivolti su di lei, delle espressioni come a dire "ehi, ragazzina, ti schiaccerò" stampate sul volto.
Stupide spocchiose.
Quella era la cosa che odiava di più della danza classica, le ballerine erano tutte così perfettine e maledettamente competitive, fin troppo.
Le ignorò, cosa che aveva imparato a fare fin troppo bene, e continuò a vestirsi per conto suo; neanche cinque minuti ed era già pronta, entrò in sala e attese l'insegnate insieme alle altre.
<< Buongiorno, ragazze >> Robert Fonteyn fece il suo ingresso in sala, Lily lo riconobbe come colui che l'aveva vista per la prima volta e uno di quelli che le aveva tenuto il provino.
La lezione iniziò subito, Lily si rese conto solo in quel momento che non sarebbe stata mai neanche minimamente somigliante a quelle a cui era abituata lei, non c'era quell'aula vecchia e dismessa che usavano prima, non c'era Mrs. Wilkinson, non c'era il vecchio pianista, al suo posto una ragazza bionda con l'aria da figlia di papà, non c'erano le sue vecchie compagne, insomma, si sarebbe dovuto abituare a un luogo e un'aria completamente diversa, ma sapeva che ce l'avrebbe fatta.
Iniziò a ballare e tutto ciò che era intorno a lei scomparve, come risucchiato da qualcosa di troppo grande per essere solo pensato, almeno quello non era cambiato, le emozioni che aveva sempre provato erano li, presenti, come a rassicurarla sul fatto che, a parte i dettagli, la sostanza non era cambiata e non se n'era andata, ma era sempre li, pronta a tenderle una mano.
Finita la lezione riprese le sue cose e si diresse verso la bacheca della scuola all'ingresso, doveva ancora prendere l'indirizzo della sua nuova casa e poi, avrebbe avuto un incontro con l'altra inquilina a ora di pranzo.
Scese in mensa e la riconobbe subito, era una ragazza sui diciassette anni, alta, pelle bianchissima, capelli mori e un aria poco classica, ma molto più contemporanea, aveva i capelli lunghi e mossi lasciati sciolti sulle spalle, un sorriso stampato in faccia e l'aspetto tra il trasandato e lo studiato, un mix perfetto,  che le donavano una aura di mistero.
Solo in quel momento Lily si ricordò come si chiamava la ragazza: Allison Abel
 

***


<< Vieni da Lily? >>  la domanda di Scorpius colse Albus impreparato, sarebbe  andato a dare una mano a Lily? Certo che no, aveva un'idea completamente diversa che non aveva nulla a che fare con scatoloni o vestiti da riordinare.
<< Non credo, devo andare da Lorcan >> rispose velocemente, forse troppo velocemente.
<< Dai, Al.. Sai che le farebbe piacere >> a lei, si, Albus ne era sicuro, l'unica cosa che lo bloccava era James, come l'avrebbe trattato? L'avrebbe ignorato come faceva ormai da una settimana o gli avrebbe almeno rivolto la parola? E lui come si sarebbe comportato? Stava male per questa situazione con il fratello, ma non sapeva come rimediare, e poi, la colpa era anche sua, non doveva aggredirlo in quel modo.
<< Devi far pace con tuo fratello, Albus >> che, per caso, Scorpius leggeva i suoi pensieri? No, probabilmente, era lui ad essere fin troppo prevedibile.
<< No, te lo ripeto. Non so cosa dirgli >> cominciava davvero a spazientirsi, ogni scusa era buona per cacciare fuori quella storia.
<< Albus, lui ci sta male, Lily me lo ripete in continuazione, e ci stai male anche tu e non azzardarti a dirmi di no, ti conosco troppo perché tu possa mentirmi così spudoratamente. Quindi, l'unica soluzione è quella di dare un taglio a questa litigata, è durata fin troppo >> gli spiegò il biondo, Albus sapeva che il suo migliore amico aveva ragione, dovevano finirla, si stavano solo facendo del male, ma non era così facile..
<< però, anche lui potre.. >> fu interrotto da Scorpius
<< Non provare a dire nulla, sai anche tu che la colpa è la tua e devi essere tu a fare il primo passo, non venirmi a raccontare cavolate, questa volta e, credimi, mi costa tanto dirlo ad alta voce, ha ragione Potter grande, quindi, vedi di mettere da parte il tuo orgoglio e va da lui >> 
<< Sai che gli dirò che lo hai difeso? >> scherzò Albus, prevedendo la reazione esagerata di Scorpius
<< Provaci e sei morto >> gli tirò un cuscino e lo prese dritto in faccia.
<< Miseriaccia, mi hai preso con la zip >> si lamentò il moro.
<< Sta zitto per una buona volta! Vado da Lily, se vuoi, più tardi passa a salutarla, ok? >> Malfoy lasciò la stanza senza neanche attendere la risposta, lasciando così Albus da solo con i suoi maledetti dubbi.
Stava organizzando una piccola festa per Lily, ma gli serviva qualcuno all'interno della casa che aiutasse lui, Lorcan e gli altri ad organizzare tutto mentre Lily sistemava la sua camera.. Scorpius no perché non sarebbe riuscito a mantenere il segreto con la ragazza.. 
Gli veniva in mente solamente una persona, così, raccolse tutta la sua forza di volontà e digitò il numero di suo fratello James.
Il telefono squillò varie volte
<< Pronto? >> la voce trafelata di James giunse alle sue orecchie quando ormai stava per perdere le speranze 
<< Ciao, James, sono Albus >> cos'era quel tono formale? Era suo fratello, per Merlino!
<< Ah, ciao Albus >> dal tono sorpreso capì che suo fratello, per rispondere velocemente al telefono non aveva neanche letto il suo nome sul display.
<< So che sono l'ultima persona che vorresti sentire in questo momento, quindi, per prima cosa, volevo scusarmi per come mi sono comportato >> iniziare con delle scuse non faceva mai male.
<< Non è vero, Albus, io >> non voleva spiegazioni, non in quel momento.
<< No, ci chiariremo a voce, ora, mi servirebbe un favore. >> spiegò velocemente  il piano per la serata a suo fratello che si rivelò entusiasta da subito, non che ci fossero dubbi, James amava le feste e, comunque, una festa organizzata da Albus Severus Potter non se la sarebbe persa nessuno, lui era il Dio delle feste, tutti lo amavano.
<< Ok, allora ci vediamo dopo >> mise giù il telefono e sentì qualcuno bussare alla porta della sua camera
<< Ehi >> la testa di Lorcan si affacciò dalla porta della stanza, lui gli rivolse un sorriso a trentadue denti. 
Non riusciva a stare neanche un giorno senza di lui, ormai era diventato una droga, Lorcan era la sua droga personale.
<< Ehi >> lo fece entrare e il biondo ne approfittò subito per coinvolgerlo in un bacio appassionato.
<< Con chi parlavi a telefono? >> chiese curioso il nuovo arrivato
<< James >> rispose lui come se fosse la cosa più naturale del mondo, lo sarebbe stato fino a una settimana prima. 
Il viso di Lorcan passò da sorpreso a felice in men che non si dica, tutti speravano in una rappacificazione almeno dei fratelli Potter, molti speravano anche in quella tra Lily e suo padre, ma la strada sembrava lunga e parecchio tortuosa.
<< Pronto per la festa? >> gli chiese Lorcan, cambiando discorso
<< Ehi, mi offendi! Anche se sarà una cosa semplice e sobria, vorrei ricordati che sono Albus Severus Potter, il re delle feste >> sorrise, avvicinandosi pericolosamente alla labbra del compagno e eliminando la distanza in un attimo.
 

***

 
Che diavolo ci aveva messo Lily in quella valigia? E, soprattutto, perché toccava proprio a lui portarla? Cosa aveva fatto di male? 
<< Veloce, non possiamo stare qui tutto il giorno >> James lo superò, facendo lievitare lo scatolone che in quel momento stava volteggiando davanti a lui
<< Se tu ci dessi una mano con la magia >> James era l'unico maggiorenne e quindi, l'unico a poter utilizzare la magia al di fuori di Hogwarts
<< Certo che no >> gli rispose lui con quella faccia da diciassettenne stronzo.
Louis sbuffò sonoramente e, non con poca fatica, trascinò la valigia all'interno.
Si guardò intorno, la casetta non era niente male, era sviluppata su due piani, al primo c'era una cucinetta e una sala, molto piccole, in effetti, mentre sopra c'erano due stanze da letto e un bagno. 
<< Cosa ci hai messo la dentro? >> si rivolse a Lily, indicando la valigia che aveva portato dentro
<< Quello che serviva >> rispose lei con semplicità, continuando a sistemare alcune fotografie con Dominique. 
Fece finta di non aver sentito nulla, tanto era inutile, quando con le donne si parlava di vestiti e oggetti personali, la lotta era futile, il genere maschile avrebbe perso, sempre. 
Louis l'aveva accettato, ormai.
Andarono tutti e quattro al piano di sopra, nella camera destinata alla rossa, era piccolina, un letto ad una piazza dominava la stanza e c'era giusto lo spazio per mettercene un altro e muoversi, le pareti erano gialline e una grande finestra rendeva l'ambiente molto luminoso.
<< Beh, lo spazio per un altro letto c'è, quindi, non hai scuse per non invitarmi >> scherzò Dominique, lei e Lily sprizzavano positività da tutti i pori, quel pomeriggio.
<< Eccola li che ne approfitta subito, dai, cominciamo a sistemare >> le rispose Lils a tono.
<< Eccomi! Scusate il ritardo! >> uno Scorpius tutto trafelato fece il suo ingresso in camera, andando a salutare direttamente Lily.
<< Malfoy, sempre tardi, eh! il grosso del lavoro è stato fatto >> dissero all'unisono lui e James << e lascia stare mia sorella >> aggiunse il moro, guadagnandosi una linguaccia da parte della sorella.
Cominciarono a svuotare le valige e gli scatoloni. 
Possibile che avesse tutta quella roba? 
Louis faceva le foto, "documento questa svolta nella vita di Lily" questa era la sua risposta alla richiesta di uno aiuto più concreto da parte degli altri.
<< Salve! >> una voce ruppe l'aria della stanza, Louis non se ne rese neanche conto, si girò verso la porta, l'occhio ancora nel mirino della macchinetta, scattò senza pensarci; poi, quando riguardò la foto sul display, rimase imbambolato, c'era una ragazza con la pelle diafana, i capelli castano scuro mossi lasciati sciolti sulle spalle e un filo si rossetto che le conferiva un'aria troppo sensuale, staccò gli occhi dalla cinepresa e si ritrovò la ragazza ritratta sull'obiettivo, esattamente difronte a lui.
<< Ciao, Allison. Ah, loro sono James, mio fratello, Louis e Dominique, i miei migliori amici e lui e Scorpius, il mio ragazzo, ragazzi, lei è Allison, la mia coinquilina >> Lily fece le presentazioni
<< Vi serve una mano? Vado a cambiarmi e torno in un attimo >> il suo sorriso era permanente o lo utilizzava sono nei momenti meno opportuni?
<< Oh, grazie! Sei gentilissima! >> Allison uscì dalla stanza per andare a cambiarsi  e gli altri tornarono al loro lavoro, tutti tranne Louis.
Era rimasto li, a fissare la porta chiusa.
Non era abituato a sentirsi così... Così... Così scombussolato.
Le ragazze non gli avevano mai fatto quell'effetto, lui se ne fregava, l'aveva sempre fatto e ora perchè non riusciva a togliersi dalla testa quella ragazza?
<< Carina eh? >> James lo distrasse dai suoi pensieri, sussurrandogli quelle poche parole all'orecchio e guadagnandosi una gomitata da parte sua 
<< Pensa a Dominique, tu >> non aveva confermato nulla, ma tantomeno aveva negato, questa cosa gli si sarebbe ritorta contro, ne era più che sicuro.
 
 
<< Discorso! discorso! >> tutti i presenti gridavano all'indirizzo di Lily, erano in salotto.
Quando erano scesi dal piano di sopra, infatti, avevano trovato la sala e la cucina invase da alcolici, roba da mangiare, festoni di congratulazioni, luci, uno stereo pronto per essere acceso e tutti i cugini Weasleu più qualche altro amico dietro al divano e alle sedie, insomma una vera e propria festa a sorpresa firmata Albus Severus Potter.
Lily salì svogliatamente su una sedia
<< Allora, volevo ringraziare tutti voi che siete venuti, grazie ai miei cugini scapestrati >> disse, guardando verso Fred, Molly e gli altri  << grazie ai miei migliori amici >> guardo lui e Dominique, Louis fece un gesto teatrale, come un inchino, strappando a tutti una risata << grazie ad Allison per avermi offerto metà della sua casa, grazie a Scorpius senza il quale non ce l'avrei mai fatta e grazi ai miei fratelli che, James in un modo, Albus in un altro, mi hanno aiutato in ogni modo possibile immaginabile, grazie davvero >> Lily scese dalla sedia accompagnata da una fila di applausi e corse ad abbracciare i suo fratelli che la strinsero in un abbraccio a tre, vedere Albus e James di nuovo uniti era stupendo e vedere i  fratelli Potter stringersi tra loro, finalmente, era un tranquillante per Louis, come per dirgli che, in realtà, nulla era cambiato.
La festa proseguì tranquillamente, molti degli invitati erano già ubriachi, ma non importava, si stavano divertendo.
Louis si guardò in giro e riuscì subito ad individuare quella che, da quel pomeriggio dominava i suoi pensieri.
Allison se ne stava da una parte e osservava tutta la famiglia Weasley, per la prima volta Louis non la vide sorridere, aveva un espressione malinconica, addirittura triste, ma era stupenda lo stesso.
Decise di fotografarla, quella ragazza lo ispirava troppo, non si rese nemmeno conto che si stava avvicinando a lui, finche nn se la ritrovò davanti 
<< La smetti di farmi foto? >> gli domandò
<< È impossibile, mi ispiri, anzi, volevo chiederti se potevo fartene altre... >> 
eccolo il Louis di sempre, quello maledettamente sfacciato ed esperto. 
<< Mi sembra che tu non abbia chiesto il mio permesso, prima >> rispose lei, stizzita.
<< Non intendevo quello, intendevo un vero e proprio album fotografico >> fece il biondo
<< Cos'è? una scusa per invitarmi ad uscire? Devo dire che sei molto originale, ma no.. Mi dispiace >> detto questo Allison si allontanò.
Era una tipa tosta, non una di quelle oche a cui era abituato Louis, ma questa volta lo sapeva, sapeva che non era un gioco, sapeva che sarebbe stato tutto diverso.
In realtà, tutto era ormai diverso.
 
NDA
Salve, gente!
Eccomi con il nuovo capitolo, che ne pensate? 
La parte di Draco non mi convince troppo, credete che sia ben caratterizzato? Ditemi voi!
E della situazione di Lily che ne pensate? Fatemi sapere!
Come vi avevo anticipato, Allison Abel è tornata, che ve ne pare?
Mi farebbe molto piacere ricevere un vostro parere perché ho visto che le recensioni sono scese, è la storia che non vi piace piú? È troppo lenta? Ditemi qualunque cosa pensiate.
Intanto ringrazio infinitamente che preferisce, ricorda e sugue, chi legge solamente e, soprattutto, chi recensisce.
-GiulyHermy99 (Anche detta, signorina-io-lascio-le-recensioni-belle-della-storia)
-Wekesa(*_*)
-MartyViola91 (*.*)
-RoseBlack98
-fall_4 (*.*)
-Razorbladekisses
-AleJackson (<3) (e i bambini della nostra ciurma, ovviamente <3)
-scarlett90 ( :* )
-LolaMalfoy
-_LenadAvena_
-danyazzurra (*_*)
Spero che mi farete saper cosa ne pensate!
Un bacione, 
Ce_
 
   
 
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