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Autore: deb_    16/10/2012    10 recensioni
Incredibilmente dolce, infinitamente bella, e perdutamente innamorata. Questa è la storia di un incantevole ragazza, che, dopo tanti orribili sacrifici per scappare al suo crudele passato, si ritrova ad affrontarlo incapace di reagire alle forze avverse al suo destino.
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"Ti amo e ti ho sempre amato, ma non posso illudermi che per te sia lo stesso, vero Harry?"Chiese Gwen spudoratamente.
Harry stette li impassibile e non mosse nemmeno un muscolo per contraddirla.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Emozioni incontrollate.

Passiamo circa il novantanove per cento della giornata a crogiolarci su cosa sia sbagliato o meno. Una valanga di ritmi continui, un groviglio di emozioni tormentose, l’accostarsi di idee contrastanti, ingombrano fastidiosamente la nostra mente affaticata, ma tuttavia nessuno di noi reagisce facendo si che quest’ultimi abbandonino la loro abituale dimora.

La mente di Gwen era ormai talmente affollata, da non riconoscere nemmeno i nervi all’interno di essa. Il riflesso dei teneri baci, dolci tocchi, focosi sguardi del riccio le balenavano incessantemente in testa. Senza darle il tempo di assimilare l’immagine precedente squartavano ciò che ne rimaneva passando velocemente ad un altro struggente ricordo. Sin da ieri sera non aveva fatto altro che tormentarsi assiduamente le mani ormai distrutte, ripensando a ciò che lei stessa aveva permesso che avvenisse. L’esilarante passato continuava a farle visita senza darle un attimo di tregua.

<< Santo cielo! >> Esclamò la ragazza guardando la macchia di caffè appena rovesciatosi sopra al suo maglioncino di flanella. << Potresti fare più attenzione! >>

<< Io? Tu mi sei venuta addosso! >> Sbottò il ragazzo alzando il capo e osservando così la ragazza che vi era davanti. << Gwen? >>

<< Si è il mio nome! >> Mormorò. Alzò lo sguardo. << Louis! >> Disse avventandosi sul ragazzo.

<< Nervosetta eh? >> Ammiccò stringendo forte la piccola Gwen.

<< Sai com’è, un coglione mi è venuto addosso facendo rovesciare il mio caffè bollente sul mio maglione. >> Scoppiarono entrambi a ridere attirando la curiosità dei passanti straniti dalla scena.

<< Vieni, ti offro un altro caffè. >> Propose Louis rivolgendole un strambo sorriso.

<< Con piacere. >> Affermò la ragazza ricambiando il gesto e afferrandogli il braccio.

 

<< Come va? Non ti ho più visto dalla cena organizzata da Harry. >> Asserì porgendole il caffè ancora fumante.

Sentire quel nome la fece trasalire. È buffo come una sola parola possa far riemergere mille emozioni mentre un intero manoscritto possa non riuscire a dire nulla.

<< Bene, credo. >> Informò chinando il capo per nascondere il rossore provocatole dagl’improvvisi ricordi che le erano balenati in mente. << Tu invece? >>

<< Benone! >> Assicurò Louis guardandola negl’occhi quasi come per scrutare ogni minima emozione provata in quel momento. Si fermò un attimo. << Ho sempre avuto una dote particolare, sai? >>

<< Ah si, e quale? >> Chiese Gwen stranita e divertita contemporaneamente.

<< So riconoscere lo sguardo della gente innamorata. >> Sembrò pensarci un istante. << E tu, Gwen, non sei innamorata di Andy. >> Si sedette su una panchina facendo cenno alla ragazza di seguirlo. << Quindi non riesco a capire il motivo per il quale tu stia con lui. >> Concluse contemplando il cielo sorprendentemente azzurro.

<<  Pensi davvero che tutti quelli che si amano stiano insieme? >> Domandò assuefatta Gwen alzando successivamente gl’occhi al cielo.

<< Nessuno è obbligato a stare con un’altra persona, Gwen, a meno che non lo voglia. >> Proferì Louis.

<< Già. >> Mugugnò la ragazza. << Ma se la persona di cui sei innamorata sta con un’altra? Chiodo schiaccia chiodo no? >> Concluse osservando il profilo trasognato del ragazzo.

<< Il detto chiodo schiaccia chiodo è solo un altro modo insensato di non affrontare il problema. La gente usa questi metodi solo per paura di combattere quel che li tormenta. E’ solo uno sciocco, sconsiderato e assurdo modo per sfuggire al passato, ed in fondo, come tutti sanno, quest’ultimo riemerge ritornando più agguerrito che mai. >>

 

Louis con le sue veritiere parole non aveva fatto altro che peggiorare la situazione. Innamorata del cugino del suo fidanzato, terribilmente confusa sulle decisioni da prendere e atrocemente scoraggiata dalle circostanze venutosi a creare. Un brivido di freddo le percorse la schiena e una gocciolina le sfiorò il viso. Neanche il tempo di pensare sul da farsi che altre goccioline la colpirono, quasi dolorosamente, il corpo. Cominciò allora a correre, cercando di evitare le pozzanghere venutosi a creare con il temporale in corso.

Sentì un tuono, vide un lampo e osservò le lacrime fondersi dolcemente con la pioggia.

Un clacson la fece sobbalzare.

 

<< Gwen, cosa ci fai qui? Sali in macchina! >> Sentì quella voce roca e dannatamente bella insidiarsi nel suo cranio.

<< Preferisco andare a piedi. Grazie comunque. >> Dichiarò asciugandosi le lacrime nervosamente.

<< Sali in macchina o sarò costretto a farlo con la forza! >> Enunciò il riccio facendo trapelare la sua rabbia ingiustificata.

Gwen borbottò qualcosa d’incomprensibile e si decise infine a dar retta ad Harry.

<< Perché continui a perseguitarmi? >> Domandò infastidita Gwen girandosi a guardare il riccio intendo a guidare.

<< Seguirti? Ho visto una pazza, senza ombrello, nel mezzo della strada e le ho dato un passaggio. L’avrei fatto indipendentemente se la ragazza fossi stata tu o meno. >>

Quelle parole lanciarono una freccia dritta al cuore della fragile ragazza. << Ah >>

Harry girò un attimo il capo e notando l’espressione rattristita di Gwen posò una mano sulla sua coscia. << Però, è molto meglio che sia stata tu quell’euforica sconsiderata. >> Concluse tornando a osservare la strada e mostrandole un sorriso sghembo.

<< Harry, siamo entrambi fidanzati. Non possiamo buttare all’aria tutto per un semplice sfizio. >> Mugugnò. Appoggiò la testa sul finestrino e non distolse lo sguardo da quella mano sulla sua coscia. Si sentì strana dentro, soprattutto all’altezza dello stomaco, irritato da emozioni complicate, rabbia e qualcos’altro a cui non avrebbe saputo dare un nome, ma che faceva male più di tutto.

<< E chi ha detto che questo sia un semplice sfizio? >> Sorrise. Nuovamente.

<< Ti conosco Harry, ricordi? >> Declamò Gwen con un tono leggermente più alto.

Harry ritrasse istintivamente la mano. << Ricordo. >> Sembrava esser tornato serio.

<< Perché? >> Chiese lei guardandolo ossessivamente come se volesse incutergli timore.

<< Cosa perché? >> Harry accostò e finalmente potettero guardarsi negl’occhi.

<< Perché fai tutto questo? Perché m’inganni facendomi credere che tra noi due ci possa essere qualcosa? Perché mi trafiggi l’anima guardandomi così? Perché ti ostini a rincorrermi? Perché fai finta che non ci siano problemi tra noi due? Perché Harry, perché? >> Le lacrime scorrevano sul suo viso impetuose. Passò una mano sugl’occhi come per fermarle ma i tentativi furono vani, inutilmente inutili. << Ti amo e ti ho sempre amato >> Sospirò amaramente come per recuperare le forze << Ma non posso illudermi che per te sia lo stesso, vero Harry? >> Chiese Gwen spudoratamente.

Harry stette li impassibile e non mosse nemmeno un muscolo per contraddirla. Ma, infondo, era consapevole del fatto che la ragazza gli avesse rubato il cuore dal dannato momento in cui l’avesse rivista, con il suo abito blu notte aveva acceso una fiamma dentro di lui, con i suoi sguardi intimidatori aveva pugnalato il suo cuore, gli aveva mostrato un mondo nuovo, un mondo colmo di emozioni. Puri e semplici pensieri astratti capaci di far mutare il suo umore.

<< Stavolta sarò io a scappare via, sono stanca di rincorrerti, stanca. >> Sussurrò aprendo lo sportello dell’auto. << Stanca >> Gridò appena scesa dall’auto. Corse via, via da Harry, via dal suo amore, via dal suo dolore. Avrebbe soltanto voluto restare sola.

Ti accorgi sempre troppo tardi di cosa sia sbagliato o meno. Magari pensiamo troppo poco. Magari pensiamo solo troppo. Ma il dolore per definizione non ha regole, canoni, leggi: è irregolare, asimmetrico, illegale. Alcune persone, però, hanno solo bisogno di provarlo.

Hi everyone J

Siamo al 12° capitolo, e già penso al magone che

Mi verrà quando la storia finirà.

Ho fatto anche la rima ahahah.

Anyway fatemi sapere cosa se pensate, o cosa vorreste che accadesse.

Grazie a tutti coloro che hanno messo la storia tra:

 preferite, seguite, ricordate e un eterno grazie va a chi

ha recensito la storia;

 al prossimo capitolo xx

-With love deb

 

   
 
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