If we could only turn back time,
Moment
in Time!
Dal capitolo 16:
Mi
baciò, forse il bacio meno emozionante mai avuto, senza
amore o sentimento,
senza coinvolgimento, tutto il contrario era stato quello improvviso di
Harry,
quello si, che era stato desiderato, da far venire i brividi, da far
raddrizzare i peli, quei baci che sembrano durare un
eternità, con la persone
che vuoi esattamente.
Andy
restò un po’ in stanza con
me dicendomi che sarei potuta uscire l’indomani, e poi
andò dagli altri
pazienti.
Poco
dopo arrivarono le mie
amiche, insieme a loro sarei riuscita a rimettere in ordine la mia
disordinata
vita.
Parlando
del più e del meno,
uscì il discorso, Harry e non ho ancora capito il
perché, dissi:
“l’ho
baciato”
Quella
situazione era
estremamente buffa tutte che mi guardavano e io che ridevo e mi
ricordavo
quella meravigliosa scena.
Si,
quella meravigliosa scena
che forse sarebbe stato meglio tenere tutta per me.
Adesso
sicuramente avrei dovuto
raccontare tutto nei minimi particolari.
“l’hai
baciato?”
ed
ecco qui la domanda tanto aspettata, in coro tutte quante con la bocca
spalancata che aspettavano la risposta.
Incominciai
ad odiarmi.
“no,
beh non l’ho baciato io, mi ha baciato lui… io
tecnicamente stavo dormendo…” spiegai.
“ma
praticamente eri sveglia.” Concluse
Naomi ridendo.
“praticamente
si può dire così” sbofonchiai.
Mi
girai verso Sarah e vidi che
aveva un’espressione strana in volto…e mi chiese,
“ma…
scusa un momento e ora Andy? Voglio dire ora Harry
crede che ti piaccia ancora.”
“Sarah?
Io dormivo, non mi sono “svegliata” nemmeno quando
mi ha baciato.”
“ma
come? Ma che stupida sei?” domandò
Anne.
Anne
aveva ragione,
probabilmente lei sapeva meglio di me che Harry mi piaceva
ancora…
Holly fu l’unica a non parlare e senza nemmeno salutarmi
decentemente se ne
andò a casa.
Rimasi
immobile e disorientata
dalla mossa di Holly, tutto d’un tratto sentii uno
starnazzare fuori dalla
porta, era … Reby? Non ci posso credere, ma lei cosa viene a
fare qui? Io non
la voglio ne vedere ne sentire, è colpa sua, solo sua se
sono qui. Per di più
starnazzava con Andy… questa cosa che Andy parlava molto
più con lei che con me
mi dava molto fastidio, dopo di tutto lui è il
“mio fidanzato”.
Guardai
alla porta per vedere
meglio che stava facendo e di colpo sentii lo stomaco stringersi, come
un
morso. Intravidi un ragazzo dai ricci ribelli, lo riconobbi, si era
Harry ed io
ero felicissima di vederlo, mi accorsi che mi spuntò un
sorriso enorme sul viso
solo dopo che le mie amiche dissero che mi lasciavano da sola per far
entrare
qualcun altro.
Feci
un cenno con la testa e
quando uscirono loro, immediatamente entrò Harry.
Si
fermò sulla porta come se
per entrare aveva bisogno del mio consenso, feci solo un sorriso e lui
capendomi entrò.
Mentre
avanzava, si torturava
le mani, segno che era nervoso e poi dalla bocca uscì un
suono flessibile, un
semplice ciao, ricambiato. Quando lo guardavo, era come se il tempo si
fermava
e tutto intorno si appannava, ai miei occhi c’era solo lui.
Poi
lui continuò…
“si,
ciao –ripeté- volevo solo chiederti… come stai
oggi?”
“meglio
ora, e a te come va?”
“diciamo
anche io meglio ora.” Tra di noi c’era
imbarazzo e nessuno dei due azzardava a tirar fuori un discorso di
senso
compiuto. Poi però piano piano incominciò ad
avvicinarsi ancora di più al
lettino, sorridendo.
-----------------------------------------Harry’s
Pov--------------------------------------------------
La
sera prima l’avevo baciata
mentre dormiva e oggi sembrava essere più pacifica con me,
iniziai ad
avvicinarmi con l’intento di abbracciarla, perché
lei anche con i capelli
arruffati era bellissima, forse era merito del suo sorriso che
illuminava l’intera
stanza…fummo interrotti, si interrotti… dai suoi
genitori che erano venuti, giustamente,
a vedere come stava.
Prima entrò la mamma e poi il papà, con la faccia
di chi aveva capito tutto.
La
abbracciarono e poi la mamma
si mise a parlare,
“ Alex, so che domani potrai uscire,-si
interruppe vedendo la figlia abbassare lo sguardo-
e quindi sai come siamo incasinati io e tuo padre con il lavoro, credo
che domani quando uscirai da qui, noi ripartiremo, verso la sera
così magari
possiamo stare un giorno insieme, ti va come idea?”
Deve
essere
brutto non poter stare con i genitori per colpa del loro lavoro.
“mamma se vi sono
d’impiccio potete
partire anche la mattina, non importa… io sto con la
zia”
“no –incominciò il padre- non ti
preoccupare, domani resteremo e partiamo la sera.”
Il padre si avvicinò e
l’abbracciò, quello che avrei voluto fare io,
darle
un semplice abbraccio. Dopo la madre si mise a parlare con lei e il
papà mi
prese da un braccio e incominciò a parlarmi faccia a faccia.
“ragazzo,
Harry giusto? –domandò- io tengo ad
Alex più della mia stessa vita, e tu da buon fidanzato le
devi stare vicino soprattutto
in questo momento”
Il
discorso
più imbarazzante della mia vita e prima che potesse andare
avanti lo fermai.
“no,
no signore guardi che io non sono il
suo ragazzo, voglio dire… no! Non sono il suo
ragazzo.” Incomincia
a balbettare e mi sudarono le mani.
“oh,
lo so… -
mi guardò- ma lo
diventerai.”
Lo
guardai sbalordito
e lui rincominciò… “Harry,
lo vedo il
modo in cui ti guarda, si capisce lontano un miglio che gli
piaci.”
“signore
mi sta mettendo un po’ in imbarazzo…”.
“non
è mia intenzione, ma vedrai che ho ragione”.
Mi
allontanai il più
velocemente possibile, con un sorriso da babbeo dal padre.
Guardai
Alex e
gesticolando lei capii che io ero fuori ad aspettare, cosa non lo so,
forse che
lei sarebbe diventata parte della mia vita.
Il
giorno passò velocemente,
Sarah, Naomi ed Anne erano già andate via e invece Andy
aveva finito il suo
turno e era dentro per salutare Alex, io come sempre ero
l’ultimo rimasto. Un saluto,
un bacio, e Andy uscì lasciandola sola.
Decisi
di andare via,
andai alla porta e con un cenno della mano la salutai, mi allontanai
dalla
porta e stavo per uscire dal reparto, quando di colpo sentii un calore
venire
da dietro la mia schiena delle braccia che mi stavano avvolgendo.
Dietro c’era Alex
ed io da davanti potevo vedere solo le sue mani, alzai un braccio e le
presi la
mano, mi girai e la strinsi forte a me, quel gesto… quel
gesto inaspettato, mi
fece scivolare una lacrima lungo la guancia, lei sentendomi agitato mi
guardò e
vide la lacrima, alzo il braccio e con la sua mano calda me la
asciugò, poi di
nuovo si lasciò andare tra le mie braccia.
Sentivo
il calore del
suo corpo tra le mie braccia e con un sospiro dissi:
“ mi sei mancata”.
My
space
odiatemi
per tutto il tempo trascorso prima di riuscire a
mettere questo benedetto capitolo. Ho avuto e ho ancora problemi, poi
le
vacanze, il debito (recuperato), l’inizio della scuola, la
voglia di scrivere
che si va a fare i giri, e poi ci si mette anche il blocco dello
“scrittore”
però ora spero che mi perdoniate con questo capitolo che a
parer mio è carino
dai… se mi lasciate recensioni, vi ringrazio con tutto il
mio cuore, e niente
come sempre ringrazio le gentili ragazzuole che mi hanno messo tra le autrici preferite, o che
hanno cliccato quel bel
tastino preferiti/ricordate/seguite.
Date
un
occhiata lla ff di Justin Bieber e alle mie OS su Zayn e su Louis, ne
sto
scrivendo un'altra su Liam, sperò vi piacerà
anche quella.
UnBacio
§:3
Alexia