Nata per soffrire
(...the war...)
Capitolo 4
CIO' CHE NON CI SAREMMO MAI ASPETTATI
Ginny sedette stancamente su una
sediolina in metallo, posando i gomiti sul tavolino della sala ristoro del St.
Mungo. Il suo turno era terminato e lei aveva finalmente potuto liberare i
capelli dalla treccia fastidiosa, lasciandoli respirare sciolti sulle
spalle.
Sospirò affranta.
Avevano sottoposto Luna a nuove
analisi, per verificare se ciò che era emerso dalle precedenti, fosse tutto
esatto. Non c'erano dubbi. Il Medimago che si occupava della sua amica, le
aveva assicurato che lo shock da Cruciatus, sarebbe svanito in breve tempo,
qualche settimana al massimo. Per il resto... per il resto bisognava attendere
che la paziente si riprendesse del tutto, toccava a lei decidere come
operare.
Il dottor Wolf le aveva domandato se ci
fosse nessuno, tra il gruppo battlemage, in grado di aiutare la giovane McPhee
nella ripresa. Il suo primo pensiero era stato Harry, ma sapeva in cuor suo di
aver pensato a lui, solo per non dover ammettere che l'unico aiuto veramente
utile a Luna, era Malfoy. Peccato che il biondino... fosse finito chissà
dove.
Se già prima, non lo sopportava, adesso
iniziava a detestarlo seriamente. Non solo permetteva a quella squinzietta
della Lestrange di lanciare Crucio a ripetizione sulla sua amica, ma la
abbandonava là, in un letto d'ospedale, infischiandosene delle sue condizioni
di salute. Ah! Ma sarebbe tornato prima o poi, e così come era sicura che Harry
e Ron -su tutti- gliel'avrebbero fatta pagare, era altrettanto certa che lui
stesso si sarebbe pentito della sua azione!
Il ciondolo arancione, simile a quello
in dotazione agli Auror, brillò. "Signorina Weasley, c'è un'emergenza al
pronto soccorso."
Ginny afferrò in mano il ciondolo
trasmettitore magico e lo portò alle labbra. "Che succede? Di che si
tratta?"
La voce dell'infermiera di turno alla
reception dell'ospedale, stavolta, arrivò disturbata. "bzzz sua
amica... bzzzz malore!"
"Come? Anne ripeti!! Non si sente
niente!!..." Chiese concitata.
"bzzzz sua amica... bzzzz
Wolf! bzzzzzzz avuto un malore!"
Lynn...
* * *
L'antro più ampio e tetro di Villa
Malfoy, brillava illuminato da poche torce, appese alle pareti di pietra nuda e
da alcune candele, sospese in aria grazie ad un incantesimo. L'aria era
irrespirabile, un odore acre di chiuso e sporco stordiva i sensi dei presenti.
Lord Voldemort sedeva, come sempre, al
centro del salone, attorniato dai fedelissimi seguaci incappucciati. Alla sua
destra, seduta su uno scanno più passo, Beatrice; il suo volto freddo e
austero, tradiva qualche emozione solo quando i suoi occhi, incrociavano quelli
argentei della sua preda, poco distante da lei, in prima fila, in attesa -come
gli altri- di udire il perché di quella convocazione urgente per tutti.
"Ho appena messo a punto il nuovo
piano, miei fedeli Mangiamorte." Incominciò il grande Signore Oscuro, con
voce bassa e sibilante. "Purtroppo, solo alcuni di voi, potranno godersi
il divertimento principale questa volta, ne sono spiacente."
Un lento mormorio si levò dalle file di
incappucciati, con molta probabilità scontenti della decisione del loro
padrone, ma non abbastanza stolti da rivelare i loro pensieri.
"Tranquilli, tranquilli."
Intervenne di nuovo il potente mago oscuro, sedando gli animi. "Come
sapete, è mia precisa intenzione far sì che tutti abbiate modo di fare la
vostra parte. Ragion per cui, ho deciso, che mentre alcuni prescelti si
occuperanno di nostre vecchie conoscenze, voi altri, vi diletterete
nell'uccidere un po' di babbani... giusto per depistare l'attenzione di quegli
sciocchi battlemage!"
Il mormorio sembrò mutare tono.
Draco si fece avanti, chiedendo il
permesso di parlare. "Mio signore." Si inginocchiò. "Posso
domandarvi chi sono questi... 'prescelti'?"
Il Signore Oscuro sorrise malevolo.
"Tutto a suo tempo, giovane Malfoy. Sappi che tu sei tra di loro e che il
tuo obiettivo sarà quell'insulsa sgualdrinella, di cui tempo fa ti sei
rifiutato di occuparti."
Sul pallido volto del giovane, si fece
largo un sorriso compiaciuto. "Molto bene, mio Signore, vedrò di non
deluderla."
"Inoltre..." Continuò il
viscido mago, puntando gli occhi rosso sangue sul ragazzo. "Devi far sì
che la nuova arrivata tra noi, si ambienti al meglio. Sono certa che Beatrice
non avrà niente in contrario, non è vero, mia cara?"
Il viso della giovane Lestrange si
contrasse. Nonostante ciò, però, tacque e assentì, più per orgoglio, che per
paura. Il suo sguardo gelido, percorse più volte le file dei Mangiamorte,
tentando di individuare tra di essi, un volto nuovo, mai visto prima.
Inutilmente.
"Non angosciarti mia cara."
La anticipò Lord Voldemort. "Non è tra di loro che troverai il nostro
nuovo arrivo. Codaliscia la sta conducendo da noi, proprio adesso, sono certo
che arriveranno a momenti e sono certo, che per il giovane Malfoy sarà una
gradita sorpresa."
Le ultime parole, parvero turbare
parecchio la mora, che raddrizzò ulteriormente la sua posizione sulla sedia, in
un gesto impettito e sostenuto. Il mago oscuro, parve leggerle nella mente -e
lei fu certa che l'avesse fatto sul serio-, poiché ghignò soddisfatto.
"Posso... domandarvi di chi si
tratta?" Chiese Malfoy, incuriosito, ignorando lo sguardo inceneritore di
chi aveva comprato la sua libertà e la sua vita.
"M-mio S-Signore... h-ho portato
la ragazza..."
La voce di Peter Minus, interruppe
Voldemort, il quale -con una certa urgenza- fece segno ad un gruppo di
incappucciati di scostarsi, per far passare la figura, avvolta dal mantello
nero convenzionale. Questa si arrestò accanto a lui, facendo scivolare il
cappuccio sulle spalle e sorridendo ai presenti nell'antro, proprio di fronte a
lei. Draco spalancò gli occhi.
"Accogliete tra di vuoi, uno dei
miei fiori all'occhiello... la signorina Parkinson."
* * *
"Sto bene, davvero..."
Insistette Lynn, mettendosi a sedere sul lettino della sala del pronto soccorso
magico. "Ti prego, Remus, non guardarmi così... ti dico che ora è tutto
apposto."
Il licantropo era a pochi centimetri da
lei, in piedi, e le teneva una mano tra le sue, guardandola con rimprovero.
"Lynn, sei un'incosciente. Ti pare possibile ridurti in queste condizioni
per il lavoro?"
Lei abbassò il capo. Effettivamente,
ammise a se stessa, doveva aver esagerato un pochino. No, forse un po' più di
pochino. Da quando Remus era stato inviato in missione, lontano da Londra, lei
si era buttata a capofitto nel lavoro. Si allenava costantemente e aveva
intensificato l'addestramento delle reclute, mangiava molto poco e male, spesso
accontentandosi di qualche tramezzino al bar, e dormiva ancora meno.
"Hai ragione, scusa... non volevo
farti preoccupare." Mugolò dispiaciuta, mordendosi il labbro
inferiore.
Remus scosse la testa. "Ahh Lynn!
Ma cosa devo fare con te?! Hai quasi quarant'anni e ti comporti come una
bambina, devi imparare ad avere più cura di te stessa." Sorrise.
La donna ricambiò, mostrandogli la punta
della lingua. "E' inutile che mi fai la paternale, signor Lupin, quando
sono stata mandata in Scozia a richiamare i miei genitori e mi sono assentata
per una settimana, tu hai fatto la stessa identica cosa! Anzi, no, tu hai
proprio smesso di mangiare!!"
L'uomo dai capelli castani, tendenti al
biondiccio, rise di gusto. "Oh beh, da te non mi sarei certo aspettato
tanto. Non credo che saresti capace di smettere di mangiare, neanche se fossi
colpita da una profonda depressione!"
A Lynn, sfuggì un borbottio
imbarazzato.
"Concordo con Remus!" Affermò
una voce alle spalle dell'Auror.
Lynn si coprì la bocca con entrambe le
mani e spalancò gli occhi, quel giorno di un bel verde scuro. "Oh per
tutti i maghi!! Jonnhy!!" Balzò giù dal lettino e in pochi passi lo
raggiunse.
L'uomo, fissò sua sorella dall'alto del
suo metro e novanta, abbondante, mentre tentava di saltare per raggiungere il
suo collo per abbracciarlo e lo supplicava di abbassarsi. Piegò il busto in
avanti a la strinse a sé. "Sorellina..."
"Oh Jonnhy, neanche immagini
quanto mi sei mancato..." Mormorò staccandosi dall'abbraccio fraterno e
guardandolo con gli occhietti lucidi per l'emozione.
Jonathan Wolf le scompigliò i capelli
castani. "Smettila di chiamarmi con quel nomignolo, tappetta. Ho quasi
cinquant'anni, non posso più farmi chiamare come un ragazzino!" Alzò lo
sguardo verso l'altro uomo nella stanza, sorridendogli cordiale.
"Remus, è un piacere rivederti...
come stai?" Gli domandò, avvicinandosi e stringendogli una mano, in segno
di saluto.
"Uhm... direi bene, se escludiamo
il fatto che questo tornado in miniatura mi ha fatto scapicollare fino a qua,
da Durmstrang, per colpa di una delle sue bravate." Affermò,
sorridente.
L'uomo guardò la sorella, con aria di
rimprovero. "E' un santo Remus! Io ti avrei riempito la faccia di
ceffoni!" Addolcì lo sguardo. "Scherzo... anche perché rischierei di
prenderle, sul serio! Comunque sì, so tutto. Sono arrivato qualcosa come tre
ore fa, e mi hanno detto che mia sorella era ricoverata al St. Mungo."
Nel mentre, una Guaritrice, piuttosto
avanti con l'età, entrò nella camera della donna e la esortò a stendersi di
nuovo, per agevolarla nel compito di misurarle per l'ennesima volta la
pressione.
"E tu come stai?" Domandò
Remus.
"Non c'è male, diciamo." Fece
l'uomo con tono piatto. "Il mio giornale mi ha spedito qua, vuole che
collabori con la Gazzetta del Profeta, sai com'è... l'Inghilterra è il nucleo
centrale della guerra contro Colui-che-non-deve-essere-nominato... e poi a
quanto ne so, devo sostituire una collega, che è entrata a far parte del vostro
Corpo!"
Il licantropo sorrise, ma una vocina
alle sue spalle lo distrasse dai pensieri.
"Reeemus..." Lynn era seduta
sul lettino d'ospedale, col broncio bambinesco e gli occhioni lucidi
lucidi.
"Che ti succede, tesoro?" Le
domandò, facendosi più vicino e prendendole una mano tra le sue. "Ti senti
poco bene? Sei stanca? Hai ancora dolori?"
La donna ridacchiò. "Ho fame! E'
quasi un'ora che non mi danno cibo... ho atroci fitte allo stomaco!!
Pietà..." Fece, assumendo una posa teatrale, con mano spiaccicata sulla
fronte e sguardo sofferente.
Jonathan scoppiò a ridere, battendosi
una mano sulla fronte. "Ok, ok, vado io a prenderle qualcosa da mangiare..."
"...ma no dai! Non vi vedete da
tanto, avrete mille cose da dirvi!!"
"Remus, tranquillo, resterò per
parecchio qua a Londra, avrò molto tempo da passare con la mia sorellina... o
almeno... si spera..."
* * *
Non appena la riunione fu terminata, le
fila di Mangiamorte si ruppero, e numerosi incappucciati si riversarono nel
salone principale di Villa Malfoy, discutendo degli ordini appena
ricevuti.
Draco raggiunse una raggiante Pansy, ferma sulla soglia del portone in quercia,
da cui si accedeva all'antro del Signore Oscuro, mentre quest'ultimo, lanciava
occhiate compiaciute a Beatrice, seduta con postura rigida sul suo scanno da
"braccio destro".
"Parkinson..." La salutò con
poco vigore, fermandosi a pochi passi da lei. Non che le piacesse
particolarmente vedere la sua ex, nonché compagna di Casa, ma almeno tutto
questo giocava a suo favore, dal momento che l'adorabile viziata Lestrange, si
stava rodendo dalla gelosia in religioso silenzio, a non troppa distanza da
loro.
Gli occhi scuri di Pansy brillarono.
"Malfoy..."
"Via via, cosa sono tutti questi
formalismi?" Domandò, quasi ripensandoci il biondino, avvertendo
distintamente un paio di fari verdi incandescenti alle sue spalle. "E'
vero, non ci siamo lasciati troppo bene, ma non vedo il motivo per cui portare
ancora rancore... se non erro, adesso perseguiamo lo stesso obiettivo,
giusto?"
La ragazza ghignò, scostandosi una
ciocca lunga e castana dietro le orecchie. "Draco, Draco... non sono più
la svenevole ragazzina che ti veniva dietro, implorante un tuo sguardo. Non c'è
bisogno che fingi di fare l'amicone con me, solo per far ingelosire quella
-indicò Beatrice, con un cenno della testa- so bene, anzi benissimo che 'state
insieme'." Marcò bene le due ultime parole.
"Non ti si può nascondere proprio
niente, mia piccola Pansy, vero?" Chiese malizioso, incrociando le braccia
al petto. "Sei la regina del pettegolezzo anche qui, in queste
circostanze."
Pansy scosse la testa, divertita.
"Oh no! Stavolta nessuna voce, Draco. Spiacente di deluderti. E' stato il
mio attuale compagno, nonché Mangiamorte come te, ad informarmi della cosa...
pensava che io, avessi ancora dell'interesse per te."
Il biondino parve incuriosito e
continuò a discutere, ignorando di nuovo lo sguardo tagliente di Beatrice.
"E... chi sarebbe il tuo attuale compagno, Pansy? Tiger? O forse
Goyle? Ricordo che aveva una cotta per te, ai tempi di Hogwarts."
La ragazza scosse la testa boccolosa,
sorridendo. "Oh no! Cosa vai a pensare! La mia famiglia, dopo il tuo tradimento,
ha pensato bene di promettermi in sposa a Theodore Nott e... devo ammettere che
il nostro rapporto funziona perfettamente, sempre meglio di come andava quando
stavamo insieme noi."
Draco tacque per qualche istante, rivolgendole
poi un ghigno. "D'accordo, mi sembra inutile quindi, chiederti se vuoi
fare un giro della Villa con me e magari fermarci a prendere una burrobirra, in
ricordo dei vecchi tempi..."
Pansy parve pensarci un po' su.
"Mhm... se è solo per una burrobirra si può fare, Draco... non credo che
Theodore abbia niente in contrario."
Il ragazzo incappucciato sorrise
compiaciuto.
La voce di Beatrice, si levò nel
salone. "Zietto!!!"
Draco si voltò, credendo di incrociare
gli occhi grigi di suo padre. Quando guardò alle sue spalle, però, si ritrovò
davanti un paio di occhi azzurri -quasi blu- tremendamente gelidi, immersi
nell'oscurità.
"Oh! Horatius... che piacere
rivederti, era un po' che non ti facevi vivo." Fece Voldemort, con sottile
contentezza, mista a noia.
La moretta scese dal sedile, andando
incontro all'uomo, che l'abbracciò, sorridendo appena. "Piccola, è un bel
po' di tempo che non ci si vede, come stai? Passata la crisi
post-Azkaban?"
Beatrice arricciò il nasino, ancora tra
le braccia dello 'zietto'. "Oh mai avuta una simile crisi, zio. I
dissennatori non possono nulla contro la tenacia dei Lestrange."
Pansy posò le mani sui fianchi,
guardandola torva. "Ma se tua madre è impazzita..."
Draco pensò bene di salvare la pelle della
sua vecchia conoscenza, spingendola nel salone antistante quello in cui si
trovavano e sussurrandole "Ci vediamo dopo, aspettami alla Testa di
Porco." La ragazza si allontanò, scoccandogli un'occhiata stupita.
"Draco, tu non conosci zietto,
vero?" Chiese la mora, col suo solito tono che voleva sembrare suadente.
L'uomo scostò lo sguardo sul biondino. Uno sguardo gelido.
Il ragazzo rabbrividì, cercando di
mantenere il suo innato contegno. "No, non ho avuto il piacere. Ho un
altro zio, dunque?"
"Oh no no no!" Fece lei, con
una risata argentina. "Lui non è nostro zio naturale, Draco. Lui è
Horatius McPhee, è amico di zio Lucius e di papà dai tempi di Hogwarts. Per
questo lo chiamo 'zietto'!"
A Draco si gelò il sangue nelle vene.
McPhee. Ciò significava che il padre di Luna era vivo e per di più, era di
fronte a lui.
Una domanda, più di altre mille, pulsò
nella sua mente. Se il padre di Luna McPhee era vivo, e a quanto sembrava,
frequentava anche la cerchia di Mangiamorte di Lord Voldemort, come aveva
potuto acconsentire ai numerosi tentativi dei suoi colleghi, di far fuori la
figlia?
"Avrai tempo, giovane Malfoy...
" Incominciò l'uomo, gelandolo nuovamente con gli occhi cerulei, quasi gli
avesse letto nella mente. "...di fugare ogni tuo dubbio."
* * *
SBAM
La porta della stanza d'ospedale si
spalancò di colpo e un attimo dopo, un ciclone in gonnella, si precipitò
all'interno, con aria trafelata e sguardo stravolto.
"Lynn!!" Urlò la mora,
gettandosi sull'amica, seduta sul lettino e afferrandola per le spalle.
"Come stai? Tutto bene? Che ti è successo? Che hanno detto i medici? Che
hai?"
La licantropa la guardò storta,
stringendole i polsi e allontanandola da sé. "Ehi ehi, calma, altrimenti
tutto quello che non ho, me lo farai venire tu con la tua delicatezza!!"
"Ah... ehm... scusa."
Ryta si sistemò la gonna del tailleur,
sedendosi su una sedia di fronte al lettino e sorridendo a Remus, che aveva
preso posto accanto alla 'malata'.
"Non ho niente, tranquilla."
La rassicurò Lynn, agitandole una mano davanti al volto. "E' stato solo un
malore dovuto al poco riposo..."
"...e al poco mangiare, e al
nervoso... sì, sì lo sospettavo, è stata la mia prima paura, quando ho saputo
che Remus era stato mandato in ricognizione a Durmstrang, ma speravo di
sbagliarmi."
"Non ti sbagliavi, a quanto
pare... la nostra Lynn è ancora una diciottenne irresponsabile." Esclamò
la voce di Sirius alle sue spalle. Ryta non si voltò nemmeno. Lynn sorrise
forzatamente, non perché ce l'avesse con l'amico, ma solo per la battuta che
aveva appena lanciato.
Lupin sorrise all'amico, guardandolo
mentre si appoggiava con la spalla allo stipite della porta, in una posa
rilassata. "Ehilà, vecchio mio! Finito il turno d'ispezione al
Ministero?"
Sirius sbadigliò. "Oh sì, due
palle che non ti immagini! Ma cosa credono? Che Voldemort si nasconda tra le
scartoffie dell'archivio? O nei sotterranei della zona X? Andiamo... è una cosa
ridicola!"
Ryta scoppiò in una risata cristallina,
per poi voltarsi e guardarlo in cagnesco. "Imbecille!! Sai bene che il
pericolo non sta nel fatto che Voldemort possa nascondersi nel Ministero, ma
che ci sia qualche incantesimo spia, o peggio qualche congegno babbano che gli
permetta di sapere troppe cose! Inoltre... sai bene che possono esserci
infiltrati!"
"Oh oh, vedo che il caratterino
della piccola Falck, non ha abbandonato neanche la splendida donna che è
diventata..." Disse una voce profonda e calda.
L'Auror Falck sgranò gli occhi,
trovandosi di fronte il primo ragazzo, di cui si era presa una cotta, ai tempi
di Hogwarts. Jonathan Wolf. "Jo-Jonathan..."
"In persona, mia cara..."
Fece lui, allargando le braccia. Si avvicinò con passo leggero, posando sul
comodino della sorella quattro tramezzini e una bottiglietta di succo di
zucca.
"Che... che ci fai qui?"
Tartagliò lei, posandosi una mano sulle labbra; negli occhi, ancora, tutta la
sorpresa che non riusciva a mascherare. Sentì chiaramente il cuore farle un
triplo salto mortale e fu terrorizzata dall'idea di arrossire più di quanto già
non lo fosse.
Jonathan le rivolse un sorriso
malizioso. "Oh, il piacere è tutto mio, a quanto pare..."
Ryta scosse la testa. "Ma... cosa
dici? Sono contentissima di rivederti!" Si alzò di colpo, gettandogli le
braccia al collo.
Lynn e Remus ridacchiarono, notando
l'espressione beota sul viso dell'amica e quella furente, chiaramente evidente
su quello di Sirius. Non si era mosso di un millimetro dall'entrata della
stanza ed era diventato paonazzo, mentre stringeva le mani a pugno e digrignava
i denti. Non ne erano sicuri, ma era probabile che tremasse, anche.
"Jonnhy, hai un effetto devastante
sulla mia amica." Incominciò l'Auror Wolf. "Quindi, dal momento che
tra meno di mezz'ora deve riprendere il suo turno, ti spiacerebbe lasciarla
andare, cosicché possa riprendere la forza nelle gambe, che sembrano di burro
fuso?"
* * *
Dall'altra parte del St. Mungo, invece,
la calma sembrava regnare sovrana. Tutti i ricoverati più o meno gravi,
riposavano tranquilli.
"CHE COSA?!"
Un urlo, aveva invaso quel silenzio
rilassante che si era creato nel corridoio B del reparto "Shock
Magici". Nella camera 101, al secondo piano, una ragazza dai capelli neri,
stringeva convulsamente le lenzuola tra le mani, scuotendo la testa in segno di
diniego e continuando a fissare l'amica, col camice da guaritrice, con aria di
supplica. Un'altra ragazza, dai capelli ricci e ribelli -l'autrice dell'urlo-,
stava in piedi diritta davanti all'infermiera.
"N-non è possibile... " Aveva
semplicemente replicato, invece, la mora. "I-io non posso... no, non
posso..."
La ragazza dai capelli rossi, aveva
scosso la testa, con un'aria mista tra l'allegria e la mortificazione. "Mi
spiace, l'esito delle analisi e degli incantesimi fatti su di te, conferma che
è proprio così. Luna, davvero... non so che dire..."
Hermione si passò una mano tra i
capelli, scoppiando in una risata isterica. "Ok, ragioniamo. " Si
bloccò, colta da un'altra risatina. "Ginny, hai controllato bene gli esami
del sangue? Delle urine? I raggi? L'incantesimo rivelatore?"
L'amica annuì. "Non c'è alcun
dubbio, purtroppo." Aveva abbassato il capo.
C'era stato qualche minuto di silenzio,
nervoso, teso, durante il quale solo il lieve rumore dei loro respiri e quello
un po' più forte di persone che andavano e venivano all'esterno della camera,
aveva riempito l'aria gelida del momento.
"Ehi Luna!" Aveva esclamato
la voce di Harry, entrato in quel momento con Ron al suo fianco. Entrambi
avevano l'aria sorridente e gioviale, ma erano anche visibilmente stanchi,
segno che cercavano di portare un po' di allegria all'amica. "Come ti
senti og-... ma che succede?"
Le tre ragazze erano rimaste nel loro
mutismo. Hermione aveva fatto qualche passo e si era avvicinata alla finestra
che dava sul cortile, posando le mani strette a pugno sul davanzale. Ginny si
era tolta gli occhi, appendendoli al camice, e si era massaggiata gli occhi,
mantenendo lo sguardo fisso sul pavimento. Luna non parlava, stringeva ancora
il lenzuolo tra le dita ed aveva l'aria sconvolta di chi ha appena ricevuto un
pugno a sorpresa, in pieno stomaco.
"Ginny... Luna... Hermione? Che vi
prende?" Aveva chiesto Ron, compiendo qualche passo in avanti e precedendo
Harry, fermo sulla soglia della porta. "Ci state spaventando."
La rossa parve l'unica in grado di
formulare una frase di senso compiuto. "Sono... arrivate i referti medici
di Luna, quelli... finali, dico."
L'Auror moro parve irrigidirsi.
Oltrepassò la porta e si avvicinò all'amica, prendendole una mano -ancora
stretta alle coperte- e guardandola preoccupatissimo. "Ehi piccola, che
cos'è quel faccino? Andiamo, non sarà niente di grave, al giorno d'oggi tutto è
curabile e tu sei sempre stata in grado di superare tutto..."
Luna alzò lo sguardo, incrociando
quegli occhi -verdi e splendenti come i suoi-. Scosse la testa e chiuse le
palpebre, respirando forte forte, per poi riaprirle. "Sono incinta,
Harry."
Il ragazzo parve sconvolto dalla
notizia. La guardò qualche istante, incredulo. "Non... cioè... Ginny -fece
rivolgendosi alla ragazza- è... ha..."
Ginny annuì. "Sì, Harry e sì...
abbiamo controllato tutti gli esami almeno una ventina di volte, ma è proprio così.
Luna è incinta, è nel primo mese, ancora."
"Quindi... il padre..."
Balbettò, cercando conferma negli occhi dell'amica bruna. "E'...
Malfoy."
Dagli occhi di Luna scese qualche
lacrima. "I-io... sì, Harry. Non... non ho dubbi al riguardo. E... e onestamente
non so cosa pensare. Dovrei essere felice, al settimo cielo ed effettivamente
lo sono, davvero, sì... lo sono, ma è tutto così improvviso, io e Draco non
stiamo più insieme. Come... come credete che prenderebbe una notizia di questo
tipo?" Si coprì gli occhi con entrambe le mani.
I presenti nella stanza si guardarono,
totalmente ammutoliti e preoccupati.
Ron le prese l'altra mano, dopo aver
fatto il giro del lettino. "Ascolta, ascoltami Luna." La ragazza alzò
lo sguardo, gonfio di lacrime. "So che è uno shock tremendo e posso
immaginare che tu non sappia che pesci pigliare, ma davvero... qualsiasi
decisione tu prenda, ricordati che indipendentemente da tutto hai noi.
Capito?"
Luna annuì e accolse con gioia le
coccole sui capelli, da parte di Hermione, che le sorrideva con apparente
serenità, scambiandosi uno sguardo eloquente con Ginny.
"Ehm... però... ora io dovrei
dirlo a lui, vero?" Fece un po' titubante, abbassando gli occhi e
posandoli successivamente su Harry. Questo, in risposta, prese un forte
respiro, sentendo che di lì a pochi secondi, sarebbe arrivata l'unica domanda
che non avrebbe mai voluto udire dall'amica. "ma... sapete dov'è?"
Continua…
Ed ecco a voi il quarto capitolo!! Puntuale eh? Eddai su...
un applauso me lo merito, sono stata fedele alla promessa. Capitolo 3
pubblicato venerdì 11, capitolo 4 pubblicato venerdì 18, per fortuna che non è
capitato di 17 -.-'''
Che casino eh?! E ora? Come faranno Harry, Ron, Hermione,
Ginny e soprattutto quella povera, piccola Luna a riprendersi dallo shock? E
come le potranno mai dire che Draco, il padre della creatura che aspetta, è tra
i Mangiamorte? (Lo vado a riprendere con la forza e lo faccio ragionare a suon
di sberle NdHarry Giusto, amico!! Vengo con te!! Ti pare possibile che si
sbatta quella troia di sua cugina?! NdRon Ok, ok basta, altrimenti mi
intervengono anche Lady, Lynn e Ryta e si scatena la 3° guerra mondiale...
NdLunaRassegnata)
Vi aspetto al prossimo aggiornamento ^^
Ma passiamo ora ai fedelissimi lettori della mia storia,
che lasciano sempre un commentino e tanta gioia nel mio cuoricino di perfida
assassina smaciullaossa =° Grazie, vi adoro, sono così commossa che sarei
tentata di risparmiare la vita di qualcuno (escludiamo a priori la famiglia
Lestrange, altrimenti muoio io -.-), ma... ho detto "sarei"... quindi
andiamo avanti!! ^^
Marcycas - The Lady of Darkness: polvere eravamo e polvere ritorneremo!
[NdLunaCheTentaDiConfortareDracoDopoLeMinacceDiLady] Eheheh ok, trip mentali a
parte tuoi, che sai benissimo non posso nè smentire, nè confermare, diciamo che
qualcosina c'è di mezzo. Cosa ha avuto Luna... ehm... credo che l'hai capito e
mi spiace dire che, no... l'entrata di Draco nei Mangiamorte non ha niente a
che vedere con la salute della sua ex fidanzata, tutt'altro, credo che ora
incominceranno i casini (perché? Quelli che hai creato fino ad ora, come me li
chiami? NdLady Zitta tu, che in quanto a casini stai messa peggio di me e non
dimenticare ciò che devi fare NdLunaIncazzata Sembri tanto Beatrice quando dici
ste cose NdLady Ma vuoi morire giovane?! NdLunaImbufalitaBacchettaAllaMano) Ti
aspetto per il prossimo capitolo!! ^^
Angele1987: azie,
azie!! ^^ Troppo gentile...!! Sono contenta che sia il mio stile, che la
caratterizzazione dei personaggi ti piaccia. Di capitolo in capitolo cerco di
dare il meglio, per far sì che la storia diventi sempre più interessante e meno
noiosa =P per quanto riguarda le OneShot, diciamo che... presto avrai altro da
leggere ^^
Eirinya: Effettivamente
ancora non ho spiegato tutto, per non rovinare la scena, ma un piccolo
riassunto lo posso fare. Silente convoca gli Auror migliori ad Hogwarts perché,
rispetto al quartier generale, è un punto sicuramente più sicuro. Più difficile
da attaccare. Per quanto riguarda le materie, devono farle, per un motivo che
spiegherò più avanti ^^'' non ti rovino tutta la sorpresa dai! ^^ Sono contenta
che ti piaccia, torna a leggermi presto =)
Ryta Holmes: Uhauhauhauhauha
la scena della bava è entusiasmante, peccato che anche in questo caso ce ne sia
una simile!! E cioè quando spunta il bel Jonathan-a-rischio-stupro-Wolf!! XDD
Cerca di fare la brava bambina, Rytuccia adorata e aggiorna presto,
altrimenti... potrei sempre decidere di farti tornare con Hayden ¬_¬ No, dai
non sono così sadica, c'hai pure gli esami di mezzo... a proposito... IN BOCCA
AL LUPO!! =***
Sunny: Se si
risolverà dici? (me schiva una Crucio di Ryta) Ehm... non lo so (me schiva una
Crucio di Lynn) ci devo pensare!! (me schiva una Avada Kedavra combinata di
Harry e Ron). Intanto la situazione non è delle migliori, effettivamente sì.
Hai visto chi è tornato in scena? Il nostro caro Horatius! (che tu già conosci,
visto che segui Preludio! ^^) Quant'è fiQo quell'uomo!! =D Va beh, dal momento
che sto ancora sotto ispirazione, vado a continuare la storiella!! Fammi sapere
se questo aggiornamento ti è piaciuto =***
Lynn Wolf: Ahh Lynn,
Lynn [Luna scuote il capo, rassegnata] Non solo mi distruggi un intero capitolo
[Luna ride, stile scarafaggio con l'asma...], ma mi ti senti pure male!! Per
fortuna che adesso ci sono Remus e Jonnhyno a prendersi cura di
te!! Sperando che... [Luna guarda i due abbracciati] Sirius non commetta
una strage (ehhh l'invidia NdRyta Ma che invidia e invidia zitta te!! NdSirius
Piantatela!! Non si litiga pure nei commenti!!
NdLunaConLaBacchettaIlluminataPericolosamenteDiVerde) e che quei due non
facciano troppo gli smelensi.
Prossimo capitolo: "Una situazione spinosa"
<- e quando mai XD
Luna Malfoy!!
E ora su da bravi, recensite!! =D Non vi costa niente e mi
aiutate a scrivere meglio e in fretta, quindi.... ^^
Ah!! E date un'occhiata a "Strade", la mia prima
OneShot su HP, e non l'ultima ^^
P.S. Avviso i gentili lettori che 'finalmente' è stata
aggiornata "Preludio" =D Buona lettura!! ^^
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