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Autore: Party Poison    17/10/2012    2 recensioni
Frank aveva provato ad andare avanti, come aveva fatto Gerard ma non era destino che stessero lontani. Avrebbero avuto la loro famiglia, sì ce l'avrebbero messa tutta per crearne una, ma tutto era già stato scritto e dopo una rivelazione ne escono più uniti, specialmente se la loro famiglia sta per allargarsi.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: Lime | Avvertimenti: Mpreg
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Capitolo 7                                                                  A black eye, a revelation, and come home
 
Il tassista li riportò all’hotel e appena entrarono nella hall, la receptionist chiese che portassero del ghiaccio. Gerard prese quanto gli porgevano e cominciarono ad avviarsi verso l’ascensore per salire nella camera. Avrebbero preso l’aereo la mattina presto, non potevano tornare a casa in quello stato, anche perché al ritorno Frank avrebbe spiegato tutto a Jamia. Andarono sotto la doccia per lavarsi via il sangue, uscirono, si vestirono e si misero entrambi nel letto con il ghiaccio sui segni del pestaggio.
Frank si prese molta cura del rosso perché era quello messo peggio: aveva oltre all’occhio nero, le labbra gonfie, il torace completamente viola e una caviglia slogata. Gerard urlava dal dolore.
“Frankie, ma come facciamo a tornare a casa così?”, chiese con un filo di voce per poi ritornare ad urlare quando il moro gli applicò altro ghiaccio.
“Torniamo e basta, tanto poi le spiegherò tutto. Sappiamo già dove andare perché ho acquistato un appartamento fuori Los Angeles, nel caso mi lasciasse fuori casa”.
“Sapevi già che sarebbe successo prima o poi?”
“L’avevo comprato quando stavamo insieme, un anno fa, avevo pensato a tutto”.
Gerard gli rivolse un sorriso dolce, per poi voltarsi dall’altra parte per non mostrare il dolore a Frank. Poco dopo il rosso riuscì ad addormentarsi e con lui anche il moro, per smaltire un po’ il dolore.
 
<<“Frank, dov’è nostra figlia?”
“Noi non abbiamo una figlia”.
“Tu eri incinto prima del coma!”
“Quale coma?”
“Quando stavamo tornando all’aeroporto dopo la nostra vacanza abbiamo avuto un incidente”
“Ah, quello. Ora nostra figlia è tua e di Lyn-Z. I miei complimenti!”
“C-Che cosa??” >>
 
Gerard si svegliò di soprassalto. Quello non era un sogno, era un incubo, misto ad una rivelazione.
“Frankie, Frankie svegliati! Devo parlarti! Ahia!” si era mosso troppo in fretta.
“Che c’è? Non ti senti bene?”, il moro era allarmato.
“Sì, no, ecco..ho fatto una specie di sogno, ma mi sembrava così reale, come se l’avessimo vissuto veramente. Ti chiedevo dove fosse nostra figlia..può essere vero? Ma cosa sto dicendo..certo che no..”
“Ecco Gerard, io non so come dirtelo” sembrava quasi scusarsi, “è giunto il momento che tu lo sappia, finalmente potremo essere una vera famiglia se lei lo vuole”.
“Chi lei? Frank Iero, cosa vai dicendo?”
“Bhè ecco..Bandit è nostra figlia”.
Gerard era veramente confuso. Credeva fosse tutto un gioco, che lo stesse prendendo in giro, ma il moro era tremendamente serio.
“Se questo è uno scherzo, sappi che non mi piace per nulla. Insomma come potrebbe essere possibile che io..che tu.. so che esistono certi casi ma..”
“Lasciami un paio di secondi, torno a respirare..” ora Frank stava piangendo, “credevo non l’avresti mai saputo! Lindsey mi aveva ricattato, aveva detto che se te lo avessi minimamente accennato o fatto capire, per distruggere me avrebbe distrutto te”
“Cosa centra quella brutta strega?”
“Ora ti spiego tutto”, si sedette sul letto e cercò di ricomporsi. “L’ultima volta che siamo venuti in Messico, ti ricorderai bene che avevamo deciso che sarebbe stato per sempre e abbiamo fatto l’amore. Era piombata Lindsey, che voleva portarti via ma ti sei rifiutato. Siamo rimasti per un altro paio di giorni e io continuavo a non sentirmi bene, vomitavo e avevo sbalzi di umore così abbiamo deciso di ripartire e di annullare il tour. Abbiamo preso il taxi per andare all’aeroporto ma abbiamo avuto un grave incidente. Il tassista è morto sul colpo e noi due siamo entrati in coma per un paio di settimane. Al risveglio però tu non ricordavi nulla dell’incidente così sei tornato a casa per sistemare le cose con Lyn-Z lasciandomi solo in ospedale. Nel frattempo io avevo saputo dai medici che per un raro caso ero rimasto incinto ma che con il coma o dovevo abortire inconsciamente o mi affidavo a una madre in affitto che avrebbe portato a termine la gravidanza. Sfortunatamente essendo in coma c’è qualcuno che ha preso questa decisione al posto mio: Lindsey, si è presa nostra figlia, facendola passare per vostra. Quando il dottore mi ha spiegato tutto, l’ho chiamata subito e mi ha ordinato di non dirtelo se non volevo pagarne le conseguenze e che dovevo interrompere ogni rapporto con te. Sono tornato, ho bussato alla porta  di casa tua e ho troncato perché tu mi avevi tradito, ma era tutta una scusante e così a te sarebbero tornati tutti i conti. Ho cercato di rifarmi una vita con Jamia e c’ero quasi riuscito, finchè tu non sei arrivato di nuovo e hai stravolto la mia vita, in senso positivo intendo. Ora che sai la storia, cos’hai intenzione di fare? No, dai Gee..Amore..non piangere..non sapevo che altro fare e poi era per il tuo bene e per quello di Bandit, io..”
“Non sto piangendo perché hai commesso una forma di errore non dicendomi la verità ugualmente, ma perché potremo diventare davvero una famiglia. Non possiamo prendere prima l’aereo?”
“Volendo possiamo partire anche ora, il biglietto di ritorno non ha né data né ora”
“ Bene, facciamo le valigie. Voglio nostra figlia e voglio quella strega fuori dalla sua vita e dalla nostra”.
Cominciarono a riporre i pochi vestiti che avevano usato dentro la valigia, chiusero la porta in fretta e scesero nella hall. Mentre saldavano il conto, la receptionist chiamò un taxi che non tardò. Li portò velocemente all’aeroporto, sbrigarono le faccende connesse al biglietto e al check-in, e partirono per Los Angeles.
Gerard fremeva di rabbia, non sentiva quasi più neanche il dolore.
Frank era preoccupato per l’Apocalisse che questo fatto poteva provocare.
Trascorse le sei ore di viaggio in silenzio proprio come all’andata, sul taxi il rosso finalmente parlò: “Questa cosa la risolviamo insieme. Vieni con me da Lyn-Z”.
“Mi ucciderà letteralmente, lo sai vero?”
“Non lo farà, se osa solo toccare te o Bandit sarà lei a morire”.
 

 

 
Davanti alla casa di Lyn-Z, suonarono il campanello e, coincidenza, fu proprio lei ad aprire.
“Non avrei mai pensato che saresti tornato. Cos’altro vuoi da me?”
“Tu, brutta strega…” aveva preso la donna per la maglia e l’aveva spinta violentemente dentro casa, parlava con una voce che grondava di veleno. Frank sbatté la porta. “Perché mi hai nascosto di nostra figlia, eh? Avevi paura che ti avrei piantata all’istante vero? Hai privato Bandit della sua vera famiglia, hai privato Frank di sua figlia! Ora fai scendere la piccola Way-Iero e la porto via con me. Non resterà qui un momento di più”.
“Tu..vai all’inferno!” si stava riferendo al moro. “Bandit, scendi, c’è tuo padre..o i tuoi padri..cosa devo dire Gerard?”. La piccola scese alla svelta e saltò al collo del rosso, che poi passò la figlia al ragazzo.
“Frank, tu esci, io preparo le cose” disse con fermezza, il moro annuì.
“Dove andiamo zio Frankie?”, chiedeva Bandit.
“Lontano da qui, lontano da lei. Ti va di stare un po’ con me, i miei figli e tuo papà?”. La bambina annuì, tutta contenta, ignara di quanto stava succedendo.
 

“Non puoi portarmela via” disse Lindsey con acidità.
“Sfidami a non farlo. Tu non dovevi portargliela via”, disse Gerard a denti stretti, sputando le parole come se bruciassero nella sua gola.
“È contro natura!”, stava urlando, piena di rabbia.
“Primo non sei tu a giudicarlo, secondo non mi interessa più cosa pensi tu. Oh, credo che non mi sia mai interessato”, concluse la frase con un falso sorriso.
Il rosso salì le scale e prese dei vestiti di Bandit, li mise in un borsone e velocemente andò incontro a Frank, che era già pronto in macchina.
“Non puoi farlo..non potete farlo!”
“Sei sicura? Tu non avevi il diritto di fare quello che hai fatto! Sei una persona orribile”.
Salì sull’auto dopo aver caricato nel portabagagli la borsa insieme alle loro valigie e Frank si diresse verso quello che sarebbe dovuto essere il loro appartamento, lasciando Lindsey furente sulla soglia di casa.
  
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