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Autore: Edenya404    30/04/2007    2 recensioni
A volte una persona che ci sta accanto non capisce quello che proviamo e ci ferisce ripetutamente, tanto che ad un certo punto l'irrazionalità giunge al suo culmine....storia Yuri o no? Questo sta a voi deciderlo^.-
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passeggio sulla battigia, passi lenti e calcolati, lo sguardo perso sulla superficie dell’acqua quasi a volerne contenere l’immensità, a racchiuderne i limiti nelle mie iridi

Orme cancellate

 

Passeggio sulla battigia, passi lenti e calcolati, lo sguardo perso sulla superficie dell’acqua quasi a volerne contenere l’immensità, a racchiuderne i limiti nelle mie iridi. Il mare mi lambisce i piedi nudi e cancella le orme dietro me, adoro stare in solitudine ad osservare le meraviglie della spiaggia e immergermi nelle onde dei miei pensieri. Lo adoro perché mi stimola i pensieri e mi fa sentire parte della natura, quasi come ogni mia particella si fondesse con l’ambiente circostante…pesce tra i pesci, onda tra onde, vento nel vento. Mi fermo e faccio affondare ancora di più i miei piedi nella rena, lasciando che i granellini chiari mi solletichino le piante portandomi un sorriso alle labbra. Attorno a me la notte tinteggia la spiaggia di ombre scure; mi siedo  vicino la riva in un posto nascosto dagli sguardi degli altri, ho soltanto bisogno di stare da sola … Sola, chiedo tanto? Non credo; nessuno si preoccupa neppure di venirmi a cercare…è paradossalmente divertente rendersi conto che, nello sconforto, sono rimasta sola, che al mondo non fa differenza se ci sono o meno. Non me ne frega, potrebbe non fregarmene nulla se solo tu non fossi tra il mondo…lama che scava e ferisce, una realtà che mi toglie la sabbia da sotto i piedi e mi tira giù con le sue mani nel baratro dell’angoscia. Incredibilmente assurdo come tu, nella tua intelligenza, non ti renda conto di quello che causi con ogni gesto che compi, con ogni sguardo mancato, con ogni sorriso deviato dalla traiettoria che in realtà spero. Assurdo e disarmante, perché pensavo che ad un certo punto avresti capito ogni mio segnale senza che io dovessi spiegartelo e invece no…ancora una volta mi hai stupita, ti faccio i miei più vivi complimenti, ma non di cuore, quello l’hai ucciso tu e oramai si è ridotto ad  un insignificante ammasso di carne che cola denso sangue in giro per le mie vene. Eppure lo sapevo, che l’amore avrebbe raggiunto anche te…quella malattia logorante e corrosiva che scava finché non trova un appiglio e si radica alla tua anima impedendole qualunque gesto razionale; lo sapevo ma ho sperato fino alla fine di sbagliarmi, ho creduto che forse sarei stata io la donna della tua vita. Ah l’illusione umana, quanti miraggi può approssimare al reale…

Chiudo i miei occhi e rivedo i tuoi, con quella luce che solo l’amore può dare, mentre mi parli sognante, mentre mi descrivi le tue dolci fantasie e nel contempo il taglio sul mio petto s’allarga sempre più, ma tu non te ne accorgi…ingenuità allo stato puro. Ma non ti biasimo, sono io quella impura, io che ti amo in silenzio, nell’ombra delle mie paure. Avessi avuto il coraggio forse non sarei qua adesso a cercare qualcosa di migliore, tuttavia errare è umano anche se talvolta certi errori costano una vita. Guardo il mare, di nuovo… si agita, infrange le sue onde sulla battigia lasciando dietro una lieve schiuma bianca, anche lui è inquieto come me, forse ha capito ciò che nessuno ha mai preso in considerazione, forse lui ha visto la ferita che mi segna. Pare invitarmi a seguirlo, dirmi che tra le sue braccia sarei felice, in pace, cullata, certo sempre da sola ma mai ferita. Forse è veramente quello che mi ci vorrebbe, stare lontana dal mondo e vicina a me stessa, all’unica persona capace di comprendermi; forse dovrei davvero immergermi tra le onde se solo non avessi paura dell’acqua che in profondità diventa scura e torbida, cela segreti e creature spaventose, no non è questo che mi salverà. Volgo la testa indietro, il tratto di spiaggia da me percorso è deserto e l’afflusso di onde sta pian piano cancellando le orme che avevo lasciato, poco male, tanto nessuno avrebbe avuto voglia di seguirle…ancora due minuti, te ne do soltanto due per apparire e togliermi questo peso che mi schiaccia nel vedere il tuo volto preoccupato…

Niente, come sospettavo d’altronde, che speravo accadesse?! Tolgo il mio compagno fidato da sotto la rena, è verde e tagliente e luccica ai riflessi lunari, strano che un insignificante oggetto come questo possa nascondere un tale segreto. Lo avvicino alla pelle mentre la mano trema visibilmente, quasi in modo convulso. È un secondo, un battito di ciglia, un respiro di un pesce e tutto è già compiuto…colano dai miei occhi stille salate, colano dai polsi gocce rubino, colano le forze via dal mio corpo assieme a loro. Mi trascino sul bagnasciuga e mi sdraio tra la rena umida, brucia il sale sulle ferite, pare un fuoco che arde e mangia la carne….chissà se almeno ti ricorderai di me, di me che ti amo con tutta me stessa, di me che ti adoro più di chiunque altro.

D’improvviso la tua voce lontana mi giunge alle orecchie, flebile ma chiara e il cuore rallenta, chiami il mio nome non ci sono dubbi, lo chiami a gran voce, mi cerchi per tutta la spiaggia…guardo la rena, il sangue ha tinteggiato la natura attorno a me e si spande lentamente nell’acqua che mi lambisce, la morte accorre a  grandi passi, provo a chiamarti ma dalle mie labbra non esce che un suono debole e finalmente mi rendo conto. Le mie orme sono completamente cancellate ed io ho sbagliato di nuovo…

 

 

Shottina triste venuta di getto, è molto corta ma spero possa piacervi…. I personaggi non hanno volutamente volto così chiunque puo’ immaginare questa coppia come vuole…yuri o no^^ Una recensione fa sempre piacere, anche con critiche eh?!^^

Besos

Mione14

 

  
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