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Autore: Sweet Marshmallow_    17/10/2012    4 recensioni
Due ragazze, una manager della Raimon e una giocatrice della Teikoku, si ritroveranno a giocare nella stessa squadra.
All'inizio, tra le due non scorre buon sangue, a causa delle enormi differenze caratteriali e dei pregiudizi di ognuna verso l'altra.
Con il passare del tempo, però, scopriranno di avere in comune molte più cose di quante entrambe si aspettino.
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"Stronzi, superficiali, arroganti... tu vedi quello che vuoi vedere, non puoi vedere nell'animo delle persone che chiami stronze solo da come appaiono, come se io ti chiamassi demone solo per i tuoi occhi, non ti permetterò di insultare me, né tantomeno la mia squadra, quella non si tocca" sputò fuori Seline, mentre i suoi occhi si dipingevano di rosso come quelli dell'altra, buttando fuori tutto l'odio che aveva accumulato verso Kidou in quei giorni. 
{Con la collaborazione di Marie16}
[The Story Of Seline Smith Anderson]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo
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#7. Trasferimento

 
Seline camminava ormai da dieci minuti per la città di Inazuma-cho, con le mani in tasca e lo sguardo basso.
Sembrava quasi che anche il tempo volesse riflettere il suo umore in quel momento, infatti il cielo -esattamente come i suoi occhi- in quel momento era grigio scuro, e pioveva.
Pioveva a dirotto da tre ore, ormai.
Solitamente adorava la pioggia, il freddo e tutto il resto, ma in quel momento e con quel tempo non faceva che ricordarle il primo bacio tra lei e Kidou, ed era una cosa che la faceva stare malissimo.
Finalmente, però, avvistò ciò che stava cercando: il fulmine dalla Raimon.
Era arrivata.
 
Nanako fissava annoiata fuori dalla finestra mentre scarabocchiava sul quaderno, odiava la pioggia e tutto ciò che comportava. La lezione poi era decisamente noiosa, sospirò lentamente ma si costrinse ad ascoltare.
Ad un certo punto bussarono alla porta, e la ragazza dai capelli rosa si riprese, volgendo lo sguardo verso di essa, mentre il professore si fiondava ad aprire.
La tensione era alle stelle da giorni che girava voce che qualcuno della Teikoku sarebbe giunto lì, ora non restava che vedere chi fosse. Quando la ragazza entrò, il mondo della rosa sembrò crollarle addosso. Avrebbe preferito sparire piuttosto che vederla!
Dal canto suo, Seline, nonostante in realtà fosse internamente ridotta uno straccio, si aprì in un sorriso strafottente, mostrando i canini leggermente pronunciati ed i denti bianchissimi, in contrasto con le labbra piuttosto rosse.
"Ah, non vedevo l'ora di arrivare qui da voi, pargoletti" sussurrò aspra, infatti.
*Nanako sbatté un pugno sul banco, sfidandola con gli occhi. Non la sopportava, ora più di prima.
"Ha parlato la donna di mondo!" replicò infatti, fissandola con un sorriso sfrontato.
"Credo di essere conosciuta più di tutti voi messi insieme" la fronteggiò Seline, figurati se si sarebbe piegata davanti ad una ragazza con i capelli color confetto! Pf...
Nanako stava per ribattere, quando il professore le interruppe, già annoiato dalla loro lite iniziata dal solo sguardo, mentre gli occhi di Seline diventavano gialli per il nervosismo.
Mai interrompere Seline Smith Anderson.
Il professore le indicò poi il banco dove si sarebbe seduta e Nanako sbuffò.
Perfetto, anche compagna di banco! Non avrebbe retto a lungo la sua presenza.
"Sei fortunata che siamo a scuola." le sussurrò poi, una volta che s'era seduta vicino a lei. Strinse un pugno, gli occhi ormai non più nascosti del colore del sangue che sprizzavano odio da tutti i pori.
"Se vuoi picchiarmi, chiedi al professore di mostrarmi la scuola così usciamo e puoi farmi ciò che vuoi" replicò altezzosa la mora, squadrandola da capo a piedi con aria di superiorità.
Nanako sorrise beffarda in direzione della mora, voltandosi poi verso il professore.
"Qualcuno dovrà mostrare la scuola alla nuova arrivata, professore." proruppe la rosa, alzando leggermente la mano.
"Ti stai offrendo volontaria, Mikami?" Nanako sorrise in direzione del professore.
"Sì." rispose, sorridendo lungamente. All'improvviso, una voce la fece sussultare.
"Posso accompagnarle?" chiese Kazemaru. Nanako sbuffò appena, passandosi una mano sul viso.
"Credo che una persona possa bastare" frenò il suo entusiasmo il professore, squadrando poi la Mikami.
"Se volete potete uscire adesso" le invitò, mentre negli occhi di Seline iniziava a leggersi una certa nota di entusiasmo.
Nanako sorrise mentalmente, passò vicino al turchese, gli toccò la spalla ed uscì seguita da Seline. La odiava in una maniera che nemmeno immaginava. Per un po' si comportò da brava guida, poi uscite in cortile, la guardò beffarda.
"Cos'è che vuole una persona superficiale come te dalla nostra scuola?".
"Sto iniziando ad appassionarmi alle materie così esaltanti che insegnano qui" rispose in modo talmente falso che avrebbe capito chiunque Seline, passandosi una mano tra i capelli neri con le ciocche rosse.
"Tu invece sembra che abbia qualche problema con me, o sbaglio Miss confetto?" continuò, con un sorriso strafottente da far invidia ad un assassino.
"Oh sì che ho un problema con te." rispose, arrogante "Ho un problema con te e con tutti quegli stronzi della Teikoku. Vi odio!" si passò una mano sul viso e strinse un pugno. "E non permetto a nessuno di chiamarmi Miss confetto, è chiaro?" replicò, con una rabbia evidente negli occhi rossi
Seline, in risposta, scoppiò a ridere. Una risata amara, piena di rancore e di odio represso.
"Stronzi, superficiali, arroganti... tu vedi quello che vuoi vedere, non puoi vedere nell'animo delle persone che chiami stronze solo da come appaiono, come se io ti chiamassi demone solo per i tuoi occhi, non ti permetterò di insultare me, né tantomeno la mia squadra, quella non si tocca" sputò fuori Seline, mentre i suoi occhi si dipingevano di rosso come quelli dell'altra, buttando fuori tutto l'odio che aveva accumulato verso Kidou in quei giorni.
Nanako socchiuse gli occhi. "Chiamami demone, fallo, non ho di certo dei problemi." incrociò le braccia al petto, aprendo di nuovo gli occhi. "Potete anche essere le persone con il più bell'animo del mondo, ma per quanto mi riguarda, sarete sempre degli stronzi." rispose poi, sempre sfrontata. "E, carina, se hai dei problemi con qualcuno, non sputarmi addosso sentenze inutili." disse poi, sorridendo sfrontata.
“Non sono io quella che ha iniziato a dare all’altra della stronza, tu non hai idea di quali problemi io possa avere nella vita privata e se ho cambiato scuola non è di certo per venire a farmi insultare” ribatté la minore, da dieci centimetri più in basso dell’altra ma fronteggiandola come se fosse un gigante.
"Oh poverina, chissà che problemi hai." la prese in giro la rosa "Sai quanti ne ho io? No. Ma di certo non li rinfaccio alla gente." scosse il capo ed alzò gli occhi al cielo, ora non solo pioveva ma c'era anche il temporale. Fissava la minore dai suoi dieci centimetri in più, sempre col sorriso sulle labbra.
“Ovviamente sono io quella superficiale, si vede dalle parole che hai appena detto” continuò imperterrita Seline, guardandola con occhi sempre più rossi, che sprizzavano saette.
“Tu almeno puoi apparire per come sei, e non per come ti fanno essere le cose che ti sono successe, io dentro sono rimasta sconvolta, io dentro sono distrutta e ieri ho perso ciò che di più caro avevo nella vita, invece mi sono accorta di cosa sei tu, la ragazza desiderata da tutti, la manager di una squadra con componenti con ancora un po’ di vita” socchiuse gli occhi, e un paio di lacrime che le uscirono si confusero con il temporale, che le stava bagnando anche tutti i vestiti.
"Io cosa?" a quel punto si stupì di quelle parole, non capendoci più niente. "Desiderata da tutti? Io? Ma dico, scherzi?" la fissò per un attimo, gli occhi rossi che esprimevano grande perplessità. "Ma se la maggior parte della gente scappa non appena vede i miei occhi! O scappa oppure mi schiva. Questo è essere desiderata secondo te??" socchiuse gli occhi, lasciandosi bagnare dall'acqua.
“Ma dove cazzo li hai gli occhi, scusa? Credi che non veda come ti guardano il ragazzo con i capelli azzurri, quello con i capelli corti castani, il nanetto con la testa che sembra una cipolla e quello con i ricci arancioni? Sembra che abbiano visto la Madonna scesa in terra tutte le volte che ti passi le mani nei capelli o che parli ad uno di loro!” rispose risoluta Seline, infatti oltre che sul campo anche nella vita reale era una grande osservatrice, ed aveva notato nei soli due minuti in cui era stata in classe tutti i movimenti dei suoi nuovi compagni.
"Eh?" Si passò una mano sui capelli sconvolta "Io... C'è un errore... è impossibile..." mormorò passeggiando avanti ed indietro. "Cioé, Shinichi lo so, ma anche Kazmaru? No no, è un errore." non sembrava curarsi tanto del fatto che l'altra non aveva molta pazienza.
“Sarebbe un problema smetterla di passarti le mani sui capelli, primo, e secondo stare un attimo ferma? Non è impossibile come dici tu, carissima, è la pura verità e, senza vantarmi ovviamente, credo di avere una certa propensione per capire cosa c’è nell’animo delle persone in un solo sguardo… non sono solo l’oro ad avere il controllo sul mio umore attraverso i miei occhi” rispose di rimando Seline, infatti, scocciata, sussurrando tra i denti e fermandola con forza afferrandole la spalla.
Nanako si voltò a fissarla, anche costretta dalla presa dell'altra. "Ti dico che è impossibile. Io e Kazemaru siamo amici. E' impossibile.." Sbuffò sonoramente, portando una mano sul viso. Odiava essere presa in giro da qualcuno.
"Cazzo, fermati!" urlò con tutta la voce che aveva Seline, la sua pazienza si era già esaurita; dopo il suo urlo, qualche studente si affacciò anche alla finestra, preoccupato.
"Che minchia guardi? Fatti i cazzi tuoi!" urlò dietro ad un ragazzo con i capelli biondo chiaro a punta e gli occhi neri, che in risposta alzò questi ultimi al cielo, sbuffando e tornando a seguire la lezione.
"Ma che vuoi?" borbottò Nanako, staccandosi dalla presa della mora. Sbuffò sonoramente e socchiuse gli occhi di nuovo. "Non mi sto muovendo, si può sapere che vuoi?".
"Smettila di muoverti, smettila di parlare!" urlò isterica Seline, mettendosi le mani tra i capelli sconvolta e chiudendo gli occhi, piegando la nuca indietro.
Nanako socchiuse gli occhi, sbuffando. "C'è la libertà di parola, mi sembra. Non puoi impedirmi di parlare." Disse nuovamente, incrociando le braccia al petto.
“Sarà la prima e l’ultima volta che ti chiedo un favore, ma per favore, smettila di parlare che mi viene il mal di testa” sbuffò stremata la minore, stringendo un pugno.
Nanako sbuffò sonoramente ma decise di accontentarla, ci mancava che finissero alle mani. E non era una buona cosa. Si avvicinò a lei e le allungò una mano.
“Dovrei stringerti la mano?” le chiese divertita e schifata, anche se dentro di se sperava solo in una tregua, e che Nanako gliela concedesse.
"Sì, sì, certo. Non mi aspetto mica un grazie." rispose lei, fissandola negli occhi. Un brivido le percorse la schiena, non sapeva dire cosa fosse, probabilmente solo il freddo. Starnutì subito dopo, sospirando.
Seline, dal canto suo scoppiò a ridere, mollando la presa.
“Povera principessina, due gocce di pioggia e si prende il raffreddore” la derise, iniziando ad avanzare verso la scuola.
“Allora, ti muovi o vuoi prenderti una bronchite?” si girò verso Nanako dopo poco, notando che non si era mossa per seguirla.
Nanako si voltò, annuendo lentamente. Si mise dietro Seline, sospirando rumorosamente, entrarono quasi subito all'interno della scuola ma prima che potessero muoversi di nuovo, Nanako svenne. Tremava dal freddo, forse aveva preso la febbre.
“C-Che cazzo succede? Miss confetto, alzati, non scherzare” brontolò Seline, lievemente preoccupata, spostando di un centimetro Nanako con la punta delle sue Nike.
Nanako dal canto suo non si mosse. Non sembrava volersi riprendere, era crollata al suolo senza nemmeno un lamento. Mugugnò qualcosa nello stato di incoscienza, ma non era udibile né comprensibile.
“Come si chiama questa qui?” chiese Seline fra se e se, guardandosi intorno e cercando qualcuno con cui parlare, peccato che non ci fosse anima viva.
All’inizio era più propensa a lasciarla lì, ma poi con riluttanza si accovacciò accanto a lei, notando una tessera nella sua tasca, che estrasse.
Nanako Mikami, tessera della biblioteca.
Perfetto, aveva trovato il nome.
Nanako tornò a tremare per il freddo, mormorando qualcosa di sempre più udibile. Sembrava stesse facendo un incubo. Poi starnutì nuovamente, forse sia perché era bagnata sia perché era sul pavimento freddo.
“Cazzo, svegliati! Sono passati quindici secondi!" sbuffò Seline, muovendola senza garbo, e sorrise quasi felice quando notò un occhi di Nanako aprirsi appena, seguito dall'altro.
"Ma che è successo? Che diamine ci faccio per terra?" chiese, fissandosi confusa intorno, prima di mettersi a sedere. "Mica sono svenuta, vero?" chiese nuovamente, negli occhi rossi si poteva leggere una certa confusione.
“No, figurati, non sei svenuta! Sei a terra perché stavi cercando di contare le piastrelle e ti sei addormentata” replicò sarcastica Seline.
Odiava le domande stupide.
Nanako sbuffò sonoramente, tentando di rialzarsi. "Sì, ok, grazie per esserti preoccupata." replicò acida la rosa, poggiandosi al muro per tenersi in equilibrio.
“Di niente! Possiamo tornare in classe? Non vorrei ritardare perché tu sei talmente fragile da svenire con un po' di pioggia" sbuffò Seline, avanzando verso la sua classe, senza preoccuparsi né se avesse perso la strada, né tanto meno se Nanako avesse iniziato ad avere delle convulsioni.
Aveva un grosso senso delle priorità, lei.
 
 
CANNELLA –E ConfettaH-
Meli: Buongiorno cucciolotti! *Strapazza le guance di tutti (?)*
Marie: Buongio...sera a tutti, gente! **
Meli: Vi piace questo capitolo? Io lo adoro *^*
Marie: Anche a me piace, anche perché quelle due sono favolose insieme!
Meli: Questo capitolo l’abbiamo scritto insieme, una frase per uno, quindi speriamo che non vi abbiano infastidito i nostri stili, piuttosto diversi.
Marie: Infatti, concordo. Anche se a me piace questo miscuglio di stili!*_*
Meli: Qui abbiamo inquadrato una parte di Seline diversa da quella che mostrava con Kidou e con la sua squadra…
Marie: già!
Meli: Si vede anche il rapporto che hanno le due, ma state tranquilli che esso con il tempo migliorerà :-)
Marie: Già! Nanako per ora la odierà un po', povera Seline xd
Meli: Seline invece si divertirà un po' con la confettina, anche se la considera meno di zero xD
Marie: Eh sì! XD Anche Nanako avrà molto da ridere sul comportamento di Seline, comunque u.u
Meli: Adesso vi faremo tre domande ciascuna, a cui risponderete nella recensione -se volete-
1. Seline e Kidou chiariranno e torneranno insieme?
2. Seline imparerà ad apprezzare Nanako anche se è completamente diversa da lei?
3. Riuscirà ad integrarsi nella Raimon?
Marie:
1. Nanako comprenderà i suoi sentimenti per il turchese? O si metterà con Shinichi?
2. Nanako apprezzerà Seline, presto o tardi, o la odierà a morte?
3. Riuscirà a farsi passare il malumore con tutti quelli della Teikoku?
Meli: Mi raccomando, recensite in tanti ;D vi voglio bene -Meme c:
Marie: In tanti eh! Vi voglio bene anche io! – Marie 

  
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