Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: ceandzm    17/10/2012    6 recensioni
“Lasciala stare!” urlò all’improvviso il mio ‘angelo’. Quel pezzo di merda mi teneva stretta a lui con una forza che almeno io,non riuscii a respingere. Alzai il viso riconoscendo la sua voce e trovai i suoi occhi azzurro cielo,quegli occhi che mi davano sicurezza solo a guardarli. Elle non preoccuparti,ora c’è Niall si risolverà tutto. Respira. Sentii che l’uomo lasciò la presa dopo l’urlo di Niall. Mi rimase stesa a terra inerme. Avevo dolori dappertutto e la mia forza ormai non era più con me. Mi sentii crollare. Tutto d’un tratto. Solo il buio.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Goodbye my lover.

Bene,dovevamo passare il week-end alla casa al lago di Louis,tutti insieme prima di partire per le vacanze,dopo la mia festa di compleanno però. Quest’anno compio 18 anni,in italia è considerato un ‘traguardo’ importante,pare che facessero anche una festa lì per questo giorno. Mio padre e la sua famiglia tradizionalista hanno insistito tanto per farla fare anche a me,avrei preferito di gran lunga avere due biglietti aereo per me e Niall o Harry con tutto pagato per una settimana in un albergo a cinque stelle sulle spiagge dei Caraibi,ma ovvio,nella vita non si può avere tutto quindi devo accontentarmi di questa rottura di palle più comunemente chiamata festa. Preparavo la borsa per il week-and,ci misi l’indispensabile,come al solito. Ricontrollai di aver messo tutto e scesi giù trascinando il borsone per le scale.

“Ma,io vado.” Urlai alla fine delle scale per farmi sentire da Mad chiusa in cucina che cantava qualcosa di incomprensibile a squarciagola,lei lo chiamava cantare ma per me erano urla di una persona che stava venendo massacrata. Ovviamente,tutta presa dalla sua musica,non mi cagò nemmeno di striscio.

“Ci vediamo domenica!” esclamai e mimai entrando in cucina in modo che potesse capirmi.

“Scusami non ti avevo sentito.” Disse spegnendo lo stereo avvicinandosi.

“Fa nulla,devo andare.” Risposi abbracciandola. Mi accompagnò alla porta e in giardino c’era papà in macchina che aspettava,doveva accompagnarmi da Carol che sicuramente stava ancora preparando la sua borsa.

“Mi raccomando Elle..” incominciò mio padre fermando la macchina davanti il cancello di casa della mora.

“Papà non iniziare,per favore. Non preoccuparti.” Lo fermai giusto in tempo per non subirmi lo straziante monologo di raccomandazioni. Non ha alcun senso logico ripetermi sempre le stesse cose pur sapendo che farò di testa mia,perché ti ostini?

“Chiama quando arrivi!” urlò dal finestrino mentre io bussai alla porta.

“Ciao Elle,entra. Carol è di sopra.” Disse la donna bionda dopo che mi aprì la porta con aria rassegnata. Carol evidentemente era la solita lumaca in calore da sempre. Sorrisi e posai il borsone all’entrata e salii le scale.

“Dove cazzo è il pantalone? Dio mio!” sentii le urla isteriche della mora dal corridoio. Mi scappò istintivamente una risata immaginandomela con i capelli tra le mani e la faccia da psicopatica. Entrai in camera e il mio pensiero era realtà,avendola avanti non potei fare a meno di scoppiare in una risata fino a far scendere le lacrime,era troppo comica. Lei completamente nell’armadio che lanciava i vestiti sul pavimento con la faccia rossa dalla rabbia in preda ad una crisi isterica.

“Invece di ridere aiutami!” urlò spazientita uscendo dal mobile.

“Che hai perso?” chiesi trattenendo la risata e asciugando le lacrime.

“Il pantalone nero,non lo trovo.” Rispose osservandosi in giro.

“Questo?” domandai dopo aver visto un ammasso nero di stoffa vicino ai piedi del letto.

“Si.” Disse catapultandosi a raccoglierlo. “Amore mio dov’eri finito!” esclamò guardandolo.

“Stai fuori sul serio.” Dissi battendo una mano sulla fronte. Parlare con i vestiti: nuovo sintomo per riconoscere lo psicopaticismo cronico in una ragazza.

‘stiamo arrivando.’ Lessi il messaggio di Harry.

“Fossi in te invece di parlare con il pantalone mi muoverei,stanno per arrivare.” Dissi uscendo dalla camera lasciando la mora nel casino più totale,l’avrei aiutata ma conoscendola,avrebbe voluto fare tutto da sola,quindi rinunciai a priori di offrirgli il mio aiuto. Scesi in salone e l’aspettai.
 
-

“Elle e Harry in macchina con me.” Disse Niall aprendo il bagagliaio per mettere le borse dentro.

“Zayn e Carol in macchina di Malik e Louis,Emily,Ally e Liam in macchina di Payne.” Finì la frase Karen poggiando il suo bagaglio in macchina. Oh si perfetto,lei riesce ad alzare il borsone e io no. Quando Dio distribuiva la forza fisica dove cazzo ero? Tentai un ultimo sforzo per alzare quell’ammasso di pezza di Harry pesantissimo quando uno scoglio.

“Lascia a me.” Disse Liam alzandolo con agilità e mettendolo in macchina.

“Tutti pronti?” urlò Zayn affiancandosi con la sua macchina alle nostre.

“Prontissimi!” risposero allo stesso modo Liam,Louis,Harry e Niall. Louis era il capobanda della fila di macchine,poiché era l’unico a conoscere la strada. Durante tutto il viaggio la bionda di Niall non la smetteva un attimo di parlare,il mio cervello era pieno di parole e di farsi che lei ripeteva ininterrottamente. Che rottura di palle,stai un secondo zitta,abbi pietà di me! Sbuffai e poggiai la testa al vetro del finestrino chiudendo gli occhi e mettendo le cuffie dell’ipod,almeno non avrei sentito più quella voce da gallina. Harry si avvicinò a me e tolse le cuffie.

“Ti annoia vero?” sussurrò,e io annuii.

“Anche a me,mi ha fatto venire il mal di testa,ma come la sopporta Niall?” disse stendendosi e poggiando la testa sulle mie gambe.
Iniziai a giocare con i suoi ricci.

“Non ti ho dato il permesso di toccarli.” Disse ironico facendomi una smorfia.

“Nemmeno tu per stenderti su di me però.” Risposi allo stesso modo.

“Tu sei mia,ho il permesso di fare tutto da quel giorno che lo sei diventata.” Rispose portandosi le mani dietro la testa e fissandomi. Sorrisi istintivamente e lo baciai. Era troppo bello da poterlo resistere. Ogni volta che lo baciavo scompariva tutto intorno,non sentivo neanche più la voce di quella cornacchia,ero nel mio mondo,nostro.

“Allora anche io ho il permesso di fare tutto.” Gli sussurrai.

“Perché?”

“Perché tu sei mio.” Risposi sorridendo sulle sue labbra.

“Hei piccioncini,siamo arrivati!” urlò Niall costringendoci a staccarci.

Considerando il fatto che ci perdemmo un tre,quattro volte in quelle strade isolate di non so quale posto sperduto dal mondo,arrivammo abbastanza presto,erano appena le 22:00. Parcheggiammo sulla strada piena di pietruzze fastidiosissime e portammo le borse nella casa di legno. Appena entrammo ci ritrovammo in un salone enorme con al centro un camino altrettanto immenso circondato da due divani in pelle scuri. Poggiammo le borse ed insieme a Karen iniziai a girare per tutta la casa. La cucina in arte povera sempre di legno scuro al piano terra,al secondo piano c’erano due camere da letto e poi al terzo c’era una mansarda.

“E’ enorme!” esclamò Karen girando per il corridoio. Annuii e mi soffermai su dei quadri appesi al muro. C’erano delle foto di Louis e Harry al mare da piccoli,non erano cambiati,solite facce da coglioni. Sorrisi vedendoli insieme già a quell’età.

“Scendiamo?” mi chiese la bionda.

“Andiamo.” Risposi seguendola per le scale.

“Perché devi prendere sempre tu la mansarda Harry?” urlò Louis al riccio che rideva. Mi avvicinai a loro non capendoci molto.

“Perché io e Elle abbiamo bisogno di spazio.” Rispose mettendomi un braccio attorno al collo sorridendo. Mi lanciò uno sguardo di intesa che percepii al volo.

“Già,sarà per la prossima volta Tommo.” Dissi scompigliandogli i capelli con un sottofondo di ‘uuuh,oooh’ solite cose coglione che fanno gli amici per farla breve.

“Io avrei fame.” Disse Emily avvicinandosi a Louis.

“Anche io!” si lamentò Zayn. “Mi prepari qualcosa? Ti prego,ti prego.” Piagnucolava a Carol.

“Se stai zitto si.” Rispose baciandolo. Così quella sera cucinarono Carol e Liam mentre il resto,ovvero noi,ce ne restammo seduti sul divano a poltrire davanti la tv a guardare show senza senso.

“E’ pronto!” urlò Liam mentre apparecchiava e ci catapultammo alla tavola tutti affamati,in primis io e Niall,sicuramente.

“Doppio,doppio!” esclamò il biondino porgendo il suo piatto a Carol.
 
 
“Non voglio mangiare più per il resto della mia vita!” esclamai finendo la mia porzione,la seconda,forse. Mi sentivo grossa e grassa quanto un panda. Harry affianco a me si ingozzava della torta che aveva preparato la mamma di Ally,pare fosse al cioccolato,non ebbi il tempo di assaggiarla visto che la mia porzione la divisero Niall e Harry.
 
-
“Buonanotte ragazzi!” urlò Harry prendendomi la mano. Dopo cena restammo tutti insieme a parlare delle solite cose,cose che erano per lo più cazzate. Salutai con la mano in modo generale e seguii il riccio per le scale che parevano non finissero mai.

“Perché proprio la mansarda eh?” dissi stanca al secondo piano.

“Sei una sfaticata.” Esclamò prendendomi sulle spalle. In effetti il mio intento era quello di evitare di salire le scale,ottimo lavoro amore.

“E tu un angelo.” Risposi ridendo con le braccia a penzoloni sulla schiena di Harry. Aprì la porta della stanza.

“Ok,puoi mettermi giù.” Dissi.

“No.” Rispose iniziando a fare il solletico sulla pancia.

“Harry per favore!” urlai ridendo,conosceva il mio punto debole sto stronzo.

“Non la smetto,non la smetto..” frignava come un bambino divertendosi a torturarmi. Continuavo ad agitarmi e a battere dei pugni sulla schiena ma pareva non rendersene conto. Mi scaraventò sul letto e mettendosi a cavalcioni su di me continuò la sua tortura cinese con un sorriso soddisfatto in faccia. Se solo avessi le forze fisiche di poterti spostare di dosso adesso staresti tu sotto di me ad essere torturato,sappilo. Ero arrivata al culmine,gli addominali erano doloranti perché stavo ridendo da circa cinque minuti con un peso sopra di una settantina di chili.

“Smettila ti prego..” riuscii a dire con difficoltà ridendo.

“Solo perché mi fai pena e perché sei la mia ragazza.” Esclamò spostandosi sul lato del letto. Feci lunghi respiri per calmare il battito forte ancora con il sorriso sulla faccia,secondo me ho una paralisi,ne sono certa.

“Sei uno stronzo.” Dissi dopo che ripresi fiato mettendomi io sta volta a cavalcioni su di lui.

“E tu stronza,ci siamo accoppiati.” Rispose tirandomi verso di lui baciandomi. In pochi minuti la scena si catapultò,lui prese il controllo della situazione,era lui su di me adesso che mi baciava e che mi faceva sentire desiderata. Io lo desideravo quando lui desiderava me,lo sentivo nei suoi baci,nel suo movimento su di me,nel suo modo di farmi sentire sua anche se non lo ero del tutto. Le mani grandi e morbide si muovevano esperte sul mio corpo. I baci erano sempre più passionali e desiderosi,mi sfilò la maglia dopo che ci staccammo per un attimo,nel toglierla mi osservava sorridendo,io cercavo di fargli capire in un solo sguardo quanto lui fosse diverso dagli altri,quando era importante per me.Ero pronta a dargli ogni parte di me,si meritava tutta me stessa e anche se avrei sofferto sarebbe stato il dolore più bello da sopportare il sentirsi unita con lui.Gli sfilai anche io la t-shirt bianca e ripresi a baciarlo,ero pronta,dovevamo essere un noi in tutti i sensi.Iniziammo ad avere entrambe l’affanno,il battito cardiaco mi era aumentato e potrei giurare di aver sentito anche il suo di battito talmente che eravamo vicini. Spostò le mani dal seno ai pantaloncini sbottanandoli,si fermò per un attimo,alzò il viso e mi guardò. Sospirai e annuii sorridendo insieme a lui. Sfilò lentamente i pantaloncini e poi gli sleep,iniziò a baciare piano la parte inferiore della pancia prima di distendersi di nuovo su di me. Fece combaciare il mio corpo al suo e istintivamente aprii le gambe per dargli libero accesso,per concedermi tutta.Prese la mia mano e il dolore iniziò a farsi sentire,più spingeva e più ci stringevamo le mani. L’altra mano era sotto ai glutei che mi portavano sempre di più vicino a lui. Dal movimento lento passò al movimento più veloce,sentivo ancora il dolore pervadermi stringevo i denti perché era un dolore che valeva la pena sopportare,una lacrima scese da sola per il dolore e per la felicità di essere lì in quel momento. Le spinte si faceva più forti e non resistevo più,sentivo lacerarmi,strapparmi la pelle,era troppo doloroso.

“H-harry..p-per favore..fa male.” Ansimai cadendo in lacrime. Si fermò di colpo e mi asciugò il viso con un dito.

“Scusami ma fa troppo male,io..”

“Sh…” mi interruppe sussurrando al mio orecchio e posizionandosi affianco a me.

“Riposati..” disse sul mio collo cingendomi i fianchi.

“I’ve kissed your lips and held your hand shared your dreams and shared your bed I know you well, I know your smell
I’ve been addicted to you…”
iniziò a canticchiare la canzone di James Blunt  
“I’ve seen you cry, I’ve seen you smile,i’ve watched you sleeping for a while,i’d be the father of your child
I’d spend a lifetime with you.”
continuò e io mi girai per guardarlo,gli vidi una lacrima sul viso.
“I know your fears and you know mine,we’ve had our doubts but now we’re fine and I love you, I swear that’s true
I cannot live without you…
Goodbye my lover.” Finì abbracciandomi. Perchè addio Harry? Perchè mi stai dicendo addio?




I'm heeeeeeer e sono in lacrime.
L'ultima scena di Elle e Harry mi ha fatto scoppiare.
A me piace troppo e.. non lo so.
A voi che ve ne pare del capitolo?
Nel precedente non ci sono state recensioni,quindi presumo
abbia fatto cagare,ma..io ho bisogno di sapere
cosa ne pensate,sta per finire la storia e non avete nulla da dirmi?
Non voglio mettere pressione,assolutamente..aspetto solo qualche parere in più.
Della canzone vi lascio qui la traduzione,così capite meglio :) 


' Ho baciato le tue labbra e ti ho tenuto per mano
ho condiviso i tuoi sogni e il tuo letto
so bene chi sei, conosco il tuo odore
sono assuefatto a te.


Ti ho vista piangere, ti ho vista sorridere
ti ho guardata un po’ mentre dormivi
sarei stato il padre dei tuoi figli
avrei passato il resto della vita con te

So le tue paure e tu sai le mie
abbiamo avuto dubbi
ma ora stiamo bene
e ti amo, lo giuro, è vero
non posso vivere senza di te.'


..questa canzone è bellissima.
ora tolgo il disturbo,alla prossima.

un bacio <3

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: ceandzm