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Autore: Jendra    30/04/2007    2 recensioni
A volte, per trovare ciò che sidesidera davvero, basta cambiare aspetto...
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Harry Potter, Lucius Malfoy
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Jade green eyes

Jade green eyes

 

Di Jendra

 

Tradotto da Bran oh Hell

 

Cap.49

 

L’appartamento era tutto quello che Harry aveva pensato che fosse, e di più. Come la torre a Feudo Malfoy, i muri delle stanze sembravano essere invisibili, ma Harry sapeva che questa volta non poteva esser vero.

Dappertutto guardava, era cieli blu e nubi, uccelli e altri animali volatori, anche un arcobaleno. Il letto stesso sembrava una nube enorme, e Harry non poteva aspettare pressoché di scoprire se era molle come guardava. Poi trovò il bagno.

La doccia sembrava una piccola nube di pioggia. Harry provò, sperimentalmente, a mettere la mano sotto la nube e si dilettò della sensazione della calda pioggia che toccava la sua pelle. Rapidamente si spogliò. Doveva provare questo. Era solo quando stava per togliersi la biancheria intima che si ricordò con chi era e perché era qui.

Si girò a guardare verso la via d’accesso. Se stava per fare…cosa erano venuti a fare qui…e lui voleva, poi aveva bisogno di raccogliere il suo coraggio di Gryffindor.

Senza più il pensiero, s’incamminò verso la porta e l’aprì. Guardando diritto a Lucius, i cui occhi erano occupati impazientemente a guardare tutta la pelle nuda che Harry stava mostrando, lui offrì. “Sto andando a fare una doccia. Se vuoi puoi congiungermi.”

Sorridendo, Harry camminò di nuovo nel bagno ed andò sotto l’acqua, divertendosi nella sensazione della calda pioggia contro il suo corpo.

Secondi meri più tardi, Lucius Malfoy camminò nella stanza, nudo a parte un paio di boxer di seta neri. Per quello che sembrarono secoli, i due appena si guardarono l’un con l’altro, prendendo nella vista dell’altro corpo nudo. Finalmente, Harry parlò. “Non vorrai fare la doccia con su i boxer, vero?”

Harry guardò avidamente come Lucius scivolò l’ultima copertura.

Il suo primo pensiero era che i capelli dell’uomo erano naturali. Il suo secondo pensiero erano gli occhi erano buoni, ma le mani erano meglio. Con un sorriso, lui contenne fuori la sua mano per invitare Lucius sotto l’acqua. Il più vecchio uomo accettò.

 

****************scena lemon***************

 

Asciugati ed arricciati insieme a letto, Harry non poteva evitare di chiedere, “Andava bene?”

Lucius sorrise. “Meglio che bene.”

“Penso, tuttavia, di aver bisogno di più pratica”, sbadigliò Harry. “Molta, molta più pratica.”

“Io sono disposto ad aiutarti a migliorare sempre”, mormorò Lucius.

 

 

Harry entrò nella sua stanza per trovare Draco che posa sul suo letto, aspettandolo.

“Bene?” chiese Draco.

“Bene che cosa?” Chiese in ritorno Harry, togliendosi inconsciamente il suo vestito via di fronte al suo amico.

Cosa intendi, bene che cosa? La notte scorsa hai avuto un appuntamento con mio padre e non sei ritornato fino alle dieci della mattina seguente. Per non menzionare che sembri esser stato ben…’maneggiato’.

“Draco!” Ansò Harry, facendo finta di esser in colpo. “Pensavo che non volessi conoscere qualsiasi cosa della vita sessuale di tuo padre. E no, non sono stato affatto ‘maneggiato’. Bene”, disse in modo lento, “non tecnicamente, in ogni modo.

“Io non voglio conoscere particolarmente la vita sessuale di mio padre”, ammise Draco. “Ma da quando io non ne ho una al momento, devo vivere indirettamente attraverso la tua. Le sue sopracciglia salirono quando vide quello che si stava mettendo Harry. Da quando usava pantaloncini, Harry? Chiaramente, erano pantaloncini molto graziosi, ma ancora come Jade, aveva portato sempre gonne, e nessuna di loro era corta come questi.

Harry vide dove lui stava guardando e rise mentre si metteva una camicia alla marinara intonata. “Le ragazze pensavano che avessi bisogno di diventare un poco più audace. Come per la tua vita d’amore, è solo te che devi biasimare, certamente hai avuto molte offerte.

Harry si sedette sul letto. I due erano uno di fronte all’altro, uno con i piedi alla testa del letto, l’altro con i piedi al piede del letto.

“Oh, e suggerisci che io mi metta solo con chi, Pansy?”

“Bene, ora lei ha sedici anni, questo vuol dire che troverà quell’incantesimo di fascino permanente del quale parla, giusto?”

Ed il tuo punto sarebbe?” Ghignò Draco. “Lei dovrà sposarsi qualcuno che non la conosceva quando crebbe, così non sanno come brutti saranno i bambini.”

Harry ridacchiò. “Forse, dovresti sposartela, poi. certamente, le tue buone occhiate aiuterebbero.”

“Non un’opportunità che io voglio prendere”, gemette Draco. “Inoltre, la sua voce mi urta i nervi.”

Harry doveva esser d’accordo con quello. La ragazza aveva il più buon strillo a Hogwarts. O dovrebbe dire il peggiore? Il più rumoroso, comunque.

“Troppo cattivo che tu non sia gay”, disse pensierosamente Harry, nascondendo le scintille di danno nei suoi occhi dietro alle lunghe ciglia. “O almeno, bi.”

Perché? Tu sei già preso.”

“Vero, ma io stavo pensando a quello che disse Severus.

“Il tuo padrino? Eww! E lo dico di nuovo, Eww! Inoltre, non è col lupo mannaro?”

“Non stavo parlando di Sirius”, mormorò Harry. “Stavo pensando a Severus.”

“Il *mio* padrino! Quello è anche peggiore!” Guaì Draco.

Ma pensaci, Draco!” Lo stuzzicò Harry. “Ti farebbe mio patrigno, e tu sei già mio figliastro, così saresti il tuo proprio nonno! E saresti padre di tuo padre, bene patrigno, ma ancora…”

Draco tentò di lavorare il suo modo circa le relazioni di famiglia che comporterebbe, ma finalmente abbandonò e crollò ridendo.

“Puoi immaginare la faccia di mio padre se tu gli parlassi di questo?”

I due risero per un tempo lungo prima di calmarsi.

“Non pensare di uscirne così facilmente”, finalmente l’avvertì Draco. “Voglio sapere quello che è accaduto la notte scorsa.

Harry sorrise trasognatamente, girandosi così da poter guardare al baldacchino come ricordò la notte precedente. “Era meraviglioso, completamente incredibile. Prima c’era questa carrozza tirata da pegasi…e come mai non mi hai mai mostrato le stalle?” Chiese Harry, cambiando tema. “Non sapevo neppure che avevate animali, oltre ai selvatici nella foresta.

“Te li mostrerò più tardi, solo ottieni su con la storia”, promise Draco esasperato.

“Giusto, Lucius già mi ha detto che me li mostrerà”, disse Harry felicemente. Più Draco ottenne irritato, più Harry era felice. Non accadeva spesso che potesse lasciarlo senza fiato come questo, e aveva intenzione di continuare fin che poteva. “Ma ancora, mi sarei aspettato che me ne parlassi”, disse facendo una smorfietta.

Arg!” Ringhiò Draco.

Harry rise di nuovo. Era troppo in un buon umore perché *qualsiasi cosa* lo buttasse giù.

Quindi, saliti in questa carrozza, volammo sopra Londra, dando un’occhiata ai punti più importanti e poi ci dirigemmo sulla campagna, verso questo *grande* banco di nubi. Passammo attraverso di loro e…”

“Il Castello nel Cielo?” Guaì Draco, sedendo improvvisamente su. “Papà ti ha portato al Castello nel Cielo?”

“Si”, sospirò felice in ricordo Harry. “Non ci sei mai stato?”

Draco scosse la testa. “Papà non mi dirà neppure come arrivarci finché ho diciotto anni. Questo succhia.”

“No, quello sono io”, disse sottovoce Harry.

Che hai detto?”

Harry arrossì. “Nulla. Non ho detto qualsiasi cosa. In ogni modo”, disse Harry, cambiando rapidamente il soggetto. “Quel luogo è incredibile. Tutto marmo e cristallo sul fuori, e l’interno è nel momento in cui sfarzoso. Il cibo era meraviglioso ed il complesso suonò tutta la notte. Abbiamo ballato un paio d’ore, poi Lucius chiese se volessi restare la notte. La stanza era spettacolosa, era come dormendo su una nube nel mezzo del cielo, e lo intendo letteralmente. Come per quello che altro accadde, io non bacio e poi lo dico.

Ovvero, va molto bene”, disse con fretta Draco. “Ci sono alcune cose che davvero io non ho bisogno di sapere.

“Oh! Io so qualcosa che tu *vuoi* sapere”, l’informò Harry.

“Cos’è?” Chiese Draco, quasi paurosamente, a causa dell’allegrezza non mascherata presente negli occhi di Harry.

“Quello che sta per succedere ai Dursley”, cantò gioiosamente Harry.

Ooh, ooh dimmi, dimmi!” Draco cominciò a rimbalzare sul letto come un quattro anni eccessivamente eccitato. “Possiamo torturarli? Possiamo? Possiamo?”

“Solamente un poco, fisicamente”, ghignò Harry. “Ma un destino intero mentalmente.”

“Quello non è buono come torturarli fisicamente”, disse Draco sporgendo le labbra. “Dovrebbero provare dolore.”

“Ho detto che non sarebbero?” Harry sorrise furbamente. “Ho solo detto che *noi* non gli faremo male fisicamente.”

Quindi cos’* che noi facciamo?” Chiese Draco, nuovamente interessato.

“Bene, prima di tutto, Lucius sta comprando la società di zio Vernon, e poi sta dandomela.

Cosa farai con una società muggle?”

“Per il momento, solo far sudare mio zio. Eventualmente, figuro che sia probabile che possiamo convertirla a fare giornali, libri e simili. Necessiteremo di una società di un qualche genere se progettiamo di produrre dei prodotti. Adesso, comunque, io lascerò zio Vernon tenere il suo lavoro là…finché fa quello che dico io.

Come per la zia Petunia, lei è orgogliosa della sua casa e come *normale* è tutto. Mentre Lucius ed io stiamo andando ad occuparci di loro, voglio che tu e Severus cambiate quello. Ci dovrebbero essere gnomi dell’orto ed esotiche, preferibilmente pungenti, piante nel suo giardino, colori strani dei quali non possono tolti sulla fronte della casa, diavoletti e gremlins con regno gratis sull’interno e tutto sillabato così che solo il Dursley possa vederlo.”

“A Duddley verrà data una pozione così che tutto quello che mangia lo fa star male. Forse così perderà finalmente un poco di peso.

“Ancora non è abbastanza”, disse Draco.

“Ho forse detto che sarebbe tutto?” Harry alzò un sopracciglio.

Mentre voi state sporcando circa la casa, Severus starà mettendo un incantesimo sui letti. Ogni notte quando andranno a dormire, sogneranno un giorno nella vita di Harry Potter. Come Harry Potter. Sentiranno tutto quello che io ho sentito in quei giorni, tutto. Ogni contusione, ogni dolore di fame, ogni sentimento dell’infelicità, tutto. Alcuni dolori fisici dureranno attraverso il giorno come dolori fantasma. Finirà solamente quando chiederanno perdono, e l’intendono.”

Cosa se non lo fanno mai?”

“Avranno un tempo molto cattivo per un tempo molto lungo. Harry sospirò. Sapeva che tutti tre gli altri avrebbero preferito il dolore più pratico, ma non voleva che le persone per cui curava così molto, diventassero come le persone che non si erano preoccupate di lui. E si, lui sapeva che Lucius e Severus erano mangiamorte, ma non era stato personale. Forse lo faceva una cattiva persona, ma anche se desiderava che le cattive cose accadessero a loro, non voleva che fosse per colpa sua e lasciando Severus, Lucius e Draco pari fanno quello che loro volevano fare sarebbe colpa sua.

“Bene, non sembra troppo cattivo”, disse Draco. “Dimmi solo cosa posso fare per aiutare.”

“Io sono felice con lui, e quello è tutto ciò che realmente conte, non credi?”

“C’è molto che ti rende felice, ora, vero?”

“Solo diciamo che il giorno è incominciato molto, molto bene”, rispose Harry con un sorriso segreto.

In quel mentre, un elfo domestico apparve. “Il sig. Ron Weasley qui per vedere padrona Jade”, strillò l’elfo.

“Grazie, Moppy”, Harry sedette su. “Per favore, portalo qui.”

“Si, padrona Jade, Moppy sarà felice di mostrare la strada a sig. Ron Weasley. Ancora una volta l’elfo scoccò fuori e minuti più tardi, un suono di passi, o meglio calpestio rumoroso, stava venendo dal corridoio.

“Mi chiedo quello che è sbagliato, non sembra che sia molto felice.

“E’ mai?” Gemette Draco, muovendosi via dal letto e sopra una delle sedie vicine.

Ron calpestò nella stanza e poi si fermò fissandoli per un momento. Lui aveva visto Harry come Jade prima, ma ancora lo scioccava vederlo così comodo, per non menzionare così bello, il suo amico in una graziosa camicia e pantaloncini. Scuotendo il capo, allontanò l’immagine; lui era qui su una missione.

“Potresti spiegarmi questo?” Disse, gettando una copia del Daily Prophet sul letto.

Harry la prese, dopo non aver ancora avuto il tempo di guardarlo questa mattina, solamente per esclamare in sorpresa. Là, sulla pagina principale, c’era il Ministro provvisorio della Magia ed una ragazza dai capelli neri ed occhi verdi, vestita in un abito di velluto verde, ballando.

 

‘L’AMORE NUOVO DEL MINISTRO MALFOY’

 

Gridava il titolo. Harry lesse rapidamente attraverso l’articolo. Non era nulla di particolarmente cattivo; non importavano ai due di loro se uscisse o no. Lui sembrava più vecchio che la sua età, e fin da Lucius sembrava più giovane, nessuno pensò sulla loro differenza d’età. E chiaramente, nessuno aveva alcuna idea di chi era. Nessuno eccetto il ragazzo di fronte a lui. Harry non pensava che ci fosse bisogno di dire che avevano passato la notte insieme, ma almeno non c’erano state macchine fotografiche nella stanza.

“E’ vero?” Ringhiò Ron. “Dimmi che non è vero. Dimmi che eri là per tentare di prendere un mangiamorte o qualcosa di simile. Solo non dirmi che il mio amico non mi direbbe sull’essere con il dannato Lucius Malfoy!”

Quindi vuoi che io menta?”

Se è l’unico modo, si!”

“Va bene”, Harry sospirò. “Lucius non è l mio amico. Ti senti bene ora?”

Ron sfolgorò. “Non particolarmente. Come potevi fare questo? Lui è un Malfoy! E’ un mangiamorte! E’ vecchio!”

“E’ sfarzoso. E’ sexy. Ha esperienza. Ed io lo amo”, ribatté facilmente Harry. “Lui mi ama anche, ed in caso che tu ti stia chiedendoti come so che non sta solo giocando con me, glielo chiesi sotto incantesimo di verità.

Arg!” Gridò Ron.

“Ron, perché stiamo avendo di nuovo questa conversazione?” Disse stancamente Harry. “E’ precisamente lo stesso come quando hai fondato fuori che io e Draco eravamo amici o che io pensavo a Severus come mio padre. Sai che gli Slytherin non sono la radice di ogni male. Non mi aspetto che diventiate i migliori amici. Ma mi aspetto che tu rispetti le mie scelte.

“L’ho fatto!” Ringhiò Ron, camminando. “Ho rispettato le tue scelte quando venne al furetto dai piedi neri. Ho rispettato le tue scelte quando venne all’idiota grasso. Questo, in cima a tutto che, è un poco molto da prendere!”

“E’ la mia scelta, la mia vita.” La voce di Harry era dura e implacabile.

Ma e sbagliato! E ti fara male!”

“Ehi!” Draco alzò la voce per diventare della conversazione per la prima volta. “Mio padre non gli farà male. E se lui fa, puoi congiungere me e Severus per trovare vendetta su di lui.

“Tutti voi tre potete, *davvero*, lasciarmi in pace!” Gridò Harry. “Posso prendermi cura di me stesso, e la mia relazione, grazie tanto!”

“Si, giusto”, lo beffò Ron. “E cosa farai quando Mione o Zabini lo scoprono?”

“lo sanno già”, disse Draco tranquillamente.

“loro cosa!” Ron e Harry gridarono insieme, in sincrono shock.

Draco elevò un sopracciglio. “bene, vediamo. Blaise sta baciandoti quando mio padre entra e procede spedire un’occhiataccia mortale a lui. Tu vai via con lui e ritorni sembrando completamente baciato di fresco e un poco scompigliato. Lo capì abbastanza rapidamente”, ghignò. “Era preda di un attacco di panico praticamente l’intero resto del tempo che rimase, sicuro che papà stava per ucciderlo lentamente per osare toccare quello che era il suo. Come per Granger, ci sentì parlare mentre ti cambiavi.”

“Vedi!” Disse Ron, fissandosi su una sola parte di quello che aveva detto Draco. “Lui ha detto che malfoy ucciderebbe Zabini per toccare quello che era il suo. Lui ti considera solo un possesso.”

“C’è una differenza tra esser un possesso ed essere possessivo. Si, Lucius può essere molto possessivo, ma può essere anche molto protettivo. Inoltre, io non bado se è possessivo. Mi piace che si senta possessivo circa me.”

Sei impossibile!” Concionò Ron.

“Grazie”, rispose facilmente Harry. “Io tento.” Il ragazzo stava aggrottando le sopracciglia leggermente guardando in giù, via da ambo gli altri sguardi fissi.

“Cos’è la questione?” Ghignò Ron. “Cose non sono buone come stai tentando di farmi pensare?”

Harry lo guardò in sorpresa. “Davvero”, lui ghignò. “Io ero solo indeciso se dovevo dipingermi le unghie dei piedi o non. Penso che dovrei, sembrano un poco nude ed io stavo progettando di mettermi dei sandali, questo pomeriggio. Cosa pensate?”

Draco scoppiò a ridere all’occhiata sbalordita sulla faccia di Ron. “Rassegnati Weasley. Non riuscirai a cambiare la sua mente. Abbi fiducia in me, altri hanno tentato. Solo accettalo e prosegui, non c’è altro che tu possa fare.”

Ron, con un tonfo, cadde su una sedia in cattivo umore.

“Ehi Ron, pensi che tua madre baderebbe se trasferissimo alcuni dei suoi gnomi d’orto?” Chiese Harry dopo che aveva finito con un piede. Aveva chiamato lo smalto ed iniziato a dipingere quando Ron aveva deciso di essere di cattivo umore.

Ron rispose sorpreso. “Gnome d’orto? Perché Malfoy avrebbe bisogno di gnomi d’orto?”

“In verità, pensavo che zia Petunia avesse bisogno di alcuni gnomi d’orto nel suo giardino”, rispose Harry come cambiò piede.

“Oh bene, se sono per il giardino di tua *zia*, come possiamo dir di no?” Ron ghignò cattivamente. Draco si sorprese a come bene l’espressione stava sulla faccia lentigginosa.

“Dovrai aiutarlo a prenderli, non penso che lui mai l’abbia fatto prima”, suggerì Harry, finendo su quel piede e cominciando sulle mani. La mano sinistra andò benissimo, ma quando tentò di fare la destra, iniziò a ringhiare. “Draco, vieni a farlo per me, hai una mano ferma”, gli ordinò.

Draco sospirò mentre si sedette sul letto, prendendo lo smalto ed avviando a lavorare attentamente.

Ron ridacchiò alla vista del loro principale concorrente ordinato da Harry. Una bussata venne alla porta.

“Avanti”, disse Harry, guardandosi bene dallo spostare la mano.

Lucius entrò, spiando il giornale sul letto e come vicino era seduto suo figlio al suo innamorato. Commentò su una sola cosa, tuttavia. “Vedo che l’hai visto.”

“Potrebbe essere peggiore”, rispose Harry come Draco finì e lui si alzò, dirigendosi nelle braccia di Lucius ed accettando un bacio. “Non sanno chi io sono, o la mia età, così non c’è niente di veramente preoccupante.

La faccia di Ron era inappagabile. Combinava disgusto al vedere il suo amico baciare un Malfoy, ed incredulità che il Malfoy stava baciando così dolcemente detto ragazzo. Sembrava che curassero l’un per l’altro realmente. Malfoy deve essere un attore molto buono. Comunque, se Ron provasse a far scegliere il suo amico tra lui e il mangiamorte, aveva il sentimento che non gradirebbe la risposta. Tutto quello che poteva fare era esserci per il suo amico quando l’inevitabile accadesse e lui fosse ferito. *Poi* poteva farla pagare al bastardo.

“Devi andare di nuovo a lavoro, vero?” Disse Harry.

“Ho paura di si. Avranno domande, ed io ho bisogno di esserci per risponder loro.

Digli che la tua vita privata non è nessuno dei loro affari, e che tu possono incontrare la tua amica al ballo”, suggerì Harry.

Lucius ridacchiò. “Probabilmente lo farò. Sei sicuro che va bene?”

Harry accennò col capo facilmente. “So che il tuo lavoro è importante, e non ho problemi con lui. Non finché tu ricordi di ritornare ogni tanto, e ti metti in contatto quando non puoi.”

Lucius lasciò cadere un altro bacio sulle labbra di Harry. “Tenterò di esser a casa prima che tu vada a letto, va bene? E mi ricorderò di richiamarti se qualcosa viene su e non posso. Nel frattempo, Draco può mostrarti, ed al tuo amico”, per la prima volta diede credito alla presenza di Weasley, “le stalle e canili. Oh, e Severus spedì questo via gufo questa mattina.

E gli diede una lettera.

Harry lo guardò sorpreso, prima di aprirlo. La sua faccia arrossì di un brillante rosso come lesse.

Cosa dice?” venne dagli altri due adolescenti.

“Lui dice”, cominciò Harry. “Che non mi è permesso per muovermi nelle stanze di Lucius senza almeno un anello di fidanzamento, come minimo.

Lucius sorrise segretamente. “Prenderò che sotto considerazione.”

Tutti gli occhi dei tre ragazzi erano larghi in colpo come Lucius uscì dalla stanza.

      

 

n.t. la versione non censurata può essere trovata

http://www.nocturnealley.org/viewstory.php?sid=1517&textsize=0&chapter=22

  
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