Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: red ribbon    17/10/2012    2 recensioni
Kaylie Price è una ragazza di soli 16 anni che vive in un orfanotrofio costretta a sopportare le cattiverie delle sue compagne.
L'unica cosa è fuggire e trovare qualcuno che possa aiutarla a diventare una ragazza diversa, una ragazza con un carattere forte e ribelle.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Capitolo 2.

 
Guardavo a terra con gli occhi spenti, sapevo che era arrivata la mia ora.
Lentamente mi lasciavo andare, gli occhi si chiudevano sempre di più, non ce la facevo più a vivere volevo solo morire e trovarmi nell’aldilà.
Forse solo in quel posto potevo sentirmi al sicuro.
Non potevo, non volevo lottare.
Ad un tratto sentii un paio di mani afferrarmi la vita e d’istinto irrigidii.
La persona che mi stava prendendo se ne accorse e con più delicatezza mi avvolse nelle sue braccia calde.
Sentivo una sensazione strana, mai provata prima.
Mi sentivo al sicuro, protetta.
Aprii leggermente gli occhi e di fronte a me c’era la visione più angelica che abbia mai visto.
Un ragazzo moro con gli occhi color nocciola scuro, che avrebbe potuto incantare chiunque.
Mi sorrise debolmente, aveva un sorriso splendido.
Pensai fossi arrivata in paradiso.
-Mi serve aiuto! Vi prego la ragazza sta male!- Urlò mentre cercava di mettermi in una posizione più comoda sia per me che per lui.
Niente di niente, nessuno c’era in quella via sconosciuta.
-Qualcuno potrebbe aiutarmi? Potrebbe morire! Aiutatemi vi prego.- Una sua lacrima cadde sul mio viso.
Mi strinse la mano. -Ce la farai, devi farcela.- Mi sussurrò.
Io non avevo la forza di rispondergli, neanche con un cenno, rimanevo immobile, priva di forze, abbandonata nelle sue braccia.
Sempre tenendomi delicatamente iniziò ad accelerare il passo sembrava quasi una corsa.
-Ehi, ehi tu! Senta non ho la patente, la ragazza è ridotta male, mi serve un passaggio all’ ospedale. La pagherò se necessario.-
-Non c’è bisogno di soldi, vieni con me.- disse un uomo con la voce un po’ roca.
-Grazie mille signore.-
Io e il ragazzo ci dirigemmo in automobile, continuava a stringermi la mano e a tenermi a stretto contatto con il suo petto.
-Cosa le è successo?- Chiese l’uomo che si era offerto di accompagnarmi all’ ospedale.
-Credo sia stata picchiata. L’ ho trovata in una pozza di sangue per terra.-
Mi accarezzò i capelli.
-Siamo arrivati, sbrighiamoci a portarla da un dottore.- Disse l’uomo.
Il ragazzo aprì la portella dell’auto e delicatamente uscimmo.
-Buongiorno, la ragazza è stata picchiata, in quale reparto la posso portare?-
-Le mandiamo subito degli infermieri a prendersi cura di lei.- Disse la donna al centro informazioni.
Subito arrivarono degli infermieri che mi posarono su una barella e di corsa mi portarono in una sala.
Il ragazzo che mi stava salvando la vita, rimaneva vicino a me, teneva stretta la mia mano e me la baciò.
-Mi dispiace ma lei non può entrare in sala.- Era la voce di un infermiere.
-Ma lei…-
-Ci prenderemo noi cura della ragazza, resti fuori, glielo comunicheremo noi quando potrà entrare.-
Il ragazzo lasciò la mia mano e mi sussurrò nell’orecchio: -Ce la devi fare.-
[…]
Aprii gli occhi. Mi trovai su un lettino, girai la testa e c’era lui.
Perfetto. Perfetto, era l’unica parola che mi veniva spontanea a vederlo dormire come un cucciolo.
-Signorina si è svegliata. Come si sente?- Disse un dottore entrando in sala.
-Molto meglio adesso, grazie.-
-Deve solo ringraziare quel ragazzo, altrimenti poteva rischiare grosso.- Indico il ragazzo.
-È stato un angelo. Appena si sveglia, lo ringrazierò.-
-Ora dovrei andare in un’altra sala, se ha bisogno, suoni il campanello vicino al letto.-
-Grazie dottore.-
Fece un cenno con la testa e chiuse la porta alle sue spalle.
Continuavo a fissare il ragazzo che grazie a lui ero viva.
Gli presi la mano e gli sussurrai: -Grazie a te, ce l’ho fatta.-
Mi appoggiai allo schienale del letto e incominciai a pensare.
Cosa avrei fatto dopo essere uscita?
Come avrei affrontato le suore nel caso tornassi nell’orfanatrofio?
Sarei riuscita a parlare con il ragazzo che mi ha salvato la vita?
Troppe domande, zero risposte.
Ad un tratto il ragazzo si svegliò.
-Lo sapevo che ce l’avresti fatta.-
-Grazie a te.- Annuii debolmente.
-Il mio nome è Zayn, Zayn Malik.-
-Piacere, io sono Kaylie Price.- Arrossii.
-Piacere di conoscerti. Quanti anni hai?-
-Quindici. Tu?-
-Sedici.- Era una conversazione strana. Una di quelle conversazioni, che non sai cosa dire e rispondi solo alle domande, senza aggiungere altro.
-Capito. Perché l’hai fatto?-
-Cosa?-
-Salvarmi. Perché mi hai salvata? Potevi lasciarmi lì.-
-Non è nel mio DNA lasciar perdere una ragazza che sta morendo a terra.-
-Sei stato un angelo. Devo trovare il modo di sdebitarmi.-
-Lascia perdere l’ho fatto con il cuore.- Sorrise, ma questa volta era un sorriso a trentadue denti, ovvero semplicemente stupendo.
Si stava avvicinando sempre di più al mio viso, facendo toccare i nasi.
-Signorin..- Entrò un dottore in camera.
Zayn si allontanò da me con aria imbarazzata e si sedette sulla sedia.
Anche io lo ero a dirla tutta. Ci mancava un soffio e le nostre labbra sarebbero combaciate perfettamente.
-Signorina lei potrà uscire tra cinque giorni. La dobbiamo trattenere qui per degli accertamenti.-
-Okay.-
-Chiamiamo noi i suoi genitori o chi ne fa le sue veci?-
-Nono non vi preoccupate li chiamo io!- Alzai la voce ansiosa.
-Va bene, va bene. Vi lascio di nuovo soli.- Se ne andò.
-Scusami non so cosa mi era preso prima.-
-Non-non ti devi preoccupare.-
-Sono anche fidanzato. Scusami, ma devo andare.-
-No ti prego resta. Non voglio rimanere da sola.-
-Voglio evitare altri momenti come quello di prima.-
-Non succederà, fidati di me.-
Si guardò intorno e poi tornò a sedersi di nuovo.
-Sei fidanzato allora?- Gli chiesi cercando di cambiare discorso.
-Si… Si chiama Perrie. È molto simpatica, te la farò conoscere.- Disse guardando il pavimento.
-Non vedo l’ora.- Sorrisi debolmente cercando di non far trasparire la mia tristezza.
-Sono contenta tu sia rimasto con me. Ti devo due favori!-
-Ehi io lo faccio con il cuore ricordatelo.- Mi fece l’occhiolino.


Mi stavo innamorando di lui, di Zayn Malik.
Ma non era mio. Era della sua ragazza, Perrie.
Mi aveva salvata, mi stava quasi per baciare, ma è stato tutto uno stupido errore!
Dovevo abituarmici all’idea.

 
 

Ehi chicaaas!
Ci ho messo tantissimo
per pubblicare questo capitolo,
ma come sanno già le vecchie lettrici,
mi scoccia.
Ahahah, lasciamo perdere la mia pigrizia
E lasciate una recensione
Per farmi capire se questa ff
Vi piace :3


Non mettevi mai contro il signor Malik eh?








 
Seguitemi su twitter: iwantonedskiss  c:

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: red ribbon