CAPITOLO
16: Hello Spank! Ciao!
Ora i ragazzi erano in cammino verso il Giappone. Gli unicorni erano stati uccisi dai cacciatori, e loro non avevano alcun mezzo con cui arrivarci.
- e se usassimo la metropolvere?- propose Harry.
- siamo sorvegliati…- disse Hermione, stanca.
- la materializzazione?- propose Ron.
- no, andremmo nei guai con il ministero e poi finiremmo nei guai anche noi, visto che non sappiamo come fare…- puntualizzò la ragazza.
- io ho un’idea!- propose Mary.
- ora che abbiamo visto morire i Signori Oscuri, possiamo usare i Thestral!- annunciò lei.
- giusto!- disse Ron.
- allora torniamo ad Hogwarts?- chiese Hermione.
- però non dobbiamo farci vedere, non mi va di farmi vedere dalle mie fans in questo stato…- disse Harry, dato che non si era ancora pettinato i capelli da quando erano partiti. (anche se poi non cambia niente se si pettina o no… ndKiraKira)
- perché tornare ad Hogwarts? Aspettate…- disse Ron, frugando nelle maniche della divisa.
- Ron! Ce li avrai nella testa i cavalli!- scherzò Hermione.
- giusto!-
Ron si aprì la testa e vicino al cervello scovò quattro piccoli Thestral neri.
- sapete, me ne volevo sbarazzare, ma non riuscivo a vederli…- commentò il ragazzo, anche se tutti erano stupiti.
- ENGORGIO!- disse Hermione, facendo crescere i cavalli, come se fosse la cosa più normale nel mondo.
- ora verso l’infinito e oltre!!- urlò Harry.
- ma non stiamo andando in Giappone?- chiese Ron.
Quando arrivarono nell’arcipelago giapponese, erano stremati. (si, sono stremati loro quando NOI abbiamo dovuto volare… ndThestral)
- Guardate! Siamo a Tokio!- annunciò Hermione. Tanti piccoli musi gialli camminavano per le strade e non si erano accorti di niente.
- fico! La spiaggia! Andiamo a farci un bagno!!- disse Harry, e si tuffò in mare con il Thestral, che però si ritrasse all’ultimo momento e lo fece cadere all’indietro, sempre in acqua.
- Che cretino…- commentarono i tre a terra, mentre i Thestral annuivano.
- AIA! BIMBI STRANI QUI SONO…-
- ma chi è che è più dislessico di Hagrid?- chiese Hermione.
- boh!- disse Mary.
- AIA! Lì! Lì!-
- Oh, ciao, siete stranieri?- chiese una bambina dai capelli rossi accompagnata da un cane.
- Si, come ti chiami?- chiese Hermione.
- Aika, e lui è…- iniziò lei.
- SPANK! LUI E’ SPANK! IL CATTIVO!!!!- urlò Ron.
- si, lui è Spank, ma non è cattivo…- disse aika, voltandosi verso Spank che assunse l’aria di un angioletto, anche se quando si voltò iniziò a ghignare più maleficamente dei Malfoy (analizziamo la forma “più maleficamente” mi meriterei un – 5 in grammatica… ndKiraKira).
- AHHH!!!!!! ALLA CARICA!!!!!!!- urlò Ron, e iniziò a lottare contro Spank.
- Fermo! Cosa gli fa?!- urlò la bambina.
- lascia stare, stanno giocando…- cercò di tranquillizzarla Hermione.
- si, tra animali si capiscono…- puntualizzò Mary.
- ma a me sembra che si stiano picchiando!!-
- nooooo…- dissero le due.
Una volta distratta Aika, Harry stava facendo il duro della situazione, chiedendo a Spank perché volesse diventare il Signore Oscuro.
- cosa Harry??? Non si sente niente! Vieni più vicino! Sei a 50 metri da noi!- urlò Ron.
Harry allora deglutì, si alzò e uscì dal suo nascondiglio dietro uno scoglio e si avvicinò di un paio di metri.
- ho detto: perché Spank vuoi essere il Signore Oscuro!- urlò Harry.
- cosa? Perché mangia il pane duro??- chiese Ron, capendo ovviamente male.
- nooo! Perché vuole diventare Signore Oscuro!- ripetè Harry.
- ehhh?? Perché vuole andare contro un muro???- chiese di nuovo Ron.
Harry si avvicinò ancora di più. Ormai era a un metro dai due che continuavano a lottare.
- ho detto PERCHE’ VUOLE DIVENTARE SIGNORE OSCURO SPANK!- urlò Harry a pieni polmoni.
- e va bene, non c’è bisogno di gridare… rispondi stupido cane!- disse Ron.
Spank per tutta risposta gli morse la mano e Ron iniziò a saltare dal dolore e a cercare di staccare il cane. Spank si staccò quando Ron tentò di lanciarlo, e finì dentro l’acqua alta del mare.
- ritornerà…- disse convinto Ron.
Passarono 10 minuti…
- sta tornando… me lo sento…- disse Ron.
Passò mezz’ora…
- dimmi che torna… ç______ç – ormai Ron ci si era affezionato.
- Ron, Spank è andato in un bel posto… si chiama paradiso dei cani…- tentò di spiegargli Harry in modo meno traumatico possibile.
- è morto?- chiese Ron.
- si… ma nel tuo cuore sarà sempre vivo…- disse Harry, dandogli due colpetti sulla spalla.
- cavolo… dovevo mordergli IO la mano… era il mio turno… codardo…- disse Ron, riferendosi a Spank.
Harry cadde gambe all’aria con questa espressione: -________________-
Tornarono Mary, Hermione e Aika.
- dov’è Spank?- chiese la bambina.
- oh, Spank… povero Spank… però ora è felice… si trova in un bel posto chiamato il Paradiso dei Cani…- disse Harry, ricominciando il discorso che aveva fatto prima a Ron.
- è morto?- chiese Aika spiccia.
- si, ma nel tuo cuore sarà sempre vivo…-
- finalmente! Così quello stupido cane non mi farà più venire il mal di testa quando parla…- disse Aika.
- ok, noi togliamo il disturbo, grazie…- disse Hermione, trascinando i due ragazzi, mentre Mary faceva di tutto per evitare che la sabbia entrasse nelle sue scarpe nuove.