Io: Amore ma devi proprio andare? 

Zayn si avvicinò e prese il mio viso tra le sue mani facendo unire le nostre fronti. 

Zayn: Tesoro lo so che hai paura, fidati di me, andrà tutto bene. 

Io: Come faccio a non avere paura? Stai partendo per l'Iraq Zayn, potresti non tornare mai più.

Dissi ormai con le lacrime agli occhi, rivolgendo lo sguardo a terra.

Zayn: Amore guardami, non piangere, sono stato allenato per questo, i miei fantastici muscoli, il mio ciuffo e la mia impeccabile mira mi aiuteranno.

Fece un sorriso, uno di quelli che amavo alla follia.

Io: Quanto sei scemo, mi mancheranno queste battutine. 

Zayn: E a me mancherà il tuo sorriso. 

Arrossii leggermente, lui mi prese il viso e mi diede un leggero bacio sulle labbra. 

Io: Mi mancherà sopratutto svegliarmi la mattina e non trovarti nel letto accanto a me a dormire come un ghiro. 

Zayn: Allora che ne dici se stanotte dormiamo abbracciati l'uno all'altro? Domani vorrei che mi accompagnassi in aereoporto. 

Io: Scherzi? Certo che ti accompagno bello mio. 

Il mattino seguente ci svegliammo all'alba, ci preparammo e andammo in aereoporto come pianificato. 

Ero parecchio agitata, ero sicura che in pochi minuti sarei scoppiata a piangere. 

Come avrei fatto a resistere 6 mesi senza il mio pakistano? 

A distrarmi dai miei pensieri fu una voce metallica che chiamò il volo di Zayn.

Ed eccoci qui, il momento tanto temuto era arrivato. 

Zayn: Amore per favore non piangere, lo sai che ti amo più della mia stessa vita. Ti prometto che torno cosi potremmo farci una famiglia, come hai sempre desiderato, lascierò questo lavoro ma ti prego sii forte.

Ormai anche lui era con le lacrime agli occhi. 

Io: Va bene amore mio, ricordati che me l'hai promesso. Ti amo da morire.

Ci avvicinammo insieme e ci scambiammo un lungo e passionale bacio. 

Chi l'avrebbe mai detto che sarebbe stato l'ultimo?!

 

Due settimane più tardi. 

Non ho notizie di lui, non so nemmeno se sta bene. 

Ha deciso all'improvviso di lasciarmi sola pur sapendo di quanto io sia fragile agli occhi degli altri.

Lo so che non è colpa sua, il suo lavoro non mi è mai piaciuto.

Gliel'ho detto un milione di volte di rifiutare, avevo paura per lui. 

Poi lo guardavo negli occhi, lui amava quel lavoro, mi diceva sempre che era quello adatto a lui.

Così acconsentii, lo lasciai andare controvoglia.

è straziante stare da sola tutto il giorno, tutti i giorni.

Non averlo vicino a me mi uccide.

Ci sentivamo spesso per telefono, lui mi chiamava ogni volta che poteva e sentire la sua voce mi rasserenava perchè sapevo che stava bene. 

Stranamente oggi non ha telefonato, forse è in missione non saprei, ho paura. 

Per distrarmi decido di uscire fuori a raccogliere la posta. 

Cerano 3 buste: due bollette e una da parte dell'esercito. 

Il mio cuore si fermò e raggelai. 

Tornai in casa correndo, mi chiusi dentro e aprii la busta. 

Si era verificato quello che più temevo. 

Le gambe non mi reggevano più cosi caddi per terra con lo sguardo perso. 

Iniziarono a inumidirmisi gli occhi fino a diventare delle vere e proprie cascate di lacrime.

Nella lettera c'era scritto che a causa di una granata Zayn non ce l'aveva fatta. 

 

Un mese dopo. 

Ormai ero diventata depressa, non mangiavo, non dormivo ed ero chiusa in casa. 

Non uscivo mai, ero dimagrita parecchio e i miei occhi erano sempre gonfi a causa dei pianti. 

La notte era il momento più brutto della giornata, mi stendevo sul letto e mi sfogavo piangendo pensando a tutti i nostri ricordi. 

6 anni di fidanzamento non sono facili da dimenticare. 

Iniziavo dal primo incontro, poi al primo bacio ed infine alla prima volta. 

Pensavo a tutti quei momenti felici e tristi passati insieme, come una famiglia. 

Non volevo vedere nessuno, persino i nostri amici più intimi, mi ricordavano troppo lui. 

Non avevo nessuno a farmi compagnia, a consolarmi, ero io che allontanavo tutti.

Ho pensato un paio di volte a farla finita, almeno cosi posso riverlo. 

Poi ci pensavo meglio e mi rendevo conto di essere troppo fifona per farlo davvero. 

 

Due anni dopo. 

Oggi sono esattamente due anni dalla scomparsa di Zayn. 

Difficile dire che mi sono ripresa del tutto. 

Due mesi dopo la straziante notizia mi convinsi ad andare da uno psicologo per farmi aiutare, gli devo molto.

Senza di lui adesso non riuscirei ad immaginare cosa sarei. 

Adesso piango di meno, solo la sera.

Ho ricominciato a uscire con i miei amici, anzi nostri amici, anche loro mi hanno aiutato. 

Non credo che supererò mai del tutto questo trauma, ma adesso sono felice perchè so che lui è questo che vuole da me. 

So che mi sta aspettando ma adesso devo continuare a vivere la mia vita anche se lui avrà sempre un posto speciale nel mio cuore.