Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: himeno chan    30/04/2007    19 recensioni
[AGGIUNTI RINGRAZIAMENTI^^]Sakura e Shaoran hanno un incidente. Li muore ma....sarà davvero così? leggere per scoprire!! e se volete...lasciatemi qualche recensione!!! grazie!! ciao ciao himeno^^
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Li Shaoran, Sakura, Sakura Kinomoto, Un pò tutti | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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***

Leggera.
Si sentiva leggera. Vuota.
Svuotata da ogni cosa, ogni emozione e sensazione.
Sola.
Era sola. Nel buio non riusciva a vedere niente. Non sentiva niente.
Nessuno.
Non c’era nessuno lì con lei.
Una voce.
Lontana. Vaga.
Conosciuta?
Forse si. Forse no.
Le parlava. Voleva dirle qualcosa. Ma lei non capiva.
Una voce.
Più vicina. Più forte. Più chiara.
La conosceva?
Si. Le ricordava qualcuno.
Qualcuno.
Chi?
Perché la chiamava?
Stava bene in quel posto.
Tranquillità. Silenzio.
La tranquillità regnava sovrana in quel posto.
Le piaceva.
Voleva restarci. Per sempre.
Lì non provava niente. Né dolore, né gioia. Nulla.


La Voce.
Ancora.
Svegliati, diceva.
Svegliarmi?
Ma sono sveglia…
Svegliati Sakura. Svegliati. Svegliati. Svegliati.
Sakura?
Chi è ? Chi è Sakura?
Svegliati Sakura. Apri gli occhi Sakura.
Sakura…sono io?
Forse si, io sono Sakura.
Svegliati.
La voce.
La sento più forte. Molto forte.
Vicina. Molto vicina.
Nelle orecchie.
Urla. Adesso urla.
Perché urla?!
Non urlare! Le mie orecchie!!
NON URLARE!!!!
Adesso…adesso sono io a urlare…la smetto….
Ma la voce continua. Sempre più forte. Sempre di più.
SAKURA SVEGLIATI!!
APRI GLI OCCHI SAKURA!!!!
E lei obbedì, senza rendersene conto.

***

La giovane Sakura Kinomoto aprì gli occhi con molta fatica. Impiegò vari secondi per mettere a fuoco ciò che la circondava.
Si trovava in una stanza dalle pareti bianche. La riconobbe quasi subito.
Era una stanza d’ospedale.
Si mise a sedere sul letto dalle candide lenzuola, cercando di ricordare come ci era arrivata.
In quel momento la porta venne spalancata.
Sulla soglia apparve una ragazza sui diciassette/diciotto anni, con lunghi capelli neri lasciati sciolti sulle spalle, e grandi occhi blu, che si riempirono di lacrime al solo vederla.
La ragazza corse ad abbracciarla, piangendo.
-Sakura…Sakura ti sei svegliata!!-
La Card Captor sorrise alla sua migliore amica, Tomoyo Daidouji.
-Ciao Tomoyo…- mormorò stancamente. –Perché sono qua? Cosa mi è successo?- chiese curiosa.
Daidouji abbassò lo sguardo. Sembrava triste.
La giovane cattura carte ebbe un capogiro. Serrò gli occhi con forza e, come in un film, vide ciò che le era successo. Rivide l’incidente che l’aveva mandata in quel posto.
Il semaforo. Lei ed un'altra persona. La macchina.
Ma…chi era insieme a lei quando era successo?
Un lampo e…
-Shaoran!!!- gridò con tutto il fiato che aveva in gola.
Si voltò verso l’amica, che ancora non la guardava.
La prese per le spalle, scuotendola violentemente, per quanto le sue poche forze glielo consentivano.
-Shaoran….cosa gli è successo? Dov’è? Sta bene?-
Ma Tomoyo non rispose, e continuò a tenere gli occhi bassi.
-Dannazione rispondi!!- sbraitò Sakura disperata.
-Sakura…lui è…è…morto…per salvare te…-
La ragazza dai capelli corti lasciò cadere le braccia sul letto, abbandonate. Cominciò a piangere, senza darsi alcun freno.
-Shaoran…-singhiozzò, affondando il viso nel cuscino, cercando di nascondere il pianto.
Inutile. Anche se non era possibile vedere il volto, il corpo sussultava ad ogni nuovo singhiozzo.
Qualcuno bussò alla porta, ma lei non ci badò, per niente interessata al nuovo arrivato. Sentì la voce di Touya chiamarla; ma per lei era solo un richiamo lontano, che non ascoltò.
“Shaoran…non puoi essere…essere…non puoi avermi lasciata sola…ho bisogno di te…”
Era triste. Sentiva il dolore partire dal profondo del cuore, troppo violento ed intenso per poterlo sopportare.
Con il cuore a pezzi e gli occhi gonfi, si addormentò, stremata dal tanto piangere.
E sognò.

***

Svegliati.
Ancora quella voce. Perché?
Sakura per favore, svegliati.
Adesso piange. Perché? Perché piange? Io sono sveglia.
Ti prego Sakura. Fallo per me.
Fare cosa? Cosa devo fare per te, chiunque tu sia?
Svegliati.
Perché? Se mi sveglio…lui non ci sarà, e soffrirò. Soffrirò ancora.
Svegliati! Svegliati! Svegliati! Svegliati! Svegliati! Svegliatiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!

***

La Card Captor aprì gli occhi di scatto, destandosi bruscamente.
Si passò una mano sulla fronte sudata. Sentì qualcosa di bagnato sfiorarle il viso. Con un dito carezzò lievemente una guancia, e solo allora si rese conto di star piangendo. Di nuovo. Ancora.
Richiuse gli occhi, ma le lacrime continuarono a scorrere lente ed amare, ricordandole di aver perso molto più di un amico. Con lui, era morto anche il suo cuore. Non sarebbe più stata in grado di amare nessuno come aveva, e ancora amava, lui: Li Shaoran.

Erano passate tre settimane dall’incidente, quando Sakura rientrò a scuola.
Il padre e Touya avevano cercato di convincerla a restare a casa ancora per un paio di giorni. In fondo, era uscita dall’ospedale da soli tre giorni; ma la giovane Kinomoto era stata irremovibile sulla sua decisione.
Voleva far qualcosa. Tenere impegnata la mente, per non pensare a lui. Quelli, erano stati tre giorni lunghi ed interminabili, valsi solo ad acuire il suo dolore. E, se continuava a pensarci, sarebbe morta per la troppa sofferenza.
Appena entrata in classe, tutti i suoi amici la circondarono. Rika, Naoko, Yamazaki, Chiharu e Tomoyo; tutti preoccupati per lei. C’erano tutti. Infatti, anche se erano all’ultimo anno del liceo, avevano continuato gli studi assieme. La loro era un’amicizia destinata a durare.
-Ciao Sakura-chan, come stai?- chiese Rika.
La ragazza però, non rispose. Superò il gruppo dei compagni e andò a sedersi al suo posto, senza proferir parola.
Dal momento in cui Tomoyo le aveva dato la terribile notizia, aveva parlato poco e niente. Mangiava a stento, e stava sempre chiusa in camera sua, al buio, stesa sul letto, stringendo a sé l’orsacchiotto che Li le aveva regalato molti anni prima, poco prima di partire per Hong Kong.
-Ragazzi,- disse Daidouji –non prendetevela per come si comporta…lasciamola stare per un po’…ha solo bisogno di tempo…-
Gli altri annuirono, comprendendo la delicatezza della situazione.

Ma i giorni, le settimane passavano, e la situazione non cambiava per niente. La Sakura allegra e spensierata che tutti conoscevano era sparita. Morta in quel incidente insieme al bel cinese. Insieme all’amore della sua vita, lasciando al suo posto una ragazza completamente diversa; sempre triste e cupa, senza voglia di vivere.Vuota.

***

Un ragazzo ed una ragazza stavano passeggiando mano nella mano lungo un bel viale alberato. Chiacchieravano tranquilli, ed ogni tanto si scambiavano teneri sorrisi, che solo le persone innamorate riescono a rivolgere all’amato.
Entrambi si fermano vicino al semaforo pedonale rosso, aspettando che diventi verde.
Quando cambia colore, la ragazza dai corti capelli castani va avanti, senza accorgersi di una macchina che va verso di lei a tutta velocità. Il ragazzo corre verso la fidanzata, spingendola avanti, allontanandola dal pericolo, ma l’auto lo prende in pieno, prima che si possa spostare dalla sua traiettoria. Un urlo, poi nulla.

***

Sakura aprì gli occhi, mettendosi a sedere sul suo letto.
Erano passati due mesi dall’incidente, ed ogni notte, da allora, lo riviveva nei suoi sogni, ed ogni volta temeva d’impazzire nel vedere Shaoran morire di fronte ai suoi occhi, senza che lei potesse far nulla per impedirlo. Poi, c’era quella voce. Continuava a tormentarla tutte le sere. Le chiedeva, la pregava di svegliarsi. Sempre con maggior enfasi. Piangeva. Urlava. Si disperava.
Ma lei non riusciva a capire cosa doveva fare. Si ristese, cercando di ricordare dove aveva sentito quella voce. Pensandoci e ripensandoci, si addormentò di nuovo. Ma il suo, fu un sonno agitato.

***

Svegliati. Per favore.
Perché?
Ho bisogno di te. Svegliati.
Chi sei? Perché hai bisogno di me?
Svegliati. Resta con me. Non te ne andare.
Ma io sono qua…
Apri gli occhi. Voglio vederli. Ancora.
Questa voce…la conosco…
Svegliati.
E’ la sua. La riconoscerei fra mille. Mi riscalda il cuore solo sentirla.
Svegliati.
Come posso fare?
Svegliati. Torna da me. Non lasciarmi.
Sei stato tu a lasciarmi. Da sola. Per sempre.
Svegliati. Svegliati e sorridi.

Un rumore. Diverso.
Come un risucchio.
Cado. Sto cadendo nel vuoto. Non posso fermarmi. Cado. Senza ribellarmi.
All’improvviso, mi fermo. Galleggio. Com’è possibile?
Buio.
Poi una strada.
Dall’alto. La guardo dall’alto, come se la stessi sorvolando.
Due ragazzi.
Un ragazzo ed una ragazza.
Si tengono per mano. Credo…
Questa scena l’ho già vista. Già vissuta…
Il ragazzo va avanti.
Una macchina che corre a tutta velocità.
La ragazza va verso di lui.
Lo spinge lontano, per salvarlo.
L’auto la colpisce.

Non può essere!!!! Ma come…
Io…Io?...Io sono stata investita, e non Li? Ma…tutto ciò è possibile?
Io…si…io sono stata investita, e non Li.

Un lampo di luce. Accecante.
Chiudo gli occhi, per ripararli dalla luce improvvisa.

Ancora la sua voce che mi chiama.

Sakura svegliati! Svegliati! Torna da me! Ho bisogno di te!! Svegliati!!
Si…si Shaoran…non so come…ma riuscirò a svegliarmi…per te!

Vedo un punto. E’ di fronte a me.
Si allarga.
Diventa sempre più grande. Sempre di più.
Mi avvolge.
Mi avvolge completamente.
Tiii. Tiii. Tiii. Tiii. Tiii.
Cos’è questo rumore? Forse…
Tiii. Tiii. Tiii. Tiii. Tiii. Tiii. Tiii. Tiii.
Un macchinario? Può essere? Si…perché no…
Vedo qualcosa.
Una sagoma. Di fronte a me.
Diventa più nitida.
Vedo il volto. Il suo volto.
Perché è lui. I capelli castani. Corti. Gli occhi ugualmente castani. Dolcissimi. E quelle morbide labbra che molte volte mi hanno baciata, ora mi sorridono. E anche io gli sorrido.

***

Sakura aprì gli occhi, lentamente, dopo vari mesi di coma.
Vicino al letto d’ospedale, seduto su una sedia bianca, c’era Shaoran. Sorride felice mentre guarda la giovane Card Captor aprire i suoi bellissimi occhi smeraldini.
-Sakura…- mormora, ma la voce gli si spezza per l’emozione. Prende fiato, poi continua. –Ti sei svegliata…finalmente…-
Lacrime di gioia cominciano a scorrere lungo le guance della ragazza, mentre si mette a sedere, felice di saperlo vivo. Il suo sguardo non abbandona il suo per un istante.
Il ragazzo si alza, e si siede sul bordo del letto, vicino all’amata. Lei gli circonda la vita con le braccia, stringendolo a sé, come a non volerlo lasciare mai, per nessun motivo. Adesso sapeva cosa avrebbe provato senza di lui, e non voleva provare di nuovo quelle orribili sensazioni di morte nel cuore e nella mente.
-Ti Amo.- gli sussurra all’orecchio.
Il ragazzo arrossisce lievemente, mentre ricambia l’abbraccio.
-Anche io Ti Amo Sakura.-
“Mai…non mi stancherò mai di dirtelo Shaoran. Ti amo…ti amo più della mia stessa vita.”
E mentre le loro labbra si incontravano in un dolce e tenero bacio, in cui era racchiuso tutto il loro amore e tutta la sofferenza provata fino a quel momento, i loro cuori urlarono al mondo intero la loro unione, che sarebbe durata per sempre.

Finché morte non li separi…

***

  
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