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Autore: Hannanas    19/10/2012    0 recensioni
Day 1: Cooper + Klaine: Private Lessons
Day 2: Roomates Klaine: All night Long
Day 3: Heroes!Klaine: Duel !
Day 4: Skank/Nerd Klaine: Nerds and Cigarettes
Day 5: Photographer/Model: You are my Dream
Day 6: Dalton Klaine: Funeral party
Day 7: Winter in NY Klaine: Central Park...
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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bedaggio ostico Day 3: Heroes!Klaine
Titolo : Duel !
Rating : giallo
Avvertimenti : corossover ( X-Men )
Autore: Hannanas (ancora una volta io u.u)



Ok , il tema mi ha messo parecchia difficoltà , anche perchè ho cambiato idea circa una dozzina di volte ...Spero che il risultato non sia deludente ( viste le recensioni positive , ah ! Grazie a saechan e a M3dialuna x3 ) … Mi sono liberamente ispirata all'universo X-Men , di cui ho preso solo qualche nota per creare un ambientazione nuova ( giusto per puntualizzare , non centra assolutamente niente con la serie ) .Chiedo perdono in ginocchio per il ritardo MOSTRUOSO e
concludo le premesse aspettandovi a fondo pagina !

 

La sala degli allenamenti della “Scuola C. Xavier per giovani Dotati” era vuota...
Solo un ragazzo era rimasto li dopo le lezioni , al buio .
In un angolo di quella stanza attrezzata da super-palestra, sistemato su di una sedia , stava Kurt Hummel .In silenzio.

I capelli castani perfettamente in ordine e , addosso , la tuta base per gli allenamenti... Uguale per ogni alunno dell' istituto: nera con una grossa e impersonale “ X” bianca stampata al centro del petto.

Una “X”  , come se fosse stato marchiato a fuoco, come un animale da cortile.
Marchiato come : diverso...E no , il problema non riguardava “solo” la sua condizione di mutante.


Blaine imboccò uno dei corridoi che conosceva bene, diretto alla sala per gli allenamenti. Camminava contro la naturale corrente degli altri studenti che , finito l' orario pomeridiano delle lezioni, andavano a svolgere altre attività , uscendo dallo stabile per andare : chi nel dormitorio e chi ( tra i più fortunati ) a casa.
Adorava prendersi quel momento tutto per se, quando le classi venivano avvolte da un religioso silenzio e poteva sfogarsi a modo suo dando ”quattro cazzotti al sacco”...

Era un modo come un altro per allentare lo stress, o anche solo per prendersi del tempo per pensare.
In più , non si poteva mai dire , c'era il caso che (con quell' attività extra) la sua mutazione si sarebbe completata.
Ancora non era riuscito ad individuare quale , con precisione , fosse il suo potere principale:
aveva già verificato di possedere un' agilità sovrumana ,così come dei riflessi fulminei , le  sue doti da lottatore non erano innate ma l' allenamento (collegato con il suo primo potere) lo aveva reso un eccellente combattente...Tuttavia , non era ancora stato identificato idoneo per poter partecipare ad una missione o essere inserito in una squadra ; tutto era stato “congelato” a quando si sarebbe mostrato il suo potere principale...E su quello , Blaine , non aveva nessun indizio.
Aveva provato ad allenarsi per la telepatia e la telecinesi , la metamorfosi volontaria , il controllo degli elementi ...Niente, il vuoto più totale. Aveva blande capacità di auto rigenerazione ma , se gli avessero sparato in fronte , non si sarebbe certo rialzato dicendo “ tranquilli ragazzi ! Sto bene “.

Kurt considerava , il suo , il potere più inutile del mondo:
era un elementalista che poteva ricreare il ghiaccio grazie alla percentuale di acqua che era contenuta in tutte le cose, aria compresa... Potendo scegliere un potere avrebbe preso la rigenerazione spontanea , si sarebbe risparmiato tutti i suoi trattamenti idratanti per la pelle.
Sospirò , lasciando uscire un po' di frustrazione dai suoi polmoni.

I professori non erano sicuri che quello fosse il suo potere principale, dai test che avevano condotto , era stato rilevato che aveva una certa familiarità con i metalli ( che reagivano con una certa intensità in sua presenza ) e che aveva una predisposizione ai poteri telepatici...Ma niente si era mai concretizzato in quei duri mesi di allenamento.

Forse quella scuola non era il suo posto...Forse il suo posto non era da nessuna parte. Alzò i piedi da terra e rannicchiò le ginocchia sotto al mento. Chiuse gli occhi andando a stringersi le gambe con le braccia...Sarebbe voluto rimanere li  su quella sedia , appallottolato come un riccio indifeso,  per sempre.

Blaine aprì , senza troppi riguardi , la porta della stanza ormai deserta. Lasciò la sua cartella a pochi passi dall' entrata e cercò , a tentoni , l' interruttore generale.
Nonostante fossero solo le sei e mezza , la stanza era avvolta da una fitta oscurità  dato che i vetri delle finestre erano stati affumicati ( in quei giorni ci facevano lezione dei ragazzi che manipolavano le molecole luminose o che possedevano una bio-luminescenza ) e  dato che il sole , all' esterno della costruzione , stava già tramontando.

*Clik*

La luce dei neon  illuminò il viso di Kurt che , in qual momento , alzò di scatto la testa.

Gli occhi castani di Blaine si erano incantati a fissare quelli celesti di un altro ragazzo...Non si era fermato ad osservare chi fosse, quelle due gemme blu l' avevano lasciato completamente stregato.

Kurt , colto alla sprovvista , si era rifugiato nello sguardo dello studente appena apparso... Non si era fermato ad osservare chi fosse, era stato rapito da un paio di occhi castani , caldi e rassicuranti , ed era rimasto seduto al suo posto , nonostante desiderasse solo correre via o sparire.

<Scusa...Pensavo che l' aula fosse vuota...> disse Blaine prima di fare un passo all' indietro , senza  però riuscire a sottrarsi a quell' occhiata magnetica che stava durando davvero troppo.

<Io-hemmm... Me ne stavo andando> si affrettò a dire Kurt , parlando praticamente insieme a Blaine. Si alzò in fretta, portandosi d' istinto le mani a lisciare inesistenti pieghe sulla tuta aderente.
Abbassò gli occhi.

Blaine , riavutosi da quel contatto visivo ipnotico , osservò l' altro studente. Lo aveva visto qualche volta agli allenamenti delle matricole : nonostante fosse più grande di lui di un anno era arrivato all' istituto da soli sei mesi , mentre Blaine era li dentro da circa due anni...
Ce lo avevano sbattuto i suoi altolocati genitori :

gestire un figlio “ fenomeno da baraccone e frocio”  era una prospettiva che non li allettava per nulla. Era dannoso per l' immagine professionale di suo padre e , sua madre , mai si era interessata veramente a lui. Nemmeno Cooper , suo fratello , poteva cambiare le cose, nonostante desiderasse che , quantomeno , Blaine venisse rispettato quando era a casa ; i litigi e le scenate erano diventati insopportabili. Lo avevano mandato via , lontano.
Erano due settimane che Cooper non gli scriveva più lettere o mail , non lo cercava nemmeno più al telefono. Alla fine , anche lui , lo aveva dimenticato.

< Sei ...Herr... Kyle? > C' era una “K” nel suo nome, Blaine ne era sicuro...

< No , Kurt...>
Il castano rialzò gli occhi rispondendo velocemente in tono piatto . Il ragazzo sulla porta portava la sua stessa tuta , era una matricola.
In quella scuola , il percorso delle matricole , terminava quando il processo di mutazione degli studenti si sviluppava del tutto con la comparsa definitiva dei loro poteri...
Quindi era di durata MOLTO variabile.
Lo osservò con attenzione : sei chili di gel tra i capelli , statura scarsa , bel sorriso. Doveva essere... < Tu sei Blaine vero?> .
La sua era praticamente una domanda retorica.

<Si> annuì il moro <Kyle – Kurt ,insomma , mi ci ero avvicinato> Blaine ridacchiò appena
cercando di edulcorare la figuraccia appena fatta, era un disastro con i nomi <Che ci facevi qua al buio?> il suo tono suonò legittimamente interessato.

Che venisse maledetta la genuina curiosità di quel ragazzo “ Gli affaracci miei! “ avrebbe voluto rispondergli Kurt .
Si sentiva a disagio da sei dannatissimi mesi in quella scuola: ci era praticamente fuggito.

Dopo la morte di sua madre non aveva avuto il coraggio di affaticare il cuore , già pesante e malato , di suo padre e , per vergogna di se , era semplicemente scappato di casa. Non aveva mai avuto il coraggio di parlargli dei suoi poteri...O della sua omosessualità.
Il rimorso e la sensazione di aver sbagliato tutto lo torturavano da quando aveva chiuso la porta di casa con l' intenzione di non tornarci mai più .
Avrebbe davvero voluto rispondergli male ,  ma le sue parole furono sorprendentemente sincere
< Scappavo da me stesso...>
il tono era cristallino e terribilmente consapevole ; Kurt fece un alzatina di spalle  e tornò a guardare  il pavimento < Ti lascio allenare in pace...Scusami> concluse prima di cominciare a camminare verso il ragazzo dagli occhi castani, che ora lo stava fissando allibito.
Lo superò  e  si ritrovò nel corridoio principale della struttura, diretto all' uscita.

Blaine riuscì solo a ribattere con un confuso < O-ok... Grazie ...Ci si vede ! > ricevendo in risposta da Kurt un flebile saluto di circostanza detto con poca attenzione. Blaine lo seguì con lo sguardo finché di lui non rimase solo l' eco del passo dei suoi stivali per il corridoio.


La mattina seguente , nella stessa aula, stava per cominciare l' ultima lezione del primo semestre delle le matricole. La professoressa Pryde , come di consueto , si era preoccupata di organizzare un evento conclusivo a cui far partecipare tutti i ragazzi della sua classe.
Come tradizione ( ormai lo faceva da due dolorosi anni , Blaine lo sapeva bene ) aveva allestito la sala per ospitare un torneo di lotta tra studenti.

La sua motivazione era profondamente didattica : stimolava i ragazzi e li aiutava a sviluppare i loro poteri in combattimento con i loro compagni... In più la faceva morire dalle risate
( il sadismo della professoressa , nei confronti dei suoi studenti , era noto a tutti )

Kurt era agitatissimo ,era la prima volta che partecipava e non sapeva che aspettarsi , rimaneva in piedi ( in riga con le altre 26 matricole ) ad osservare con sguardo vitreo un ampio cerchio che era stato tracciato con della vernice lavabile nera al centro della stanza.
Gli attrezzi da allenamento e da ginnastica erano stati spostati , così da creare un immenso ed inquietante vuoto attorno a quel ring che ( per il castano ) non prometteva niente di buono.
Kurt se la cavava con le arti marziali ed era un fenomeno con i pugnali Sai...Ma nella lotta libera...Beh, sperava di possedere recondite doti rigenerative.

La signorina Pryde entrò trionfante nella sala per gli allenamenti, sfoggiando la sua nuova tuta   nero/violacea dotata di ampio mantello. Tra le mani un porta-documenti , di quelli con la molletta di metallo, blu ed un paio di occhiali da lettura sulla punta del naso.

<Bene ragazzi! Siete pronti a cominciare?> l' entusiasmo della giovanissima super-professoressa avvolse i ragazzi presenti che , con un moto di tetra resa , sospirarono in coro ...Come se nessuno di loro fosse contento di essere in quel malaugurato luogo per quello sciagurato evento (che avrebbe spedito il 90% di loro in infermeria).
Forse la Pryde doveva solo uscire a salvare persone o sconfiggere super cattivi un po' più spesso...

< Ho fatto le coppie per il torneo...Quest' anno non estrarrò i nomi a sorte. Dopo l' impressionante percentuale di infortuni gravi dell' anno scorso ...>

Kurt deglutì rumorosamente. Blaine si portò d' istinto una mano alla spalla sinistra , la cicatrice del torneo dell' anno prima fortunatamente era già sparita.

<... Il direttore mi ha consigliato di creare , per i duelli , delle coppie equilibrate per i primi round, almeno per permettere a tutti di rimanere interi e avere la possibilità di lottare per più di cinque minuti.>

Blaine lanciò un occhiata alla classe...Un viso , pallido come la calce , svettava tra gli altri: era il ragazzo del giorno prima. Gli occhi azzurri di Kurt erano colmi di quello che , a tutti gli effetti , era terrore. Blaine sorrise senza accorgersene , era da quando Cooper non gli scriveva più che non lo faceva.

< Quindi , ci divideremo in tre gruppi di lottatori : quelli che si scontreranno adesso , durante l' orario della mattina , quelli che lotteranno durante l' orario pomeridiano e , per la finalissima , quelli che si scontreranno questa sera , dopo cena , davanti agli studenti degli altri anni...Così avremo un po' di tifo > la professoressa , per tutto il tempo , era rimasta con il naso incollato al foglio del suo programma , gesticolando con la mano sinistra ( libera dalla presa del porta-documenti ) che , sulla conclusione della frase , alzò in aria chiusa a pugno per accompagnare quelle sue ultime parole con un grido infantile e carico di aspettativa < Yeeeeeeeh! > ... Tutti tranne i nuovi arrivati c' erano abituati: la Pryde , quando si nominavano tifo e lotta , regrediva ad uno stato mentale adolescenziale.


<Ora , chiamerò una coppia alla volta – giusto per mantenere la suspance - , raggiungerete il cerchio e avrete tre round da cinque minuti per stendere il vostro avversario...In caso di parità verrete esclusi dalle manche successive ma prenderete comunque una nota di merito>
la Pryde odiava gli incontri che si concludevano in parità , al punto da eliminarli dal suo torneo ( dove era libera di fare le SUE regole ). Lei voleva : dolore , sangue e lacrime...In maniera puramente figurata , si sperava.

Le prime sette coppie di studenti si affrontarono senza troppi intoppi. Lividi e abrasioni sulle ginocchia erano i danni “ più letali “ che si erano fino a quel momento registrati. Kurt aveva ripreso a respirare tranquillamente, nessuno di quei ragazzi aveva poteri tanto sviluppati da risultare pericolosi , e lui si sapeva gestire piuttosto bene ; avrebbe congelato il suo avversario al pavimento e avrebbe aspettato lo scadere del tempo soffiandosi sulla punta delle dita: come una vera Diva.
Hummel non era nel suo periodo migliore , ma ciò non cancellava la sua aura divina d' inarrivabile stile.

E fu proprio il suo cognome il primo ad essere chiamato per l' ottava coppia di lottatori:

<Hummel e...> Kurt si mosse verso il cerchio con un briciolo di sicurezza di facciata ed il cuore più tranquillo mentre la Pryde ancora aveva gli occhi sulla lista. Sembrava annoiata agli occhi di Kurt, nessuno si era fatto male sul serio o aveva conseguito una schiacciante vittoria...Il castano alzò le spalle : le psicopatie della professoressa del corso delle matricole non gli interessavano sul serio.
< ...Anderson .> Annunciò in fine la donna con tono piatto e senza alcuna enfasi.

Raggiunto il centro del ring Kurt guardò il suo avversario venirgli in contro. Gli occhi nocciola di Blaine si fusero nuovamente con i suoi...Come mai si sentiva così a disagio?

Blaine sentì improvvisamente le farfalle nello stomaco...Ripensò alle parole di Kurt “ scappo da me stesso...” chissà quali problemi aveva quel ragazzo, forse ( dopo l' incontro ) avrebbe dovuto provare a parlarci...Forse non aveva ancora i poteri adatti a salvare il mondo , ma avere l' innegabile impulso di “salvare” chi è in difficoltà fa parte dei sintomi della sindrome da : super-eroe.

< Al via farò partire il cronometro...Pronti? Ok...VIA!>

Non avevano degnato nessuno di uno sguardo...Erano rimasti li immobili a scrutarsi , ognuno immerso nei propri pensieri...Un contatto sfacciato ed un po' troppo “intimo” per quell' occasione.
La Pryde posò gli occhi sul cronometro...Erano già passati dieci secondi e nessuno dei due si era mosso.
Alzò le pupille strette su i due ragazzi inarcando il sopracciglio destro; aprì la bocca per dire qualcosa ma , giusto in quel momento , i due si attaccarono. Distese le labbra in un sorriso ed andò a poggiare entrambe le mani occupate in grembo.

Insieme  , come se lo avessero decretato , i due ragazzi si erano mossi manifestando i loro poteri ( unica arma , assieme alla lotta libera , concessa nel duello):

Kurt creò dei frammenti di ghiaccio di piccole dimensioni e le diresse verso Blaine che , grazie alla sua stupefacente agilità , le schivò con un elegante capriola in avanti.
 Kurt arricciò il naso : ok , era bravo , ma non era certo PIU' bravo di lui. Si corsero incontro , decisi ad affrontarsi direttamente. Blaine caricò il pugno destro e lo diresse allo stomaco di Kurt...Che lo schivò per puro miracolo. Si scambiarono un altro sguardo , Kurt di sorpresa e Blaine d' intimidazione. Kurt sfruttò il minuscolo vantaggio su Blaine per appoggiargli entrambe le mani sulla testa, fu puro istinto.

Fu come se , dentro al cranio di Blaine , avesse cominciato a nevicare: il freddo atroce che scaturiva dalle mani di Kurt gli stava penetrando la cute...E non in senso figurato: un velo denso di aculei ghiacciati si era conficcato in una superficie estesa del corpo del più piccolo : andava dalla fronte alle scapole e bruciava da impazzire. Gli scappò un piccolo gemito.

Il sorriso della Pryde si allargò a dismisura: forse l' idea del preside non era stata così male...

Blaine chiuse gli occhi e piegò le ginocchia, ruotando sul piede sinistro, stese la gamba destra, rigida come una trave di legno...Non sapeva nemmeno lui cosa stava facendo, seguì il suo X-istinto e la sua adrenalina. Un calcio raggiunse l' interno del ginocchio sinistro di Kurt che finì a terra. Blaine passò rapidamente una mano tra i capelli, spezzando sotto le dita le basi degli aculei ghiacciati mentre si riportava in piedi...Continuavano a fargli male comunque.
Blaine non era nemmeno rallentato ! Lo aveva sbattuto per terra come un sacco di patate: quelli erano stati sei mesi di sacrifici e di fragilità psicologica inaccettabile ! Kurt non si sarebbe fatto spiaccicare così facilmente.
Blaine , mentre si lanciava con un salto su Kurt a terra, rallentò il suo secondo pugno ( preparato con la mano sinistra) appena vide il pericoloso avvampare delle guance del ragazzo più alto...Lo centrò comunque sulla guancia destra, ma con meno potenza di quella che aveva preventivato.
Kurt vide le stelle , ma si riprese in fretta ( aveva ricevuto cazzotti peggiori in vita sua )...Alzò il ginocchio sinistro deciso a piantarlo , come ringraziamento , nel fegato del moro, ora sopra di lui...Ma quello , con un altra capriola da funambolo , si era scansato , finendo a terra a sua volta. Ora erano allo stesso livello.


I ragazzi , seduti a terra in attesa di essere chiamati o intenti a medicarsi abrasioni e lividi , erano a bocca aperta...Quei due sembravano avere davvero un motivo per pestarsi...O per lottare.


Kurt era arrabbiato...
Blaine aveva il cuore pesante... Tutti e due erano davvero molto frustrati. Nessuno dei due voleva perdere.
Blaine fu il più veloce a portarsi sulle ginocchia , prese Kurt per le spalle e lo portò a quattro zampe , trascinandolo a se e alzandolo di peso.
La testata che Blaine  appioppò a Kurt lo fece tentennare per la seconda volta. Blaine lo lasciò cadere , all' indietro , sulla schiena lasciando la presa delle sue mani sulle spalle del castano.

Kurt si trovò a fissare il soffitto... < Va bene ...Vuoi il gioco pesante?> borbottò tra se e se il ragazzo ( suoi occhi brillarono di un azzurro uniforme e intenso); Kurt si appoggiò sulle mani e si rialzò.

Blaine , che si era già rialzato , fece un passo indietro; gli occhi di Kurt stavano bruciando:
 piccole fiamme di luce , color blu ciano , balenavano negli occhi del ragazzo più grande, senza lasciar distinguere il bianco dalla pupilla, irradiando una specie di nebbia fredda che si abbandonava ad un piccolo moto ascensionale, come quando si apre un freezer e si guarda in controluce .

Blaine si sentì rabbrividire e portò gli occhi sulla zona interessata: le sue mani che ,strette  entrambe a pugno , erano sbiancate. Gli facevano male per il freddo che avvertiva e non riusciva a controllarne i movimenti...Si stava congelando!
Kurt alzò il braccio destro in direzione di Blaine , l' indice ed il medio della sua mano erano puntati su quelle dell' avversario: stava sfruttando l' acqua che c'era nel corpo di Blaine; in più il sangue era un liquido , giusto?

Blaine alzò gli occhi con un piccolo moto di paura  su quello che ora sembrava più un demone delle nevi che il ragazzo indifeso e abbandonato ai suoi pensieri di quella stanza buia : il labbro inferiore spaccato ed un livido che cominciava a sbucare su quella guancia delicata...Si sarebbe permesso di dispiacersi se ora , i crampi dell' ipotermia , non gli stessero avvolgendo anche gli avambracci.

Kurt fu insospettabilmente più veloce. Gli rese il pugno in faccia dopo essere corso in contro al ragazzo più piccolo che era rimasto basito ( con più cattiveria  e forza di Blaine ad essere sinceri ) e lo sbilanciò.
Blaine si riprese abbastanza in fretta per mettersi di profilo compiere un salto laterale , atterrando a piedi uniti al centro del petto di Kurt. Blaine ricadde sulle mani...Un altro lamento venne soffocato mentre le dita congelate si frapponevano tra lui ed il suolo per consentirgli di non cadere sul pavimento e rialzarsi , sfruttando l' energia cinetica del colpo appena inferto al castano.

Kurt atterrò sulla linea del campo, altri due centimetri e sarebbe uscito dal ring , perdendo.

La Pryde assottigliò lo sguardo: Hummel stava mostrando un livello di avanzamento nei suoi poteri. L'ottava coppia si stava malmenando da , esattamente , 4 minuti e 23 secondi...Di solito entro i primi cinque minuti qualcuno si era già arreso o era finito al tappeto... Rimase interdetta a considerare ciò che stava avvenendo sotto i suoi occhi, indecisa su cosa fare: fermarli prima che si massacrassero o attendere?

Kurt intanto si era già rialzato  e stava correndo verso Blaine che , agilmente , si era portato in piedi prima di lui. Entrambi caricarono un pugno , raggiungendosi , e si colpirono.

Un sonoro *stok* rimbombò nella sala, unito ai rumori dell' incontro , mentre tutti gli altri rimanevano attoniti. I loro pugni si erano scontrati , l' uno contro l' altro. La mano sinistra di Blaine , già compromessa , si staccò subito da quel contatto...Mentre , Kurt , era già pronto con la mano successiva per colpire il moro.

Blaine chiuse gli occhi e l' unica cosa che riuscì a pensare fu “ ti prego , non sul naso!”.

Kurt sbagliò il colpo...E non perchè Blaine aveva fatto qualche mossettina alla Roberto Bolle...Ma perchè era sparito!
Con un sonoro *krac* il ragazzo era svanito in una nuvola di fumo nerastro sotto gli occhi di tutti.


La Pryde saltò sulla sedia < Vai così Anderson!> esclamò tra se e se , coperta dalle esclamazioni di stupore degli altri ragazzi presenti in sala. Blaine aveva scoperto il suo potere principale.
La classe esplose in un boato.

Blaine era riapparso esattamente con le spalle appoggiate a quelle del castano...Ansimante.
I due rimasero immobili per un istante. Il respiro agitato di Kurt unito a quello affaticato di Blaine

< S-sono...Un teleporta! > commentò lui con occhi sgranati.

Era shockato. Il suo potere, quello che tanto aveva cercato , era uno dei più rari di tutti !
Il teletrasporto! In quell' esatto istante sarebbe potuto andare dall' altra parte del globo e ritornare in meno di una frazione di secondo. Si guardò le mani, avevano riacquistato il loro colore normale.
Si voltò e , alzando gli occhi , trovò quelli di Kurt...Normali.
Kurt aveva perso totalmente la concentrazione, non aveva mantenuto i suoi poteri e si era limitato ad osservare Blaine gioire della nuova scoperta. Un piccolo sorriso era nato spontaneo sulle labbra del moro. Kurt era rimasto immobile, forse più sorpreso di tutti gli altri, Blaine incluso.

Blaine moriva dalla voglia di abbracciare qualcuno! Anche se quello era Kurt, il suo avversario. Ci pensò un istante , ma considerò che quella era un azione da evitare sopra ogni altra cosa.

< Siete entrati nel SECONDO round da ufficialmente 3 minuti...Che vogliamo fare?>
Sollecitò i due la professoressa Pryde , ormai in preda alla più totale gioia ( che non traspariva affatto dal tono della sua voce). Aspettare era stata la scelta migliore: Blaine era due anni che provava a manifestare il suo potere ed era letteralmente orgogliosa di lui.

Si ridestarono entrambi e ripresero il combattimento:

Gli occhi di Kurt si rianimarono di fiamme fredde, protese le mani , e scagliò due frammenti di ghiaccio di medie dimensioni , a bruciapelo contro Blaine che ( grazie ad una combo di riflessi e nuovo potere ) sparì evitandoli.

Merda! Ora Anderson era diventato incolpibile...Ma non imprevedibile. Kurt si piegò sulle ginocchia e si sforzò di compiere la“capriola all' indietro più veloce del continente”.

Blaine riapparse sferrando un poderoso calcio destro ad altezza reni...Che fischiò attraverso l' aria senza colpire assolutamente niente. Kurt , dietro di lui , gli piazzò il tacco del piede sinistro al centro della schiena, facendolo caracollare in avanti.

Blaine tossì...Kurt sembrava il più docile e fragile dei ragazzi della classe, non avrebbe mai detto che in combattimento fosse come un dannato carrarmato !
Si teletrasportò davanti all'altro e lo colpì con due set di colpi : gancio destro , gancio sinistro , gancio destro , gancio sinistro...
Kurt incassò e tentò di reagire...Ma quello continuava a schivare i suoi copi e a sparire.
Perse la concentrazione sul potere.
Blaine stava facendo arretrare Kurt fino al bordo del ring : calcio destro , pugno sinistro , gomitata destra , ginocchiata destra...
Kurt rimaneva in piedi solo perchè Blaine lo attaccava da tutti i lati , spingendolo come la pallina di un flipper. Chiuse gli occhi e si perse nella confusione del dolore diffuso e della bruciante resa.

La Pryde osservava... Sembrava che Hummel si fosse arreso...Ma c' era di più: mentre tutti gli altri erano troppo preoccupati a sovrastare il precedente silenzio con schiamazzi , fischi e tifo da stadio , lei si era concentrata su ogni più piccolo dettaglio della lotta. Era il primo di otto incontri che meritava la sua scientifica analisi visiva.
Hummel non aveva i piedi poggiati per terra.


Kurt aprì gli occhi. Blaine si era fermato...Probabilmente per pietà nei suoi confronti. Furente , ripristinò le fiamme azzurre nelle orbite , concentrandosi sul suo potere; Blaine non doveva permettersi di compatirlo!
Se la Diva fosse “ caduta “ , l' avrebbe fatto con la corona in testa e con il petto gonfio di orgoglio !
< Beh! Che c'è!?> lo osservò dall' alto sforzandosi di mostrare un ghigno superiore...Nonostante la sua faccia si stesse lentamente gonfiando ed il suo corpo gli facesse male in ogni sua cellula.
Lo guardava dall' alto dei suoi centimetri di vantaggio. Erano ormai sulla riga di limite del campo, un passo e Kurt avrebbe perso.

Blaine rimaneva davanti a lui , a bocca aperta , come un merluzzo
< Voli...> disse solo. Era la prima frase che , uno dei due , si azzardava a pronunciare ad alta voce.
< Cosa?> Kurt rispose interdetto ed un po' sorpreso. Le fiamme si spensero di colpo.
< V-voli , tu stai volando> ribadì il moro alzando l' indice sinistro verso il punto in cui sarebbero dovuti stare i piedi del ragazzo castano. Kurt abbassò lo sguardo: tra il punto indicato da Blaine e i suoi piedi c'era mezzo metro di distanza .

Kurt rialzò lo sguardo con un sorriso che Blaine interpretò come malizioso. Inarcò il sopracciglio sinistro e poi comprese < Oh...Cacchio...> sfuggì dalle labbra morbide del più piccolo.
Sparì , prima che un raggio di ghiaccio polverizzato lo investisse.


Quell' esame scolastico si era trasformato in un duello tra piccoli titani.
Blaine continuava a sparire e riapparire, schivando con salti e capriole tutti i colpi che Kurt tirava come un incrociatore militare levitando a poche spanne dal soffitto.

La Pryde era totalmente incontenibile, come il resto dei tifosi del resto : i venticinque spettatori stavano facendo talmente tanto rumore da coprire quello prodotto dai due sfidanti.
Il cronometro segnava 12 minuti.

Kurt , per la legge dei grandi numeri , con l' ennesimo colpo sparato un po' a caso ( per cercare di colpire Blaine almeno di striscio!) lo centrò , bloccandogli i piedi in una morsa gelata.
Blaine cadde a terra. Lo sforzo mentale impiegato per sostenere la smaterializzazione e la ricollocazione nello spazio lo avevano sfiancato...Nemmeno la sua agilità lo poteva aiutare ora.
Kurt planò come l' angelo della morte davanti a Blaine.
Il suo ghigno non era malizioso, era soddisfatto: era sicuro di essere più bravo.
Blaine portò lo sguardo dalle punte degli stivali neri del ragazzo ai suoi occhi , ora spenti e naturali.

Se Blaine avesse posseduto poteri da elementalista , Kurt avrebbe rischiato un elettroshock : lo stava guardando con talmente tanto risentimento da poter far male. Il cuore di Kurt si riempì di orgoglio. Posò le mani sui fianchi vittorioso...Ma stava vendendo a se stesso la pelle dell' orso prima d' averlo...
Blaine si era teletrasportato un ultima volta. Il buco nel ghiaccio con la forma dei suoi stivali ne era la tetra conferma.
Non fece molta strada , voleva solo vincere e spegnere il sorrisetto antipatico di Kurt. Era ancora davanti a lui , solo pericolosamente più vicino.
Nonostante fosse più basso di Kurt , Blaine lo prese per il collo tondo della tuta e lo tirò a se.
Kurt, ripresosi dalla sorpresa portò la mano destra ad agguantare i capelli di Blaine , tirandogli la testa all' indietro.
Le fiamme negli occhi di Kurt ripresero a brillare mentre portava il pugno libero all' indietro.
Blaine si preparò a dargli una sonora ginocchiata...


Il pubblico stava letteralmente ululando , anche la Pryde saltava eccitata! Era da un sacco di tempo che non vedeva due studenti dello stesso corso ridursi così: le divise sarebbero state da sostituire per colpa dei buchi e dei tagli ( per non parlare delle diffuse piccole macchie di sangue ) , i loro corpi erano coperti di lividi in ogni porzione di pelle scoperta : Blaine aveva un sopracciglio spaccato da cui stava uscendo parecchio sangue...Anche se era una ferita totalmente innocua, probabilmente c'erano altri danni non visibili ma sembrava non accusare troppo dolore. Kurt aveva metà faccia gonfia ( mascella inclusa ) per colpa dei cazzotti di Blaine, il labbro spaccato e un rivolo di sangue che stava cominciando a scendergli dal naso.
Se la fortuna era dalla sua , al primo osso rotto, la professoressa avrebbe avuto un vincitore.

Il suono che emise il timer della Pryde decretò la fine dell' incontro.
Era talmente inconfondibile che , in mezzo al caos più totale , arrivò alle orecchie di tutti . Che si zittirono. Blaine e Kurt si fermarono prima di colpirsi ancora ed in maniera totalmente gratuita. Vicini , troppo vicini , a guardarsi negli occhi. Ansimanti e doloranti...Non si erano nemmeno resi conto di quanto si fossero fatti male. Accecati dal bisogno di vincere in qualcosa.

Gli occhi di tutti si spostarono sulla professoressa.
Katherine  Anne Pryde era a bocca aperta. Mai nella sua carriera d' insegnante di matricole , nell' istituto che l' aveva vista studentessa , era rimasta così male davanti al suono che preannunciava la fine di un incontro.

<I-io...Non...> Borbottò...Non credeva alle sue parole. Scosse il capo e trovò nuova compostezza e autorità. Azzerò con il pollice il cronometro ed inspirò profondamente :

<Squalificati...>

Il boato di disapprovazione degli studenti colmò lo spazio...La professoressa ritrovò la quiete con un grido secco < Silenzio!> . Tutte le bocche si chiusero nei secondi successivi in uno scemare di borbottii contrariati .
Kurt e Blaine non avevano ancora mollato la presa l' uno sull' altro. Si stavano strattonando ad un solo respiro di distanza  ma i loro visi erano rivolti al pubblico . E , in particolare , alla donna seduta in prima fila.

<Avete concluso in parità...Mi dispiace.>

La presa delle mani di Kurt si allentò quasi del tutto , così come quella di Blaine sul suo colletto. Il moro portò una mano libera tra i capelli ,ormai senza gel, spettinati e appiccicosi. La delusione di tutti i ragazzi era talmente forte da sembrare solida; la professoressa avrebbe potuto tagliarla con un coltello.
Il silenzio era diventato pesante. La Pryde si era presa tempo per pensare...Tutti si stavano chiedendo per quale motivo non congedasse i lottatori .  
Il sorriso riaffiorò sulle labbra rosse della donna che , con tono accattivante aggiunse:

<Tuttavia siete promossi alla classe avanzata , domani mattina verrete assegnati ad una squadra d'azione... E ora muovete quelle chiappe verso l' infermeria>

Blaine e Kurt ci misero 40 minuti per uscire dall' aula. Tutti avevano voluto festeggiarli e congratularsi con loro e li avevano trattenuti per un eternità.

E ora , seduti l' uno accanto all' altro su una delle panchine del parco della scuola , erano tornati a fissarsi, come il giorno prima.

Blaine aveva un punto di sutura sul sopracciglio e delle bende ad avvolgergli la schiena e le braccia coperte di ustioni da freddo , una coperta sulle spalle lo stava aiutando a non tremare; le labbra erano diventate leggermente violacee.
Kurt aveva metà del viso fasciato e il mignolo della mano sinistra steccato...Ma fondamentalmente aveva male ovunque per colpa di tutti i lividi che costellavano la sua pelle sensibile .

Qualcuno avrebbe dovuto parlare...Stavano ricominciando a guardarsi troppo. Il risultato?
Parlarono insieme:

< Scusami , non volevo farti tutto quel male...Ho reagito d' istinto e mi sono dimenticato del contesto
...Era uno stupido duello tra studenti e ti ho quasi surgelato!>

<Senti , mi dispiace per la faccia...
Spero almeno di non averti rotto il naso ! Insomma, sei di bell' aspetto , mi dispiacerebbe causarti danni permanenti, in fondo era solo uno stupido duello!>

...Silenzio...Ritornò quella muta ed imbarazzante comunicazione tra i loro occhi che però stava diventando migliore di un milione di parole.
Riuscirono ad evaderne entrambi con poca difficoltà, andando a guardare altro. Senza saperlo tutti e due si stavano fissando le mani.

< Posso...Humm...Offrirti un caffè?> azzardò dopo una lenta riflessione Blaine.

Kurt ritrovò gli occhi del colore della terra con i suoi ancora una volta:

 <...Preferirei un latte macchiato...Scremato , s'è possibile>

rispose a mezza bocca. Due sorrisi ora stavano percorrendo le labbra doloranti di entrambi i ragazzi.

< Ok , latte-macchiato-scremato ,lo terrò a mente...> concluse Blaine annuendo.

I lottatori dicono che le più grandi amicizie nascono dopo una bella zuffa contro un degno avversario...Blaine e Kurt ( senza saperlo ) stavano formulando più o meno lo stesso pensiero:

“ questo è l' inizio di qualcosa... “
 Si sorrisero e , finalmente , scoppiarono in una sentita risata. 


FINE__




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Eccomi qua :

Chiedo perdooooooooooonoooooooooooooh ! Non ho giustificazioni per questo ritardo mortale , in più non sono assolutamente insoddisfatta di questo parto un po' malato e introspettivo ^^' . E' molto diverso dagli altri e temo sarà la nota stonata della raccolta ^^' ma : tra problemi d' ispirazione e personali non sono riuscita a fare di meglio:
Lasciate un commento o voi che passate XD ( anche perchè credo di aver combianato un casino in questo "capitolo" .

Ah, precisazione forse un po' troppo ovvia , le parti in corsivo sono quelle che descrivono il duello tra i nostri super personaggi XD...
  
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