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Autore: JustABitchOnAStroll    19/10/2012    5 recensioni
Non è incoraggiante quando svieni nel bel mezzo della lezione matematica, mentre preghi ogni Dio a te conosciuto - anche quelli inventati - per riuscire a saltare l'interrogazione che sai sta per arrivare. Ed è l'unico giorno che non hai studiato.
Semplicemente perfetto.
Quando poi ti risvegli nell'ufficio dell'Hokage che cerca di inchiodarti nel pavimento non puoi fare a meno di domandarti se ti sei perso qualcosa.
Ecco più o meno che cosa è successo a Shikyo, era arrivata al punto di pregare Jashin perchè qualcosa le impedisse di venire interrogata in matematica.
Peccato che non pensasse minimamente che le sue preghiere sarebbero state esaudite.
E non nel migliore dei modi.
Enjoy and please review!
Bye bye!
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Akatsuki, Hidan, Kakuzu, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Non chiedetemi il titolo cap 12 Wow, Tsuki voleva veramente morire.
Aveva passato le ultime due ore di marcia a blaterare cose senza senso, con Hidan che la appoggiava.
Non sapevo per quanto sarei potuta andare avanti. Cominciavano a mancarmi i cambiamenti di umore della mia prof di matematica, che un momento era tutta carina e ti aiutava a fare gli esercizi, poi,quando avevi la mala sorte di capitarle a tiro quando le aveva un po' girate si trovava tutti gli esercizi più strani e impossibili di questo mondo.
Rabbrividii al pensiero della volta che ci aveva dato quaranta espressioni da un giorno all'altro solo perchè "parlavamo".
Brr...
Quindi quando arrivammo al tempio del fuoco mi misi quasi ad abbracciare Chiriku.
Come doveva succedere, Hidan e Kakuzu si lanciarono all'attacco del monaco e non nascondo che fu parecchio divertente vederli mentre venivano presi a cazzotti e rimanevano sospesi a mezz'aria!
Muahahah!!
Il combattimento durò relativamente poco, e mi godetti a pieno la faccia di Tsuki quando Hidan, nel bel mezzo di un suo rituale, si conficcò il picchetto nel cuore, stendendosi poi nel mezzo del simbolo di Jashin.
- Hidan-san! - corse l'oca -perchè era un'oca, avevo avuto modo di appurarlo - con le lacrime agli occhi per il suo maestro " in fin di vita "
Guardò me e Kakuzu che ce ne stavamo bel belli a guardarci la scena e ci urlò dietro qualcosa a proposito di essere dei pessimi compagni di squadra e che per colpa mia - neanche mia e di Kakuzu, no, mia - probabilmente Hidan era morto.
Kakuzu, probabilmente sentendo che se avessi risposto io le cose sarebbero degenerate, fu quello che le tappò la bocca con un tono gelido, che non ammetteva repliche.
L'azzurra ci guardò con un misto di odio e disprezzo e si mise subito a trafficare con bende e varie per curare il suo amatissimo sensei - ah, già, tralaltro, Pain aveva affibbiato Tsuki a Hidan per i vari allenamenti che doveva sostenere - con mia grande gioia.
- Hidan, dobbiamo muoverci per andare a riscuotere la taglia -
L'albino si mise sui gomiti, facendo quasi prendere un unfarto alla ragazza che lo stava curando.
Peccato che non le fosse venuto veramente...Sigh...
Mondo crudele!
- Cazzo Kakuzu! Dammi il tempo di finire le preghiere a Jashin-sama! Manda avanti lei che non sta facendo niente di niente e falle esplorare i dintorni per essere sicuri che non arrivi nessuno de proprio devi! - ok, potevo sopportare i continui insulti, ma che adesso non mi chiamasse nemmeno più per nome era troppo degradante.
- Sai fin troppo bene che non possiamo, non è capace di combattere. -
- E allora perchè cazzo dobbiamo portarcela sempre dietro!? -
Mi venne un nodo alla gola. Adesso parlavano come se neanche ci fossi...Anche se non mi persi l'occhiata malefica che mi lanciò Tsuki ad un certo punto.
I due zombie continuavano a discutere.
- Perchè ci serve. - Kakuzu avrebbe potuto fare benissimo l'avvocato, non perdeva mai il suo sangue freddo e rispondeva a tono.
- Ma a cosa ci serve se non sa fare un cazzo di niente!? -
- In teoria Hidan, dovrei salvarti il culo, ma sto seriamente avendo dei ripensamenti a riguardo. -
Non era vero chiaramente, ero troppo innamorata di quel babbeo con il quoziente intellettivo di Spongebob.
O forse era più appropriato dire Patrick?
Effettivamente allora potevo benissimo paragonare Kakuzu a Mr. Krab!
Oh mio Dio, non era Naruto! Era Bikini Bottom!!
- Non oseresti! - interruppe Tsuki
- Mettimi alla prova -
Prima che potessi fare anche solo una mossa delle radici spuntarono dal terreno, immobilizzandomi le braccia e le gambe.
- Lasciami subito - disse seria, guardandola così intensamente che per un momento la vidi indietreggiare.
- Costringimi -
- Speravo che lo dicessi -
Una cosa che ero diventata brava a fare era prendere il controllo delle ombre delle persone e, dopo una settimana di fare solo quello e lanciare shuriken d'ombra a dei poveri alberi, ero diventata piuttosto brava.
No, basta sminuirmi! Ero diventata un mito! Anche Pain mi aveva detto che ormai quella tecnica era stata affinata!
Quindi presi possesso della sua ombra, chiaramente senza farmi vedere da nessuno.
- N-non riesco più a muovermi...- la sentii dire, mentre io fecevo abilmente finta di soffocare per colpa della radice che mi si era avvolta attorno al collo pochi secondi prima che le prendessi l'ombra.
Feci un grande show di non respirare e kakuzu, probabilmente mosso da pietà per il  suddetto povero essere, recise le radici con un colpo preciso della sua mano indurita.
- Cough! Cough!...Potevi anche evitare di uccidermi... Cough!! -
Rilasciai la sua ombra e poco dopo un kunai mi passò rasente al viso.
Mi passai una mano sullo zigomo e la ritrassi sporca di sangue.
Mi alzai con le lacrime agli occhi e guardai uno per uno i miei compagni di squadra.
- Sapete che vi dico? Vado avanti a vedere se ci sono shinobi ostili - e con ciò li lasciai lì.
Trovai ben presto un modo di scaricare la mia rabbia.
Dei monaci che senza pensarci due volte cominciarono a corrermi incontro vedendo il mantello.
Io estrassi le mie katane e mi preparai al combattimento.
Nell'arco di cinque minuti al massimo erano tutti morti a terra con un buco nel petto.
Pain era riuscito a fare l'impossibile, mi aveva trasformato in una ninja di grado S.
E più lo tenevo nascosto, più mi sentivo una grande, immaginandomi le facce che avrebbero fatto tutti vedendomi combattere.
Era anche vero che in quel periodo, avevo sempre una strana sensazione, come se per sentirmi in pace con me stessa dovessi stare  a contatto con del sangue...E sinceramente mi dava i brividi...
Era da quando ero svenuta nella caverna che avevo questo strano bisogno, e ogni giorno si faceva più forte...
Mi scossi da quei pensieri e ritornai sul sentiero.
Improvvisamente mi accasciai sul sentiero e strane memorie cominciarono a confluire nella mia mente già provata.
Quindi svenni lì, in mezzo al nulla e alla mercè di chiunque avesse voluto uccidermi/rapirmi.
E visto il mantello sarebbe stata più la prima.

Osservavo la caverna con gli occhi della statua d'ossidiana.
Pareva avesse una mentalità tutta sua.
Ne stanno portando un'altro...
la voce sembrava quasi afflitta
Il mio sguardo cadde su due energumeni che portavano nella caverna un ragazzino, avrà avuto dieci anni al massimo.
Cercai di muovermi, ma mi accorsi con orrore che non ero sulla statua come credevo.
Io ero la statua.
Quante giovani vite...Tutto per colpa di quell'usurpatore...
Osservai atterrita mentre i due armadi prendevano una daga molto lavorata e effettuavano un'ìncisione poco profonda sul braccio del ragazzino che si dimenava, mettendo nella ciotola il sangue e disegnandoci un kanji sull'altare.
Ma se io ero stata lì, come avevano fatto a rifornire la scaffalatura con i rotoli in così poco tempo?
Entrò un medico che osservò il ragazzino con compassione e, prendendo con dei guanti  la ciotola con il sangue la posava ai piedi della statua.
Dapprima non successe nulla, poi il ragazzino cominciò a contorcersi e ad urlare, per poi cadere a terra esanime.
Quante giovani vite...


Lo scenariò cambiò, vidi le persone farsi solamente ombre nella caverna, poi tutto ritornò come prima.
La porta lavorata si aprì e per poco non svenni a vedere chi stava entrando nella caverna.
Ero io.
Sentii di nuovo la voce del drago di pietra.
Ancora? Pensavo che avessero smesso...Ma questa sembra diversa...
Mi osservai colare il sangue nella ciotola e posarla sull'altare, prima che arrivassero i ninja e facessero sporcare la stupenda statua con il mio sangue.
E lì era fino a dove mi ricordavo.
Sentii un tremito propagarsi per tutta la statua e in un baleno ero di nuovo nel mio corpo, ma ero collegata in un qualche modo all'entità presente nel drago.
You're immortal now...
Allora non me l'ero immaginato!
Non ero preparata tuttavia a quello che successe dopo.
Un mio bracciò cominciò a rivestirsi di scaglie dure, di colore nerastro e separate da filamenti che sembravano roccia fusa, che srrivarono a coprirmi metà volto, pur non sentendo il dolore, lo schiocco della mia mascella quando i miei denti aumentarono di dimensione mi fece leggermente spaventare e l'entità parlò di nuovo:
Non cercare di resistermi...Siamo una cosa sola adesso...Adesso e per sempre. Io sono Ketsueki, il drago della carneficina, e da ora in poi, tua umile servitrice per avermi restituito la libertà.
Trattenni a stento un urlo e cercai di mostrarmi forte di fronte alla presenza che per ora aveva il controllo del mio corpo e che stava letteralmente massacrando i ninja.
Il sangue è tuo alleato.


Mi svegliai con un sussultò sulle spalle di Kakuzu all'interno dell'ufficio di scambio, mi sbilanciai e caddi, pestando la testa sul pavimento con un sonore TOC!
-
Aaah, allora non è un'altra taglia quella ragazza...-
Mi guardai intorno spaesata, soprattutto per non essere ancora stata ricoperta di insulti nell'ultimo minuto, realizzando la mia collocazione nello spazio-tempo.
- Era anche ora che ti svegliassi, sei stata svenuta per gli ultimi tre giorni. -
TRE GIORNI!?
Com'era possibile?!
Mi resi conto che probabilmente il mio tempo per inventarmi un piano decente era probabilmente agli sgoccioli, quindi feci la prima cosa che mi venne in mente, mi congedai dai due, che stavano discutendo sulla somma da versare per il corpo di Chiriku e mi fiondai fuori dall'edificio, giusto per essere mancata di pochissimo dalla falce a tre lame di Hidan, e andai a sbattere contro qualcuno.
- Asuma-sensei! -
La mia fortuna del cazzo.
Per puro miracolo schivai un fendente delle sue lame e mi spiaccicai contro il muro, abbassandomi per evitare il secondo e trandogli un calcio alle gambe che però schivò senza neanche fare fatica.
Mi faceva sentire una tale inetta...
- Stanne fuori Shikyo! Non saresti l0 stesso capace di farcela! -
- Stai zitto brutto decelebrato! E io starei attenta ai detriti adesso. -
Infatti poco dopo uno dei poderosi pugni di Kakuzu sfondò una paret dell'ufficio e Shikamaru si piazzò nel mezzo della strada.
Sia Hidan che Asuma, Kotetsu e Izumo mi guardavano con gli occhi fuori dalle orbite.
Senza dire niente mi portai vicino a Kakuzu con un sospiro, e osservai Hidan di sottecchi.
Possibile che fosse così stupido da non accorgersi dei miei sentimenti?
...
Possibilissimo.
Quindi mi dilettai a guardarlo combattere con occhi sognanti, per lo meno finchè Asuma non gli mozzò la testa, mandandomela in mano.
- Wow, certo che per non avere un cervello la tua testa pesa parecchio... -
Tutti i ninja della foglia lo guardarono stupiti quando mi rispose a tono.
- Ah, taci tu! Altrimenti ti sarcrificherò a Jashin-sama! -
Ceeerto, come se avesse potuto.
Pain avrebbe avuto la sua testa. Letteralmente.
Tsuki scelse quel preciso momento per arrivare, fece uno più uno e arrivò alla conclusione sbagliata.
- COME HAI POTUTO CERCARE DI UCCIDERE HIDAN-SAN!! -
Lo disse con un tono tale che persino la testa del mio amatissimo Sempai ebbe un sussulto.
Lo consegnai a Kakuzu che procedette alla ricucitura della testa sotto lo sguardo attento di Tsuki che non tollerava che qualcuno -tantomeno me - si avvicinasse a Hidan.
Da lì in poi, grazie ai brillanti insulti di Tsuki, mi ero beccata tre belle trapassate di lame, cercando di rimanere nel mio standard, avevo avuto la buona idea per lo meno di togliermi la cappa prima di iniziare il combattimento, altrimenti non avrei avuto nulla con cui coprire le ferite sanguinanti.
Tsuki pure non aveva fatto scintille, era riuscita a farsi fare un taglio piuttosto profondo da Asuma quasi subito dopo che mi aveva aggredito, ma lei ne faceva certe scene... " Hidan-san! Non ci vedo più bene!! Mi viene da svenire! "
E Hidan chiaramente aveva finito il suo sacrificio e se l'era presa in braccio, non badando per niente a me che stavo ferma in una pozza di sangue.
Potevo praticamente sentire il mio cuore cominciare ad incrinarsi.
- ASUMA!! -
L'urlo di Shikamaru mi riportò con i piedi per terra e senza dire nulla mi portai vicino ai miei tre compagni di squadra che, accerchiati dai corvi della squadra di soccorso cercavano di allontanarli rispettivamente, agitando la falce a tre lame e prendendoli a pugni.
Peccato che quando svanirono in uno sbuffo di fumo - tutto molto coreografico, non c'era che dire - io rimasi lì come una mammalucca.
E mi venne un'ideona....Bwahahahah!!
Saltai sul tetto e osservai il Team 10 raccolto attorno al jonin.
Se riuscivo a curarlo, Shikamaru, Ino e Choji non avrebbero avuto tutta quella sete di vendetta nei confronti dei miei amici, no?
Il punto era...Come cazzo facevo a curarlo???
Blood can be a very impressive weapon, it can heal as well as kill... It can heal as well as kill!
- Eureka! -
Tutti i ninja sul tetto mi guardarono e si prepararono ad attaccarmi, ma io mi slegai le katane dai fianchi e le buttai a terra, facendole scivolare sul tetto dell'edificio.
- Non voglio farvi del male, ho solo bisogno dell'aiuto di Ino e posso curare il vostro maestro -
Mi guardarono come se avessi detto che Shikamaru era una capra.
- E come mai uno di voi  vorrebbe aiutare spontaneamente dei ninja nemici? -
- Oh, ma non è che non voglia niente in cambio...Solo che non uccidiate i miei amici. -
Shikamaru rimase a ponderare la cosa per qualche secondo, ma un potente colpo di tosse 
da parte di Asuma lo convinse e mi fece avvicinare.
Per puro istinto misi le mani sul petto del jonin e queste vennero avvolte da un alone rosso, fermando immediatamente ogni emorragia interna. Cazzarola, riuscivo a sentire il sangue che rispondeva ai miei comandi!
Feci un cenno a Ino e si mise a curare le ferite, fermando ciascuna di esse con veloci ricuciture mentre io tenevo fermo il sangue e allo stesso tempo guarivo i traumi interni che lei non riusciva a trattare.
Alla fine ci concentrammo tutte e due sull'area del cuore, ci lavorammo per due ore ininterrottamente e alla fine eravamo riuscite a fare un buon lavoro.
Asuma era salvo. E probabilmente avevo appena compromesso tutta la storia.
Ma non era per quello che Pain mi aveva addestrato?
- Ino...? -
La bionda mi guardò truce, poi sospirando disse: - Ha mantenuto la sua parola, Asuma-sensei è salvo -
Subito Choji avviluppò il suo sensei in un abbraccio poderoso, guadagnandosi un pugno portentoso da parte di Ino per tutto lo sballottamento del poveretto.
Io mi alzai barcollante, sotto lo sguardo attento dei ninja e, prendendo le mie Katane  mi dileguai nel bosco.

Quando il rituale per sigillare il demone  a due code fu terminato, mi feci trovare poco lontana da Hidan e Kakuzu, sentendo quasi subito l'albino lamentarsi del fatto che non aveva pututo muoversi per tre giorni filati.
- Ehy ragazzi! Come è andato il rituale?? -
- Curioso Shikyo, no? Ti importa così tanto di noi, ma non hai nemmeno pensato di curare le ferite di Tsuki, vero? -
Pugnalata in pieno petto.
- Ah, bhè, nemmeno lei si è fatta tante preoccupazioni per le mie di ferite! -
- E possiamo vederle? -
NO! Non volevo mica che Hidan, con la boccaccia grande che si ritrovava, andasse a spiattellare il mio segreto in faccia a ogni santo ninja che incontravamo!
- No, ci tengo alla mia privacy! -
- Hai visto Kakuzu! Questa dice solo balle! Non mi sorprenderebbe se si rivoltasse contro di noi ! -
- Non ti pare di esagerare? - chiesi io, leggermente scioccata.
Non aveva ancora imprecato! La cosa era gravissima.
- Stai zitta, io ti ODIO! -
Il respiro mi si bloccò in gola e sentii il - oh così familiare - distinto pizzicore della lacrime che stavano per cadere.
- Vattene, tutti qui ti odiano, fatti rivedere solo quando ci servi. - questa era Tsuki.
La causa di tutti i miei problemi.
Al momento avevo gatte da pelare più grandi comunque.
Ad esempio come impedire alle dighe che miracolosamente avevano impedito alle lacrime di scendere di cedere.
Vabbè, tutto sommato piangere è una cosa normale, no?
Soprattutto quando la persona che ami ti dice che ti odia, giusto?
E quando si mette ad abbracciare una ragazza che non ha fatto altro che trattarti male, il pianto è assicurato.
Mi voltai e con la voce più ferma che riuscii a fare parlai
- Bene, ci si vede allora -
- Oh, piagnucolona! - mi chiamò con fare provocativo Tsuki - Il capo ha detto che non devi più trattenerti. Anche se, se stesse parlando di combattimenti, non vedo cosa ci sarebbe da tratt-
- Ma per l'amor di Dio, vuoi stare zitta brutta bastarda?! -
Tutti mi guardavano sconcertati.
- C-come o-
- HO DETTO DI STARE ZITTA! NON AZZARDARTI A PARLARMI MAI PIU' ALRTIMENTI... -
- Altrimenti cosa?! - mi sfidò
- Altrimenti... - ripetei io con più calma voltandomi - Altrimenti ti ucciderò nel modo più doloroso possibile, non importa chi ti proteggerà - lanciai un'occhiata truce a Hidan che in risposta rafforzò la sua stretta sulle spalle dell'azzurra - Io ti ucciderò , e mantengo sempre le mie promesse. Non ho detto niente per troppo tempo, ma adesso basta, non mi farò mettere i piedi in testa più da nessuno -
E con ciò mi voltai, dovevo pur stare un momento da sole per rimettere insieme i cocci del mio povero cuoricino...

Con Hidan e Kakuzu

- Hidan...-
- Oi Kakuzu! - replicò lui tutto allegro, manco avesse fatto scappare pochi minuti prima una sua amica.
- Non pensavo che sarei mai arrivato a tanto - l'uomo sospirò - Ma sei un rincoglionito?! -
La potenza dell'urlo fecero fare un salto all'albino che, ripresosi dallo spavento cominciò ad inveire contro il nukenin.
- Hidan, ma non ti rendo conto che magari, oltre a i sentimenti di Tsuki, avresti dovuto tener conto anche dei sentimenti di Shikyo? -
Hidan si mise a ( avvenimento epico, segnatevi la data e mettetela nei libri di storia ) pensare e venne a capo con almeno qualche senso di colpa.
- Ma ha lasciato Tsuki a morire! Non fosse stato per te sarebbe morta sul serio! -
- E non hai notato che anche Shikyo era ferita?-
- Non è possibile, nessuno avrebbe potuto camminare, o addirittura arrivare correndo, cazzo Kakuzu, smettila di difenderla! -
Il tesoriere ringhiò e prese l'albino per la gola facendolo collidere con il tronco di un albero.
- Brutto idiota, lei non sente il dolore! -
In un millisecondo tutte le cattiverie che aveva detto alla ragazza lo fecero sentir male.
Possibile che, tutte le volte che la prendevano in giro perchè faceva così tante visite a Kakuzu fossero solo dovute a farsi controllare per eventuali ferite?
- Al palazzo dove ci hai quasi fatto ammazzare tutti, si è fatta trafiggere da ua spada per evitare che ti facessero del male, pur sapendo della tua immortalità! -
Hidan sgranò gli occhi. Si ricordava quella sera, eppure Shikyo non gli aveva mai detto niente.
Era stato un emerito cretino a trattarla così male.
Dal canto suo Kakuzu non sapeva nemmeno perchè si fosse messo a dire tutte quelle cose, forse era perchè almeno un pochino la ragazza gli piaceva, e che non era scappata via vedendolo.
Comunque, quando vide Hidan sgranare gli occhi, capì di aver fatto centro.
Per una volta ( anche questa è da segnare nei libri di storia gente ) era riuscito a far ragionare l'albino.

Nella montagne della terra del Fuoco
 
- Signore, siamo pronti a partire -
- Bene, molto bene -
L'uomo prese un apparechio dalla sua scrivania e si avviò dietro al ninja.
Presto la sua vendetta sarebbe potuta cominciare.
E il solo pensiero lo elettrizzava non poco.

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Capitolo extra lungo oggi, perchè ieri non sono riouscita a postare...
MI DISPIACE!!!! :''-(
Comunque!! ( Si, mi riprendo in fretta )
Hidan! Sei una testa di cane!!!
Al prossimo chappy, ciauuuu!!
Alice_
   
 
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