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Autore: hugmeidols    19/10/2012    3 recensioni
"Cosa stai facendo?!" la voce si avvicinava sempre di più "Niente, mi sto divertendo con la mia ragazza" rispose "Non penso che a lei piaccia la cosa e, se devo dirla tutta non credo nemmeno che lei sia la tua ragazza" Beth smise di urlare e riprese a piangere, non aveva mai pianto tanto in vita sua "Cosa vuoi?" disse con far serio il ragazzo "Lasciala andare, o mi costringi a farti male" il ragazzo rise "Non credo proprio voglio divertirmi" così dicendo si girò verso Beth e fece per riprendere ciò che aveva cominciato quando gli arrivò un pugno in pieno volto che lo fece cadere a terra "Che cazzo fai?!" disse il ragazzo rialzandosi da terra "Ti avevo detto che ti avrei fatto male, adesso vattene" Beth rimase immobile, sembrava che le sue preghiere si fossero avverate e scivolò sul muro fino ad arrivare a sedersi a terra asciugandosi le lacrime "Io non me ne vado, levati dai coglioni" fece per tirargli un pugno ma il ragazzo lo scansò per pochissimo, per poi tirargli un altro pugno sullo stomaco e una gomitata sul naso facendolo finire a terra fra i cassonetti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: PWP
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La sveglia sul comodino accanto al letto di Beth suonò alle 6.00 spaccate, la ragazza mugugnò qualche secondo per poi spegnerla e coprirsi fin sopra la testa con le lenzuola "Altri cinque minuti".
Cinque minuti, quindici minuti, venti minuti, mezz'ora, tre quarti d'ora, un'ora.
Il cellulare di Beth squillò.
Beth lo prese, guardò il mittente e senza rispondere riposò il cellulare sul comodino, poi, lo riprese, guardò l'orario sul cellulare, quello sulla sveglia e si catapultò fuori dal letto.
"Porca merda sono in ritardo, fanculo!" così dicendo corse in bagno e sbatté la porta.

7.25 - Beth era in ritardo.
Uscì dal bagno già pronta per uscire, doveva solo infilare le scarpe, cosa che fece scendendo le scale, rischiando anche di ammazzarsi.
"Cazzo dai, stupida scarpa entra" infilò entrambe le scarpe e prendendo le chiavi e, accertandosi di avere il cellulare uscì di casa più veloce della luce.
Ormai era troppo tardi sia per prendere la metro che il treno perciò, l'unico modo per riuscire ad arrivare al negozio in tempo, era quello di prendere la vecchia vespa del padre che aveva portato a casa il giorno prima.
"Fa che parta" disse fra se e se Beth aprendo il garage e inserendo le chiavi nel quadro "ti prego, dai" pregò il veicolo accellerando lentamente poi, ci fu un rumore come di motosega, uno di quei rumori che non prospettano nulla di buono, ma per Beth era il migliore rumore di sempre "Sì!" esclamò "Grazie" montò sullo scooter e facendo attenzione a non distruggere nulla nel garage uscì e dopo aver lasciato lo scooter a terra, chiuse il garage e, risalita sullo scooter, partì accellerando così tanto che il veicolo sbandò.
"Cristo Beth, non è il momento di spiaccicarsi sull'asfalto" pensò.
Percorse tutta la trada a 60 k\h zigzagando fra le auto e passando dalle aiuole e dai marciapiedi, l'unica cosa che non fece fu quella di passare col rosso, almeno quello.
Arrivò a due isolati dal negozio e posteggiò lo scooter per come veniva prima per poi cominciare a correre come se avesse alle calcagna un branco di cani inferociti.
Il cellulare di Beth squillò di nuovo, lo uscì dalla tasca e, sempre correndo rispose "Sto arrivando, un po' di pazienza" 
"Dov'è che stai arrivando?" Beth si fermò di colpo "Eh? Come dove, al negozio, signor Stones non si ricorda?" Beth pensò per un momento di essere arrivata in anticipo ma non era così.
Il Sr.Stones era un imprenditore musicale che avrebbe dovuto rivalutare tutti i vecchi dischi in vinile che aveva in negozio, era una cosa che si faceva ogni tre anni, la rivalutazione intendo.
Mr.Stones ogni anno, allo stesso giorno, alla stessa ora, arrivava al negozio pronto a rivalutare tutti i dischi in modo che, se un giorno Beth avesse voluto vendere tutto, cosa che non era assolutamente nei suoi piani, avrebbe saputo in anticipo quanto avrebbe intascato.
Ma secondo lei era solo un'inutile perdita di tempo.
"Sr.Stones? Beth, sono io, Zayn" la ragazza smise di respirare per qualche secondo poi, riprese a camminare a passo più veloce, di sicuro Stones era già lì "Cosa vuoi Zayn?" 
"Volevo fare colazione con te, ma evidentemente stai con qualcun'altro" rispose con tono abbattuto "V..veramente no, ce, sì..aspetta che cosa?!" il tono di Beth si alzò di qualche tono "Tu, vuoi fare cosa? Spero tu stia scherzando Zayn"
"Volevo fare colazione con te, cosa c'è di male?" Beth si fermò prima all'angolo della strada che portava direttamente al suo negozio, si sporse qualche secondo per vedere se Stones fosse lì ma, non c'era.
"Perché non è qui.." chiese fra se e se "Cosa?" rispose Zayn dall'altro capo del telefono "Niente, e comunque penso che tu abbia dei seri problemi mentali nel pensare che io esca ancora con te, dopo ciò che mi hai fatto per l'ENNESIMA" alzò di nuovo il tono della voce "volta" lo riabbassò.
"P..perché?..è così strano che io ci voglia riprovare?"
"Si!" Beth si scombinò i capelli "Senti" sospirò "devo andare a lavoro, ciao"
"No aspetta" la fermò Zayn "Cosa vuoi?"
"Posso venire al negozio?"
"Tecnicamente è un posto aperto a tutti, ma non ti aspettare un'accoglienza gioiosa perché non ho intenzione di perdere tempo con te" rispose seria "Va bene" il tono di Zayn era alquanto triste "Ciao" troncò Beth chiudendo il telefono per poi dirigersi al negozio.
Beth si trascinò fino alla saracinesca, si abbassò e infilò la chiave nella serratura poi, qualcuno le fece il solletico "Che cazzo" si alzò di scatto e si girò velocemente verso chi l'aveva solleticata "Mh..hai mangiato pane e finezza a colazione devo dire" 
"Mi hai fatto cagare sotto" rispose Beth abbassandosi per aprire la saracinesca "Oh, mi dispiace" il ragazzo si mise a ridere "Cosa vuoi...." schioccò le dita per spronarlo a ricordarle il suo nome "Niall"
"Giusto, Niall..cosa vuoi?"
"Niente, passavo di qui e ti ho vista e mi sono detto: perché non andare a darle fastidio? Tanto ho il giorno libero" sorrise "Ti prego, abbi pietà di me" sospirò e aprì la porta del negozio "Nah, è più divertente darti fastidio"
"Devo lavorare" commentò "Oh ma, anche io lavoravo quando mi hai fatto una testa gigante parlando di quei due così che si stavano scambiando effusioni nel mio pub" le fece notare il biondino "Colpita e affondata" sorrise, infondo non era così antipatico, forse un po' irritante ma, non era poi così fastidioso.
"Bella questa baracca"
"Baracca chiami il tuo pub da quattro soldi, nano" rispose Beth andando dietro il bancone per accendere la cassa "Nano?" il ragazzo rise "Ma se sono più alto di te, sei tu la nana"
"Fai come vuoi"
"Mh, quanta simpatia"
"Non è giorata" si sedette sullo sgabello e cominciò a giocare con le penne che aveva sul bancone "Mh, capisco" il ragazzo diede un'occhiata in giro "si può ascoltare la musica qui?" chiese poi, Beth annuì "Devi andare lì" indicò una stanza alla fine del corridoio "Sei sicura che non sia il cesso?" Beth rise "No, entri lì, inserisci il dico che..prima paghi" disse indicando la cassa "perché se lo rompi almeno hai rotto una cosa tua" sorrise "Mh, intelligente come ragionamento"
"Già" Niall si avvicinò agli scaffali ed estrasse un disco "Penso che prenderò questo" lo mise sul bancone "Mh..Michael Jackson, pensavo ascoltassi musica di merda..ah no, giusto, qui non ce n'è musica di merda" il ragazzo sbuffò "Allora, quanto devo pagare?"
"Diciotto sterline" disse aprendo la cassa "Pensavo di più" commentò "Se vuoi ti faccio pagare cinquanta sterline" lo guardò alzando un sopracciglio "No grazie, tieni..allora, adesso posso andare?" Beth annuì e Niall si avviò "Che tipo irritante" commentò guardandolo sparire nell'altra stanza.
Beth andò in magazzino per prendere gli altri pacchi con dentro altri cd da sistemare negli appositi scaffali.
Era sempre più dell'idea di dover prendere un'aiutante, da sola non ce l'avrebbe fatta ancora per molto.
Il negozio era immenso, in più se fossero state o stati in due si sarebbero potuti scambiare i turni, lei avrebbe fatto la mattina e l'altro, o altra, avebbre fatto il pomeriggio, infondo aveva sempre fatto così con suo padre ma da quando era rimasto tutto nelle sue mani non aveva mai avuto il "coraggio" di rimpiazzarlo ma, man mano che le spedizioni aumentavano e i clienti diventavano sempre di più, Beth aveva paura di non farcela.
Beth tornò dentro il negozio e in quel momento il campanellino attaccato alla porta tintinnò.
"Benvenuto" disse distrattamente mentre apriva uno degli scatoloni "Grazie" una voce familiare la fece alzare di scatto "Eeehi ciao, che ci fai da queste parti Harry?"
"Facevo un giro, dovevo lasciare Johanne a scuola" disse indicando col pollice la porta d'uscita e quindi l'edificio che vi si trovava di fronte "Aah, capisco..allora non si chiama pigna secca"
"Eh?" Beth trasalì "Eh?!..cosa?" rise nervosamente e tornò a svuotare lo scatolone, Harry fece spallucce e si appoggiò al bancone "Bel posticino, non c'ero mai stato" aggiunse "Davvero?" il ragazzo fece di -si- con la testa "Bah, eppure è il negozio di mus.." il campanellino tintinnò di nuovo, Beth si sporse per vedere chi fosse, non l'avesse mai fatto.
Un ragazzo abbastanza alto, con due occhi castani che ti fanno mancare l'aria e un sorriso bellissimo, sorriso che le rivolse quando, dopo averla cercata per il negozio, incrociò i suoi occhi con quelli di Beth, che cambiò subito direzione del suo sguardo.
Harry si girò di conseguenza quando Beth, senza nemmeno avergli dato il "benvenuto" tornò a svuotare lo scatolone "Ehi..psst" chiese il ragazzo abbassandosi verso di lei "Che c'è?" disse a bassa voce "Chi è? Sei impallidita di colpo"
"E' il mio ex" Harry lo guardò di nuovo, era fermo sulla porta e lo stava squadrando, poi si girò di nuovo verso di lei "Bel tipo"
"Ma che cazz..ma, stai zitto per favore" ridendo leggermente "Sono serio, te li sai scegliere bene"
"Grazie?" chiese la ragazza guardandolo negli occhi "Prego" rise.
"Beth?" la voce di Zayn la fece trasalire "Ti prego salvami" sussurrò alzandosì lentamente "Si?" sorrise "Possiamo..parlare?"
"Sto lavorando Zayn" fece un cenno con la testa verso Harry "No ma, veramente io stavo andando" rispose quest'ultimo, Beth lo fulminò con lo sguardo "..anche se..Ma che bei CD che hai qui" continuò facendosi un giro per il negozio, Beth avrebbe tanto voluto ucciderlo ma si limitò a farlo nella sua testa, roba che "saw" le faceva un baffo.
"Allora sei libera adesso?" chiese di nuovo Zayn "Si.." sbuffò "cosa c'è?"
"Possiamo, parlare in magazzino?" Beth guardò la porta che portava al magazzino "Anche no, cosa c'è? Ti prego non ho molto tempo"
"Okay..senti, io volevo solo chiederti un'altra possibilità, ti prego, so di aver sbagliato" le prese le mani ma Beth non lo guardò, preferiva guardare altrove piuttosto che incrociare i suoi occhi "Guardami negli occhi per favore" Beth respirò lentamente e lo guardò per un nano secondo per poi distogliere lo sguardo "Non ci riesco" ammise "Perché?"
"Perché fa troppo male" lasciò le mani di Zayn "questa volta non posso passarci sopra Zayn, mi dispiace" 
"Puoi almeno guardarmi negli occhi mentre mi dici tutto ciò? Se è davvero quello che senti dovresti riuscirci"
Beth sospirò "E va bene" prese coraggio e incrociò di nuovo i suoi occhi con quelli di Zayn, questa volta però non lasciò che il suo sguardo andasse altrove "Mi dispiace Zayn" 
"Possiamo almeno, rimanere amici?" Beth lo guardò quasi sull'orlo del pianto "No.."
"Come puoi voler troncare tutto così?"
"E tu come puoi aver fatto ciò che..beh lo sai" il ragazzo non parlò e questa volta fu lui a distogliere lo sguardo.
"Mi dispiace"
"Anche a me" rispose Beth "adesso scusa ma, devo lavorare" così dicendo prese lo scatolone e lo poggiò sul bancone "Si beh, capisco.." Zayn la guardò un'ultima volta e poi si allontanò lentamente ma prima di uscire si girò un'altra volta verso Beth che ormai, non lo stava più guardando.
Zayn si chiuse la porta alle spalle e Beth si lasciò scappare qualche lacrima che asciugò subito.
"Ehi?" Beth si girò verso Harry che era rimasto lì per tutto il tempo "Tutto okay?" annuì lentamente "Mi dispiace" continuò "Anche a me" rispose Beth.
"Penso che però fosse sincero"
"Non lo so, ma ho deciso così e non torno indietro, mi sono fidata troppe volte di lui, adesso basta" guardò Harry per qualche secondo e poi si sporse dal bancone per guardare fuori dalla porta di vetro.
Ma lui era già andato via.
"Comunque è davvero un bel tipo, potrei diventare gay per uno così" Beth scoppiò a ridere "Che brutta visione" commentò "Già..oh almeno hai riso ahah" le sorrise.
"Già..grazie" sorrise anche lei "Beh, Beth ti lascio, ho delle cose da sbrigare, ci si vede in giro" Beth annuì "Ci si vede in giro" così dicendo Harry uscì e Beth rimase di nuovo da sola, o meglio, c'era Niall, ma chissà quando sarebbe uscito da quella stanza. 

  
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