Dolenti
spiegazioni.
Ci sono cose
nella vita che non si possono spiegare, ci si
potrebbe sfarinare il cervello a cercar di trovare le giuste parole, ma
paradossalmente nessuno è in grado di riuscire in
quest’ardua impresa.
<<
Buon giorno mia bellissima principessa. >>
Mugolò Andy sbadigliando ed esibendo il suo straordinario
sorriso.
<<
Buon giorno. >> Sussurrò con voce flebile la
ragazza essendo ancora assonnata.
Andy
posò un lieve bacio sulle morbide labbra della ragazza.
<< Dormito bene? >> Soffiò
distanziandosi di pochi millimetri.
<<
Umh, si. >> Strizzò gl’occhi.
<< Che
ore sono? >> Concluse Gwen distogliendo lo sguardo
divenuto
insostenibile.
<<
Tardi. >> Andy si allontanò e si sedette
goffamente
sul letto. << Saranno tutti giù a fare
colazione. >> Si alzò e
afferrò una maglietta. << Andiamo?
>>
Gwen
annuì chinando il capo. Non
aveva smesso neanche per un minuto di rimuginare su
ciò che il riccio le aveva detto.
Puoi
ingannare Andy, puoi cercare d’ingannare me, ma non puoi
ingannare te stessa,
Gwen. I tuoi occhi sembran dire tutt'altro rispetto a quello
che la tua bocca
dice.
I suoi occhi
trasmettevano un amore che le sue labbra
dicevano di non provare.
I suoi occhi
trasmettevano una mancanza che dicevano di non
sentire.
I suoi occhi
trasmettevano una dolcezza che dicevano di non
poter dare.
<<
Finalmente vi siete svegliati! >> Esclamò
Niall pimpante appena li vide. << Mancavate solo voi.
>>
<<
Cosa avete fatto stanotte? >> Chiese con tono
malizioso Zayn beccandosi una gomitata sullo stomaco dalla sua ragazza.
Scoppiarono
tutti in una fragorosa risata, tutti tranne
Harry.
<<
Già, cosa avete fatto? >> Disse il riccio con
un accenno di disprezzo, rivolse poi uno sguardo crucciato alla ragazza.
<<
Non credo siano affari nostri. >> Declamò
Liam alzandosi dalla sedia. << Ora, invece di parlare
della vita privata
altrui, facciamo un bel picnik qui fuori? >>
Tutti
acconsentirono molto volentieri, d’altronde il sole
spiccava in cielo e il vento cristallino occupava impercettibilmente
l’aria.
<<
Giochiamo a palla? >> Domandò Louis arzillo
prendendo il pallone davanti ai suoi occhi.
<<
Sempre il solito bambino. >> Lo canzonò
Eleanor ricevendo un’occhiataccia dal fidanzato.
<<
Lasciala perdere fratello. >> Zayn diede una
pacca sulle spalle all’amico. << Va a capirle
le donne. >> Affermò
teatralmente scuotendo la testa. Entrambi sghignazzarono.
<<
Io ci sto. Liam? >> Confabulò Niall
sorridente.
<<
Ovvio. Harry, Andy? >> Sollecitò Liam
avvicinandosi agl’amici.
<<
Naturalmente. >> Esclamarono all’unisono i
cugini.
<<
E noi? >> Interpellò Perrie facendo il
broncio.
<<
Di solito le femmine non spettegolano? >>
Punzecchiò Niall suscitando le risate degl’amici.
<<
Io voglio giocare! >> Affermò Perrie non
curandosi dell’osservazione fatta poco prima dal biondino.
<<
Anch’io! >> Annunciò Jenny alzandosi
da terra
con uno scatto repentino.
<<
Beh, allora anch’io >> Disse Eleanor
sorprendendo i compagni.
<<
Io passo. >> Enunciò Gwen sdraiandosi sul
telo precedentemente steso sul prato.
<<
Maschi contro femmine? >> Suggerì Zayn
assaporando già il gusto della vittoria.
<<
Ma noi siamo tre e voi sei! >> Asserì Perrie
incrociando le braccia al petto.
<<
Io posso stare in squadra con voi, ma qualcuno deve
uscire. >> Esplicò Liam volgendo lo sguardo ai
presenti.
<<
Esco io. >> Annunciò Harry allontanandosi.
<<
Bene. Cominciamo! >> Udì infine il riccio.
Gwen chiuse
gl’occhi. Voleva lasciarsi andare. Voleva
dimenticare tutto. Voleva sparire, rendersi invisibile al mondo, anche
solo per
un istante.
<<
Ehi. >> Gwen sentì un idillio. Aprì
lentamente gl’occhi. Due occhi color smeraldo si scontrarono
quasi
dolorosamente con i suoi.
<<
Ehi. >> Borbottò cercando
d’estraniare le
insistenti emozioni che invadevano il suo corpo ogni qual volta che
veniva a
contatto con quei occhi rovinosamente belli.
A volte pensi di voler sparire, ma tutto
ciò che vuoi
realmente è essere trovato.
<<
Che stavi facendo? >> Harry si spostò su un
fianco per scrutare ogni minimo dettaglio della ragazza.
<<
Sognavo, o almeno ci stavo provando. >>
Bisbigliò Gwen come se sene vergognasse. <<
Chiudo gli occhi e faccio
finta che sia tutto un sogno. E’ così che vado
avanti. >> Sospirò.
<<
Vorrei poter farlo anch’io. >>
Farfugliò il
riccio sorridendo tristemente.
<<
Tutti possono farlo, Harry. >> Si fermò e gli
rivolse uno sguardo compassionevole. << Possiamo fingere
nei sogni,
questo è il bello. Possiamo recitare, bleffare, ingannare il destino. Nei sogni tutto
è possibile. Possiamo decidere
cosa far succedere o meno. Possiamo fare cose che nella
realtà non sono
fattibili, realizzabili, sono solo impossibili. Siamo padroni di noi
stessi.
>>
<<
Stai sognando in questo momento? >> Harry
alzò il capo facendo intrecciare i loro sguardi e si
avvicinò bramando le dolci
labbra della ragazza.
<<
No, Harry, non possiamo. >> Si spostò
leggermente, non distaccandosi completamente. << Non di
nuovo. >>
Chinò il capo, cercando di eclissare l’ostinata
voglia d’assaggiare le labbra
del ragazzo. << Questo non è un sogno.
>>
Si
alzò velocemente,
ma fu bloccata dalla presa possente sul suo braccio. Harry la fece
voltare
imprigionandola con le sue forti braccia e la fece sentire debole con
il suo
sguardo indagatore.
<<
Scusa
non ce l'ha faccio. >> Harry posò dolcemente
le labbra su quelle di Gwen.
Venne subito inondato dall’inebriante fragranza che
circondava la ragazza.
Sentì i nervi del cervello incredibilmente tesi. Le forze
abbandonarlo. E
incessanti brividi colpirgli tormentosamente la schiena. Ma, nonostante
tutto,
sentì la felicità sommergerlo.
Perché c’era qualcosa, tra
quei due, qualcosa che in
verità doveva essere un segreto, o qualcosa di simile.
Così era difficile
capire ciò che si dicevano e come vivevano, e
com’erano.
Gwen
sentì lo stomaco,
troppo pieno d’emozioni, rovesciarsi. Si scostò
bruscamente e rivolse un ultimo,
triste sguardo al ragazzo. << E’ tutto
sbagliato. >> Non diede ad
Harry neanche il tempo di ribattere. Scappò, lasciando al
suo dolore il
permesso di travolgerla, scappò lasciando al suo amore il
permesso di
distruggerla.
La
ragione per cui così
tante persone trovano difficile essere felice è che vedranno
sempre il passato
meglio di quel che era, il presente peggio di quel che è e
il futuro meno
risoluto di quel che sarà.
Hi
everyone J
Stamattina
non sono andata a scuola e non avendo nient’altro
Da
fare ho deciso di scrivere un capitolo.
Sono
ancora un po’ assonnata quindi non ho
ricontrollato
Bene
il capitolo, scusate quindi i miei eventuali
errori.
Grazie
a tutti coloro che hanno messo la storia tra:
preferite,
seguite, ricordate e un eterno grazie va a chi
ha
recensito la storia;
Love
yaa
-With
love deb