Fanfic su artisti musicali > The Wanted
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Autore: imapenguin    21/10/2012    6 recensioni
tutte lo guardavo con occhi diversi, come se lui fosse un unico dio sulla terra. lui è dolce come fai ad odiarlo? guardalo, quegli occhi, quel sorriso. ero in una banda di ossessionate, solo io odiavo fortemente quel ragazzo. questo è il mio diario e potrò dire ciò che voglio senza sentirmi dire ' come fai ad odiare Nathan Sykes, lui è dolce e tenero.' no, lui non è così.
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Bondage
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Londra, 27 maggio.

''Ciao Sid,
sai l'altro giorno sono andata con Kaya a vedere i The Wanted, finalmente ho avuto l'occasione di incontrarli. Sembrava un sogno, davvero, sono tutti magnifici, Max, mio dio, aveva un pò di capelli. Siva, mamma mia, il suo sorriso ti stende. Jay, con quei suoi occhi azzurri, spettacolari, un suo sguardo può farti cadere a terra. Tom, lui era semplicemente perfetto, con la sua solita cresta, gli occhi che brillavano, sai, il suo naso che tutti criticano è stupendo, non ha nessun difetto come lui. Infine c'era Sykes, l'odio in persona, davvero Sid, avevo voglia di prenderlo a schiaffi, continuava a dire a tutte
- ciao  splendore, come stai? sei bellissima, come ti chiami? - tutte che si scioglievano davanti a lui, io sono stata l'unica a non dargli importanza. Voleva fare il simpaticone con me,  sapeva già il mio nome, sicuramente glielo avrà detto Kaya, che stronza, lo sapeva benissimo che io con lui non volevo averci niente a che fare, non volevo nemmeno il suo autografo ma dovevo per forza passare davanti a lui. Sai cosa mi ha scritto? - fallo un sorriso ogni tanto. - io, io che sono la ragazza più solare a questo mondo, aveva fatto una battuta pessima, davvero, non avrebbe fatto ridere nessuno, il solito gioco del 'chi te l'ha detto? eh, un uccellino.' dovevo ridere? no. quel disgraziato non vedrà mai il mio sorriso. Oggi vado come sempre da Kaya, non so cosa fare, spero solo che non inizi a dire che vuole incontrarli di nuovo, io li vorrei incontrare, diamine sono i miei idoli, ma davvero, non voglio vedere Sykes, lo prenderei a schiaffi, alla singin non ne ho avuto l'occasione ma se ci sarà una prossima volta gliene tiro due di schiaffi. Ora vado, c'è James che mi chiama e devo assolutamente aiutarlo altrimenti non potrò uscire, sai  è difficile vivere sola con un fratello maggiore e i genitori sempre in viaggio per lavoro.

Drew.''

Drew viveva con suo fratello James, aveva diciotto anni, due anni in più di lei, era come se vivessero da soli dato che il padre e la madre erano due manager ed erano sempre in giro per il mondo. Per Drew però non era mai stato un problema infondo lei non stava quasi mai a casa era sempre stata da Kaya. Erano quasi le quattro quando Drew giunse a casa dell'amica che non era molto lonatana era solo a cinque mintui da casa sua, durante il tragitto vide delle ragazza incuriosite che leggevano un manifesto. Drew all'inizio voleva continuare per la sua strada, ma la voglia di vedere cosa stesse succedendo era troppa. Si avvicinò e vide l'annuncio dei concerti dei The Wanted, - 28 luglio, Londra. - forse era il caso, o forse no, proprio il giorno del suo sedicesimo compleanno i The Wanted avrebbero tenuto un concerto lì a Londra. Era quasi scioccata, i suoi occhi incominciarono a bruciare, il suo cuore stava per abbandonarla, sarebbe potuto essere il sogno che si realizza. Drew non perse tempo, incominciò a correre con tutta la sua forza fino ad arrivare a casa di Kaya. Dopo quasi due minuti fu lì e citofonò.
'Chi è?' disse la sorella di Kaya.
'Sono Drew, apri, veloce!' disse.
'Sempre molto gentile, vero Drew?' disse la sorella di Kaya.
'Kelsey, diavolo,apri questo stramaledetto portone!' l'adrenalina era troppa, Drew aveva una notizia troppo importante da dire. Finalmente Kelsey, la sorella di Kaya, aprì il portone e Drew corse per tutte le scale fino ad arrivare al secondo piano come abitava l'amica.
'Drew, cosa succede? Kelsey mi ha detto che c'è un emergenza.' disse Kaya preoccupata.
'28 luglio, concerto, the wanted. Cosa mi dici?' disse Drew.
Il cuore di Kaya incominciò a battere sempre più forte, il suo cervello non connetteva, quella notizia l'aveva scioccata.
'Oh mio dio, non ci credo.' disse Kaya in lacrima abbracciando Drew.
'Li rivedremo e finalmente li ascolteremo.' rispose Drew. le due amiche erano in lacrime, ma non erano lacrime di tristezza, bensì di gioia, a loro non importava tanto vederli, per loro l'importante era ascoltarli, a loro sarebbero andati bene anche posti lontanti dal palco, per loro sentire le voci dei The Wanted era l'unica cosa che contava. Per festeggiare uscirono di casa e si diressero in pizzeria.
'ma ci pensi? noi, il  palco, loro.' disse Kaya.
'è incredibile.' disse Drew.
'ma quando metteranno in vendita i biglietti?' chiese Kaya.
'domani, la vendita apre alle 9.' rispose Drew.
'perfetto domani saremo lì alle 7.' disse Kaya.
Dopo una bella pizza le ragazze tornarono a casa, come sempre Drew accompagnava Kaya e poi tornava da sola.Era sempre stato così, Kaya era una ragazza molto paurosa e dat che la sua via non era molto illuminataò. Dopo aver accompagnato Kaya, Drew finalmente tornò a casa.
'Sono a casa.' urlò nella speranza che James la senta.
'Sono qui in cucina.' disse James.
Drew si diresse in cucina dove trovò  un pacco.
'Che cos'è?' disse Drew.
'Cos'è cosa?' rispose James facendo finta di nulla.
'Come cosa? Questo!' disse Drew indicando un pacco,
'Questo cosa?' disse James.
'James, ti prego non fare l'imbecille che cos'è questo pacco?' chiese nuovamente Drew.
'C'è una letterla lì, leggila.' rispose James sorrideno.

''Ciao piccola, 
ora probabilemente ti starai chiedendo cosa sia il pacco che hai ricevuto vero? Possiamo risponderti con questa semplice lettera. Non siamo mai stati dei genitori molto presenti nella vita dei propri figli e ci dispiace ma purtroppo non possiamo abbandondare il lavoro, ci dispiace di non essere stati con voi questo natale, ci dispiace per non essere stati presenti il giorno dei vostri compleanni. Noi vorremmo sempre essere lì con voi. Tralasciando questo discorso vorremmo aprirne un altro, sappiamo che per colpa del nostro lavoro non abbiamo potuto realizzare tutti i vostri sogni, noi ce la stiamo mettendo tutto per darvi una vita migliore ma si vede che questo non basta. Non vogliamo sembrare dei genitori che trascurano i propri figli, perchè non lo siamo, voi siete sempre con noi, e sapevete che se avete bisogno potrete sempre contare su una nostra chiamata, sappiamo benissimo che questo discorso non ti importa o magari stai leggendo questa lettera solo per sapere cosa c'è in quella scatola, ma noi ci teniamo a dirti che ci dispiace tanto, davvero, non pensiamo di essere i genitorni migliori che ci siano al mondo, ma ce la stiamo mettendo tutta. vuoi sapere cosa c'è in quella scatola? ci sono le nostre più sincere scuse, ricordati che ti vogliamo bene.

Mamma e Papà.''


Drew rimase stupita dalla lettera dei suoi genitorii, così si avvicino alla scatola guardò il fratello e iniziò a levare lo scotch che c'era attorno.
'Non ci credo..'

Sciao beleze.
ed ecco il secondo capitolo della mia seconda storia.
cosa ne pensate? penoso vero? si, lo so non sono molto soffisfatta
ma ho iniziato a scriverso verso mezzanotte e ora sono l'1.52 yeah.
forse ora mi odierete lol
cosa ci sarà nella scatola?
che avranno fatto i genitori di Drew?
ci vediamo nel prossimo capitolo belle, scusatemi se non ho pubblicato il capitolo sabato scorso.
per qualsiasi cosa vi lascio sempre il mio account twitter: https://twitter.com/ximapenguin
accetterò qualsiasi critica negativa, davvero, voglio sapere cosa ne pensate realmente.

 

  
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