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Autore: The Loveless Jester    21/10/2012    2 recensioni
-Un mese per trovare questa motivazione. Conosco bene Loki anch’io e so che c’è ancora del salvabile, ti prego padre, dammi solo un misero mese per convincere Loki e se fallirò…- E qui Odino vide Thor esitare come mai aveva fatto in vita sua , neanche davanti al più temibile dei nemici. – se fallirò, sarò io stesso ad uccidere Loki.-
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor
Note: OOC, Otherverse, What if? | Avvertimenti: Incest
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Chapter Four :  Sacrifice










 

-I am worry for you without me-
-I am nothing without you.-

 







 

Non molto tempo dopo che era stato dato l'allarme, i guerrieri asgardiani e la guardia reale erano  già giunti sul luogo dello scontro,   qui un verde spazio limitato  da alte querce e cipressi che con la loro  ombra incombevano cupi , premonitori di un oscuro fato, su tutti i presenti , fungeva da palcoscenico a quell’evento sciagurato.
Un esercito di nani stava alle spalle del Sire Jalèt signore dei nani e infine solo uno stuolo di guerrieri stava alle spalle della principessa Kendra, tuttavia si poteva ben dire che ognuno di quei guerrieri valesse per 20 nani.
Jalèt e Kendra erano fermi al centro della natura si fissavano con astio entrambi puntandosi contro i rispettivi  scettri magici,  entrambi  si studiavano cautamente con l’unica differenza che il re dei nani sembrava molto più sicuro di sé rispetto alla principessa, fu allora che Thor e Amdir lasciarono i ranghi e si diressero al centro verso la principessa  mentre in contemporanea due nani eseguivano gli stessi movimenti allontanandosi dalle schiere nemiche .
In quanto ambasciatore diplomatico Thor si mise al fianco di Kendra e prese per primo parola
-Io sono Thor , figlio di Odino, ambasciatore per conto degli otto mondi  e venuto qui su Svartálfaheimr per riportare la pace tra le vostre popolazioni. Per questi motivi pregherei entrambi di mettere giù le armi.- A conferma delle sue parole  il dio dei tuoni alzò le mani e cercò di abbassare entrambi gli scettri incontrando poca resistenza da parte di Kendra ma molta di più da parte di Jalèt, che manteneva il proprio scettro saldo nella mano con un espressione parecchio contrariata sul viso.
- E voi chi sareste? Il primo venuto qui a spadroneggiare?.-Il re dei nani allargò le braccia platealmente per provocare Thor che non raccolse affatto la provocazione- a differenza di quanto i guerrieri asgardiani e Loki si sarebbero aspettati dopo quella provocazione. Andiamo io non darò retta al messo di otto mondi che si sono sempre curati di trascurare il mio pianeta!.-
-Il nostro pianeta!.- sibilò Kendra nuovamente sulla difensiva.
Jalèt fece alcuni passi indietro mentre i due nani arrivati dalle sue schiere gli si posizionarono davanti per difesa e nello stesso momento Thor strinse la presa sul Mijolnir .
-I patti sono infranti principessa, alcuna pieta vi sarà e ora… alla guerra!.- con ultimo gridò fece immediatamente dietrofront e tornò nei pressi del suo esercito che già aveva alzato le lance per iniziare la battaglia. Thor capita la situazione afferrò Kendra per un braccio trascinandola al sicuro dietro la guardia reale la affidò a un paio di soldati scelti apposta da Amdir , tornò subito nelle prime file  , nelle mani stringeva il Mijolnir  pronto all’uso .
Al fianco di Thor si schierò la guardia reale insieme agli altri guerrieri asgardiani, Fandral e Sif erano i più prossimi al dio dei tuoni  e a questi ben presto si aggiunse Loki ma non appena Thor lo notò cercò subito il suo sguardo in una muta richiesta, Loki dal canto suo intercettò lo sguardo del dio dei tuoni  e lo restituì fermamente. No  non si sarebbe messo al riparo mentre lui affrontava un esercito.
-Cocciuto.- Gli sibilò Thor di rimando seppur decidendo di lasciarlo combattere  pur di evitare inutili liti che in quel momento non poteva permettersi, ci avrebbe pensato lui a guardargli le spalle come al solito.
 
La battaglia cominciò fin da subito cruenta , Thor mulinava il suo mijolnir spedendo all’aria decine e decine di nani decimando fila dopo fila, al contrario  Fandral, Hogun e Sif insieme agli altri soldati combattevano i nani a suon di spada cozzando le pesanti asce di questi ultimi che nonostante la statura erano dei combattenti formidabili tanto che sul terreno si scorgeva già qualche elfo morto  con il cranio fracassato dalle asce dei nani , tuttavia molti nani erano caduti e l’esercito avversario grazie a Thor e Loki   era palesemente in difficoltà.
Amdir si batteva con altrettanta abilità maneggiando una lunga spada che volteggiando mozzava molte teste dei nemici, il capo della guardia reale sembrava posseduto da una rabbia sottile   che lo attraversava interamente anche se tuttavia l’elfo continuava a vantare una micidiale eleganza nei movimenti.
Il re Jalèt osservava basito la furia degli avversari  così pochi ma così letali , così afferrato il suo scettro si diresse verso il suo pari in magia, si fece strada attraverso la marmaglia di corpi combattenti o morti e si ritrovò ben presto faccia a faccia con Loki che aveva appena finito  di stendere un paio di nani con la magia del suo scettro .
-Ehi tu mago da strapazzo affronta qualcuno che combatte con le tue stesse armi!.- Gridò schernitore il re dei nani  con un ghigno tutt’altro che rassicurante  ma Loki non si fece affatto intimorire   e posizionato lo scettro innanzi a sé aveva cominciato ad ingaggiare battaglia  certo che se il re fosse morto tutta quella follia sarebbe cessata all’istante  e lui sarebbe potuto finalmente tornarsene a mansioni ben più interessanti di queste .
- Forza vostra bassezza stupitemi!- Il dio degli inganni in quanto a scherno non era certo secondo a nessuno . La battaglia ingaggiata da entrambi fu durissima, entrambi erano fortissimi e perfettamente padroni della magia  per questo erano arrivati persino a uno scontro a corpo a corpo dove Loki si ritrovò notevolmente svantaggiato anche perché il braccialetto che Odino lo aveva obbligato a portare per tenere sotto controllo i suoi poteri cominciava a dargli qualche problema, tuttavia sarebbe presto riuscito a sopraffare l’altro se non fosse stato per due nani che l’avevano preso alle spalle bloccandogli completamente tutti gli arti .
Preso dallo sconforto Loki si guardo intorno accorgendosi di essere completamente solo ed isolato dagli altri, il più vicino a lui era Thor ma che da parte sua era impegnato in combattimento con ben 5 nani.  Sul volto di Jalèt  si era disegnato un ghigno di trionfo vedendo il dio degli inganni completamente alla sua mercè e subito gli puntò lo scettro contro cominciando ad accumulare magia per dare il colpo di grazia a Loki .
 Il dio degli inganni cercò ancora di dibattersi  per scampare il peggio  e in muto grido urlò il nome del dio dei tuoni, inconsapevole che quel grido poi tanto muto non fu  poiché in realtà gridò davvero  e fu sentito immediatamente dal dio Dei tuoni, poi Loki chiuse gli occhi e dallo scettro di Jalèt  partì una maledizione che non si sarebbe mai scagliata sul corpo di Loki ma bensì su quello di Thor.
 Tutto accadde in pochi secondi, Loki spalancò gli occhi accorgendosi di avere addosso il corpo esanime di Thor  e  gli bastò solo un attimo per capire ciò che era successo, per capire che Thor ai suoi piedi non respirava più  e che la Colpa era di Jalèt.
Con urlo terribile e disperato Loki si getto contrò il sovrano dopo aver afferrato il martello di Thor  schiacciò con tutta la forza che possedeva il re dei nani sotto il Mijolnir riducendolo a un ammasso di carne sanguinolenta. La battaglia finiva lì.

 







-Chiunque se ne dimostri degno potrà sollevare il martello di Thor.-







 

Loki gettò a terra il Mijolnir   mentre le parole di Odino gli rimbombavano nella testa fornendogli una prima spiegazione razionale a ciò che era appena stato in grado di fare.
Malfermo sulle gambe e tremante da capo a piedi si avvicinò al corpo di Thor che stava a terra  ancora caldo ma irrigidito nell’inequivocabile posa della morte che se l’era portato via e poi improvvisamente Loki  realizzò che egli aveva offerto la sua vita per salvare la sua.







     

- Tu non sapresti amarmi, anteporresti sempre te stesso o il bene degli altri a me!-    
 









Quella frase  pronunciata solo poche ore prima  bruciò e dilaniò la mente del dio degli inganni, quelle parole dette prima con disprezzo e usate per inutile protezione ora gli si ripercuotevano contro mostrandogli con la crudeltà dei fatti che mai parole più sbagliate avrebbe mai potuto pronunciare giacchè  l’uomo a cui le aveva indirizzate ora giaceva morto proprio per aver protetto la sua vita offrendo senza esitazioni la propria.
Urlò forte Loki, urlò fino a sentire il sangue nella gola , urlò in mezzo ad altre persone che urlavano per la gioia di una battaglia finita bene ma lui non urlava per gioia ma per la disperazione di aver perso qualcuno che non avrebbe rivisto mai più, qualcuno che aveva appena cominciato ad apprezzare allora Gli tornarono alla mente alcune parole di Thor pronunciate dopo esser tornato da Midgard.
“ Se c’è una cosa che ho imparato sulla terra è che amore a volte significa sacrificare noi stessi per un bene superiore.”
 E quale dimostrazione migliore ci sarebbe stata di amore se non sacrificare la vita, la cosa più preziosa , per la persona che si è giurato  di amare da anni?
 Kendra osservava la scena di un Loki annientato abbandonato contro il corpo del fratello intento a piangere tutte le lacrime che gli restavano, fu l’abbraccio di Amdir a riscuoterla dal suo torpore, trascinandola in calore molto più confortevole.
-Mia signora.- sussurrò l’elfo solamente ma bastò perchè lei si rifugiasse in quell’abbraccio sicuro e desse libero sfogo alle lacrme , partecipe del dolore del suo neo amico Loki.
 Dall’altra parte del campo , Fandral , Sif , Volstagg , Hogun e Heimdall osservavano la scena basiti e disperati, solo la dea Sif si era lasciata andare al pianto muliebre  china su se stessa incapace di avvicinarsi  a guardare il corpo morto del suo amico  di sempre.





 





    









 





     -... should have died hereafter;
There would have been a time for such a word.
Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow,
Creeps in this petty pace from day to day       
To the last syllable of recorded time,
And all our yesterdays have lighted fools
The way to dusty death. Out, out, brief candle!
Life's but a walking shadow, a poor player
That struts and frets his hour upon the stage
And then is heard no more: it is a tale
Told by an idiot, full of sound and fury,
Signifying nothing.-

 






















Dopo  si svolse tutto come a rallentatore, Kendra ripresa la fermezza d’animo, ordinò di raccogliere i caduti  e che l’esercito dei nani fosse condotto a palazzo per poi decidere cosa farne inoltre ordinò che il corpo di Thor venisse trasportato immediatamente a palazzo, così il corpo del dio dei tuoni fu caricato sugli scudi e portato in braccio dai suoi fedeli guerrieri asgardiani con Loki a soli pochi passi da lui che con gli occhi vuoti persi nell’oblio e la mente altrove percepì a malapena le condoglianze rivoltegli da Kendra.
Una volta che il corteo fu arrivato a palazzo Thor venne deposto in una stanza e furono disposte subito delle ancelle che si occupassero di imbalsamare e profumare il corpo del dio secondo le usanze, non appena terminate queste fasi di rito cominciò una vera veglia , il primo giorno vi erano solo i guerrieri asgardiani  con la muta presenza di Loki che sedeva in un angolo senza emettere un fiato o una sola sillaba tenendo solo lo sguardo fisso sul corpo di Thor quasi si aspettasse che da un momento all’altro avrebbe aperto gli occhi.
Ma i giorni passavano e Odino informato via missiva  da Kendra dispose immediatamente il necessario per il trasporto della salma ad Asgard.
Loki partì con la salma solo pochi giorni dopo incurante  di ciò che ne sarebbe stato della sua sorte ora che Thor non c’era più, di questo non si curava affatto per lui ormai persino la morte era un alternativa allettante al sopravvivere, perciò segui silente la salma ad Asgard e una volta li accettò di essere rinchiuso nelle sue stanze con la sola possibilità di uscire per andare a guardare la salma di Thor  ancora per quei pochi giorni che precedevano i funerali ufficiali.
 
Loki ormai passava le sue giornate accanto a Thor vegliandolo come un fedele guardiano, ripensando al tempo perduto che non sarebbe mai tornato.
Tutta una vita gli ci era voluta per cominciare ad accettare quel sentimento che il suo inconscio aveva sempre provato per il fratellastro,  e un solo misero breve attimo gli ci era voluto per perdere tutto. S e solo avesse dato retta a Thor, se solo si fosse andato a nascondere invece di combattere forse ora non starebbe a piangersi addosso eppure allo stesso tempo mentre si riempiva la testa di “se” sapeva fin troppo bene che quella era la giusta punizione che il fato gli aveva inflitto crudelmente , aveva sprecato per anni la vicinanza di Thor, aveva persino tentato di ucciderlo lui stesso ed ora rimpiangeva quella mattina  a Svartálfaheimr quando il suo cuore aveva finalmente cominciato a battere nel modo giusto, perché non importava ciò che aveva detto a Thor quella mattina, la verità è che aveva finalmente capito quale fosse il suo posto  ma ora che  il “posto” a cui sentiva di appartenere  era morto  si sentiva svuotato di qualsiasi energia.
Se solo quel giorno avesse almeno fatto capire a Thor  che aveva deciso di voler stare al suo fianco almeno ora avrebbe avuto un peso in meno sul cuore e forse Thor se ne sarebbe andato felice di essere riuscito finalmente nell’intento di aver dato a Loki una motivazione valida per cambiare la propria  vita, ma ciò non era avvenuto e ora Loki pregava che almeno nel Valhalla Thor trovasse la pace che Loki gli aveva tolto in vita.
Loki si avvicinò alla salma del fratellastro  e dopo essersi abbassato alla sua altezza gli aveva lasciato un lieve bacio a fior di pelle sulla fronte accarezzandogli allo stesso tempo i dorati capelli .
- ti avrei amato davvero,  se il fato me l’avesse concesso.-gli sussurrò ancora con le labbra attaccate alla sua fronte.
Dopo quel semplice gesto lasciò la stanza per non farvi mai più ritorno.










































 




-Forgive me , my weakness but I don’t know why
 Without you it’s hard to survive.-





























 

Note : Allora scusate, di nuovo capitolo corto  D: scusate per gli errori eventuali che troverete nel testo e scusate per aver scritto una cosa così crudele ç_ç Spero che comunque in una qualche maniera contorta  questo capitolo vi piaccia anche perchè credo proprio che sia il penultimo  , " evvai " direte voi XD
Bene, ci vediamo al prossimo Chap, non odiatemi mi raccomando u.u come sempre grazie a chi leggerà e a chi recensirà, e un grazie particolare a chi ha inserito la storia nelle seguite e nelle ricordate  :)
P.S. la prima citazione è presa da uno dei miei film preferiti , ovvero 'Alexander' nel momento in cui il nostro caro Efe ci lascia. La seconda è una citazione del Macbeth  , che so che non ci azzecca niente  ma mi è venuta in mente proprio mentre scrivevo  quindi non potevo non metterla!  e l'ultima è della canzone di cascada - every time we touch.
P.P.S. : L'immagine è presa dalla favolosa pagina facebook di ' The rainbow side of Marvel '

  
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