Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: GiulyHermi96    21/10/2012    8 recensioni
La storia tratterà degli ultimi anni a Hogwarts della vecchia generazione fino all'imminente e inevitabile morte di Lily e James.
Inutile negarlo... purtroppo dovrà succedere.
Ad ogni modo, spero sarà anche divertente, visto quanto buffi sono i Malandrini la maggior parte del tempo.
Dal ventinovesimo capitolo:
James piegò la testa: “Quando tornerò indietro? Perché, com'è quel posto? Non me lo ricordo...”
L'ombra sospirò: “Per questo sei venuto qui...per ricordare e compiere l'ultimo passo per tornare indietro...ti sei riposato abbastanza Jamie...” disse gentilmente.
“Ma io sto bene qui...non ci sono problemi, non c'è nulla che mi possa fare del male...” disse sconfortato.
“Vero, ma qui non c'è il tuo giglio...” disse l'ombra sorridendo gentilmente.

Dal quarantacinquesimo capitolo:
Prendendo fiato e alzando l'indice della mano destra per puntarlo contro James: “Però, promettimi che convinceremo sia i miei genitori che i tuoi a non regalarci per nulla al mondo delle tende viola!” disse facendo ridere il ragazzo
So che l'avvertimento "incompiuta" non dovrebbe stare nelle storie ancora in aggiornamento ma, ora come ora, non la porterò avanti... mi scuso tantissimo con i lettori e con coloro che leggeranno.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'James & Lily are flawless'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un posto magico dove stare

Image and video hosting by TinyPic

 “Che barba, ragazzi, siete noiosi come... come un gruppo di thestral messi come comici...” disse Alice incrociando le braccia e sedendosi su una poltrona immusonita.

Sirius guardò la ragazza e si alzò in piedi sorpreso: “Ma no, non mi pare che tu abbia la barba, Prewett...” disse guardandola da vicino.

La ragazza alzò gli occhi al cielo e lo spinse via: “Stai alla larga, Black, sei più scemo di un troll di montagna...” disse arrabbiata.

Oh, ce l'abbiamo con le similitudini, oggi?” chiese Frank sorridendo alla ragazza che, però, non ricambiò il sorriso scocciata.

Lui non è stupido come un troll di montagna...” disse James seriamente.

Tutti si voltarono a guardarlo e lui sorrise guardando Remus che completò al posto suo: “... infatti, non è così stupido, puzza uguale, però...” disse difendendosi dal Grifondoro che stava per saltargli addosso.

Ripetetelo se avete il coraggio, razza di...” iniziò a dire lui, subito interrotto da Lily.

Oh, ma guardatelo, poveretto, come potete dire che puzzi come un troll di montagna... non è affatto vero...” disse lei sorridendo al ragazzo che, però, prima di riuscire a ringraziarla fu interrotta dalla stessa Evans che finì la frase: “Lui odora di cane bagnato tutto il tempo...” disse ridacchiando e provocando un attacco di risate da tutti per motivi un po' diversi tra loro.

Attenta, Evans, potrei anche mordere...” disse Sirius lugubre.

Lily non rispose continuando a sorridere.

Ridi pure, ma potrei arrivare con passo Felpato dietro di te e... gnack! Via un braccio!” disse mimando la cosa.

Lily rise con gli altri: “Sì, Sirius, ci riusciresti di sicuro...” rise James stringendo Lily a se con fare protettivo.

Era il ventotto di dicembre, e James, Lily, Sirius, Remus, Peter, Frank, Mary, Emmeline e Alice erano in uno dei numerosi salotti di casa Potter.

James, seduto su una poltrona, aveva Lily appollaiata sulle sue gambe a leggere un articolo della gazzetta del profeta. Gli altri erano divisi tra le poltrone e i sofà della stanza e ognuno faceva ciò che voleva: Frank e Peter stavano giocando a scacchi, Remus studiava storia della magia, Mary ed Emmeline trasfiguravano le fiamme in immagini di animali e Alice... bé... Alice si annoiava e rompeva le scatole... come sempre.

James, in quel momento, si sentiva davvero felice.

Ok, ultimamente lo pensava un po' troppo, era vero.

Ma con Lily vicina, il suo mondo non era mai buio o noioso, era pieno di lei.

Per esempio, in quell'istante, le fiamme del camino illuminavano i capelli della ragazza che, già rossi, sembravano brillare di luce propria e essere a loro volta fiamme vive.

James l'avrebbe osservata per sempre, se lei non avesse interrotto ciò che stava pensando.

Potter, smettila, o ti affatturo...” disse con calma girando una pagina del giornale e continuando a leggere come se niente fosse.

James sorrise appoggiando la testa sulla spalla destra della ragazza.

Anche quello era bello.

Il fatto che lei continuasse a parlargli come prima. In un certo senso, era ancora divertente, anche se i loro litigi tendevano a finire in modo decisamente diverso...

James, per cortesia, ti pare una cosa normale?” chiese lei esasperata.

Lui le sorrise allegramente e lei si accigliò ancora di più cercando di incrociare le braccia: “Non mi sedurrai con quel sorriso, Potter, non questa volta...” disse lei già sulla strada per cedere.

Ragazzi, Sirius chiedeva...” disse Peter entrando nella stanza di Lily in quell'istante. I due si girarono, uno con uno sguardo di pietà per il ragazzo che stava per essere cacciato malamente da Lily, e l'altra con sguardo assassino, che si addolcì pochissimo per dire: “Peter, per cortesia, non ora...”

Minus, spaventato da Lily, che aveva parlato tra i denti, se la squagliò tra le risate di Sirius in corridoio.

James alzò gli occhi al cielo... Felpato, a volte, era impossibile.

Dicevo... Potter, ti sembra normale?” chiese lei con gli occhi spalancati.

James sorrise divertito di nuovo.

Ma certo, giglio del mio cuore, mi pare normalissimo che io voglia starti sempre vicino...” disse gentilmente.

Oh, non ci provare, Potter! Le moine e i complimenti non ti salveranno! Questa cosa non è affatto normale! È... è... aaarrghh!” esclamò lei cercando di camminare per la stanza.

Oh, Lily, voglio semplicemente che tu stia sempre con me...” disse lui sempre divertito.

COSI'? TI PARE NORMALE?” chiese lei facendogli vedere il polso legato da una manetta legata dall'altra parte al polso del ragazzo.

Lui sorrise: “Bé... ti avrò sempre vicina, mi pare...” disse lui abbracciandola per la vita con l'altro braccio.

Tu-sei-pazzo!” borbottò lei contro il suo petto senza riuscire a muoversi.

Mai sostenuto il contrario...” sentenziò lui baciandola.

Lei si rilassò un pochino, ma dopo poco, tornò sul piede di guerra: “Dammi quelle dannate chiavi, Potter, per Merlino!”

James sorrise al ricordo.

Era successo quattro giorni prima, tornati a casa dopo il pomeriggio passato a casa Evans, per non vedere più lo sguardo triste negli occhi di Lily, aveva combinato in due secondi questa cosa.

Aveva funzionato piuttosto bene...

Allora... insomma... mi a-n-n-o-i-o! Facciamo qualche cosa!” ripeté Alice saltellando davanti a tutti.

Nessuno le rispose, perciò Lily, grazie alla telepatia di Alice a farle capire di dover dire qualche cosa, chiese: “Cosa vorresti fare, Ali?” chiese alzando gli occhi al cielo.

La ragazza sorrise e batté le mani felice: “Sono molto felice che tu me lo abbia chiesto, Lily. Faremo una...” disse aspettando che tutti l'ascoltassero: “Caccia al tesoro!”

Tutti buffarono e si risedettero sulle poltrone a farsi i fatti loro.

Un'altra?” borbottò a mezza voce Lily ricordandosi quella fuori da casa sua fatta da James.

Oh, insomma, ragazzi, è una caccia al tesoro, vuol dire che ci guadagnerete qualche cosa...” disse Alice cercando di convincerli.

Guadagnarci qualche cosa implica dei galeoni?” chiese Sirius alzando le sopracciglia scettico.

Alice alzò gli occhi al cielo: “No, Sirius, niente soldi... una sorpresa...” disse felice.

Nessuno sembrò essere entusiasta, perciò Alice guardò James che alzò gli occhi al cielo e disse: “è una bella sorpresa, ragazzi, ve lo assicuro, e poi...” disse attirando la loro attenzione: “Se non lo fate, farò cantare Peter fino alle tre di domani mattina...” disse sorridendo malandrino.

In un momento, la scacchiera tornò al suo posto, le fiamme del fuoco tornarono normali, il libro di Remus si chiuse e alcuni bigliettini spuntarono davanti ad ogni partecipante.

Alice sorrise: “Bene, questo è il vostro primo indizio. Sono tutti diversi, buona ricerca, ci vediamo a destinazione!” disse la ragazza sedendosi su una poltrona.

Lily rimase seduta col giornale davanti e continuò a sfogliarlo.

James ridacchiò: “Tu non vai Lily...?” chiese dando un'occhiata ad Alice come a dirle: Te l'avevo detto...

Lily sbuffò: “Non c'è dubbio che io partecipi ad una caccia al tesoro. Il biglietto è pura logica, troppo facile da capire, e correre in questa casa, col rischio di perdermi per poi trovare...” si fermò fissando il pezzettino di carta senza nemmeno prenderlo in mano: “una torta... no... non ne vale la pena...” disse girando un'altra pagina.

Alice sbuffò: “Lily, togli la magia delle cose...” disse riprendendosi il biglietto e incrociando le braccia.

James, cercando di non ridere a crepapelle, abbracciò ulteriormente Lily da dietro nascondendo il viso sulla sua spalla.

Alice aveva organizzato la cosa il giorno prima, e lui aveva capito, sin dall'inizio, che Lily avrebbe afferrato tutto in meno di qualche minuto.

La Grifondoro, presa da una leggera compassione per l'amica, sospirò e chiuse il giornale.

Dai, Ali... so che hai preparato qualcos'altro per me... mi dispiace, ma era troppo facile da capire, sai che sono fatta così...” disse sorridendole timidamente.

L'altra alzò gli occhi al cielo: “Sei spaventosamente cinica, ragazza mia... comunque, ecco...” disse porgendole un altro foglio, molto più grande e rigido dell'altro.

Lily lo prese sorridendo poi, tornando immediatamente seria, lo iniziò a leggere.

James, intanto, la guardava concentrarsi sulla cosa.

Non inizi subito a cercare?” le chiese.

Lei scosse la testa: “No, è un errore andare subito. In questo genere di cose, basta leggere per bene ciò che si ha e ragionare...” disse sfregando un angolo del cartoncino con il pollice e l'indice della mao destra.

James sorrise e aspettò che lei finisse, facendo un cenno ad Alice quando uscì dalla stanza per andare nel traguardo dell'altra caccia al tesoro.

Poco dopo, Lily si alzò elegantemente e, sempre fissando il cartoncino, si mosse di qualche passo, poi, girandosi verso di lui, disse: “Tu non vieni?”

Lui la fissò confuso e lei scosse la testa: “So che sai cosa io debba cercare, ma vieni lo stesso, no?” disse come se la cosa fosse ovvia girandosi verso di lui.

James sorrise, si alzò, si mise le mani in tasca e la iniziò a seguire con la sua andatura rilassata.

Lily sorrise scuotendo la testa e uscì dal salotto guardando il biglietto.

Come hai capito che lo so?” chiese lui affiancandola.

Lei sorrise mettendo il biglietto tra le labbra e legandosi i capelli in una coda.

Ripreso il biglietto tra le mani disse: “Non sei andato con gli altri...” disse alzando gli occhi dal biglietto e fermandosi guardando i tre corridoi davanti a se, alla sua destra e alla sua sinistra, optando poi, per quest'ultimo.

Sono il padrone di casa, sarebbe stato troppo facile...” cercò di scusarsi lui.

Lei ridacchiò e scosse la testa: “Vero, ma Alice ha guardato te, quando ha avuto bisogno d'aiuto per convincere gli altri... vuol dire che vi eravate già messi d'accordo...” disse lei guardandolo di sottecchi e ricominciando a girare per i corridoi.

James sorrise mettendosi a posto gli occhiali sul naso: “Bé, sai... non avrebbe potuto organizzare nulla, senza che io lo sapessi, io so tutto di ciò che accade qua dentro...” disse drizzando le spalle come un uomo dell'800.

Lily rise e girò a destra: “Ah sì, eh?” disse fermandosi e guardandolo seriamente negli occhi: “E sai anche che ho preso una delle tue foto per metterla nel mio nuovo album?” chiese sorridendo e ricominciando a camminare velocemente.

Come?” chiese lui inseguendola.

Ah, allora non sai tutto... le foto che hai sul muro, Potter...” disse lei alzando gli occhi al cielo.

James la fissò: “Sul serio?” chiese sorpreso.

Lei alzò gli occhi dal cartoncino confusa: “Sì... solo perché i miei non avevano delle foto tue, non vuol dire che non debbano essere dentro al mio album di fotografie. Gli album, di solito, li uso per riassumere momenti che vivo... mi sembra di star vivendo parecchi momenti con te e gli altri, no?” disse lei sorridendo e ammutolendolo per un po'.

Allora...” pensò lei ad alta voce: “Il messaggio dice:

senza alcuna paura

non passerai per l'aurora,

ma sarai illuminata

per una grande serata

Questo vuol dire che dobbiamo passare per un'ala della casa senza molte finestre, fino ad arrivare ad un posto grande – per una grande serata – e che sia molto illuminato. Non so se debba essere illuminato da luci in casa o dal sole, comunque deve essere un posto grande... non credo sia la biblioteca...” disse sorridendo a James.

Lui sorrise a sua volta: “Già giocato quella carta...” disse alzando le spalle malandrino.

Lei annuì: “Perciò sto cercando una sala molto grande, con molta illuminazione che deve essere raggiunta da un corridoio senza finestre...” disse passandosi una mano sulle labbra.

James la guardò molto sorpreso.

Cosa?” chiese lei vedendo la sua espressione.

Lui alzò le spalle: “Sei brava...” disse semplicemente.

Lei sorrise e si sedette per terra velocissimamente.

Che fai?” chiese lui guardandola accomodarsi sul pavimento.

Lei si posò un dito sulle labbra facendogli segno di stare in silenzio.

Poco dopo sospirò: “Perché non hai dei cartelli stradali, qui dentro?” chiese frustrata.

James rise di gusto.

Va bene... va bene... partiamo da qualche cosa di facile facile... la stanza dove dormo...” disse lei iniziando a pensare i corridoi che aveva visto fino a quel momento.

Passarono minuti, e James si sedette di fianco a lei guardandola pensare immobile davanti al biglietto.

Lui e Alice avevano pensato se darle più biglietti, come agli altri, ma avevano capito, che, oltre a trovare subito il tesoro, dopo il solo primo biglietto, non avrebbe mai partecipato, proprio perché per un oggetto, non avrebbe fatto una caccia al tesoro.

Perciò avevano preferito darle un solo cartoncino con al contempo, tutto e niente dentro.

Passarono cinque, dieci, quindici minuti, in cui James aspettò pazientemente che lei capisse. In fondo, guardarla era bello anche senza le fiamme che giocavano con i suoi capelli.

Le avrebbe davvero dovuto dire che, con i capelli legati, era bellissima.

Insomma, i capelli sciolti le stavano benissimo, ma con anche solo la coda, sembrava uscita dall'ottocento e sembrava una di quelle dame, vestite con lunghi abiti sofisticati, che ballavano tutta la sera, benché, in quel momento, avesse solo dei jeans, una maglia e un maglione addosso, e non un lungo vestito di seta.

Sorridendo, James appoggiò la testa al muro e pensò a ciò che lei doveva cercare. In un certo senso, era molto collegato con ciò che aveva appena pensato. Avrebbe voluto portarcela subito, tirarla su, prendendola per mano, e correre a perdifiato per i corridoi fino ad arrivare a... bé... tanto non ci avrebbe messo ancora molto...

Nemmeno l'avesse sentito, il respiro di Lily si fermò come folgorato, poi si velocizzò eccitato: “Ho capito! Ho capito! Vieni!” gli disse prendendolo davvero per mano e iniziando a correre per i corridoi girando, con sicurezza, a destra e a sinistra.

Arrivati davanti ad una porta, Lily lo guardò. Lui si appoggiò al muro e incrociò le braccia divertito: “Non credo che ti fermeresti nemmeno se la casa stesse crollando, Lily... aprila...” le disse.

Lei spinse i battenti e entrò nella grande sala che le si stanziò davanti.

Sorpresa e felice nello stesso istante, corse al centro e iniziò a saltellare: “Ah! Sapevo che fosse una sala da ballo! È una sala da ballo! James, hai una sala da ballo in casa!” disse al contempo esasperata ed euforica.

James ridacchiò e la raggiunse: “Sì, ce l'ho” disse senza sapere esattamente come reagire a quell'esclamazione.

Lily rise come una bambina davanti a della cioccolata guardandosi intorno.

La stanza era lunghissima e piuttosto larga. Sembrava uscita da uno dei romanzi di Jane Austen. Le pareti erano decorati con ghirigori dorati e il pavimento era lucido come se fosse stato appena lavato. Lily fu sicura di poter sentire e vedere le persone ballare e passare la notte in quella sala secoli prima.

Le finestre arrivavano quasi fino al soffitto, ed erano arcuate sulla parte alta.

Portavano dentro la stanza la luce aranciata del tramonto, che tingeva tutto, come se il fuoco sfavillasse ovunque.

Vieni...” disse James portandola verso le finestre. Con un colpo di bacchetta, le aprì e portò la ragazza sul terrazzo lì fuori.

Lily si sentì come Giulietta Capuleti, del romanzo di Shakespeare, o come Raperonzolo.

Il terrazzo dava su un bellissimo giardino dietro la casa.

La ragazza si chiese come potesse esserci un giardino talmente grande dietro una casa in una città per metà babbana, poi sorrise, pensando che, molto probabilmente, tutto quello era possibile grazie a degli incantesimi.

è molto meglio di una torta al cioccolato, grazie...” disse guardando il sole che tramontava.

James rise, poi la guardò confuso: “Come fai a sapere che fosse di cioccolata?” chiese scioccato.

Lei rise di cuore: “Ho tirato ad indovinare... a tutti piace il cioccolato, e poi, ce n'era un po' sul mio biglietto per la caccia al tesoro comune...” disse sorridendo.

James scosse la testa; era perfetta, come sempre.

Comunque, perché questa cosa?” chiese lei dopo un po' girandosi verso di lui.

James alzò le spalle appoggiandosi con la schiena alla ringhiera del terrazzo: “Nulla in particolare... un avvenimento che non ho mai trovato importante, ma di cui mi sono ricordato solo questa mattina....” disse lui semplicemente.

Lei piegò la testa confusa. Era il ventinove di dicembre. Natale era passato, il suo compleanno sarebbe stato un mese dopo e quello di James a Marzo. Quel giorno era il ventotto

Ventotto... ventotto... non le veniva in mente nulla.

Lui sorrise: “Non c'è problema se non te lo ricordi, non è importante come pensi, solo una scusa per portarti qui... mettiamola così, ventotto di novembre, ti ricorda nulla?” chiese lui sorridendo.

Lei ci pensò. A novembre erano accadute parecchie cose.

L'uno era andata a casa Malfoy e aveva riportato a casa James. Due settimane dopo, il quindici, si era svegliato e sei giorni dopo, il ventuno, erano tornati a scuola. Cinque giorni dopo avevano avuto un esame e... oh... il ventotto... il ventotto...

Lui sorrise vedendo lo sguardo della ragazza: “Eh già... un mese fa avevi la febbre a quaranta e deliravi parlando di comete viola che passavano sul tuo baldacchino...” disse lui ridacchiando.

Lei sbuffò spostandosi una ciocca di capelli via dagli occhi: “Non dovresti prendermi in giro su certe cose... stavo male...” disse lei col broncio.

Lui rise e l'abbracciò: “Sì, malata e completamente delirante, tanto da cadere tra le mie abilissime braccia da affascinante Grifondoro...” disse lui stringendola a se.

Modesto come sempre, Potter, davvero...” disse lei appoggiando la testa sul suo petto col sorriso sulle labbra.

Bé, dico la verità. Sarebbe peggio se dicessi delle bugie, no?” disse col suo faccino da cucciolo.

Lei gli diede un leggero pugno sul petto: “Ma piantala...” disse ridendo.

Siamo durati un mese per ora, ed è grandioso, visto che mi dicevi sempre che non sarei durato nemmeno due minuti con te... è un grande obiettivo...” disse lui sorridendo felice.

Lei alzò gli occhi al cielo: “Andiamo, signor-sono-modesto-come-pochi... si staranno chiedendo dove siamo. Per il record, ricordamelo tra un anno, e portami in un altro posto del genere, e ti saprò dire che ne penso...” disse lei ridendo e uscendo da quel posto così bello e pensando, però, che stare tra le braccia di James fosse ancora più... bé... magico.

Angolino autrice:
*Saltella per la stanza felice* Sono puntuale! Sono puntuale! è domenica ed è passata solo una settimana dall'ultimo aggiornamento!
Ok, la smetto XD
Comunque... credo che... sì... insomma... questo capitolo mi piace. Mi piace davvero *^* Ok, non come il ventinovesimo, ma... è carino... non è carino? nemmeno un pò? Ok...
Ciao XD
Giuly
P.S. Volevo pubblicare il capitolo alle otto e quaranta, ma EFP si è fermato per un pò, perciò sono riuscita a pubblicarlo solo ora... scusate ç.ç

   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: GiulyHermi96