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Autore: Jar Of Hearts    21/10/2012    6 recensioni
Isabella Swan: Di giorno, una qualunque matricola nella facoltà di letteratura ad Harvard, di notte una famosa modella e cantante. Timida, odia essere al centro dell'attenzione.
Come può essere un'anonima ragazza, oltretutto timida, quando è così famosa? Semplice: nei suoi servizi fotografici e durante i suoi concerti si "traveste" e grazie a questo sconfigge le sue paure.
Solo cinque persone, oltre ai suoi genitori, conoscono il suo segreto: suo fratello, sua sorella e i suoi tre migliori amici: Jacob, Seth e Leah. Lei e i cinque formano una band: Tea Party.
Edward Cullen: Ragazzo viziato, che ha sempre avuto tutto nella vita, uno dei migliori studenti di medicina ad Harvard. Frequenta il terzo anno. Ricco e famoso modello e presentatore di un suo programma televisivo, al contrario di Isabella non fa nulla per nascondere la sua fama, anzi gli piace essere notato. Nessuno dei suoi fan, però, lo conosce veramente...solo i suoi genitori, i suoi tre fratelli (Alice, Emmett e Charlotte) ed il suo migliore amico. Neanche la sua ragazza, Tanya, in realtà, lo conosce veramente.
Come fanno due persone così diverse a conoscersi, ma allo stesso tempo no? Ad odiarsi, ma allo stesso tempo amarsi?
TUTTI UMANI!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Tea party LA pt 2

capitolo 7: l.a (parte 2)


emmett pov

Dopo essermi scusato con Rosalie, io e lei decidemmo di rientrare in casa.
<< Sicuramente Bella e Leah saranno preoccupate...ho fatto una bella uscita di scena, vero? Molto melodrammatica >> scherzò la bionda che mi camminava accanto.
<< Mi scuso ancora per le idiozie che ho detto sul serio... >> mi scusai di nuovo, in imbarazzo
<< Non ti preoccupare, me ne sono già scordata! >> mi sorrise dolcemente.
Caspita se era bella!
Solo allora mi accorsi del suo abbigliamento...
Accidenti!
Indossava dei jeans che le fasciavano perfettamente le gambe slanciate e perfette, un top rosso fuoco a fascia, che le copriva completamente il seno, ma che rivelava le sue forme e delle scarpe rosse con tacchi altissimi che le facevano quasi raggiungere la mia altezza.
Ci mancava solo che mi mettessi a sbavare, tanto ero attratto dal suo corpo.
Si muoveva su quei trampoli che portava al posto delle scarpe come se indossasse delle scarpe da ginnastica e, fra l'altro, era aggraziata.
I capelli dorati e mossi erano lasciati liberi sulle spalle, fluenti.
Gli occhi di quello splendido azzurro cielo erano contornati da un leggero strato di trucco nero, mentre il resto del viso era struccato, al naturale.
Non avevo mai visto essere più bello in vita mia...
La fissai talmente tanto, incantato, che non mi accorsi nemmeno che eravamo arrivati a “destinazione”
<< Rose! >> sentii esclamare da Bella.
Mi girai verso gli altri, per evitare di fare la figura dell'idiota, per l'ennesima volta.
<< Tutto bene, biondona? Se quell'orso ti ha offesa nuovamente, ti giuro che lo amm- >> cominciò Leah, infervorata.
Sinceramente quella ragazza mi faceva paura e non poca!
<< No, no! Si è scusato con me, anzi >> affermò Rosalie, sorridendo raggiante.
Leah sembrò tranquillizzarsi, ma poi mi lanciò un'occhiataccia omicida.
Bella, invece, mi sorrise timidamente.
Chissà cosa aveva passato Rosalie di tanto brutto da far preoccupare così tanto le sue due amiche...
<< Cambiamo discorso! Leah, quando non c'eravate, ha avuto un'ottima idea! Ha proposto di passare il pomeriggio in piscina, che ne pensate voi due? Vi aggregate? >> come al solito la mia volpacchiotta riusciva a rallegrare la situazione.
<< Sembrerebbe un ottima idea! Qui si muore di caldo ed io non ci sono abituato! >> esclamai, entusiasta.
<< Mi aggrego anche io! >> trillò Rosalie, allegra.
<< Su di te non c'erano dubbi, biondona! Tu adori nuotare, dopotutto fino a quattro anni fa facevi anche delle gare di nuoto! >> commentò Leah.
<< Gare di nuoto? >> le chiesi sorpreso.
<< Si, si! Pensa che ha vinto tutte le volte che ha gareggiato! >> aggiunse Bella, decantando le lodi dell'amica bionda.
<< Wow.. >> mormorai, ammirato, volgendo lo sguardo a Rosalie.
Lei, nel frattempo, lanciava sguardi assassini alle due ed era arrossita pesantemente.
<< Ooook....ora vado a mettermi il costume! Non vedo l'ora di tuffarmi! >> strillò quella volpacchiotta di Carlie, correndo fuori dalla stanza.
Poco dopo, però, ritornò sui suoi passi.
<< Ehm...piccolo problema: dov'è la mia valigia? >> chiese, ridacchiando imbarazzata.
Scoppiammo tutti a ridere davanti alla sua gaffe.
Era sempre la solita, la mia sorellina!
<< Devono essere ancora in macchina >> le rispose Bella, gentile.
<< Grazie! Vadoooo! >> e così andò veramente, correndo come una pazza.
<< Vado ad aiutarla con i bagagli >> annunciò Edward, uscendo dalla stanza.
<< Ehm...i bagagli sono tanti, li aiuto! >> anche Bella uscì, di fretta.
<< Si, certo, è uscita per i bagagli... >> commentò Leah, sarcastica.
Capii a cosa si riferiva: tra Bella ed Edward c'era attrazione, forse anche qualcosa di più!
<< Beh, vado pure io! Non vorrei che al posto di prendere i bagagli, amoreggiassero! >> scherzò Leah, ridacchiando ed uscendo dalla sala da pranzo.
Così rimanemmo solo io e Rose.
Per un attimo ci fu un'interminabile e imbarazzante silenzio, che durò per non so quanto.
<< Ehm...io vado a mettermi il costume. Se hai bisogno di qualcosa, chiama...oh, e fai come fossi a casa tua! >> detto questo, scappò letteralmente.
Strano...
Rimasi solo, come uno stoccafisso, fermo in mezzo alla stanza, fino a quando non arrivarono gli altri con i bagagli.
<< Ecco a te, orsacchiotto! >> mi disse Carlie, passandomi il mio borsone.
<< Dove possiamo cambiarci? >> chiese Edward, a Bella.
<< Vediamo....tu e Emmett cambiatevi qui in bagno, Charlotte può usare l'altro bagno, qui in fondo al corridoio >> rispose Bella, cortese.
Io e Edward, ovviamente, fummo i primi ad essere pronti, ed uscimmo in giardino, dove aspettammo le ragazze.
<< Allora...Bella, eh? >> ammiccai verso mio fratello.
<< Ooooooh! Anche tu con questa storia?! Tu e Carlie dovete finirla e se avete qualcuno dei vostri stupidi piani in mente, beh, levatevelo dalla testa! Io ho una ragazza, Tanya, ricordi?? >> sbottò, esasperato.
Poteva darla a bere a qualcun altro, di certo non a me!
<< Finiscila, ti conosco come le mie tasche, fratello! Bella ti piace e anche tanto, in modo diverso da come ti piace Tanya... >> continuai, imperterrito.
<< Esatto! In modo diverso! Bella è solo un'amica, mentre Tanya è la mia ragazza, intesi?! >>
<< Bene, se vuoi auto-convincerti, fai come vuoi Ed...ma presto scoprirai da te che Bella per te non è solo un'amica >> insistetti, deciso.
<< Certo, certo! Ma vogliamo parlare di te? Come ti è saltato in mente a dire quelle cose di Rosalie, orso? >> mi domandò Edward, cambiando abilmente discorso.
<< Senti, mi sento già una merda, non mettertici anche tu Ed! >> dissi, pensando di chiuderla lì, invece...
<< Proprio a lei, poi! Esserselo sentito dire da te, deve averla ferita molto... >> mormorò l'ultima frase, ma io la sentii ugualmente.
<< Che intendi? Perchè se glielo dicevi tu che cambiava? Non rimaneva lo stesso ferita? >> domandai, perplesso.
Lui sbuffò, alzando gli occhi al cielo: << Parli per me, ma tu stai messo peggio, orso! >>
Non capii a cosa si riferiva e, purtroppo, non potetti chiedergli spiegazioni, visto che in quel momento arrivarono le ragazze.
La prima che vidi fu la mia sorellina...
Ma che cazz...
Indossava un bikini nero, a dir poco striminzito.
<< Levati subito quel coso! Sei un bambina, non puoi metterti certe cose! >> urlai, puntandole un dito contro.
<< Concordo! >> mi appoggiò nostro fratello.
<< Oddio, ma che ve frega! Oltre a voi due, ci sono solo ragazze! Che problema c'è?! >> sbuffò, esasperata dalla nostra gelosia.
Effettivamente...
<< Passi, per questa volta >> borbottò Edward.
Poi vidi Leah, che indossava un bikini colorato.
Aveva un fisico niente male...anzi era una bomba, ma non ero attratto da lei, fisicamente.
Isabella, invece, indossava un semplice bikini blu.
Anche lei non era messa male a fisico: snella, gambe lunghe e con tutte le forme al punto giusto.
Ma anche per lei non provavo alcun tipo di attrazione...per fortuna, altrimenti me la sarei dovuta vedere con mio fratello!
Per Rosalie la provavo l'attrazione fisica, eccome se la provavo!
Indossavo un bikini rosso che lasciava poco all'immaginazione, che portava con naturalezza, senza alcuna vergogna o malizia.
E ciò mi faceva impazzire...
Se continuò di questo passo, arriverò ad una situazione parecchio imbarazzante!
<< Io mi tuffooooo! >> urlò Carlie, prendendo la rincorsa, per poi buttarsi in piscina come un sacco di patate.
<< Mi tuffo pure io...dal trampolino però >> annunciò Rosalie, dirigendosi al trampolino situato sulla destra della piscina, sollevato da terra di un paio di metri.
Sti cavoli, che culo...
Cercai di distogliere lo sguardo e, nel farlo, incontrai lo sguardo di Edward.
Quel suo sguardo voleva dire: “e poi parli per me?”
Aveva ragione! Accidenti, Rosalie mi piaceva!
<< Allora, che fate? Buttateviiii! >> strillò Carlie, sbracciandosi.
Gli altri seguirono il “consiglio”, mentre io rimasi incantato a guardare Rosalie che si apprestava a tuffarsi in acqua.
Fece un tuffo perfetto, da nuotatrice professionista.
Poi la vidi nuotare verso il bordo piscina, verso di me.
Sembrava una sirena...
<< Entri? >> mi chiese, sorridendomi dolce.
Se me lo chiedi tu, subito!
Ok, mi ero fritto e ri-fritto quel poco di cervello che dubitavo di avere!
Ricambiai il sorriso ed entrai in piscina, tuffandomi a bomba.
<< Accidenti a te, orso! Mi hai schizzata tutta! >> borbottò la volpacchiotta, mettendo su il broncio.
<< In effetti eri asciutta, quindi ti ho rovinato la messa in piega, vero? Scuuuuuuusa! >> la presi in giro, procurandomi una linguaccia da parte sua.
Per la successiva ora scherzammo e giocammo tutti.
Ad un certo punto mi ritrovai “solo” con Rosalie.
Gli altri stavano giocando a palla in acqua, mentre io e lei ci eravamo messi in disparte.
Mi sentivo impacciato a stare solo con lei.
<< Credo che la gelosia tua e di Edward verso Charlotte sia un pochino esagerata >> esordì lei, rompendo il silenzio che si era creato.
<< E' vero, a volte esageriamo, ma lo facciamo per il suo bene! I ragazzi sanno essere veramente stronzi! >> affermai, convinto.
<< Altra frase maschilista, caro! Anche le ragazze lo sanno essere, stronze >> mi corresse, in disaccordo.
<< Si, scusa...ma sai che intendo...insomma, ci sono ragazzi orribili che costringono le ragazze a fare cose che non vogliono, con la forza! >> alle mie parole sbiancò, come se avesse visto un fantasma.
<< Si, lo so fin troppo bene... >> mormorò, con le lacrime agli occhi, per poi distogliere subito lo sguardo.
No, non può essere...
<< N-non dirmi che...quel Royce di cui parlavi... >> balbettai, sorpreso.
<< Non mi va di parlarne...qui...di solito non ne parlo mai con nessuno, ma con te sento di potermi fidare, Emmett...se vuoi, posso raccontarti tutto, ma rientriamo in casa e parliamo da soli... >> disse, con voce neutra e quasi innaturale, da automa.
Io annuii semplicemente e così uscimmo dalla piscina.
<< Noi entriamo in casa...ci mangiamo un gelato >> si inventò Rosalie per poi avvolgersi un telo intorno al corpo ed entrare in casa.
La imitai e poco dopo ci ritrovammo in salotto.
Si sedette sul divano e mi invitò a sedermi accanto a lei.
Lo feci ed attesi che iniziasse a parlare.
<< Vedi, tre anni fa ero fidanzata con un ragazzo, Royce. Era bello: biondo, alto e con gli occhi azzurri...insomma, ai miei occhi era un vero principe. Era il capitano della squadra di basket della scuola, il più popolare ed andava all'ultimo anno. Mi sentii al settimo cielo quando mi chiese di diventare la sua ragazza. Ero ancora una stupida bambina, che non sapeva nulla della vita...ero al secondo anno, avevo solo quindici anni, dopotutto... >>
<< Hai diciotto anni, quindi? >> la interruppi, esterrefatto.
<< Beh, si...perchè quanti anni mi davi? >> mi chiese, con un sorriso tremulo sulle labbra.
<< Pensavo fossi una ventenne....comunque continua a raccontare, scusa per l'interruzione >> l'invitai, curioso.
<< Beh, Royce sembrava il ragazzo perfetto: ottimi voti, popolare e con me era sempre molto dolce e rispettoso. Piaceva persino a mio padre, pensa! Ai ragazzi della band, però, non piaceva affatto...mi dicevano che era falso e che da quella storia ne sarei uscita veramente male. Io non diedi loro ascolto, tutt'altro: litigai con loro e per un lungo periodo non gli rivolsi neanche la parola.
Le cose, però, cambiarono dopo appena due settimane. Una sera uscii con lui ed i suoi amici, con tutte le loro fidanzate, cheer-leader per la maggior parte, e scoprii il vero carattere di Royce King. Era un maschilista fino al midollo, che beveva come una spugna e spesso si drogava...mi portò sulla cattiva strada. Dopo appena una settimana, avevo cominciato a bere, a fumare e a sperimentare diverse altre cose...mi feci persino degli stupidi tatuaggi e dei piercing! >>
Solo allora notai un piccolo tatuaggio, sotto all'orecchio destro, una piccola “L” scritta in bella grafia.
<< L per Leah >> mi spiegò, notando che guardavo quel suo tatuaggio.
<< Ne ho altri, con le iniziali degli altri membri della band >> continuò.
Io annuii solamente e le intimai di continuare a parlare.
<< Beh, dopo un altro mese mi ridussi veramente male...finii addirittura in ospedale, per aver bevuto troppo. Mio padre capì che era tutta colpa dell'influenza di Royce e mi vietò di continuare a frequentarlo...ma io ne ero innamorata, nonostante tutto, e non l'ascoltai, cominciando a incontrarlo di nascosto. Tutto cambiò una maledetta sera, era il giorno del mio compleanno e, dopo aver festeggiato con la mia famiglia, uscii di nascosto di casa. Uscii con Royce e due suoi amici che non avevo mai visto prima di allora. Erano più grandi, dovevano avere quasi trent'anni...dopo aver bevuto....loro...usciti fuori d-dal locale, n-non so c-come ci ritrovammo in un vicolo cieco e l-loro...c-cominciarono a t-toccarmi...a baciarmi..a s-spogliarmi... >> a quel punto cominciò a piangere, singhiozzando.
Tutto ciò era orribile...cazzo, non poteva essere...
<< Quindi ti hanno... >> la mia voce era un sibilo, ero incazzato con quei mostri che nemmeno conoscevo.
<< N-non ci riuscirono per poco...mi t-trovarono mio fratello J-jasper e J-jacob...loro li p-picchiarono...io e-ero nuda e.... >>
La strinsi a me, come se avessi paura che qualcuno la toccasse.
<< Li voglio uccidere...ti giuro che li voglio ammazzare con le mie stesse mani! >>
<< Mio f-fratello e Jacob l'a-avrebbero fatto...poi, però, arrivò la p-polizia...c-compreso mio padre, l-lo sceriffo della c-città...l-li arrestarono e li rinchiusero n-nella prigione d-di Seattle...li scagionarono d-dopo appena un m-mese...ho p-paura che Royce mi trovi...ho una cazzo di paura! >> le ultime parole le strillò, disperata.
Rimanemmo così, lei tra le mie braccia che singhiozzava, io che la stringevo a me, pensando a tutti i modi che avrei potuto usare per uccidere quei bastardi.
<< Non devi avere paura, Rosalie...da oggi ci sono anche io a proteggerti, oltre ai tuoi fratelli. Insomma, mi hai visto? Nessuno potrebbe scamparla contro di me! >> cercai di sdrammatizzare.
Lei staccò il viso dal mio petto, puntando i suoi meravigliosi occhi azzurri nei miei, e mi dedicò un sorriso tremolante e dolcissimo.
I nostri visi erano vicinissimi, un paio di centimetri ci distanziavano.
Avevo la tremenda voglia di baciarla, ma di certo non era il momento adatto...
Fu lei, invece, a baciarmi, lasciandomi sbalordito.
Fu un semplice sfioramento di labbra, casto ma intenso.
Quando si staccò dalle mie labbra, distolse lo sguardo.
<< Scusa...ti devo sembrare una pazza: ti racconto certe cose e poi ti bacio >> ridacchiò nervosa, con voce roca causata dal pianto.
Io per un attimo rimasi a fissarla, ammutolito, ma poi presi coraggio e parlai: << Scherzi? Voglio dire, mi hai sorpreso, ma di certo non posso dire che mi è dispiaciuto...tutt'altro! >>
Ok, forse avevo usato un po' troppa foga nel dirlo, ma quando vidi il suo sguardo illuminarsi, capii: Rosalie provava qualcosa per me.
<< E' da stupidi, lo so, ti conosco a malapena, ma...i-io... >> si zittì all'improvviso, insicura.
<< Parla pure liberamente Rosalie, a me puoi dire tutto! >> l'incoraggia sorridendole e prendendole il viso tra le mani.
Lei puntò lo sguardo nel mio, decisa.
<< Io sono innamorata di te! >> lo disse convinta, senza ombra di dubbio o insicurezza nella voce.
Mi sorpresi non solo per le sue parole, ma anche perchè compresi qualcosa di inaspettato: anche io mi ero innamorato di lei, incredibile!
<< Anche io lo sono di te >> risposi, senza remore.
Lei spalancò i suoi bellissimi occhioni e la sua bocca perfetta formò una piccola "O" di stupore.
<< L'ho capito ora, ma penso di aver avuto un colpo di fulmine con te...solo che lo negavo a me stesso >> spiegai, serio più che mai.
Quello che successe dopo non me lo sarei mai e poi mai immaginato...
Rosalie mi saltò letteralmente addosso, facendo cadere via dal suo corpo l'asciugamano e restando così in costume, a cavalcioni su di me.
Mi baciò con passione che io, ovviamente, ricambiai con molto piacere.
<< Rosie... >> ansimai, quando ci staccammo per riprendere fiato.
<< M-mi piace come soprannome...Rosie... >> balbettò, aprendo gli occhi.
<< Ti amo >> esordii, dopo un po'.
Non l'avevo mai detto a nessuna ragazza in vita mia, nemmeno a quella stronza di Victoria.
<< Anche io, tanto >>
Rosalie era speciale per me, nonostante ci conoscessimo poco ci amavamo già alla follia, ne ero certo.
Da quel giorno lei diventò la mia Rosie, la donna della mia vita, la mia ragione di vita.

Bella POV

<< Allora Bella, hai un fidanzato? >> quasi mi strozzai con il succo d'arancia che stavo bevendo, sentendo la domanda improvvisa di Charlotte.
Eravamo entrambe distese sulle sedie a sdraio a bordo piscina, mentre Leah e Edward erano ancora in acqua a parlare di chissà cosa.
<< C-cosa? Ehm...no, perché? >> balbettai, perplessa.
<< Così, tanto per sapere... >> rispose lei, sovrappensiero, sorseggiando la sua soda.
Charlotte mi stava simpatica, nonostante le poche parole che ci eravamo scambiate in quelle ore.
Era una ragazza solare, estroversa e sicura di sé, molto diversa da me.
<< Sai, io non ho mai avuto un ragazzo! >> esordì dopo qualche istante di silenzio, posando il bicchiere ormai vuoto sul tavolinetto posto tra le nostre sdraio.
Mi sorpresi sapendo che una bellissima e simpatica ragazza come lei non aveva mai avuto un ragazzo: era strano, molto.
<< Mi pare strano: sei una ragazza bella e simpatica >> ammisi, sincera.
<< Beh, in realtà, tutta la squadra di football mi sbava dietro...non lo dico per vantarmi, ovviamente: è un semplice dato di fatto! Però di sicuramente non è per il mio carattere, sai com'è! >> scherzò, ammiccando.
Risi, divertita: mi era molto simpatica e, anche se ci conoscevamo da pochissimo, la consideravo già mia amica.
<< E tu? Hai avuto tanti ragazzi? >> mi chiese, dopo un po'.
Arrossii di tutto punto e, imbarazzata all'inverosimile, le risposi: << Solo uno...si chiamava, anzi chiama visto che è ancora vivo, Mike...era il mio compagno di corso di storia al liceo. Io gli piacevo sin dai tempi delle medie e continuava a chiedermi di uscire, così un giorno, al secondo anno di liceo, accettai l'invito e a quell'appuntamento ne susseguirono altri...nulla di che >>
<< Come mai è finita? >> sembrava davvero determinata a conoscere la mia vita sentimentale, per qualche bizzarro motivo...
<< Beh, io scoprii che Mike piaceva ad una mia amica e così lo lasciai...ora stanno insieme da tre anni, pensa >> tralasciai di dirle che Jessica, la mia "amica", in realtà era solo un'arrampicatrice sociale che stava con me e le mie sorelle solo perchè eravamo popolari.
<< Wow...non è il massimo come storia >> ammise, un po' delusa.
<< Già, l'unica storia che ho avuto non è stata nemmeno romantica >> risi nervosa, vergognandomi.
La mia vita sentimentale era sempre stata pressochè inesistente, il che non era tanto normale visti i miei ventun'anni. 
<< Beh, c'è sempre tempo no? >> ammiccò, per poi guardare il fratello che in quel momento nuotava spensierato.
Non poteva davvero intendere quello...o forse si?
La guardai con un sopracciglio alzato, scettica.
<< Beh, che ci sarebbe di tanto strano? Andate molto d'accordo e tra voi l'attrazione fisica c'è, lo si nota subito >> insistette, determinata.
<< Ti ricordo che tuo fratello ha la ragazza, bellissima tra l'altro >> borbottai, alzando gli occhi al cielo.
<< Non hai nulla da invidiare alla Denali numer 1, tu sei molto più bella e affascinante! Quella è solo una donna meschina che pensa solo alla popolarità ed ai soldi, te lo assicuro! >> ribettè, innervosita.
Non sembrava piacerle Tanya...tutt'altro, sembrava odiarla.
<< Denali number 1? >> le chiesi, stranita da quel soprannome.
<< E' il suo cognome...vedi, io vado a scuola con le sue sorelle minori che sono esattamente come lei, Denali number 2 e Denali number 3 >> risi della strana mentalità tanto contorta quanto divertente di Charlotte, ma poi ripensai alle sue parole...
<< Sarà come dici tu, sul suo carattere, ma lei rimane più bella...e comunque se Edward sta con lei, non deve essere tanto male...magari l'hai giudicata mal- >> mi fulminò con lo sguardo, quasi avessi appena detto un'eresia.
<< Tu sei troppo buona e non hai un briciolo di autostima! Tu sei bella, più di Tanya, fine della storia! E comunque ho assolutamente ragione io sulla sua meschinità. Ha accalappiato Edward con il suo fascino e ha recitato per bene la sua parte di ragazza buona ed ingenua, ma io so com'è relamente: me l'ha dimostrato già più volte, credimi >> aveva gli occhi lucidi dalla rabbia quando disse quell'ultima frase.
<< T-tu...credi davvero che io piaccia a Edward? >> farfugliai, rossa come un pomodoro.
Lei si aprì in un grande sorriso, entusiasta: << Ovvio ed io ho sempre ragione, ricorda! >>
<< Rimane il problema che io non sono quel genere di ragazza... >> sussurrai.
<< Che genere di ragazza? >> domandò, confusa.
<< Quella con cui si tradisce la propria ragazza >> dissi, facendo una smorfia disgustata.
<< Io non ho mica detto questo! Lui la lascerà, ne sono certa! Devi solo fargli capire che ti piace...anzi, direi che ne sei innamorata persa >> era vero, forse avevo qualche possibilià, chissà...
Charlotte capì la mia indecisione solamente guardandomi e m'incoraggiò con poche parole: << Non credi sia l'ora di buttarsi? Di rischiare? Finchè non ci provi, non riuscirai mai ad ottenere nulla dalla vita >>
Era incredibile come quella ragazzina, perchè di ciò si trattava, fosse tanto saggia ed intelligente.
E' proprio sua sorella...
Fu proprio grazie a lei che mi decisi a fare qualcosa che, forse, senza il suo incoraggiamento non avrei mai fatto: avrei conquistato il cuore di Edward Cullen, a qualsiasi costo.
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Sono orribile, scusate...vi faccio sempre aspettare...scusatemi, sul serio.
Vi chiedo di recensire, per favore...ultimamente, oltre ad avere pochissimo tempo, ho anche poca ispirazione...magari, leggendo le vostre belle recensioni mi riprendo chissà ;)
Fatemi sapere che ne pensate di questo capitolo!
Baci baci ed ancora scusa,
Jar Of Hearts

  
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