Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: shelovesheridols__    22/10/2012    1 recensioni
-Io non ti ho mai dimenticata, Eveline.- disse lui, con un filo di voce. Una lacrima cadde sul suo viso. Lei con un dito gliela raccolse e la baciò, come le aveva insegnato lui tempo prima.
Poi lo guardò negli occhi e ci rivide il ragazzetto di cinquant'anni prima.
-Nemmeno io, Justin. Ma ormai non c'è più niente per noi. E' così. E' la vita.- detto questo se ne andò, lasciandolo da solo in quella spiaggia dove si erano conosciuti, dove si erano scambiati i loro primi baci, dove il loro amore si era evoluto e dove, ormai, era finito. Per sempre.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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-STO ANCORA PENSANDO A UN NOME DA DARE ALLO "SPAZIO AUTORE" :C-
premetto che questo capitolo è un pochino pochino cortino cortino :c
col prossimo mi farò perdonare, giuro..
anche perché nel prossimo capitolo entrerà in scena Justin, questo era solo una specie di introduzione.
beh, allora RECENSITE plis plis pliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiis çwç

ps. ho cambiato nome di twitter c:
@jarannah_ on twitteeeeeer.




Chapter one.

-SORELLONAAAAAAAAAAAAAAAA- eccolo qui, mio fratello Cody che ogni mattina mi da il buongiorno urlandomi nelle orecchie.
Apro gli occhi, ancora parecchio assonnata.
-Hey Eveline, oggi i tuoi occhi sono ancora più azzurri del solito. Sarà perché è il giorno del tuo diciottesimo compleanno.- dice con un sorriso a 32 denti, sventolandomi una busta di carta davanti agli occhi.
Aggrotto la fronte. Cazzo, quasi dimenticavo! Oggi è davvero il giorno del mio compleanno.
Prendo la busta, la apro e...
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHH- un urlo di gioia esce dalla mia bocca, spontaneo.-i biglietti per Los Angeles, non ci posso credere!- dico alzandomi dal letto e correndo al piano di sotto per ringraziare i miei genitori.
Mi butto in braccio a  mio padre e gli stampo un grosso bacio sulla guancia e lo stesso faccio con mia madre.
-Sei contenta? Finalmente potrai andare a studiare in California!- dice mio padre accarezzandomi i capelli.
Gli sorrido. Ero davvero tanto tanto felice.
-Partirai domani.- dice la mamma, con un sorriso malinconico.
-Cosa?! E come lo dirò a Jasmine, Samantha e Jake? Loro sono i miei migliori amici, non voglio lasciarli soli. Mi mancheranno da morire.- dico, prendendo il cellulare e correndo in camera mia a vestirmi. Devo vederli il prima possibile per raccontargli tutto. 
Mi vesto così 
http://www.polyvore.com/cgi/set?id=61449055&.locale=it poi metto un filo di trucco, prendo il mio cellulare ed esco di casa salutando tutti.
Invio un messaggio a tutti e tre: "ci vediamo al solito posto, SUBITO! ho bisogno di stare un po' con voi, non importa se siete in pigiama o in abito da sera, dovete venire il più presto possibile :/"
Il 'solito posto' sarebbe un parco giochi, se così si può chiamare. E' piccolissimo e c'è solo un'altalena al centro.
Lo conosciamo solo noi quattro perché non si trova proprio in paese, è vicino al bosco. L'abbiamo scoperto grazie a un'escursione fatta insieme alle nostre famiglie quando avevamo 8 anni e da quel giorno ci veniamo spesso.
Arrivo prima degli altri e  mi guardo intorno..è pieno di alberi, con le foglie che piano piano cominciano a cadere e a diventare marroni a causa dell'autunno. Mi mancherà tutto di questo posto.
Vedo l'amicone arrivare, mi alzo e corro ad abbracciarlo.
"L'amicone" è il soprannome che ho attribuito a Jake. Lui è un'amico fantastico, è l'amico perfetto. Sa ascoltarti quando stai male, sa farti ridere quando sei di cattivo umore e sa farti le coccole quando hai bisogno.
E' moro con gli occhi azzurri e, ammettiamolo..è un figo! Però non l'ho mai visto come un fidanzato. E' come un fratello maggiore per me. Beh, alle medie avevo una specie di cotta per lui, però poi col tempo è passata ed ho capito che per me è solo un'amico. Una cosa che mi piace di lui è che è sempre puntuale come me e io ODIO le persone ritardatarie. Non le sopporto proprio. Ti fanno aspettare per tantissimo tempo e poi quando arrivano trovano migliaia di scuse. 
-Cos'è successo piccola?- dice Jake sedendosi sull'altalena e facendomi sedere in braccio a lui.
Non gli rispondo. Mi fisso sui suoi occhi senza distogliere lo sguardo. Gli metto una mano intorno al collo e mi avvicino alle sue labbra. Lui fa lo stesso.
Ma che mi succede? Dio santo! Non posso, è il mio migliore amico. 
-Ragazziiiiiiiiiiiiiiiii eccomiiiiiiiiiiiii!- sentiamo una voce avvicinarsi. Ci stacchiamo subito e io mi metto in piedi, facendo uscire un leggero "scusami" ed evitando lo sguardo di Jake.
E' Sam, una delle mie migliori amiche e con lei c'è anche Jasmine. 
Sam è "la simpatica". Fa sempre battute,  su ogni cosa e io davvero la invidio per questo. Invece, Jasmine è "la timida". Si vergogna di tutto e tutti, riesce ad aprirsi solo con noi tre e sono entrambe due amiche fantastiche.
Sorrido a tutte e due e loro mi abbracciano.
-Eveline, volevi dirci qualcosa?- dice Sam sorridente come sempre.
-Sì..ecco ragazzi, io...- mi fermo un attimo per pensare alle parole giuste da dire. Loro mi guardano impazienti e curiosi di sapere cosa succede e io non so cosa dire.-Niente.- sorrido.-Avevo solo bisogno di stare con voi.
  
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