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Autore: JackPortiero    22/10/2012    2 recensioni
By JackPortiero, l'autore della teoria Tobi=Hinata. Beh... che dire... Naruto e Hinata si sono lasciati al primo giorno del 3° anno di Accademia, proprio al termine della saga precedente! :''-( ... E ora!? E ora si riprende esattamente da lì, vedendo un po' come si comporteranno i nostri beniamini da qui a poco prima dell'inizio del vero manga di Kishimoto. Certo che ne incontreranno di gente, in questa missing moment, a partire proprio da "COLUI" che era intervenuto a proteggerli da quei tre odiosi bulletti: SASUKE-KUN, l'idolo delle ragazze! E anche se siamo sembre sotto l'illusione di Tobi/Hinata, quando c'è di mezzo il clan Uchiha, i colpi di scena sono reali e garantiti! ;-)
Genere: Drammatico, Introspettivo, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Madara Uchiha, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Hinata/Sasuke
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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- Questa storia fa parte della serie 'AMORE IN CODICE'
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HINATA e MADARA (...collapse!!..)


Le anime dei miei precedenti "padroni"...
col loro chakra continuano a controllarmi tutti assieme, anche dopo la loro morte.
Capisci? O sei ancora troppo piccola?

Sono rimasti... solo odio i loro malvagi sentimenti, dentro di me. Anche adesso.
Io ti ho trattato male finora poiché "loro" mi controllano ogni momento.

(Amore in codice 3 - Cap.10: "Hinata e Kurama, le catene spezzate!!")


"LUI"... si erge sopra tutti. Mi ha usato in quella battaglia... Vincolando il suo chakra Yin al mio, ha trovato il modo di sopravvivere dentro di me.
IO LO DETESTO!!... La mia missione era di ritrovare i Figli di nonno Rikudou! Riconoscerli, addestrarli, affidare questo potere solo a loro.

COME HO POTUTO... farmi controllare in questo modo da lui!!? Dalla sua morte, me lo sono ritrovato dentro come una vile spora.
Per colpa mia... quel bastardo vive in te. Hai a che fare niente meno che con LUI. E' una parte di te, che attende solo di riemergere.

Mi dispiace così tanto, Bambina. Dovevo essere io, a cercare e proteggere te. E invece sei tu, ad aver trovato e rischiare la vita per me.
Ora neanche chiamandomi per nome, potrò aiutarti. Fondendo il tuo chakra al nostro, dovrai scontrarti con tutto il suo Odio.


DOVRAI RIUSCIRE DA SOLA. Trovare la risposta giusta a tutto questo. Impugnare e tenere sempre ben saldo... "quel suo sorriso".
Rendilo... "immortale". Fanne una leggendaria spada di Giustizia e Grazia.
 
Dimostra a quel parassita di Madara, che non hai bisogno d'altro. Che la Volontà di una ragazza dal cuore tenero, è il tuo vero e divino potere.


*****



Nella sua corsa disperata contro il tempo, Naruto Uzumaki incappò in un'atroce spasmo al ventre, e subì un improvviso ma inevitabile cedimento.

Il corpo suo collassò, schiacciato sulla strada, in una delle più affollate vie di Konoha, mentre la gente gli passava accanto così, sprezzante e indifferente, augurandosi fosse la volta buona che sparisse dalla circolazione. Ed egli, dal canto suo, poteva benissimo sentire, tutta questa ostilità, ma sebbene facesse così tanto male, e infettasse assai in profondità, non era davvero questo, il frangente di considerarla!

Il biondino aveva ben altro, per la testa e "per lo stomaco"... Era proprio come se qualcuno attingesse diretto, e in maniera disperata, dal suo chakra, aprendone la porta con chissà quale chiave.


"E' assurdo!... Ma è lei!... Sta implorando il mio aiuto! è come se provassi tutta la sua sofferenza, in questo momento!"
 
Era anomalo. Inconcepibile. Il singolare e incommensurabile dolore che gli si stava appiccicando addosso, apparteneva proprio a Hinata!
Il ragazzo infatti, nell'accasciarsi boccheggiante a terra, agonizzante, ebbe come una visione, seppur bislacca, alla Uzumaki Naruto, a suo modo decisamente grottesca.
Poté infatti inquadrare il satanico emo-Saske, con degli squaleschi dentacci a tagliola, e un volto diabolico in modalità "rape face", sghignazzare a squarciagola divertito, immensamente soddisfatto nel ghermire come un falco rapace il suo angelo (aveva proprio le alette!), a lungo torturato e disteso ormai a terra in una pozza di sangue, e che piangente, per sempre inconsolabile, con quel che gli restava negli occhi ascendeva comunque candida al cielo, già più serena, chiedendosi tuttavia in eterno perché mai il suo amore l'avesse abbandonata.


"Ghn!... E questo che diamine è!?? NON è il caso, di immaginare cose assurde!... Il signor Hyuga è andato da quella parte! Devo andare sempre dritto da quella parte!"

L'Uzumaki, nonostante le lancinanti (e allucinanti) contrazioni, si rialzò sbrigativamente in piedi, indomito, e riprese a correre. Perché sebbene il suo miraggio fosse febbrile e privo di qualsiasi fondamento, e razionalmente lo sapesse bene, qualora puta caso fosse di fatto successa una cosa del genere proprio a Hinata, non se lo sarebbe mai perdonato.

"Non mollare, Hinata... prendilo a calci nel culo!... Sto arrivando!"

"E TU... se sul serio hai osato torcergli anche un solo ciglio, quei denti a tagliola te li spacco, Sasuke!..." - si ripromise peraltro Naruto, a voce schiusa, precipitandosi a rotta di collo, ma cercando di mantenere il controllo.

Tentativo, quest'ultimo, che in verità risultava arduo a più di una persona, quando c'era di mezzo la Hyuga...


(.....)
 






"NO!! IMPOSSIBILE!! Hinata-sama si è fatta uccidere veramente!!... MA PERCHE' l'avrà fatto?!?" - sbiancò totalmente un certo Kabuto Yakushi, avvolto nell'ombra, senza davvero capacitarsi.

"In cosa ho sbagliato!?... Quali informazioni ho trascurato!?" - si arrovellò il misterioso e pragmatico ragazzo - "I-io... credevo stesse solo recitando! Lo aveva in pugno, ormai! Bastava che lo colpisse..." - rifletté  in maniera davvero veloce, quasi alla pari dei maggiori esponenti del clan Nara - "E per i dati che ho, ovviamente lo avrebbe risparmiato, e tutto si sarebbe risolto!" - provò a rielaborare, paralizzato dal terrore.



"NO!! Io sono una spia!... Non ho fallito, in questo senso! Io... devo innanzitutto mantenere la mia copertura!! Vengo pedinato a mia volta... non potevo intervenire stupidamente!
Ho visto questi teatrini... centinaia di volte! NON era assolutamente prevedibile, una cosa del genere!!... E mantenere la copertura della vera missione, è la prima regola di una spia!!"


C'era qualcosa che non quadrava, in tutto questo... Il diciottenne ragazzo, dall'albina capigliatura, per qualche ragione l'aveva fatta grossa sul serio, anche più di Saske, e ora non riusciva proprio a risolversi, avendo del tutto perso la solita lucidità. Però a tal proposito era di certo in buona compagnia, stante che l'Uchiha, a dirla tutta, pareva completamente impazzito, nel suo studiato, austero, e compassato colloquiare a chi non poteva più proferire, ed era ormai a un singolo passo dal risultare cadavere.
"Neechan... avresti dovuto capire che solo combattendo, odiando, e spezzando tutti gli altri legami, si acquisisce la forza per conseguire l'unico e vero obiettivo..." - le rimproverò seriamente, un po' deluso.

"E ORA, che cazzo dovrei fare?!?" - si torturò nel mentre Kabuto - "Dovrei intervenire, ma per fare cosa!? Qualunque cosa ora decidessi, sono spacciato! Uno tra Hiashi-sama e Orochimaru mi ammazzerà!!"


La situazione... stava decisamente implodendo. Al più presto abbisognava in primis un risolutore, che intervenisse e ne facesse una buona!
Ma nel concorso di viaggi pindarici e di follia generale che si stava attualmente svolgendo, Hinata aveva anch'essa partecipato, e vinto alla stragrande il primo premio, facendo dapprima una veloce sortita in paradiso, preferendovi l'inferno, e autoconvincendosi infine di essere così pienamente corrisposta da Naruto, da arrivare a fondere il suo chakra a quello del più bastardo dei guerrafondai.


"Non... tradirmi. Non farmi questo. Stammi vicino... Salvami, Kurama. Prendi il posto mio... Io da sola non ce la faccio..."

Madara Uchiha, ovviamente, la prese sotto la sua ala; non se lo fece ripetere una seconda volta!

"Hinata... dopotutto, non lo amavi come dicevi..." - le rinfacciò intanto, irrispettoso, Sasuke - "Il tuo Nindo di cambiare e non arrenderti mai... non vale nulla." - sentenziò poi, profondamente addolorato - "Tu... non vuoi proprio guarire. Ed io n-non posso più, vederti s-soffrire così inutilmente..." - si ricompose a fatica, recuperando saldamente il suo kunai - "Guardami. Ti sto uccidendo perché preferisci morire. E dato che non sai neanche odiare e non hai alcuna speranza di realizzare i tuoi sogni, vorrà dire che sarò io, a ottenere il potere." - stabilì infine, apprestandosi a dare il colpo di grazia alla sorella.

TUTTAVIA... il ragazzo dovette ricredersi, considerato che, per lo sconcerto suo e di Kabuto, il flusso sanguigno di Hinata si era letteralmente, miracolosamente, interrotto. Così, capriccioso, su due piedi.
E come un sonnambulo, un fantasma, una perfettissima macchina per uccidere, la sagoma di Hinata si era già propriamente destata in piedi, in guisa/conferma di realtà, e a cornee viola, ben spalancate.

Fu una vera e propria mutazione, quella dei bulbi oculari. O meglio, una storpiatura; un aborto del Rinnegan. Impuro, malevolo, che disegnava sulle iridi una vera e propria spirale, tipica del clan Uzumaki.
I due spettatori in prima fila, furono percossi dallo sconcerto. Rischiava di profilarsi uno scenario orrifico, e dalle nefaste conseguenze... Era già disumano. Vedere l'ipnotico viso di Hinata schizzare e marionettare un completo giro su se stesso, per poi ricomporsi con mantenuta e inespressiva ilarità, senza più alcuna ferita al collo, fu uno spettacolo raccapricciante.
Era letterale, fuor di metafora. In quel momento, Hinata fu veramente un androide. Non era uno scherzo, né tantomeno un genjutsu; era il Mondo degli Asura. Una delle sei vie di Pain, che rendendola un automa meccanizzava del tutto le sue funzioni, scongiurandola dal dissanguamento in maniera ancora più immediata di una semplice (si fa per dire) rigenerazione cellulare, che pure sarebbe stata efficace e nelle sue corde.

MA ad ogni modo... la corvina fu bruscamente confinata in un angolo, nelle più oscure profondità di se stessa, e intuì subito che il trattamento riservato alle proprie membra non era affatto configurabile come un'azione di salvataggio, ma un chiaro intento prevaricatorio, un abuso, un infame latrocinio premeditato da tempo, che la rendeva in maniera permanente un burattino nelle mani dell'ignobile spirito traditore.



"FA MALE!... Ma c-cosa ne stai facendo di me! cosa sono q-queste catene!... T-tu... tu mi hai usato! TI SEI SEMPRE PRESO GIOCO DI ME, KURAMA!!"


Manchevole del quadro della situazione, e sentendosi così spietatamente violata nell'animo, in maniera del tutto comprensibile la corvina se la prese a morte con l'incolpevole bestia codata, che in apparenza, a zampe conserte e aria leggermente trasognata, assisteva senza eccessivo interesse a queste umanesche e ingrate questioni.

"Ti senti spoglia di ogni difesa, vero?... Ma anche volendo, ora come ora come, non posso nulla, per aiutarti... Adesso sai cosa vuol dire ESSERE AL MIO POSTO."


"Che stupida... Per salvarsi si è ciecamente lasciata andare, ha commesso l'errore di scambiarsi col Novecode senza averlo mai liberato..." - commentò un'altra delle anime all'interno di Hinata, non trattandosi però né di Kurama, né di Madara Uchiha... - "Credo proprio... di dovergli obbedire..." - considerò poi, in riferimento al secondo. Indi per cui si avviò, a dispensare "il colpo di grazia" alla prigioniera.
Quanto a colui che realmente la manovrava, Madara appunto, giostrandola a quel modo barbaro intendeva distruggere prima possibile il suo spirito, affinché di lei cessasse ogni reattività, e non ne uscisse più fuori. Ma in ogni caso, pur servendosi del Mondo degli Asura a tale scopo, si astenne dal farle crescere "tre facce e sei braccia", o dal farle spuntare lame e archibugi da ogni giuntura, vuoi perché per appropriarsi del potenziale sharingan di Sasuke non ne ve n'era alcuna necessità, ma soprattutto per via di un insolita ma necessaria cautela, considerato che un simile trambusto avrebbe solo che suscitato pericolose attenzioni, finendo col rischiare anche stavolta "una retata della Radice al jinchuuriki". (* - nota a piè pagina)


"Merda... Hinata-sama è sopravvissuta sfruttando il potere del Kyuubi..." - articolò mentalmente Kabuto - "Ma la situazione è addirittura peggiore. Pare aver perso totalmente perso il controllo..."


"Se fosse davvero così, e diventasse un enorme pericolo per il Villaggio... Danzo lo userebbe come pretesto per estirparle la Volpe, e strapparle gli occhi di dosso.
Sarebbe terribile, per voi. E in un caso simile... in teoria dovrei mostrarvi fino in fondo la mia fedeltà, e staccarvi la testa di netto, pur di evitarvi simili sofferenze..."

"Anche se a dire il vero... non me ne potrebbe fregare meno!" - provò a sogghignare sarcastico il titubante malcapitato - "Tu e Sasuke-kun... I vostri occhi in fondo son già stati equamente spartiti, e ora dovrei tornare indietro a dare il segnale di un momento del genere alla Radice, essendo questa la mia missione..." - sudò davvero freddo il triplogiochista.

"Fuggire ora, sarebbe forse l'unico modo per scampare l'ira della casata principale... Ma in fin dei conti, sarebbe del tutto inutile. Lui... mi cercherebbe ovunque, e infine mi troverebbe.
Non c'è davvero posto, dove si ci possa nascondere da lui... Ma se almeno, restando al mio posto, mostrassi di non aver tradito, di aver commesso solo un errore di valutazione, forse..."

"...alla fine, credo che me ne starò qui buono buono. Stavolta, è persino la scelta corretta. Vostro padre non tarderà molto, dato che dite sempre la verità al vostro niichan." - concluse ironicamente Kabuto, in base alla informazioni in suo possesso - "E poi, agendo innanzitutto per conto di Orochimaru-sama, non posso certo disinteressarmi così di Sasuke-kun..." - rifletté infine, costruendosi un fragile alibi.

"E' strano, comunque... Hinata-sama non ha ancora dato segno di voler combattere. Forse, può controllarsi... Eppure... non ho mai visto uno sguardo così folle in vita mia!...
E' proprio così... Ti farà a pezzi, Sasuke-kun! E stavolta... non posso davvero intervenire. E' l'unico modo per non destabilizzarla ulteriormente, e rischiare che si sposti da qui..."


Di punto in bianco, effettivamente, il mefistofelico manichino che rispondeva al nome di Hinata si sgranchì per bene il braccio, nonché le dita della mano destra, e con divertita e machiavellica espressione dischiuse con chiaro intento omicida quest'ultima, rivolgendola minacciosa, ma senza alcun senso apparente, verso Sasuke.
(( Mi ha puntato!... )) - tremò per un attimo il giovane moro - (( ...c'é davvero una qualche specie di mostro, dentro di lei! )) - poté finalmente accertarsi, disponendosi in guardia con tremabonda decisione.
"Cos'è ora, quell'aria così spocchiosa!?" - dileggiò poi a forza l'essere di fronte a sé, cercando di ostentare una certa sicurezza - "Non credere... che te la darò vinta così facilmente!"


"Ma senza comporre sigilli... che razza di ninjutsu intenderà usare, con una mano sola?? Sono di molto fuori, dal campo di azione del Juken..."

"Sbaglio..." - rispose con una certa indifferenza il caduto leader del clan Uchiha, attraverso il corpo di Hinata - "...sbaglio o intendevi sviluppare lo sharingan anche a costo di morire!?"

Il ragazzo spalancò bene gli occhi, guardingo e intimorito, mentre Madara, in una frazione di secondo, valutò il corpo a sua disposizione, nonché il da farsi, assaporando a pieno l'inaspettato momento ricreativo.

 "Questo corpo, risponde davvero bene... Sono occhi eccellenti, mocciosa! Peccato però che hai opposto subito resistenza, e il risultato sia solo un ibrido frammento del mio potere.
Ma tutto questo è comunque un vero spreco, in mano tua. Cellule Senju, e chakra yin illimitato... Una vera predestinata. Non ho mai visto così tante abilità taciute in una volta sola!

Povera piccola commediante... Potresti anche digiunare e usare il l'Arte della Vegetazione proprio come tua madre, sai!?

Ah, già!... lo sai. Ricordo che quando ti sei accorta di tutto questo, hai pianto. Ti sei sentita un vero e proprio vegetale, "la prima delle piante carnivore", più che un essere umano.
MA ORA... "per tua doppia e gentile concessione"... proverò anche stavolta a renderti il mio involucro, dal momento che non vuoi essere nessuno, e sei tanto "una brava ragazza".


Qualunque fossero i suoi scopi, "il Kyuubi" l'aveva ormai fatta sua. La possedeva, si era impadronito di lei. I suoi occhi, in questo preciso momento, gli appartenevano. Ed erano diversi, infusi del suo potere.

 
"OH NO!... che intendi fare Kurama!..."


La Volpe agiva. La Bambina dormiva.


"Senza rancore, fratellino..." - si sentì dire beffardamente il giovane superstite del clan Uchiha, senza ulteriori fronzoli.

"Scappa SASUKE-NIICHAANNN!!!"



Hinata, in quella specie di sonno, poteva comunque osservare. Vedere Sasuke scaraventato a una decina di metri di altezza da uno Shinra Tensei.


*****




 
Come un fantasma del passato, un essere amorfo e ininfluente, mi aggiro anonima in una realtà che non mi potrà mai appartenere.
Si perdono nell'oscurità, frange di ricordi. E ad ogni tramonto, sfoca vorticoso il senso di tutto questo. Il movente delle mie azioni. E non so, se potrò mai recuperarli.

Eppure, qualcosa ricordo... Rammento di essere stata da sempre uno strumento, uno strano involucro di anime che si agitavano, e mi conducevano fin dall'infanzia all'alienazione.
La mia vera identità, le mie speranze, ogni sogno... Tutto di me era stato sacrificato fin dal principio, per l'egoistico desiderio di spacciare per santa una pace fittizia.

E così Naruto-kun, Sasuke-niichan, Kabuto-san... Itachi, Nagato, e Kisame. I nostri clan, la mia famiglia, Kurama, i bijuu, tutti i jinchuuriki del passato, Obito, e persino Madara...

Per la precaria "tranquillità esteriore" dei più... l'anima dell'innocente di turno è recisa e gettata tra le fiamme, nella disperata attesa di un riscatto.
Se scampano al fuoco e all'oblio, vengon chiamati demoni. La Volontà del Fuoco di ardere e preservare questo ignobile stato di cose, è alimentata dalla perenne dannazione dei giusti.

In un orribile... circolo vizioso. Per il mantenimento di una tregua edificata sulla prevericazione di ogni libertà, l'assenza di un briciolo di rinnovamento, e qualsivoglia sentimento.


Ma la "pace interiore" di anche una sola di quelle anime destinate all'Inferno, PER ME, val bene il dichiarare guerra al mondo intero.

E dunque vado avanti, per la loro Salvezza. Ricomincio come l'esoscheletro privo d'identità che son sempre stata, incapace di accettare il destino mio e dei miei simili.
Ma io non sono, il dio di questo mondo. E nemmeno il suo salvatore. Soltanto... un misero guscio vuoto; il risultato ultimo di questa spirale.

Forse... non c'è davvero più niente di umano, in me. Tutte le lacrime a mia disposizione, son già state versate. E nemmeno questo, potrà più riempirmi, cancellare l'orrore di quel giorno.
Ma anche se il mio cuore è stato estirpato... anche se sul serio non ho più occhi per piangere... Il nostro Nindo è sopravvisuto fin oltre la morte, rifiutandosi di concepire la resa.

E stavolta almeno, per MIA scelta, voglio essere solo... uno strumento di pace. Una Pace vera, fondata sulla Libertà e la Speranza.
Per questo, confidando... aspetto. Lasciando ai traditi, ai mostri, i falliti, il volgere di questa situazione. Anche a costo di non essere mai ritrovata da Te.

Perché se non facessi così, se fossi costretta infine ad agire... Il seme del dubbio si farebbe strada innanzitutto dentro di me, e finirei col credere, davvero, di esser stata soltanto un'egoista.










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(*) - Quello schifoso di Danzo, è sempre lì che aspetta. Mi pare di averlo lasciato con un palmo di naso nella terza saga, o giù di lì. Ma la sua ignobile presenza, è un elemento che si rivelerà determinante.
Val sempre la pena ricordare che nella mia FF, egli non attende altro che mettere le mani sui jinchuuriki, sul byakugan, e su Konoha, aspettando il momento o il pretesto opportuno per tutto ciò.
Questo perché, in vista di uno scopo superiore (il suo diventar Hoka... ehm... la pace)... in vista di questo, tutti i sacrifici di questo mondo, "sono necessari". Anche perché lui non è un semplice strumento al servizio del paese, scevro di emozioni come bene insegna, ma l'uomo che intimamente in cuor suo sa che diventando Hokage, potrà rivoluzionare questo mondo di shinobi!...


Quindi lui può!... Lo sa!... NON fa un piega, non vi pare!? ^_^
 
E chissà... per mettere le mani sulla ragazzina-jinchuuriki potrebbe pure aver appostato anche stavolta una quarantina di ninja della nebbia nei dintorni... In questo caso nei pressi dell'ormai abbandonato quartiere Uchiha (ma non è una potenziale retata, solo un tranquillo e normalissimo servizio di vigilanza, certo...).
Questo, appunto, nella FF... Ci manca giustappunto che qualcosa di simile sia successo anche nel manga anni addietro, e siamo a posto!... XD
  
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