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Autore: vanessie    23/10/2012    3 recensioni
Dopo 8 anni dalla fine di Breaking Dawn la piccola Renesmee è diventata una bellissima quindicenne pronta ad affrontare i rischi e le insidie dell'adolescenza. Circondata dall'amore dei suoi familiari e degli amici di La Push, Nessie dovrà confrontarsi con il vero significato dell'amicizia e dell'amore. Riuscirà a trovare il suo posto nel mondo e a vivere come una ragazza normale? Troverà in Jacob quell'amore che le farà battere il cuore fino ad uscirle dal petto?
Una storia fantasy e romantica in cui tutte le ragazze possono riconoscersi, ma che non mancherà di stupirvi!
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
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SUNLIGHT' S RAY FANFICTION




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Capitolo 24

“Le nozze”

 

 

Aprii gli occhi dopo una notte quasi insonne. Trovai i miei genitori in camera mia che mi fissavano. Ci abbracciammo. Il fatidico 22 maggio 2022 era arrivato e la mia vita sarebbe cambiata. Feci colazione insieme a tutti i Cullen, che mi facevano compagnia e cercavano di scherzare per non calcare la mano sui miei nervi a fior di pelle. Vidi con piacere che fuori era una bella giornata: calda e soleggiata. Partì poi il lungo processo di preparazione coadiuvato dalle donne di casa Cullen.

Aiutata da nonna Esme feci un bagno rilassante con alcuni prodotti che lei mi aveva comprato per quel giorno. Poi una volta asciugata mi aiutò a spalmare una crema idratante e profumata. Asciugai i miei boccoli, poi andai in camera mia.

Trovai Bella ad attendermi. Mi porse la biancheria: un completo ovviamente bianco e raffinato che avevamo scelto noi due insieme. Poi mi diede degli oggetti, ricordandomi che ogni sposa per il giorno più bello deve indossare qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di regalato, qualcosa di prestato e qualcosa di blu. L’oggetto nuovo era una giarrettiera bianca (scelta da Emmett e Jasper), l’oggetto vecchio era un braccialetto (di Esme). L’oggetto regalato (da Edward e Carlisle) era una collana con pietre blu che rilucevano letteralmente di luce propria, l’oggetto blu (scelto da Alice e Rosalie) erano degli orecchini con pietre blu che si coordinavano alla perfezione con la collana. Infine l’oggetto prestato da mia madre Bella era un fermaglio con zaffiri blu appartenuto a sua nonna, che Rosalie avrebbe appuntato per tenere ferme alcune ciocche dei miei capelli. Quel fermaglio lo aveva già indossato mia mamma al suo matrimonio e rappresentava una sorta di cimelio di famiglia, che passava di madre in figlia…forse anche io un giorno l’avrei donato alla mia bambina. Indossai tutte quelle cose poi tornai in bagno.

Trovai zia Rosalie: mi truccò alla perfezione, riuscendo anche a nascondere le occhiaie, dato che avevo chiuso occhio solo per poche ore e raccolse i miei capelli in una pettinatura particolare e bellissima. Tra i boccoli ripose alcune roselline bianche (ovviamente finte) e il fermaglio. Mi guardai allo specchio ero veramente stupenda, non mi ero mai vista così. La zia mi rispedì in camera.

Ecco Alice pronta a mettermi il vestito da sposa. Aveva disegnato e realizzato sotto la mia dettatura un abito bianco con corpetto stretto fino ai fianchi. Il corpetto era pieno di ricami e pietruzze luminose. Era senza maniche e dai fianchi in giù partiva una gonna larga e ampia con molti veli sovrapposti. Lo strascico era lungo 1.80 metri. Dovevo indossare le scarpe…erano degli eleganti sandali bianchi che intorno alla caviglia avevano dei boccioli di fiori bianchi. Mi guardavano con l’aria di chi dice “stasera due belle vesciche non te le toglie nessuno”. Avevano infatti tacco 12cm ricoperto di brillantini e nonostante mi fossero piaciuti subito al negozio, sapevo che mi avrebbero ucciso…ma le zie avevano insistito. Così per abituarmi un po’ li avevo portati in casa, ma non pensavo di riuscire a tenerli su per più di 3 ore consecutive. La mia immagine allo specchio rifletteva una ragazza che stentavo a riconoscere. Mi sentivo una principessa e fantasticavo sull’aspetto che avrebbe avuto il principe: Jacob…

Partii in macchina e arrivammo davanti alla chiesa di La Push. Avevo il cuore in gola ogni minuto di più. Scesi di macchina con le gambe che mi tremavano. Per fortuna Edward mi teneva a braccetto, altrimenti sarei caduta. Leah, la mia testimone mi venne incontro sorridendo e dicendo che ero bellissima. Quando la marcia nuziale prese a suonare varcai la soglia della chiesa.

Lo riconobbi solo perché stava sull’altare e vicino aveva il suo testimone: Seth.

Indossava l’abito realizzato dalle zie: pantaloni e giacca nero lucido con scarpe nere. La giacca aveva sui due baveri laterali, che portano alla zona in cui ci sono i bottoni, una riga bianca. Anche la camicia era bianca e la cravatta grigia con righe oblique. Sembrava un modello di Armani!

Avanzavo al braccio di papà non riconoscendo nessuna delle persone che mi salutavano e mi sorridevano sedute sulle panche laterali, presa com’ero dall’agitazione. Arrivai a pochi passi da lui e notai che emozionato mi porgeva la mano, nella quale Edward depose la mia. Ci sorridemmo e mi sussurrò “Sei incantevole!” Il fatto che iniziassi leggermente a rilassarmi procurava il calo di tensione e mi portava ad avere gli occhi lucidi. Ogni tanto durante la celebrazione ci guardavamo e lo vedevo mordersi il labbro inferiore quando piccole lacrime mi bagnavano il contorno occhi. Leah e Seth erano testimoni perfetti nei loro abiti eleganti.

“Vuoi tu Renesmee Carlie Cullen prendere il qui presente Jacob Black per amarlo e rispettarlo in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finchè morte non vi separi?” lesse il sacerdote quando io e Jake ci guardavamo, uno di fronte all’altra, e lui mi teneva le mani nelle sue. Il groppo in gola, che avevo per l’emozione accumulata, fece scorrere delle lacrime sulle mie guance e ruppe la mia voce quando risposi “Sì ll-o voo-glio”. Mentre Jake mi asciugava le lacrime “Vuoi tu Jacob Black prendere la qui presente Renesmee Carlie Cullen per amarla e rispettarla in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finchè morte non vi separi?” “Sì lo voglio” rispose con la sua voce sicura. Ci scambiammo le fedi. Avevamo scelto due anelli in oro bianco molto semplici. Il suo era liscio, il mio aveva un piccolo brillantino incastonato. Dentro ai nostri anelli era inciso “22/05/22 J-R Per sempre insieme” in lingua Quileute. Non avevamo voluto scrivere i nostri nomi perché quella promessa d’amore ci sembrava più importante. “Adesso lo sposo può baciare la sposa” proseguì il prete. Avevo chiesto a Jake di darci un bacio abbastanza casto, dato che i miei ci avrebbero guardato, e lui si stava attenendo alle regole…ma in quel momento me ne fregai delle persone che ci guardavano e appena si stava staccando da me lo tirai indietro e ci baciammo come si deve.

Tutti applaudirono e il prete, che conosceva Jacob da quando aveva 10 anni, perse la sua serietà e disse “Jacob hai trovato pane per i tuoi denti in quanto a intraprendenza eh!!” tra le risate generali.

Uscimmo dalla chiesa e fummo ricoperti da una montagna di riso…i ragazzi del branco erano agguerriti, sembravano dei bambini che avevano trovato il loro passatempo preferito! Ci recammo al ricevimento a casa Cullen. Ebbi il tempo di salutare e ringraziare tutti e anche Jacob lo fece.

Prima di ballare con papà, gli zii, Carlisle, Charlie e i ragazzi del branco tolsi quei sandali e rimasi scalza. I miei poveri piedi urlavano vendetta! Feci perfino una specie di ballo con Billy che, dalla sedia a rotelle non poteva alzarsi. Sedendomi sulle sue ginocchia mi cinse la schiena ed io lo abbracciai mentre il mio nuovo cognato Paul faceva roteare piano piano la sua sedia a rotelle. Vicini in quel modo notai per la prima volta che il suo odore era molto simile a quello di JJ. Fu una scena molto dolce, tanto che Jacob ci guardava con gli occhi lucidi. Billy mi fece molte raccomandazioni e pianse quando mi disse che non era così felice, dall’ultima volta in cui aveva trascorso del tempo con sua moglie. A quelle parole due lacrimone mi rigarono il viso lentamente. La musica finì ed io andai a nascondere il viso tra le braccia di Jacob. Ballammo alcuni lenti e gli parlai di quello che mi aveva fatta commuovere. Anche dai suoi occhi sgorgarono delle lacrime che asciugai accarezzandogli il viso.

Era il momento di partire, l’aereo ci aspettava. Mettemmo abiti più comodi e i miei ci accompagnarono all’aeroporto per il volo Port Angeles-Washington. Ci imbarcammo e riuscimmo anche a parlare un po’ nonostante la stanchezza. Anche lui infatti aveva dormito poco. Sul volo di prima classe Washington-Roma, molto più lungo (6 ore e mezzo) riuscimmo a dormire abbracciati per 5 ore, poi ascoltammo un po’ di musica che Jake aveva caricato sull’I Phone. Arrivati all’aeroporto di Roma riprendemmo i bagagli e salimmo a bordo del servizio navetta, che il nostro hotel effettuava.

NOTE:

Finalmente sposi!!!!! Il povero Jacob ha aspettato una vita per averla e adesso è tutta sua <3

Che ne pensate del capitolo??? Fatemelo sapere lasciando una recensione!


   
 
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