Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Kimiko    07/05/2007    2 recensioni
Io e la mia amica Sayuri-chan abbiamo realizzato la nostra prima fanfiction. Vi preghiamo, dunque, di essere clementi e di esprimere un commento per migliorare l'opera XD Abbiamo pensato di raccontare in 8 capitoli cosa successe subito dopo la morte dei genitori di Sasuke... speriamo vi piaccia e... buona lettura.
Genere: Generale, Triste, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Sasuke Uchiha, Sorpresa
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
PARTE 2

Si svegliò illuminato da una fioca luce che proveniva da una piccola fessura. Aprì completamente gli occhi e Sasuke potè vedere esattamente dove si trovava in quel momento.
Era disteso su uno strato di paglia comoda e calda. Sopra di lui si trovava una coperta ricamata con pizzi e strani disegni che ricordavano vagamente un albero di ciliegio.
Alla sua sinistra c'era un recipiente recante acqua e di fianco a quello c'erano dei pezzi di stoffa. Alla sua destra, invece, c'erano i suoi abiti. In quel momento si rese conto di indossare solo la biancheria intima.
Si mise una mano sulla testa, ancora dolorante, poi scese ed arrivò a fermarsi sulla fronte e al tatto sentì una sensazione di ruvidezza. Tastò meglio per capire cosa fosse ma per sbaglio fece cadere quella cosa che aveva addosso.
Era uno di quei panni alla sua sinistra ed era ancora impregnato d'acqua. Capì che qualcuno doveva averlo accudito, ma chi? D'un tratto dietro di lui si aprì qualcosa ed una voce tintinnante e un po' fastidiosa iniziò a dire:
- Ehi! Ciao... vedo che ti sei svegliato...- Sasuke si voltò e vide una bambina. Sembrava avere la sua età. In mano recava un'altro recipiente d'acqua che ad ogni suo passo ne perdeva alcuni piccoli litri.
Probabilmente era troppo pesante per una bambina come lei.
La guardò più attentamente, dall'alto verso il basso. Aveva i capelli rossicci tenuti raccolti da due code dietro la testa. Verso il davanti aveva una buffa frangetta e due treccine lasciate cadere sulle spalle.
Gli occhi erano di un'azzurro intenso e magnetico. Le labbra sottili erano lucide e colorate. Si fermò a guardarle intensamente. Erano così buffe... non aveva mai visto una bimba che portava del trucco. Buffe erano anche le guance, completamente rosse. Dal collo partiva una collana con un piccolo ciondolo a forma di noce di color giallo brillante.
Indossava una maglietta che le lasciava scoperto metà petto facendo vedere l'abito nero che aveva sotto.
La maglietta sopra era di colore rosso, come i suoi capelli, ed era ricamata con perline e stoffe di colore diverso. Aveva due grandi maniche che terminavano, larghe, a metà braccio mentre finiva di qualche centimetro sotto il ventre, ed era tenuta chiusa da un pezzo di stoffa lungo e nero che lei teneva legato in un grande fiocco dietro la schiena.
Portava dei pantaloncini. Neri, anche quelli, che terminavano a metà polpaccio e, infine, ai piedi teneva due sandali blu.

Ella si avvicinò, faticosamente, a lui e appoggiò a terra il recipiente. Dopo di che si rialzò e andò a chiudere un grande pezzo di legno che copriva l'uscita. Il bambino non era ancora riuscito a capire dove si trovasse.
Decise di chiederglielo. Mentre la bambina con le mani stava cercando di portare il pezzo di legno al suo posto Sasuke si tolse le coperte di dosso e si alzò per aiutarla.
Quando, finalmente, i due ebbero chiuso quella grande uscita che lasciava un piccolo filtro di luce si accorsero che lui indossava solo un paio di pantaloncini bianchi che fungevano da mutande.
Lei sorrise e le sue guancie diventarono ancora più rosse di quanto non lo erano prima.
Sasuke, invece, cercò, per quanto potesse essere difficile, di rimanere impassibile.
Con voce decisa le chiese:- Dove sono? Sei stata tu a portarmi qua?- La bambina gli prese la mano. Lui sentì il suo calore.
Un calore che non aveva mai sentito. Ma cos'era quel caldo? Non l'aveva mai provato fino a quel momento. Nessuno gli aveva mai stretto la mano così dolcemente. Lasciò perdere quella sensazione, anche se poteva sentire la delicatezza e la morbidezza di quella mano.
- Vieni... risdraiati qua... ti ho trovato sotto la pioggia tutto sporco. Potresti aver preso un raffreddore!- Accompagnato da lei Sasuke si risdraiò sulla paglia ma tenendo il broncio brontolò:
- Non ho preso un'acc...c..e...ee...etciù!-
Nel manifestare la sua durezza il piccolo finì per starnutire confermando l'ipotesi di lei che sorrise.
- Va bene... va bene... ma adesso riposa ancora un po'-
- Qual'è il tuo nome?- Chiese titubante lui.
- Il mio nome è Yuki... piacere. Il tuo, invece?- Domandò a sua volta lei.
- S...Sasuke...- Mormorò il piccolo.
- Bene! Piacere Sasuke-chan... Questa è una grotta... è l'unico posto che mi è sembrato adatto per farti riposare in pace. Ho dovuto chiuderla con quel pezzo di legno affinchè non entrassero intrusi a disturbare il nostro sonno-
- I...Il nostro?...- Disse Sasuke confuso. Lei prese un pezzo di stoffa e lo impregnò d'acqua nel recipiente.
Delicatamente glielo porse sulla fronte e poi gli rispose:- Bhè... vedi... io e una mia amica eravamo in viaggio, come al solito. Lei si era fermata in un villaggio e così io sono andata un po' in giro dicendole di rimanere là perchè poi sarei tornata. Invece ho trovato te! Così ho dovuto passare la notte a curarti metre tu dormivi-
Sasuke girò lo sguardo per non guardarla e dopo alcuni secondi di silenzio le domandò:- Sei stata tu a spogliarmi?-
Yuki arrossì e scoppiò in una grande risata. - E di che ti preoccupi? Siamo solo bambini! Ma comunque... resteremo ancora un giorno qua... così recupererai del tutto le tue forze. Poi ti porterò dalla mia amica e...magari ti aiuteremo a tornare da dove sei venuto-
- D... Da dove sono venuto, hai detto?- Il piccolo Sasuke si alzò di scatto, rovesciando il recipiente e levandosi, maleducatamente, il panno dalla fronte.
- Io non ci voglio tornare da dove sono venuto!- Yuki spaventata indietreggiò tremando.
- S...scusa...- disse - non volevo farti arrabbiare. Ma... posso sapere... ecco... ehm... perchè ti sei irritato così?-
Sasuke si rilassò buttandosi sulla paglia e creando una piccola nuvola di polvere.
- Fatti gli affari tuoi!- le disse sbuffando.
La bambina, però, non si arrabbiò.
- Come vuoi tu, Sasuke-chan- disse semplicemente.
Sasuke rimase stupito da così tanta gentilezza. Non aveva mai visto nessuno rispondere così ad una simile sgarbatezza. Si ricordò di una volta. Un ragazzo aveva risposto male a suo fratello e lui subito lo attaccò. Ma suo fratello era un tipo particolare...
Sua zia glielo aveva detto ma lui non aveva voluto crederci. Adesso però ci credeva. Suo fratello era un pericolo, un assassino.
Strinse forte le coperte e abbassaò la testa. Itachi mai l'aveva abbracciato, mai gli aveva detto una parola di conforto, mai lo aveva allenato per farlo diventare più forte, mai lo aveva incitato a fare di meglio.
Sasuke pensava che avere un fratello maggiore era come avere un maestro personale. Quando usciva dalla sua casa per dirigersi a scuola dei ninja vedeva sempre i suoi compagni che venivano accompagnati dalle loro sorelle o fratelli maggiori.
E li...si sentiva solo e a disagio. Tutti sapevano che anche lui aveva un fratello maggiore ma nessuno lo aveva mai visto con lui.
Voleva solo un po' di affetto da Itachi. Voleva parlargli e sfogare la rabbia di un allenamento mal riuscito o di un brutto voto preso a scuola. Sarebbe stato bellissimo poter fare una cosa del genere.
Parlare con sua madre o suo padre non sarebbe stata la stessa cosa. Non sarebbe stata la stessa cosa perchè loro gli avrebbero dato un sacco di consigli inutili.
A volte vedeva suo fratello allenarsi.
"Com'è forte" pensava...
Lo stimava davvero... In quel momento si ricordò anche di quando aveva origliato una discussione col padre.
Sasuke aveva appena finito di studiare. Scese le scale e si fermò davanti alla cucina. Nei suoi occhi c'era la più pura delusione. Appena aveva varcato la soglia della stanza il fratello aveva detto al padre: " Ma che vuoi?! Sasuke è solo un moccioso! Non avrà mai un allenamento da me!"
Poi, il giorno prima dello sterminio, il piccolo Sasuke ebbe il coraggio di domandare al fratello la cosa tanto desiderata.
"Itachi-san... non è che potresti insegnarmi un po' delle tue mosse?"
Il fratello gli mise due dita sulla fronte e freddamente gli disse: "dimenticami..."
Adesso capì il perchè di quella parola.
- Perchè piangi?- Domandò Yuki avvicinando il volto a quello del bambino facendolo tornare alla realtà.
Lui la spinse via.
- Sigh! Non sto... piangendo!- cercò di dirle strofinandosi i dolci occhi lucidi. Yuki, però, non mollò. Si riavvicinò lentamente a gattoni verso di lui.
- Se ti è successo qualcosa di brutto...non devi tenerti tutto dentro. Il dolore che tieni già non farà che aumentare- suggerì lei.
- Stai zitta! Che ne vuoi sapere tu?!- urlò Sasuke togliendo il braccio dal volto. Gli occhi gli erano diventato rossi e colmi di lacrime che continuavano a uscire inumidendo la paglia sotto di lui. Stringeva i denti e tratteneva i singhiozzi.
Yuki si sentì a disagio nel vederlo così. Prese un pezzo di stoffa e lo avvicinò al viso di Sasuke. Iniziò delicatamente ad asciugargli le lacrime.
- Non ti costringerò a dirmi la tua storia... ma capisco come tu ti possa sentire. Anche a me è successa una cosa brutta, ma ne ho saputo parlare con Yuriko. Domani, quando andremo da lei, ti aiuterà. Te lo prometto-
In tutta risposta Sasuke le fermò la mano e urlò:
- Ti ho detto che sto bene! Sigh... non ho bisogno di nessuno!-
- Certo, certo ma...-
Un brontolio da parte dell'addome del bambino impedì alla bambina di finire la frase.
Scoppiò, ancora una volta, in una grande risata.

- Che scema che sono! Perdonami Sasuke-chan... non avevo calcolato che potevi essere affamato-
Sasuke fece un'altra figuraccia davanti a lei ma non parlò per l'imbarazzo.
- Ascolta... rimani qua. Io andrò a prendere del cibo-
Ma mentre Yuki si alzò Sasuke le prese il polso.
- Aspetta, Y...Yuki-chan... è meglio che venga anchio- mormorò titubante. Lei, senza alcun problema, annuì.
- Va bene...allora vieni- disse tranquilla.

I due uscirono dalla grotta.
Intorno a loro c'erano molti alberi alti e tanta vegetazione verde. Vicino alla grotta si trovavano parecchi cespugli con una moltitudine di fiori colorati. Yuki ne colse uno e lo porse al naso del suo nuovo amico. Sasuke storse il naso e dun'tratto, dal fiore, uscì una farfalla rosa che lo fece cadere all'indietro.
Ancora una volta si trovò imbarazzato mentre Yuki rideva come una pazza.
Vicino a loro si trovava un ruscello. Gli alberi si specchiavano in esso. Le acque erano pure e limpide ma soprattutto colme di succulenti e sfiziosi pesci. Sasuke si rialzò e lo indicò.
- Yuki-chan... adesso prenderò un pesce. Spero tu sappia cucinare!- le disse.
Era ancora mezzo nudo. Prima di uscire dalla grotta non si era rimesso la sua maglietta blu dal collo alto e i pantaloncini corti.
Senza alcun problema si gettò nel fiume. Appena vide un pesce si avventò immediatamente su di esso. Il suo tentativo di pesca, però, fallì. Yuki pensò che sarebbe passato molto tempo prima che Sasuke sarebbe riuscito a pescare qualcosa.
Così la piccola si sedette su una roccia. Mise i gomiti sulle ginocchia e la testa fra le mani. Sorrise.
Era davvero carino quel Sasuke.

Continua...

Ringraziamo Elyon_chan e Kira7... spero vi piaccia anche questo capitolo... ^^
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Kimiko