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Autore: Niky McGregor    24/10/2012    3 recensioni
Felicia è una donna single con una figlia di tre anni a cui dedica tutta la sua vita. Lavora in uno degli alberghi più lussuosi di Boston, il "Sunshine" e sembra una donna abbastanza tranquilla.
Ma cosa celano veramente i suoi occhi grigi e quella espressione innocente che sfoggia sempre? Qual'è stato il suo passato? In un modo o nell'altro la sua vita si collegherà a quella di Emily Lowell, un agente di polizia che ha subito un trauma alla tenera età di tre anni, l'età di Rose... riuscirà a scoprire il grande segreto di Felicia? E David è veramente un amico?Scoprirete tutto leggendo!
Buona lettura
Genere: Malinconico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7

Il dubbio

 

-Ti amo-

Sorrise e senza alcun preavviso, nessun gesto che facesse capire la sua mossa, lo prese per le spalle e lo baciò sulle labbra, in modo dolce e casto. Quando fece per allontanarsi lui posò una mano dietro la testa e la fece avvicinare di più a sé, prolungando quel bacio tanto desiderato quanto odiato.

Le loro lingue si incontrarono in un turbinio di emozioni contrastanti, come sempre in ogni loro incontro passato.

Una mano di lui prese posto tra i capelli rossi di Felicia e prese a spettinarli e a tirarli. Quando presero fiato fu solo per lanciarsi un occhiata carica di passione e desiderio. C'erano solo loro due in quella stanza, nessuno che potesse disturbarli o contrastare i loro desideri, la loro felicità.

Nessuno dei due pronunciò parola, non ne avevano bisogno e avrebbe potuto solo rovinare l'atmosfera che si era venuta a creare. Lui le sorrise, un sorriso che le fece mancare l'aria per qualche secondo. La prese per mano e si diresse verso il grande letto a due piazze in mezzo alla stanza, la fece sdraiare e mettendosi sopra di lei, riprese a baciarla con più dolcezza di prima. Intanto, con la mano tracciava un percorso che partiva dalla sua guancia fino al collo, per poi continuare fino al suo seno destro. Si soffermò su di esso, mentre Felicia si lasciò sfuggire un gemito che fece sorridere l'uomo che le stava procurando quel piacere così simile ad una tortura. Presto gli indumenti divennero ingombranti e lei fece per sbottonarsi la camicia, quando una mano di lui la fermò. Con lentezza struggente e con modi sensuali, sciolse il primo bottone dall'asola, per poi passare al secondo, al terzo e al quarto... Fremendo di desiderio gli sfilò il maglioncino, rivelando una maglietta bianca che copriva ancora quel fisico perfetto che aveva tanto amato...

Gli tolse a anche quella, mentre lui le sfilava finalmente quella camicia e alzò lo sguardo su di lui si perse in quelle iridi color del mare, rese più luminose dall'eccitazione . Ogni fibra del suo corpo desiderava quell'uomo e niente l'avrebbe distolta dal suo obiettivo. Lo attirò nuovamente verso di sé baciandolo con passione, per poi ribaltare le posizioni e mettersi cavalcioni su di lui. Posò le mani su quel petto scolpito da anni di allenamenti e vari esercizi, indugiando sui capezzoli. Gli rivolse uno sguardo divertito mentre lui cercava di sfilarle il reggiseno. Da quella posizione riusciva a sentire la sua erezione premere sul suo interno coscia e per stuzzicarlo vi posò una mano sopra, giocando con la cerniera dei pantaloni. La stanza si riempì dei gemiti di quell'uomo fantastico che stava facendo impazzire. Ben presto i pantaloni di lui andarono a fare compagna agli altri indumenti che si trovavano a terra. Con un colpo di reni da parte del “suo uomo” Felicia si ritrovò nuovamente con le spalle sul materasso: una sua mano sul viso e l'altra poggiata sul materasso, un ginocchio infilato tra le sue gambe per non gravarle addosso...quella era la situazione perfetta. Gli cinse le possenti spalle con le braccia dandogli un ultimo bacio a fior di labbra.

-Che intenzioni hai, Richard?- gli chiese con voce rotta dal' eccitazione.

 

Felicia aprì gli occhi e girandosi dall'altra parte del letto vide che era da sola, che era ancora vestita e che nessun Richard aveva fatto all'amore con lei...

Si coprì il volto con le mani, trovandolo sudaticcio e dopo vari secondi decise di andarsi a prendere un bicchiere d'acqua.

Lentamente, come se non volesse disturbare il silenzio della notte, scese dal letto e si diresse in cucina. Le mani le tremavano visibilmente e gli occhi si erano riempiti di lacrime amare.

Non ho mai avuto quel tipo di relazione con Richard.. cosa mi sta succedendo?” si chiese, facendo un primo sorso dal bicchiere che a malapena stringeva tra le dita. Erano settimane che ripensava a Richard e al maledetto giorno in cui lo aveva lasciato.. e ora quel sogno maledettamente bello.

Fu mentre stava posando il bicchiere sul tavolo che si accorse di quella busta sigillata che aveva ricevuto giorni prima ma che non aveva avuto il coraggio di aprire.

Decise che era arrivato il momento di essere coraggiose e di afforntare di nuovo il passato.

Con mani tremanti prese la busta in mano e strappandola tirò fuori il contenuto.

C'erano due fogli piegati e una collanina d'oro con scritti sopra due nomi e una data: Felicia&Richard 01.01.2004.. la data del loro incontro...

Sospirò e lesse la prima lettera.

 

Ciao tesoro, sono la mamma..

Questa lettera me l'ha lasciata Richard il giorno prima del matrimonio col compito di consegnartela esattamente in questo anno. Non so perché te ne sei andata e spero che la colpa non sia mia o di tuo padre.. Sappiamo che Thomas ti dichiara morta ma io non ci potevo credere e dopo qualche ricerca ho scoperto il tuo indirizzo. Con tuo marito non ci ho più parlato dal giorno della tua “morte” ma credo che anche lui abbia scoperto dove ti trovi ora. So che hai usato il mio cognome per nasconderti ma non ha funzionato..In fondo non hai mai usato quello di tuo padre. Ci manchi, piccola mia, e vorremo conoscere la nostra nipotina o nipotino se un giorno ce lo permetterai... Ti dobbiamo anche le nostre scuse per aver ostacolato la tua felicità con Richard, forse se non ci saremmo comportati in modo così meschino le cose sarebbero andate diversamente.

Sperando in una tua risposta, con affetto mamma e papà”

 

Con le lacrime agli occhi per le parole di quella donna che per tutta la sua adolescenza non aveva fatto che controllare la sua vita senza possibiltà di appello, Felicia prese in mano il secondo foglio e riconobbe subito la scrittura di quella persona fantastica che aveva detto che l'avrebbe aspettata fino alla fine...

 

 

&&&&&&&&&&Angolo Autrice&&&&&&&&&&

 

Salve!! Ho dovuto cambiare rating per questo capitolo perchè avevo questa idea in testa e non potevo abbandonarla :D spero di aver scritto decentemente la parte “Cruciale” e di non aver scritto un mucchio di cavolate.

Non uccidetemi se ho voluto aspettare per la lettera di Richard ma mi sembrava giusto lasciare spazio alla lettera della madre..

Fatemi sapere la vostra opinione please :D questa storia mi sta prendendo a tal punto che passo le giornate a chiedermi che cosa far succedere nei prossimi capitoli...

 

GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE PREFERISCONO, SEGUONO, RICORDANO E RECENSISCONO <3

 

UN GRAZIE SPECIALE A MIA MOGLIE E A RISA SLYTHERIN CHE MI FANNO SEMPRE SAPERE COSA NE PENSANO! <3

   
 
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