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Autore: Kristi 87    07/05/2007    4 recensioni
Ancora una volta si imbracciano le armi. Ancora una volta il sangue scorre. Ancora una volta il male torna, svegliandosi dal sonno più profondo.
E ancora una volta la giustizia sarà lì a combattere, e i più grandi fra i guerrieri vestiranno le loro armature per l'umanità, combatteranno per la gloria, per la pace, per la giustizia.
Ma... Un segreto oscuro stavolta intralcia l'operato di Atena e un alleato insospettato e pericoloso agirà per svelarlo.
E ancora una volta qualcuno aprirà il vaso di Pandora...
Genere: Romantico, Commedia, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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6) Riti di passaggio

6) Riti di passaggio...

La vostra Kristi è un po' commossa oggi...Sigh il 9 Aprile è stato il compleanno di Pandora, o meglio della sua originaria pubblicazione e il mio compleanno di scrittrice di Fanfiction, un anno.

Ora mi spiace deludervi ma ho pensato bene alla trama e dovrò dividere la storia in minimo tre parti, se tutto va bene sarà una trilogia:

-Pandora (cioè questa che state leggendo)

-Il cammino di Nike

-Il secondo oscuro *titolo provvisorio*

Non so esattamente quanti capitoli durerà Pandora ma posso già dirvi che sono parecchi. A partire dal terzo episodio (il secondo oscuro *?*) non ci saranno intermezzi comici perchè sarà più serio rispetto agli altri.

P.s.: Per farmi perdonare del ritardo aggiornamento papirico.

***

Il sole scaldava le dure pietre dell'arena nel gineceo. Scaldava i corpi delle contendenti, faceva scorrere gocce di sudore lungo le schiene sottoposte a sforzi immani per comuni mortali. Giovani fanciulle dai volti celati, da gelide ed infernali maschere che ne coprivano i lineamenti.

A capo sacerdotesse a ordinarne i movimenti.

Un'ideale comune a dare la forza per sostenere fatiche precluse ai comuni mortali, per superare la soglia del normale, per qualcosa di superiore. Un qualcosa di astratto e fragile come un prezioso cristallo, da proteggere ad ogni costo, non per se stessi, o per gloria personale, ma per il mondo su cui le giovani allieve camminavano e per chi come loro, pur non conoscendo l'esistenza dei loro più grandi protettori, respirava e viveva sotto lo stesso cielo.

Ma c'era anche chi era mosso da altre forze, altri obiettivi meno nobili da raggiungere.

Dimostrare il proprio valore a chi lo aveva disprezzato e considerato inesistente.

Raggiungere nell'onore chi si amava e poteva apparire troppo distante per un comune mortale.

E il più abietto di tutti.

La vendetta...

-Più veloce con quei colpi!- gridava una donna dall'alto con folti capelli d'un curioso smeraldo -E mettici più inventiva! Sei troppo prevedibile!-

Shaina rimbrottava l'ultima delle allieve affidatele, e nel contempo studiava la più anziana.

-Cristina! Presta attenzione a come muovi quella testa vuota! Non devi far cadere quella maschera!-

La sacerdotessa osservò con disapprovazione la giovane che raccoglieva il prezioso parametro che le guerriere portavano.

"Come se fosse facile!" pensò la giovane coprendo il volto pallido.

Scosse la chioma castana costretta da un laccio per via del clima torrido. Guardò la sua avversaria ghignando da sotto la maschera.

-Allora ragazzina? Ancora non ti arrendi?- disse minacciosa all'altra

-Cristina!- urlò una voce dall'alto -Ringrazia che presto la tua tutela sarà affidata a un Gold! Potrai imparare che un avversario non si deve mai sottovalutare-

"Tranne quando ti è palesemente inferiore" pensò con irritazione la fanciulla prima di lanciarsi alla carica.

Poco da fare per l'avversaria. Una fanciulla con buone potenzialità, ma dal fisico magro e affusolato, di altezza media e dal cuore tenero.

Diversa era Cristina. Alta, propensa di natura a un fisico forte e scattante, veloce e senza particolari scrupoli.

Quello che dovette subire la più giovane, nonostante la buona tecnica, fu un calcio nel costato portato a grande rapidità. La rapidità di chi sta per padroneggiare la velocità del suono, troppo potente per quella allieva ancora inesperta, al confronto con la più anziana ed addestrata rivale.

Potette quindi solo che crollare a terra, sotto la potenza del colpo, senza più l'energia per continuare l'incontro, bocconi nella polvere dell'arena.

-Te l'avevo detto di arrenderti- sibilò alla compagna svenuta, voltandole poi le spalle.

Shaina taceva scrutando l'allieva, presa da sentimenti contrastanti. Orgoglio e fastidio per quel comportamento fiero ed indomito, gioia e preoccupazione per quella forza unita al carattere irascibile.

"Quel che le manca è l'autocontrollo, se non doma quell'indole da gatta selvatica le sarà difficile conquistare un qualsiasi Silver Cloth"

Nel frattempo Cristina si era seduta scompostamente sulle gradinate. La maschera impudentemente abbandonata su un gradino distante, le gambe divaricate, appoggiandosi ad un gomito, sugli scalini, semi distesa. Muoveva la mano del braccio libero tra i capelli, ora, sciolti, morbide onde scomposte del color del legno.

-Sei troppo impulsiva. Si combatte usando la testa- disse Shaina scendendo lentamente le gradinate verso l'allieva

La fanciulla volse il capo verso l'alto e verso la maestra. La guardò per un attimo con un ghigno sol volto e poi tornò a guardare l'arena, aspettando il prossimo duello. Il sole faceva brillare le protezioni sulle ginocchia e sul petto. Indossavano entrambe abiti di cuoio e tessuto grezzo, succinti per maggiore mobilità ai movimenti.

Il parametro infernale di Shaina copriva lo sguardo smeraldino che fissava la sua allieva più anziana interrogativo.

"C'è del talento in te. Ma le stelle hanno deciso che non sia io a risvegliarlo mia giovane allieva" pensò con un accenno di malinconia subito fugato.

-Non sei cambiata molto da quando ti sei presentata qui...- disse

La giovane non disse nulla alzò appena un sopracciglio e scrutò la sua maestra

-Tra pochi giorni è il tuo compleanno o sbaglio?-

La ragazza inarcò ulteriormente il sopracciglio e fece una smorfia sarcastica

-Da quando sei sentimentale Shaina?-

-Chiederti rispetto è inutile vero? Comunque non è di questo che ti devo parlare...-

-Oh ma davvero? Credevo il mio compleanno fosse un argomento interessante o sbaglio?- commentò sarcasticamente -Comunque sì il ventisei è il mio compleanno-

-Chissà perchè me lo sentivo che eri dei Gemelli, degna della casa del nobile Saga...-

-Mi stai dando della schizofrenica?-

-Porta rispetto ad un tuo superiore-

Shaina serrò le mascelle alla risata sinceramente divertita della giovane

-Voglio vedere se riderai ancora quando vedrai il tuo nuovo maestro, che per tua informazione è un Gold-

La risata, come allo spezzarsi, di un incantesimo terminò

***

-Come. Mi sono. Fatto. Convincere.- scandì il cavaliere di Phoenix furibondo

-C'entra nulla la pena per chi disobbedisce alla dea , ostracismo e compagnia danzando?- ipotizzò Seiya con tono leggero

-Poca saccenza, pigmeo-

-Ehi! ehi! Calmati...Tu hai fatto una domanda ed io ho soltanto risposto!- sghignazzò Pegasus, ignorando l'occhiata di sufficienza ricevuta da Ikki

-Voi due calmatevi, non è il comportamento consono a due cavalieri d'oro questo- si intromise con tono neutro Hyoga Cygnus Gold Saint

-Hyoga si può sapere quando ti leverai quella scopa che hai su per il...-

Le mani pallide ed eleganti di Shun coprirono la bocca di Seiya prima che potesse succedere l'irreparabile

-Non essere volgare Seiya, e poi non mi sembra il caso di litigare adesso- gli disse gentilmente

-Ehi piccoletto sei già entrato nell'ottica del maestro?- ironizzò Seiya sorridendo

Ridacchiarono tutti quando le guance di Shun presero un bel colo rosso ed aumentarono sentendo le flebili proteste del giovane guerriero.

-Eeh...- sospirò calmando il respiro scosso dalle risate -...Comunque, dov'è Shiryu?-

-È lì che parla con il vecchio Dohko, mi sembra molto felice- indicò Shun

-Vorrei sapere cosa ci sia di tanto bello nel fare da balia a delle ragazzine...- si lamentò insofferente Ikki

Shiryu con un sorriso di gioia, parlava al suo maestro che lo guardava con un'espressione di bonaria indulgenza.

-Adesso però ricomponiti e vai dai tuoi compagni-

-Sì maestro-

Il giovane si avviò verso i compagni che lo guardavano interrogativi ed alzò subito le mani continuando a sorridere

-Niente domande...-

-Ok...- disse sospettoso Seiya

-Certo- disse con un sorriso gentile Shun

-Come vuoi- fu il monocorde commento di Hyoga

Un'alzata di spalle fu la risposta affermativa di Ikki. I giovani cominciarono allora a parlare del più e del meno, di ciò che avevano fatto in quegli anni, durante i quali avevano finito col prendere un po' le distanza gli uni dagli altri.

Arrivarono quindi alla questione che più li agitava, o quantomeno alcuni di loro...

-Dai insomma mi ci vedi a fare il maestro?- si giustificò Seiya

-Oh sì perchè invece è la mia vocazione di vita vero?- ironizzò Ikki

-Mh, dai a voi spetta il lavoro leggero mentre io devo andare a caccia di bestioni!-

-Vuoi finire sottoterra subito o tra un po'?-

-Ragazzi per favore!- si frappose nuovamente Shun

-Shun ha ragione, e poi è una così bella giornata- disse con uno strano tono sognante Shiryu

Seiya lo studiò di sottecchi. Da quando il suo migliore amico aveva quell'espressione sognante? Cosa gli aveva detto il suo maestro per farlo così felice? E che diavolo voleva quello stupido Specter da lui adesso?

-Cavalieri!- li salutò con un sorriso allegro Isilpeko [ahio! ndA] -Avete ricevuto un ruolo fondamentale in questa guerra sapete?- disse sornione

-Non esagerare Specter! Qualche bestiaccia non è una guerra- minimizzò Seiya

-Come più volete credere- disse alzando le mani senza scalfire il sorriso

"Che sia una banale scaramuccia lo crederete per poco...Gli Anubiti non staranno a guardare...Sì ho scelto il posto adatto per una vacanza"

-Mh fondamentale eh? E perchè non ti occupi tu delle ragazzine allora?- disse distaccato Ikki

-Perché è il vostro destino...Ah e mi raccomando fate un buon lavoro, ne vedere delle belle- sghignazzo andandosene

Seiya brontolò qualcosa di irripetibile, mentre gli altri guardavano stupiti lo strano personaggio che si ritrovavano per alleato

-È un azzardo fidarsi di un figuro del genere- disse glacialmente Hyoga

-Già non è un bel soggetto- disse Ikki

-Ha parlato il santone- il suo commento fu ignorato -Comunque sì non ci si può fidare di uno che cambia bandiera per divertimento-

-Su ragazzi se Athena si fida di lui ci sarà un motivo no?-

***

-Lo sai che non mi fido di te Isilpeko-

-Oh suvvia Athena non mi pare il caso! In fondo sono qui per voi no?-

-Credevo fossi qui per divertirti-

-Infatti-

-Specter ho mantenuto la promessa, quando...-

-Tu non hai mantenuto un bel niente! Dovevi occupartene tu non altri-

-Il cono infernale che si è aperto sulla Terra cresce, ed io devo tenerne a bada i confini, non posso occuparmi della questione direttamente-

-Si vede che a furia di reincarnarti hai perso potere spirituale-

-Come osi?-

-Sono secoli che non mantieni la promessa, e i santuari sono andati in rovina, il sangue si è disperso e non siamo nemmeno sicuri di ciò che potremmo aver ritrovato-

-Cosa vuoi dire?-

-Voglio dire che causa l'inattività di secoli e secoli, o il sangue si è troppo diluito o hanno finito per diventar dormienti!-

-Non può essere!-

-Invece sì, potremmo aver ritrovato sì il sangue, ma senza forza spirituale, se non quella di un banale cosmo!-

Su quella spiaggia, al calar del sole, una dea, che si credeva infallibile, capiva quale agghiacciante mancanza avesse compiuto...

  
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