6) Riti
di passaggio...
La
vostra Kristi è un po' commossa oggi...Sigh il 9 Aprile è stato il compleanno
di Pandora, o meglio della sua originaria pubblicazione e il mio compleanno di
scrittrice di Fanfiction, un anno.
Ora
mi spiace deludervi ma ho pensato bene alla trama e dovrò dividere la storia in
minimo tre parti, se tutto va bene sarà una trilogia:
-Pandora
(cioè questa che state leggendo)
-Il
cammino di Nike
-Il
secondo oscuro *titolo provvisorio*
Non
so esattamente quanti capitoli durerà Pandora ma posso già dirvi che sono
parecchi. A partire dal terzo episodio (il secondo oscuro *?*) non ci saranno intermezzi comici
perchè sarà più serio rispetto agli altri.
P.s.:
Per farmi perdonare del ritardo aggiornamento papirico.
***
Il sole scaldava le dure pietre dell'arena
nel gineceo. Scaldava i corpi delle contendenti, faceva scorrere gocce di
sudore lungo le schiene sottoposte a sforzi immani per comuni mortali. Giovani
fanciulle dai volti celati, da gelide ed infernali maschere che ne coprivano i
lineamenti.
A capo sacerdotesse a ordinarne i
movimenti.
Un'ideale comune a dare la forza per
sostenere fatiche precluse ai comuni
mortali, per superare la soglia del normale, per qualcosa di superiore. Un
qualcosa di astratto e fragile come un prezioso cristallo, da proteggere ad
ogni costo, non per se stessi, o per gloria personale, ma per il mondo su cui
le giovani allieve camminavano e per chi come loro, pur non conoscendo
l'esistenza dei loro più grandi protettori, respirava e viveva sotto lo stesso
cielo.
Ma c'era anche chi era mosso da altre
forze, altri obiettivi meno nobili da raggiungere.
Dimostrare il proprio valore a chi lo
aveva disprezzato e considerato inesistente.
Raggiungere nell'onore chi si amava e
poteva apparire troppo distante per un comune mortale.
E il più abietto di tutti.
La vendetta...
-Più veloce con quei colpi!- gridava
una donna dall'alto con folti capelli d'un curioso smeraldo -E mettici più
inventiva! Sei troppo prevedibile!-
Shaina rimbrottava l'ultima delle allieve
affidatele, e nel contempo studiava la più anziana.
-Cristina! Presta attenzione a come
muovi quella testa vuota! Non devi far cadere quella maschera!-
La sacerdotessa osservò con
disapprovazione la giovane che raccoglieva il prezioso parametro che le
guerriere portavano.
"Come se fosse facile!"
pensò la giovane coprendo il volto pallido.
Scosse la chioma castana costretta da
un laccio per via del clima torrido. Guardò la sua avversaria ghignando da
sotto la maschera.
-Allora ragazzina? Ancora non ti
arrendi?- disse minacciosa all'altra
-Cristina!- urlò una voce dall'alto
-Ringrazia che presto la tua tutela sarà affidata a un Gold! Potrai imparare
che un avversario non si deve mai sottovalutare-
"Tranne quando ti è palesemente
inferiore" pensò con irritazione la fanciulla prima di lanciarsi alla
carica.
Poco da fare per l'avversaria. Una
fanciulla con buone potenzialità, ma dal fisico magro e affusolato, di altezza
media e dal cuore tenero.
Diversa era Cristina. Alta, propensa
di natura a un fisico forte e scattante, veloce e senza particolari scrupoli.
Quello che dovette subire la più
giovane, nonostante la buona tecnica, fu un calcio nel costato portato a grande
rapidità. La rapidità di chi sta per padroneggiare la velocità del suono,
troppo potente per quella allieva ancora inesperta, al confronto con la più
anziana ed addestrata rivale.
Potette quindi solo che crollare a
terra, sotto la potenza del colpo, senza più l'energia per continuare
l'incontro, bocconi nella polvere dell'arena.
-Te l'avevo detto di arrenderti-
sibilò alla compagna svenuta, voltandole poi le spalle.
Shaina taceva scrutando l'allieva,
presa da sentimenti contrastanti. Orgoglio e fastidio per quel comportamento
fiero ed indomito, gioia e preoccupazione per quella forza unita al carattere
irascibile.
"Quel che le manca è l'autocontrollo,
se non doma quell'indole da gatta selvatica le sarà difficile conquistare un
qualsiasi Silver Cloth"
Nel frattempo Cristina si era seduta
scompostamente sulle gradinate. La maschera impudentemente abbandonata su un
gradino distante, le gambe divaricate, appoggiandosi ad un gomito, sugli
scalini, semi distesa. Muoveva la mano del braccio libero tra i capelli, ora,
sciolti, morbide onde scomposte del color del legno.
-Sei troppo impulsiva. Si combatte
usando la testa- disse Shaina scendendo lentamente le gradinate verso l'allieva
La fanciulla volse il capo verso
l'alto e verso la maestra. La guardò per un attimo con un ghigno sol volto e
poi tornò a guardare l'arena, aspettando il prossimo duello. Il sole faceva
brillare le protezioni sulle ginocchia e sul petto. Indossavano entrambe abiti
di cuoio e tessuto grezzo, succinti per maggiore mobilità ai movimenti.
Il parametro infernale di Shaina
copriva lo sguardo smeraldino che fissava la sua allieva più anziana
interrogativo.
"C'è del talento in te. Ma le
stelle hanno deciso che non sia io a risvegliarlo mia giovane allieva"
pensò con un accenno di malinconia subito fugato.
-Non sei cambiata molto da quando ti
sei presentata qui...- disse
La giovane non disse nulla alzò
appena un sopracciglio e scrutò la sua maestra
-Tra pochi giorni è il tuo compleanno
o sbaglio?-
La ragazza inarcò ulteriormente il
sopracciglio e fece una smorfia sarcastica
-Da quando sei sentimentale Shaina?-
-Chiederti rispetto è inutile vero?
Comunque non è di questo che ti devo parlare...-
-Oh ma davvero? Credevo il mio
compleanno fosse un argomento interessante o sbaglio?- commentò sarcasticamente
-Comunque sì il ventisei è il mio
compleanno-
-Chissà perchè me lo sentivo che eri
dei Gemelli, degna della casa del nobile Saga...-
-Mi stai dando della schizofrenica?-
-Porta rispetto ad un tuo superiore-
Shaina serrò le mascelle alla risata
sinceramente divertita della giovane
-Voglio vedere se riderai ancora quando
vedrai il tuo nuovo maestro, che per tua informazione è un Gold-
La risata, come allo spezzarsi, di un
incantesimo terminò
***
-Come. Mi sono. Fatto. Convincere.-
scandì il cavaliere di Phoenix furibondo
-C'entra nulla la
pena per chi disobbedisce alla dea , ostracismo
e compagnia danzando?- ipotizzò Seiya con tono leggero
-Poca saccenza, pigmeo-
-Ehi! ehi! Calmati...Tu hai fatto una
domanda ed io ho soltanto risposto!- sghignazzò Pegasus, ignorando l'occhiata
di sufficienza ricevuta da Ikki
-Voi due calmatevi, non è il
comportamento consono a due cavalieri d'oro questo- si intromise con tono
neutro Hyoga Cygnus Gold Saint
-Hyoga si può sapere quando ti leverai
quella scopa che hai su per il...-
Le mani pallide ed eleganti di Shun
coprirono la bocca di Seiya prima che potesse succedere l'irreparabile
-Non essere volgare Seiya, e poi non mi
sembra il caso di litigare adesso- gli disse gentilmente
-Ehi piccoletto sei già entrato
nell'ottica del maestro?- ironizzò Seiya sorridendo
Ridacchiarono tutti quando le guance di
Shun presero un bel colo rosso ed aumentarono sentendo le flebili proteste del
giovane guerriero.
-Eeh...- sospirò calmando il respiro
scosso dalle risate -...Comunque, dov'è Shiryu?-
-È lì che parla con il vecchio Dohko,
mi sembra molto felice- indicò Shun
-Vorrei sapere cosa ci sia di tanto
bello nel fare da balia a delle ragazzine...- si lamentò insofferente Ikki
Shiryu con un sorriso di gioia, parlava
al suo maestro che lo guardava con un'espressione di bonaria indulgenza.
-Adesso però ricomponiti e vai dai tuoi
compagni-
-Sì maestro-
Il giovane si avviò verso i compagni
che lo guardavano interrogativi ed alzò subito le mani continuando a sorridere
-Niente domande...-
-Ok...- disse sospettoso Seiya
-Certo- disse con un sorriso gentile
Shun
-Come vuoi- fu il monocorde commento di
Hyoga
Un'alzata di spalle fu la risposta
affermativa di Ikki. I giovani cominciarono allora a parlare del più e del
meno, di ciò che avevano fatto in quegli anni, durante i quali avevano finito
col prendere un po' le distanza gli uni dagli altri.
Arrivarono quindi alla questione che
più li agitava, o quantomeno alcuni di loro...
-Dai insomma mi ci vedi a fare il
maestro?- si giustificò Seiya
-Oh sì perchè invece è la mia vocazione
di vita vero?- ironizzò Ikki
-Mh, dai a voi spetta il lavoro leggero
mentre io devo andare a caccia di bestioni!-
-Vuoi finire sottoterra subito o tra un
po'?-
-Ragazzi per favore!- si frappose nuovamente Shun
-Shun ha ragione, e poi è una così
bella giornata- disse con uno strano tono sognante Shiryu
Seiya lo studiò di sottecchi. Da quando
il suo migliore amico aveva quell'espressione sognante? Cosa gli aveva detto il
suo maestro per farlo così felice? E che diavolo voleva quello stupido Specter
da lui adesso?
-Cavalieri!- li salutò con un sorriso
allegro Isilpeko [ahio! ndA] -Avete ricevuto un ruolo fondamentale in questa
guerra sapete?- disse sornione
-Non esagerare Specter! Qualche
bestiaccia non è una guerra- minimizzò Seiya
-Come più volete credere- disse alzando
le mani senza scalfire il sorriso
"Che sia una banale scaramuccia lo
crederete per poco...Gli Anubiti non staranno a guardare...Sì ho scelto il
posto adatto per una vacanza"
-Mh fondamentale eh? E perchè non ti
occupi tu delle ragazzine allora?- disse distaccato Ikki
-Perché è il vostro destino...Ah e mi
raccomando fate un buon lavoro, ne vedere delle belle- sghignazzo andandosene
Seiya brontolò qualcosa di
irripetibile, mentre gli altri guardavano stupiti lo strano personaggio che si
ritrovavano per alleato
-È un azzardo fidarsi di un figuro del
genere- disse glacialmente Hyoga
-Già non è un bel soggetto- disse Ikki
-Ha parlato il santone- il suo commento
fu ignorato -Comunque sì non ci si può fidare di uno che cambia bandiera per
divertimento-
-Su ragazzi se Athena si fida di lui ci
sarà un motivo no?-
***
-Lo sai che non mi fido di te Isilpeko-
-Oh suvvia Athena non mi pare il caso!
In fondo sono qui per voi no?-
-Credevo fossi qui per divertirti-
-Infatti-
-Specter ho mantenuto la promessa,
quando...-
-Tu non hai mantenuto un bel niente!
Dovevi occupartene tu non altri-
-Il cono infernale che si è aperto
sulla Terra cresce, ed io devo tenerne a bada i confini, non posso occuparmi
della questione direttamente-
-Si vede che a furia di reincarnarti
hai perso potere spirituale-
-Come osi?-
-Sono secoli che non mantieni la
promessa, e i santuari sono andati in rovina, il sangue si è disperso e non
siamo nemmeno sicuri di ciò che potremmo aver ritrovato-
-Cosa vuoi dire?-
-Voglio dire che causa l'inattività di
secoli e secoli, o il sangue si è troppo diluito o hanno finito per diventar
dormienti!-
-Non può essere!-
-Invece sì, potremmo aver ritrovato sì
il sangue, ma senza forza spirituale, se non quella di un banale cosmo!-
Su quella spiaggia, al calar del sole,
una dea, che si credeva infallibile, capiva quale agghiacciante mancanza avesse
compiuto...