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Autore: francipizz    24/10/2012    0 recensioni
-allora ci vediamo…..- dissi tristemente –ciao- disse lui frettolosamente, rimanemmo in silenzio per un tempo indefinito, poi lo vidi avvicinarsi a me. Lo stomaco mi si strinse in una morsa, Luca mi mise le braccia intorno al collo. i nostri occhi si incontrarono per qualche secondo, divenni rossissimo ma fortunatamente era già buio, Luca si avvicinò alla mia bocca e mi diede un bacio, un lungo bacio, un lunghissimo bacio. Con la lingua cercò di entrare nella mia bocca, gli diedi il permesso e dopo poco le nostre lingue cominciarono a giocare, intrecciarsi e i nostri cuori iniziarono a battere velocissimi. Luca si staccò da me e mi guardo imbarazzato, sorrisi incredulo, mi diede un altro piccolo bacetto e se ne andò.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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-qui ti fa male?- mi chiese una voce rude –AHI, si moltissimo!- risposi io arrabbiato. Ero dal dottore da circa un ora, mi stava toccando in vari punti della testa, provocandomi un fortissimo dolore. "bene” dissi tra me e me “questo dottore lo metterò sulla mia lista nera!”……. E adesso cosa fa? Il dottore andò a sedersi sulla sua cattedra e non aprì bocca per circa un minuto….. –mi scusi dottore, ma cosa è successo, cioè, non sono mai svenuto prima!?- dissi per rompere il silenzio…. –ragazzo- disse –la mia diagnosi è che tu sia stato colpito in testa, con una mazza…..- disse con tono indifferente. “cosa? Colpito con una mazza?” pensai tra me e me. – cosa???- dissi sbigottito – lei è stato colpito in testa con una mazza da golf, presumibilmente …… - disse –m….. ma è impossibile!!!- ribattei io scioccato. –signor Matteo. devo chiederle, se me lo permette, lei nella vita a mai avuto dei nemici?....- disse –si, insomma, qualcuno che non le voleva bene?- continuò. Non potevo crederci. Io colpito in testa da una mazza, non mi ero mai fatto dei veri nemici……… -n……no, insomma nessuno ha mai tentato di uccidermi, almeno spero…….- risposi balbettando incredulo. –be, allora le consiglio di andare dalla polizia- ribatte lui –o……ok- dissi io ancora sotto shock –bene, allora ti preparo il certificato- disse tutto contento, i soldi se li pigliava lui! -…….- rimasi muto mentre lui cominciava a preparare l’ennesimo certificato…. Come è possibile? Nemici io???? Impossibile! A parte quelli alle elementari………. Si ora ricordo benissimo, Nich. Lui mi picchiava sempre in quarta elementare.... sarà meglio fare alcune ricerche! -ecco fatto…- disse il medico riportandomi nel mondo dei vivi. –c….cosa?- chiese io come uno scemo con la bava alla bocca –il certificato, è pronto…- disse lui –ah, si certo, il certificato…- risposi sottovoce dopo aver preso il certificato, con un’orrenda smorfia sulla bocca, mene andai. “finalmente” sussurrai, non ne potevo più. Camminai per circa un ora nel centro di Manhattan, senza una meta precisa. finche non notai due facce familiari…… ma si!!! Certo! Elia e Marco! Finalmente una nota positiva in questa giornata di merda! -ciao!- dissi entusiasta avvicinandomi a loro –ciao- risposero loro in coro -come va?- chiesi io –tutto bene- ribatte Marco…. –avete trovato altri ragazzi svenuti?- chiesi io sarcastico –no, per ora no!- rispose Elia. Una risata coinvolse tutti quanti…. –comunque stavamo cercando te- disse Marco –si!- ribatte Elia –come mai?- chiesi io –ecco……Luca- disse Elia imbarazzato –insomma Luca voleva scusarsi con te- continuò Marco –e per cosa?- dissi io cercando di schivare l’argomento –lo sai benissimo- disse Elia facendosi sempre più serio…. –per il b…..- mi bloccai sull’ultima parola non volevo pronunciarla. Diventai rosso, rosso fuoco, incandescente. –si, per il……BACIO- disse Marco soffermandosi sull’ultima parola –insomma lui non voleva darti un bacio…- disse Elia. Quella parola, BACIO mi rimbombava nella testa….. bacio bacio bacio bacio bacio bacio bacio -è stato un errore, ora si sente malissimo- continuò –lui odia essere gay, non riesce ad ammatterlo nemmeno a se stesso….- disse Marco –posso rivederlo?- chiesi io sotto voce – no, non vogliamo che gli provochi altro malessere- disse Elia mentre io mi facevo piccolo piccolo – ci dispiace- disse Marco. Con quelle parole se ne andarono a testa bassa per mano….. “non vogliamo che gli provochi altro malessere” queste parole continuavano a rimbombare nella mia testa.
  
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