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Autore: TimeTurner    24/10/2012    1 recensioni
Allllora, è la mia prima ff su Harry Potter, percui spero di non fare troppi pasticci, anche perche ADORO la "Old Generation" e mi dispiacerebbe non poco ^^
La storia parte dalla fine del sesto anno, ed arriva...bèh, in realtà non lo sò ancora neanche io fin dove arriva, è in continua crescita ed evoluzione :D ... molto probabilmente dopo Hogwarts comunque. Parla dei malandrini e di James/Lily in particolare, ma non solo. Diciamo che la mia speranza è un po' quella di parlare dell'Ordine della Fenice originario al completo, o quasi., attraverso le avventure, gli amori, i cambiamenti, le gioie, i lutti ed altro ancora di questi splendidi giovani uomini e donne.
Per qualsiasi dubbio, chiarimento, domanda, caccabomba o varie, sono a completa disposizione :D ... Anzi vi esorterei a farmi sapere il vostro parere, qualunque esso sia!
Buona lettura
il Giratempo ^^
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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(Capitolo III)

Ronde ed incubi

(parte seconda)

James sentiva il cuore martellargli nel petto in maniera quasi dolorosa, averla così vicina era qualcosa che lo esaltava e spaventava allo stesso tempo. Le accarezzò le braccia e la schiena con movimenti lenti e rassicuranti finchè non la sentì calmarsi ed inspirare profondamente


“Scusa”

Mormorò poi Lily staccandosi da lui ed asciugandosi gli occhi

“Lily, se continui a scusarti con me, sarò costretto a portarti in infermeria per paura che tu sia stata confusa”

Le rispose il moro ironico, riappropriandosi del suo ghignetto malandrino. Lily ridacchiò, e poi gli regalò un meraviglioso sorrisino grato. I due ripresero a camminare per i corridoi apparentemente più sereni, ma la rossa era ancora in subbuglio, doveva parlargli, ma non sapeva neanche da che parte cominciare

“Posso fartela io ora una domanda?”

Chiese poi d’impulso. James la guardò curioso

“Perché l’hai baciata?”

Quella domanda le scivolò fuori dalle labbra, senza che potesse far niente per evitarlo, e se ne pentì subito, quando vide lo sguardo di James diventare profondo e serio, terribilmente serio

“In realtà Evans, è stata lei a ficcarmi la lingua in gola, era ubriaca e mi è saltata addosso, io stavo tentando di scrollarmela …”

Rispose freddamente James

“Ma sono un illuso, tu continui a non vedermi…”

Soffiò amareggiato. L’aveva ferito, Lily, l’aveva ferito. In quell’anno si erano avvicinati tanto, da riuscire a capirsi quasi solo da uno sguardo, era SICURO che lei l’avesse finalmente visto, che non continuasse a pensare a lui come un arrogante don Giovanni fissato con il quidditch, ma si era sbagliato, lei non si fidava, e questo faceva male, davvero male. Fece per girarsi ed andarsene ma lei lo richiamò

“Ti sbagli sai … Io ti vedo eccome James Potter…”

Sussurrò, James si girò nuovamente verso di lei, e si ritrovò incatenato ai suoi occhi, le labbra erano increspate in un sorrisetto triste

“E credo che tu sia veramente tra i pochi nella scuola, a non esseri accorto che ‘quella’, era gelosia…”

Continuò poi, ridacchiando nervosamente. Non lo stava accusando, anzi si dava della scema, perché lei stessa, si era ostinata a negare fin a poco prima, l’evidenza della cosa.
James la guardò basito, e lei dovette abbassare un attimo gli occhi. Inspirò profondamente per riprendere coraggio, e tornò a guardarlo in viso. Era bello, bello davvero, ed in quel momento ancora più adorabile con quell’espressione perplessa e curiosa, quegli occhioni color del miele, brillanti e vivaci, come quelli di un bambino davanti all’ultimo modello di scopa volante.
Sorrise intenerita per un istante, poi tornò seria

“Ma c…credo … credo di aver bisogno di un altro po’ di tempo per … riuscire a capire cosa mi passa per la testa…cosa voglio…”

Riprese la rossa con tono tremolante, ma continuando a guardarlo in viso.

“E per farlo sapere anche a te…”

Sussurrò ancora, era spaventata, non aveva neanche idea di ciò che stava dicendo. Non sapeva come esprimersi, aveva paura di ferirlo, paura di allontanarlo, semplicemente paura.
James dal canto suo, era semplicemente e completamente, STORDITO. Gelosia?!? Lei era gelosa??? E …forse provava qualcosa… cioè Lily Evans poteva essere …
James deglutì rumorosamente, cercò di restare lucido e non svenire lì.
Poi cercò di riprendersi, Lily si era aperta con lui, ed era una cosa magnifica!
Doveva fargli capire che aveva tuuuuuutto il tempo che voleva, ma come fare?! Al momento si sentiva un po’ una piovra gigante arenata. Continuò a guardarla per altri interminabili secondi, si mordicchiava il labbro e giocava nervosamente con un anellino d’argento che portava sempre al pollice destro, era agitata anche lei, lo vedeva. Chiuse gli occhi per un istante, ed appellò tutto il suo coraggio da malandrino, poi parlò

“Qu…Questo, non è un sogno, vero Evans?”

Chiese in tono insicuro e con una finta faccia spaurita, da oscar. Lily rimase un attimo basita, poi lo guardò sconfortata

“Hai già raggiunto il limite di tempo massimo per la serietà, che il tuo neurone è in grado di supportare?!”

Gli rispose ironica la rossa. Si scambiarono uno sguardo complice, poi scoppiarono a ridere insieme. Si, Potter era eccezionale, era riuscito a dirle che aveva tutto il tempo che voleva, senza incastrarsi in momenti imbarazzanti.

“Concludiamo questa ronda, o dovrai portarmi a letto in braccio, io stò crollando”

Riprese il moro in tono giocoso

“Per la precisione Potter, la ronda la sto facendo IO non TU. E a tal proposito, Non ti avevo ordinato di tornare in dormitorio?! Vuoi che ti trascini dalla McGranit?!”

Lo riprese lei in tono fintamente saccente

“Certo Evans, prima però dovresti prendermi. Io ho sonno, ma dalla tua faccia si direbbe che sei già tra le braccia di Morfeo”

La schernì James avviandosi per il corridoio

“Come ti permetti, il mio aspetto è sempre assolutamente perfetto…”

Riprese Lily, in tono falsamente sdegnato, raggiungendolo e superandolo con andatura altezzosa. James ghigno malandrino

“Che fai Evans, provochi?”

Chiese, Lily lo osservò, poi iniziò a scappare ridendo inseguita da James, per tutte la strada, fino alla loro sala comune. Arrivati davanti alle scale del dormitorio femminile, James riuscì ad acchiapparla, ed a farle il solletico sui fianchi, Lily si agitò un po’ continuando a ridere, poi il moro la lasciò libera

“O si Evans, assolutamente impeccabile…”

Commentò ridendo divertito dai capelli scompigliati, e la divisa stropicciata della caposcuola.
Lily gli fece la linguaccia, poi rise con lui

“Allora ‘notte James, ci vediamo a colazione…”

Lo salutò salendo i primi 4 scalini del dormitorio femminile. James si mise in punta di piedi, e le diede un leggero bacio sulla guancia

“’Notte e sogni d’Oro Lily”

Le sorrise lui, prima di allontanarsi, e sparire nel suo dormitorio. Lily entrò nella sua stanza con il cuore leggero ed un sorriso sulle labbra.
James era davvero un fenomeno a non farla sentire in imbarazzo, a non farla pensare a cose tristi, a farla ridere, o farla arrabbiare anche … In cinque anni e passa di disprezzo e rifiuto da parte di lei, lui l’aveva osservata, studiata, ed era riuscito a comprenderla come forse solo le sue migliori amiche sapevano fare. Ed in quell’anno in effetti, era diventato un molto più che buon amico … ma anche qualcos’altro?!
Lily continuava a pensarci mentre si preparava per la notte, in perfetto silenzio per non svegliare le compagne.
Certo la compagnia di Potter era piacevole, ed anche lei aveva imparato a conoscerlo. Sotto quella maschera da arrogante figlio di papà, si nascondeva un ragazzo dal cuore d’oro, pronto a qualsiasi cosa per i suoi amici, e per chi era in difficoltà. L’aveva visto crescere durante quell’anno, e si era stupita nel vederlo assolutamente gentile e disponibile, verso i primini, grifondoro in particolare, ma non solo, che avevano bisogno di un aiuto per i compiti. O pronto a difendere l’onore di un rivale di quidditch Corvonero, ingiustamente ingiuriato. O perfino a schierarsi difronte a Voldemort in persona per proteggere gli indifesi. Si, indubbiamente James Potter era una persona della quale ci si poteva innamorare. In più, inutile negarlo, era davvero un gran bel ragazzo, il che non guastava affatto.
Lily sorrise a quel pensiero, poi sospirò profondamente. Tutto ciò era vero, ma lei si sentiva ancora nervosa, spaventata. Ciò che era certo, è che doveva fare chiarezza con se stessa, l’ultima cosa che voleva, era ferirlo.
La giovane si infilò nel letto continuando a rimuginare, ma pochi istanti dopo, il rumore di un respiro affannato ed agitato, la fece sobbalzare. Si tirò a sedere, ed una volta individuata la causa di quel rumore, si precipitò accanto al letto di Dorcas Medows. La ragazza era seduta sul suo letto, le mani serrate alle lenzuola, la fronte imperlata di sudore, ed i biondi boccoli in disordine. Gli occhi cerulei erano sbarrati a fissare il vuoto, ed il petto si alzava ed abbassava convulsamente. Lily le circondò le spalle con un braccio, mentre con l’altro le affarrava il viso per farla soltare verso di se

“Shhh, Cassy era solo un incubo…”

Le sussurrò con dolcezza, cercando di catturare il suo sguardo. Dopo qualche secondo, la bionda sembrò riconoscerla, e piano piano, il respiro si regolarizzò, chiuse gli occhi ed allentò la presa sulle coperte, ma i suoi muscoli continuavano a fremere come in preda a crampi terribili. Lily si sedette sul letto accanto a lei, continuando ad abbracciarla

“Mary?”

Chiese poi, quando sembrava che l’amica si fosse ripresa un po’. La bionda annuì piano, serrando ancora di più gli occhi,, e Lily dovette ingoiare un nodo in gola. Inspirò profondamente poggiando la testa su quella di Dorcas, e lanciò uno sguardo  allo spazio vuoto nella stanza, quello spazio che sarebbe dovuto essere occupato da un quinto letto, quello di Mary Mcdonald, un'altra delle sue più care amiche.
Avevano passato le vacanze di natale tutti insieme, a villa Potter, ma il 3 gennaio, erano tornati ognuno a casa propria, per passare gli ultimi giorni di festa prima del rientro a scuola, con la propria famiglia. Ma il 6 gennaio, un gruppo di mangiamorte si era intrufolato in casa Mcdonald, rapendo tutta la famiglia. Da allora il ministero, e soprattutto l’Ordine della Fenice (organizzazione segreta, fondata da Albus Silente, che si era prefissa l’obbiettivo di lottare strenuamente contro lord Voldemort, e di cui Lily, e tutto il gruppo, avevano scoperto l’esistenza proprio durante quelle vacanze di natale.) si erano dati da fare per ritrovarli, ma a quanto sembrava ancora non c’erano novità. Erano passati mesi, ma Lily ed i suoi compagni non volevano darsi per vinti, continuavano a pregare, a sperare con tutto il cuore, che la loro amica e la sua famiglia, fossero ancora vivi.
E Dorcas soprattutto, Lily lo sapeva, lei e Mary si conoscevano dall’infanzia, erano vicine di casa, e la bionda non riusciva a darsi pace. Si sentiva in colpa perché lei era in casa quella notte maledetta, ma non si era accorta di nulla, come nessuno infondo, ed anche se se ne fosse  accorta, cosa avrebbe potuto fare una ragazzina di 16 anni, contro un gruppo di uomini adulti e completamente folli?!?
Ma questi erano pensieri razionali, e Lily lo sapeva bene, in certi casi, non c’era spazio per la razionalità. Si sentiva impotente perché non poteva fare nulla, nulla per far star meglio Dorcas, e nulla per la piccola Mary. Chiuse gli occhi cercando di ricacciare indietro le lacrime, le mancava moltissimo quel piccolo folletto sempre allegro, e propositivo … sentì Dorcas sospirare tra le sue braccia

“Grazie Lils”

Sussurrò piano l’amica

“Non so come farei senza di te … senza di voi”

Continuò, Lily aprì gli occhi e gettò uno sguardo ai letti di Alice e Marlene, dove le due ragazze dormivano placidamente e scompostamente, sorrise intenerita

“Ti toccherebbe inventarci, ma non credo che il risultato sarebbe lo stesso, siamo fantastiche noi”

Rispose ironicamente facendo ridere l’amica.

“Mh, vedo che Potter ti stà contagiando…”

Rispose Dorcas sullo stesso tono. A quelle parole Lily arrossì e si mordicchiò nervosamente il labbro, gesto che non sfuggi alla compagna, che la squadrò con un sopracciglio inarcato ed un sorrisetto sghembo

“Ohohoh…Hai qualcosa da confessare Evans?!”

Le chiese in tono indagatore, Lily ghignò

“Si…che ho un gran sonno, Medows…”

Rispose divertita, prima di schioccare un baccio sulla guancia dell’amica e tornare al suo letto. Dorcas rise e si ridistese sotto al piumino

“E va bene signorina, ma domani non mi…anzi, non CI scappi…”

La minacciò scherzosamente prima di darle la buonanotte. Lily sorrise al soffitto del suo baldacchino, le sarebbe toccato un bel terzo grado, ma le adorava anche per questo.



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Ed ecco la seconda parte ^^ ...
Non sò che dire, come al solito però se avete domande, son quì per rispondere...
Anzi, vi esorto ancora a farmi sapere, una recensioncina piccina picciò fà sempre piacere! ;)

Grazie infinite comunque a chi legge ed a:

Hazelnut_ che ha inserito la storia tra i preferiti **

HollyCupcake che l'ha messa tra i ricordati **

cescapadfoot, EvePotter, Margaret Moonstone, Romione_love, auror gio, lily86, martypotter_98,  che la seguono **

Un abbraccio e...al prossimo capitolo ;)

Giratempo

P.S.: Se andate al primo capitolo, trovate i visi dei nostri 10 grifoncini (o almeno, quelli che sono i loro visi secondo me ;P ) e man mano che andiamo avanti con la storia, aggiungerò anche altri pg, percui tenetela sempre d'occhio ;)

   
 
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