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Autore: Aitch    24/10/2012    8 recensioni
“Shhh…” mi sussurrò vicino all’orecchio e cominciò a baciarmi il collo. Con le braccia mi aggrappai alla sua schiena, mentre il suo viso si era spostato, le mie labbra danzavano con le sue, la sua lingua, ormai padrona, abbracciava la mia. Sentivo una leggera e piacevole pressione del suo bacino sul mio. In quel preciso istante non ero più Cora, non ero più un essere umano, ero semplicemente un’anima in balia di quell’angelo riccio. Non mi importava della gente che avevamo attorno a noi, forse avrebbero potuto perfino denunciarci. Sicuramente un luogo con così tanti bambini non era adatto per scambiarsi certe effusioni, ma tra le sue braccia nulla aveva più importanza. Il vocio della gente presente era scomparso, così come la musica di sottofondo. Eravamo solo io, lui e i nostri respiri leggermente affannosi. Restammo legati così per molto tempo, anche se sapevo che mai sarebbe stato abbastanza.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Guardai Louis che con le labbra mimava la frase,
“Te l'avevo detto”. Gli occhi degli altri ragazzi mi guardavano soddisfatti e io mi sentii veramente felice.

Quel giorno stavo al settimo cielo. Avevo conquistato un'enorme soddisfazione combattendo con le unghie e con i denti, impegnandomi a fondo, mettendo l'anima in quelle foto e ce l'avevo fatta. Persino Mr. Moore si congratulò di persona, dicendomi di aver visto una nuova luce brillare nei miei occhi. Per telefono ricevetti le congratulazioni dei miei e di Aurora, a casa ricevetti quelle dei ragazzi,
“Io lo sapevo che tu eri la migliore!” mi ripetè Niall per la decima volta,
“Se è riuscita a far apparire bello Tommo, figuriamoci cosa avrebbe fatto con me!” ribadì Zayn,
“Zayn, abbassa la cresta...ops, scusami non puoi!” lo stuzzicò Louis,
“Io l'avevo detto fin dall'inizio! Ci ha sempre fatto delle bellissime foto questa ragazza” continuò Liam,
“Cosa dite, festeggiamo questa sera?”propose Harry,
“Si perchè no, è una valida occasione!” rispose Liam,
“Idee?” chiese Louis,
“Nandooo!” propose Niall,
“Per me va bene, non ci sono mai stata...” aggiunsi, attirando su di me lo sguardo sconvolto dell'irlandese,
“Allora è deciso, Nando e cinema?” propose Harry raccogliendo un consenso unanime,
“Che film si va a vedere?” chiese Zayn,
“Beh, decidi tu Cora” finalmente Louis si rivolse anche a me,
“Io...io vorrei vedere l'era glaciale 4” dissi con candida sincerità ai ragazzi, i quali mi guardarono in silenzio,
“Però se non vi va bene, per me è uguale, non ci sono differenze...” continuai,
“Ed era glaciale sia” confermò Harry sorridendomi,
“Corro a prenotare i biglietti!” esclamò Liam salendo al piano superiore,
“E io chiamo Nando per un tavolo” aggiunse Niall recuperando il telefono.
“Lou, perchè non inviti anche Eleanor?” gli proposi,
“Posso?” mi chiese lui,
“E me lo domandi? Certo! Anche tu Zayn, chiama Perrie, no?”
“Ecco...abbiamo litigato. Per il momento meglio non complicare le cose” mi rispose lui guardando il pavimento,
“Oh, mi spiace...e Danielle invece?”
“Si sono lasciati” mi mise al corrente Harry. Beh, perfetto, avevo fatto due gaffe l'una di seguito all'altra, per fortuna Liam era di sopra,
“Ah...” mi limitai a rispondere.
“Beh, noi vi lasciamo soli, credo che Hazza voglia “congratularsi” personalmente con la sua piccola Cora” disse Zayn portandosi di sopra Louis e continuando a prenderlo in giro per le foto.
“Allora” cominciò il riccio mettendosi davanti a me e rimpicciolendo sempre più le distanze tra noi,
“Allora? Vuoi dirmi che sono la numero uno? Che sono la più brava? Che nessuna fotografa avrebbe potu...” ma niente. Nemmeno questa volta potei finire la mia auto celebrazione. Le sue labbra infatti caddero repentinamente sulle mie lasciandomi senza la forza per respirare. Capii subito che quello non sarebbe stato un innocente bacio tra innamorati, e Harry me lo dimostrò il secondo dopo facendo incontrare le nostre lingue. Nel frattempo le sue braccia mi spinsero ad indietreggiare fino a sbattere contro il bancone della cucina. Senza esitare il ragazzo mi sollevò facendomi sedere sul marmo del ripiano senza smettere di baciarmi e poggiando le sue mani sulle mie gambe. Ora, ero io ad essere più alta di lui. Portai le dia ad intrecciarsi tra i suoi ricci, quasi come volessi averlo ancora più vicino di quanto non fosse già. Era bello sentirlo respirare affannosamente tra un bacio e l'altro. Inutile dire che non avrei mai voluto staccarmi da lui, ma il buon senso di entrambi ci spinse a farlo.
“Si, proprio questo volevo dirti” disse lui mordendosi le labbra e guardandomi con aria furba.
“Senti ma...posso chiedertela una cosa?” gli dissi continuando a giocherellare con i suoi ricci,
“Certo”
“Com'è stato farsi fare le foto da Ashley?”
“Cos'è, gelosia questa?” mi chiese sorridendo,
“No! Cioè, un po'...e poi vorrei solo sapere com'è andata!” gli spiegai,
“Niente di che, sembrava più interessata a me che alle foto da scattare...”
“Ecco, lo sapevo! Ma sai che quella nemmeno conosceva il tuo nome? Senza contare che vi ha chiamati “One Nomination”! Ma dico io, chi si crede di essere? Non la sopporto!” dissi gesticolando per dare più enfasi alla mia reazione e facendo ridere il ragazzo,
“Lasciala perdere, hai vinto tu, fine!”
“Si, hai ragione...è che quando si tratta di te, io divento matta!” e in quel momento mi accorsi dello sguardo diverso di Harry.
“Che c'è? Ho detto qualcosa che non va?” forse avrei dovuto tenere la boccaccia chiusa, chissà ora cosa andrà a pensare “
Cora è troppo gelosa, Cora è troppo possessiva, Cora non mi lascia respirare”.
“No, non hai detto assolutamente niente che non vada. Solo mi sorprendi ancora, non pensavo...” ma lo interruppi,
“Scusami, io...io non sono una di quelle che non lascia respirare...” ma Harry mi interruppe a sua volta,
“Non pensavo di doverti ripetere ancora quanto ti amo e quanto nessun'altra mi importi come mi importa di te” lui non lo sapeva, ma ogni santa volta che se ne usciva con queste frasi, il mio cuore perdeva come minimo due o tre battiti. Lo afferrai per il colletto della camicia che indossava avvicinandolo a me e baciandolo delicatamente all'angolo della bocca,
“Non mi stancherei mai di sentirtelo ripetere”.

Più tardi uscimmo di casa tutti insieme e pensai a come mi avrebbe fatto piacere rivedere Eleanor. Quando l'avevo conosciuta in discoteca era stata molto carina con me, quindi non mi sarebbe dispiaciuto diventare sua amica. Quella sera quando la ragazza mi vide mi fece uno dei suoi dolcissimi sorrisi e mi venne incontro allegra. Dopo avermi salutata si dedicò al suo ragazzo: quanto erano belli insieme. Sembravano fatti l'uno per l'altra...un po' come me e Harry, tutto sommato. In ristorante decisi di sedermi tra Harry e Eleanor per poter scambiare quattro chiacchiere anche con lei,
“Ho saputo che vivi con questi cinque matti, non è vero?” mi chiese lei,
“Si, è vero. Hanno deciso di ospitarmi fino a quando non troverò una migliore sistemazione”
“Secondo me a loro fa bene avere una presenza femminile in casa, chissà che imparino ad essere un po' più ordinati, no Tommo?”
“El, lo sai che io punto sulla simpatia e non sulle mie doti domestiche” scherzò il suo fidanzato,
“Lo so tesoro, e ti amo proprio per questo” le ribadì lei,
“Cora mi prepara gli spuntini! Quindi non voglio che se ne vada!” esclamò Niall,
“Tu sei sempre il solito, vero?” le chiese Eleanor,
“Eggià, Niall non cambierà mai, lo sappiamo” affermai io,
“Comunque Cora, io lo so che hai ammaliato uno di questi signori qua, no Harry?” disse la ragazza. Il riccio si limitò a guardarla e poi a guardare me con aria eloquente.
“Ma dimmi, come va, come si comporta?” continuò lei,
“Harry è...Harry!” risposi leggermente imbarazzata, facendola ridere,
“Intende dire che non è bello come me” intervenne Zayn,
“Ma perchè tu devi sempre essere il primo fra tutti, fammi capire?” lo stuzzicò Liam,
“Perchè, sono Zayn Malik!”
“Lascia stare Liam, è una battaglia persa in partenza” disse Harry. E tutti scoppiammo in una fragorosa risata. La serata passò velocemente, perchè il tempo si sa, vola quando si sta bene. Tra chiacchiere e risate avrei voluto ripete quella cena per almeno altre tre o quattro volte talmente bella e rilassata era l'atmosfera.
Al cinema, Eleanor fu entusiasta della scelta del film, anche a lei piaceva il genere e con un fidanzato come Louis, sicuramente le piaceva ridere. Il cartone cominciò puntuale e tutti, fin dall'inizio, cominciammo a ridere sulle battute di quei personaggi, tutti tranne Niall che sembrava essere più concentrato sui popcorn che sul film vero e proprio. Non mi sarei mai spiegata come faceva a mangiare così tanto. Tra una risata e l'altra mi voltai verso Harry e notai che in quel momento mi stava fissando,
“Che c'è?” gli sussurrai,
“Sei ancora più bella quando ridi” mi rispose a bassa voce. Al che gli diedi un bacio a fior di labbra, gli presi la mano che teneva sul bracciolo della poltroncina del cinema intrecciando le sue dita con le mie e appoggiai la testa alla sua spalla. Sentirlo respirare tranquillo accanto a me mi procurava un enorme senso di pace e serenità. Credo che non avrei mai potuto amare di più una persona.
Tutto sembrava stesse andando per il meglio quando improvvisamente le luci della sala cinematografica si riaccesero mentre il film proseguiva. Qualcuno ridacchiò pensando ad un errore della gestione della sala, qualcun altro si girò ad osservare quel foro sul muro da cui esce la proiezione del film, ma nessuno riuscì a capire veramente cosa stesse succedendo. Dopo qualche minuto, una lieve voce di sottofondo disturbò l'audio del film fino a quando quest'ultimo non si interruppe permettendoci di ascoltare la voce metallica ripetere secondo dopo secondo la stessa identica frase:

“Attenzione, è in corso un'emergenza, restate calmi e attendete istruzioni”
Al che, cominciai a preoccuparmi.
“Ragazzi, che succede?” chiesi rivolgendomi a chiunque tra di loro avesse potuto darmi una risposta,
“Niall ha finito i popcorn?” scherzò Louis,
“Si, ma io non c'entro!” protestò l'irlandese,
“Credo sia successo qualcosa ragazzi...” affermò Liam vedendo la gente in sala cominciare ad alzarsi.
“E' bloccata!” sentimmo improvvisamente un uomo urlare,
“Non si apre!” lo seguì a ruota un secondo. Guardammo tutti preoccupati nella direzione da cui provenivano le voci. Due uomini stavano cercando di aprire la porta che permetteva l'ingresso e l'uscita dalla sala, ma questa resisteva immobile.
“Liam, chiama Paul!”lo sollecitò Harry,
“Qui il cellulare non prende, lo sai!”
“Ragazzi, che facciamo?” chiese Eleanor spaventata ricevendo una carezza da Louis che la rassicurò dicendole di stare tranquilla. Inutile dire che nessuno di noi lo era. Dietro ai nostri posti una bambina spaventata aveva cominciato a piangere e la madre non sapeva più come farla calmare, qualcuno provò a mettersi in contatto con la polizia ma nessun cellulare prendeva dentro quel cinema. Ad un tratto scattarono gli allarmi antincendio e la preoccupazione all'interno della sala aumentò. Mi guardai intorno, all'interno della stanza ci saranno state una sessantina di persone tra anziani e bambini e con il caos a fare da padrone sarebbe potuto essere un delirio. In molti ormai si erano affollati vicino alla porta che non intendeva aprirsi fino a quando un qualcuno non propose di cercare di aprirla con la forza. Anche noi ci eravamo avvicinati a quel gruppo di persone e i ragazzi si proposero subito per dare una mano, tutti tranne Niall. Quel piccolo irlandese sembrava più spaventato di me e Eleanor messe insieme, così mi avvicinai a lui prendendogli la mano. Fortunatamente il ragazzo sembrò riprendere un po' di coraggio. Donne e bambini osservavano quegli uomini spingere tutti insieme contro quell'ostacolo fino a quando un rumore secco attirò l'attenzione di tutti i presenti e finalmente la porta si aprì. A quel punto, nessuno capì più niente. Oltre quella porta si celava un denso muro di fumo che cominciò a penetrare all'interno della sala. Mi sentii rabbrividire. La folla spingeva verso l'uscita e la mia mano stringeva sempre di più quella del biondo. Lanciai uno sguardo disperato verso Eleanor che era rimasta più indietro,
“Eleanor!” la chiamai, ma dal nulla Louis sbucò alle sue spalle e la prese per mano aiutandola a non rimanere schiacciata dalla folla. Notai che Lou aveva prontamente offerto alla ragazza un fazzoletto di stoffa con il quale coprirsi il volto. Giusto.
“Niall, tirati su la maglia e copriti naso e bocca!” gridai al ragazzo mentre anche io facevo lo stesso con la mano libera. Fuori dalla sala la temperatura aumentò notevolmente e terrorizzata notai che dalle scale che conducevano al piano inferiore dell'edificio salivano delle minacciose lingue di fuoco. Nei corridoi si era concentrata una marea di gente proveniente anche dalle sale vicine alla nostra. Corsi insieme a Niall in direzione dell'uscita d'emergenza quando improvvisamente il biondo si bloccò e lasciò la mia mano aiutando una bambina che nel trambusto era scivolata e rimasta a terra. Veloce e pronto come non avrei mai immaginato Niall si caricò la bambina in spalla e continuò a correre raggiungendomi. Pochi secondi dopo sentimmo un altro rumore assordante e le grida di qualcuno ma nessuno ebbe il coraggio di girarsi per controllare.
Grazie al cielo in pochi minuti fummo fuori dal palazzo in fiamme.
“State tutti bene?” chiese Liam,
“Si, credo...” risposi mentre osservavo l'irlandese mettere giù la bambina in lacrime e cercare di calmarla.
“Eleanor?” chiesi a Louis vedendola tossire,
“Credo sia stato tutto quel fumo, i vigili del fuoco e l'ambulanza saranno qui a secondi” mi rispose senza smettere di guardare con aria protettiva la ragazza.
“Dove sono Zayn e Harry?” chiesi rendendomi conto che mancavano all'appello,
“Sono usciti per primi, ecco Zayn” il ragazzo zoppicava, e si stava avvicinando a noi,
“Che hai fatto?” gli chiesi,
“Sono caduto ma sto bene, Harry?” domandò lui cercandolo con lo sguardo. In quel momento mi si gelò il sangue nelle vene.
“Non eravate insieme?” sbraitò Louis preoccupato,
“Era dietro di me! Io non l'ho più visto con tutta quella gente!”
“Harry!” cominciammo a chiamarlo guardandoci intorno e cercandolo nelle vicinanze. Mentre gli altri continuavano a controllare lì fuori, a me invece, cominciò a rimbalzare in testa solo un'immagine e volevo cancellarla prima che fosse troppo tardi. Mi voltai a guardare l'edificio in fiamme. Senza pensarci due volte, senza ragionare e senza considerare una soluzione migliore cominciai a correre nella direzione dalla quale ero arrivata.
“Cora, no!” mi sentii chiamare, ma nemmeno riconobbi la voce di chi gridò. Il cuore batteva troppo forte perchè io potessi fermarmi. L'adrenalina provocata dal terrore di quella situazione mi invadeva il corpo come un veleno. La mia corsa su quelle rampe di scale e l'agitazione mi impedirono di mantenere una respirazione regolare e nonostante avessi la manica della maglia a coprirmi il volto cominciai a sentirmi in gola quel fumo incandescente. In ogni caso non mi sarei fermata. Ad un tratto mi ritrovai nel corridoio in cui poco prima avevo corso con Niall per cercare di mettermi in salvo.
“Harry!” gridai il suo nome con tutto il fiato che avevo cominciando a tossire. Ripercorsi la stessa strada che avevo fatto poco prima in senso opposto cercando di scorgere il ragazzo tra quel fumo impenetrabile. Oltre alla gola cominciarono a lacrimarmi e a bruciarmi terribilmente gli occhi. Attorno a me non vedevo quasi niente e stavo per perdere le speranza sentendomi un'idiota per non aver cercato meglio fuori dal cinema ma poi finalmente sentii qualcuno chiamarmi per nome. Tornai verso la porta della nostra sala notando quanto ormai le fiamme fossero avanzate e poi lo vidi, accasciato a terra in preda ad una violentissima tosse mentre con le braccia si copriva il volto. Mi precipitai da lui e compresi il motivo del perchè non era uscito insieme agli altri: il ragazzo aveva una caviglia rimasta incastrata sotto un'enorme statua che ritraeva un personaggio di un qualche film di supereroi. La statua in mezzo a quel trambusto probabilmente era caduta, impedendo ad Harry le vie di fuga. Improvvisamente capii che quel rumore che avevo sentito durante la mia corsa disperata verso l'uscita era sicuramente stato provocato da quella statua. Mi maledissi per non essermi girata, per non aver avuto il coraggio che aveva avuto Niall prendendo la bambina, per non aver pensato che proprio Harry avrebbe potuto essere in pericolo.
“Harry ci sono qua io ora, non preoccuparti” gli dissi mentre lui continuava a tossire. Con tutte le mie forze cercai di spostare quell'enorme macigno dal piede di Harry ma quella statua faceva solo dei minimi spostamenti. Inoltre, più il ragazzo si sforzava per far uscire il piede da quell'incastro, più la caviglia gli provocava delle dolorosissime fitte. Avrebbe benissimo potuto essere rotta perchè dalle urla del ragazzo non sembrava avesse preso una semplice botta.
“Esci!” mi ordinò ad un tratto Harry in preda agli spasmi che quella terribile tosse gli aveva provocato,
“Non ci pensare nemmeno” gli risposi. E fu proprio quella richiesta da parte del ragazzo a farmi ritrovare più forza. Non sarebbe finita così, non in quel modo.
“Fatta!” gridai, vedendo che finalmente il piede del riccio era libero, ma lui lo estrasse con un gemito di dolore trattenendo a stento un altro grido. Si mise in piedi a fatica e cercando di sorreggerlo lo aiutai a camminare dirigendomi verso l'uscita. Con la coda dell'occhio notai la statua che poco prima intrappolava Harry essere divorata centimetro dopo centimetro dalle fiamme. L'uscita era a due passi ma improvvisamente il peso del ragazzo mi cadde completamente addosso costringendomi ad inginocchiarmi al suolo.
“No, Harry, no, non puoi farmi questo, andiamo!” cercai di farlo riprendere, ma Harry aveva perso i sensi a due metri dalla porta spalancata che conduceva alle scale antincendio a causa del fumo inspirato e probabilmente dell'atroce dolore al piede. Cercai invano di trascinarlo verso la porta quando le forze sembrarono abbandonare anche me.
“Aiuto! Aiutateci, siamo qui!” urlai con il tutto il fiato che mi era rimasto nei polmoni perchè successivamente mi piegai in due scossa dalla tosse. Poi la vista mi si appannò ancora di più e l'ultima cosa che vidi prima di chiudere gli occhi furono due sagome nere.



Asrbjbdsocuyronsc...
Okay. Solo una cosa vi voglio chiedere...rende la mia descrizione? Mi sono impegnata per farvi trattenere il fiato anche solo per un secondo...com'è andata? Fatemelo sapere come al solito con una bella recensione.
Fe

TWITTER? @CallmeAitch , seguitemi e chiedetemi il follow, arriverà prima che Niall possa divorarsi una pizza intera! :)


Fe.Fefe 

  
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