Capitolo 2
“Una fata?”
Dopo aver passato qualche ora sulla Torre di astronomia il
principe delle serpi era tornato nel suo dormitorio e, come si era messo a
letto, era sprofondato in un sonno profondo.
Il mattino seguente, il giovane Malfoy fu svegliato da una
voce femminile angelica e melodiosa ma anche piuttosto insistente che diceva
“Su forza raggio di sole apri gli occhi e comincia risplendere. Mi sto
annoiando e se non ti alzi immediatamente sarò costretta a farti alzare io e mi
dispiacerebbe tremendamente rovinare subito l’opinione che ti farai di me.”
Draco, dormendo in camera da solo, non era abituato ad
essere svegliato da una voce così gentile e, pensando che si trattasse di un
sogno, si girò dall’altra parte e continuò a dormire beatamente.
“Ehi bel biondino ti ho detto di alzarti non di rimetterti a
dormire.”disse la voce che, tuttavia, venne completamente ignorata dal
serpeverde.
“Okay tesoruccio te la sei cercata. Non dire che non ti
avevo avvertito. Proprio a me doveva toccare quello che non si sveglia neanche
a pagarlo?”disse con un tono allegro per poi schioccare le dita.
In un instante delle piccole gocce d’acqua cominciarono a
materializzarsi sopra il letto di Draco mentre due occhi verdi con delle
leggere sfumature azzurre osservavano la scena divertiti.
Quando le gocce furono abbastanza per formare uno strato
d’acqua alto due o tre centimetri l’incantesimo che le teneva sospese cessò e
la coperta d’acqua si riversò sul principe delle serpi che, ormai completamente
fradicio, si sedette di scatto con uno sguardo che prometteva di far passare le
pene dell’inferno a chiunque avesse osato tanto.
Il giovane alzò lo sguardo e in piedi accanto al suo letto
vide una ragazza alta più o meno come lui. Aveva dei lunghi capelli verdi e
degli occhi che riuscivano a incantare chiunque li guardasse, indossava un
abito verde chiaro leggermente aderente, senza maniche, che le arrivava fino
alle caviglie e aveva uno spacco le arrivava poco sopra il ginocchio e dalla
sua schiena spuntavano un paio di ali semitrasparenti. La ragazza lo osservava
tenendo le braccia incrociate e il suo sguardo sembrava dire –Ti sta bene! La
prossima volta impari a svegliarti prima!-
Draco, non riuscendo a capire chi potesse essere colei che
gli stava di fronte, alzò perplesso un sopracciglio dimenticando in un attimo i
suoi piani di vendetta.
“Non vorrei essere scortese, ma si può sapere chi sei e come
sei entrata?”chiese il serpeverde con un tono decisamente calmo.
“Il mio nome è Faye e sono una fata dei desideri.”disse la
ragazza.
“Una fata? Ma le fate non erano più piccole? Mi sembri un
po’ alta per essere una fata.”disse il ragazzo con un tono scettico.
“Devo chiedere un aumento. Non è possibile che diano sempre
e solo a me i rompiscatole patentati. Mai una volta che me ne capiti uno che mi
crede subito e mi lascia fare il mio lavoro in santa pace! Quando torno mi
sentono. Questa me la pagano.”pensò la fata per poi rispondere a Draco dicendo
“Ci sono fate e fate. La mia razza ha la capacità di cambiare aspetto e
dimensione anche se normalmente le nostre dimensioni sono più o meno quelle che
ho io adesso.”
“Se lo dici tu. Che cosa vuoi da me?”chiese il ragazzo
ancora piuttosto scettico.
“Nulla in particolare. Sono qui solo per esaudire il tuo
desiderio anche se, a quanto pare, mi ci vorrà decisamente più del
previsto.”disse Faye sorridente.
“Quale desiderio?”chiese Draco.
“Quello che hai espresso ieri sera. Cito testuali parole: vorrei
solo poter essere felice, vorrei poter realizzare i miei desideri e non quelli
di mio padre. Hai espresso il desiderio nel preciso istante in cui è passata
una stella cadente e quando questo accade viene mandata una fata come me ad
esaudirlo. Ovviamente solo i maghi e tutte le creature magiche ci possono
vedere, i babbani ci considerano come dei colpi di fortuna o qualcosa di simile.”spiegò
la fata.
“Ah…”disse Draco finalmente convinto di quanto gli era stato
detto si sedette sul bordo del letto e, perso nei suoi pensieri, si ritrovo con
lo sguardo perso nel vuoto. Quando si riscosse la fata era seduta sul bordo
della sua scrivania e si stava mettendo uno smalto verde acqua e aveva ancora
il sorriso sulle labbra.
“Sei riuscito a venire a patti con la situazione
finalmente?”chiese Faye senza alzare lo sguardo.
“Per quanto tempo sono rimasto così?”chiese il ragazzo.
“Una ventina di minuti. Fai conto che ho fatto a tempo a
mettermi lo smalto su entrambe le mani, a lasciarlo asciugare e a dare la
seconda mano di smalto. Che ne dici? E’ venuto bene?”chiese la fata mostrando
le mani al principe delle serpi.
“Direi di sì.”rispose Draco senza nemmeno rendersene conto.
“Grazie.”
“Per quanto tempo ti avrò tra i piedi?”chiese il serpeverde.
“Per tutto il tempo che sarà necessario. Il mio scopo è
renderti felice permetterti di esaudire i tuoi desideri e non quelli di tuo
padre perciò fino a quando non potrò considerare la mia missione conclusa
dovrai sopportarmi.”rispose la fata allegramente ignorando il tono usato dal
ragazzo.
“Devo andare a lezione e per colpa tua farò tardi. Dannata
fata.”disse il ragazzo.
“Non ti preoccupare.”disse lei e, dopo che ebbe schioccato
le dita, il ragazzo si ritrovò pronto per andare a lezione.
“Comunque io vengo con te, non ho la minima intenzione di
rimanermene rintanata nei sotterranei di questo castello.”aggiunse Faye.
“Non daresti un po’ troppo nell’occhio?”chiese ironico
Malfoy.
La ragazza ci pensò un po’ poi chiuse gli occhi e una luce
la avvolse. Quando la luce scomparve Faye si era rimpicciolita ed ora era alta
circa dieci centimetri. Anche il vestito si era modificato durante la
trasformazione. La parte sopra era diventata un top verde senza spalline e la
gonna, dello stesso colore, le arrivava sopra il ginocchio. Ai piedi indossava
un paio di sandali con un tacco basso che erano legati grazie a dei nastri che
arrivavano fin sotto le ginocchia.
Draco rimase sorpreso dalla trasformazione e si ritrovò a
guardare incantato la fata che, notandolo,
sorrise.
“Così ti posso seguire in giro e non avrò nessun problema a
trovare un posto per sedermi. Mi dispiace ma non posso rendermi invisibile il
mio capo mi ha proibito di farlo.”disse la fatina.
“Perché te lo ha proibito?”chiese Draco incuriosito.
“Diciamo che mentre ero invisibile gli ho fatto un piccolo
scherzetto e lui non ha gradito molto la cosa.”rispose la fata.
“Cosa avresti fatto esattamente?”
“Te lo racconto un’altra volta non vorrei farti fare tardi
per le lezioni. A proposito cosa prevede il tuo orario delle lezioni?”chiese
Faye cambiando discorso.
“Pozioni, trasfigurazione, cura delle creature magiche e
divinazione.”disse il ragazzo incamminandosi verso la porta mentre Faye gli
volava accanto.
“Prima però vado a fare colazione visto che qualcuno mi ha
svegliato due ore prima dell’inizio delle lezioni.”disse il ragazzo guardando
la fata scocciato.
“Scusa, non si ripeterà. Nemmeno io sono molto mattiniera.
Oggi sono arrivata così presto perché hanno buttato giù dal letto anche me e
sapevo che mi ci sarebbe voluta almeno mezzora per spiegarti la situazione e
fartela accettare perciò non contare sul fatto che sia io a svegliarti domani
mattina.”disse la fata continuando a volare accanto a Draco accompagnandolo
verso la sala grande dove, era più che certa, tutti avrebbero chiesto al
ragazzo cosa ci faceva in giro con una fata assillando entrambi fino a farle
perdere la pazienza e a quel punto nessuno si sarebbe potuto lamentare se si
fosse ritrovato coinvolto per puro caso in un incantesimo che gli avrebbe fatto
sparire la voce.
Presto Hogwarts avrebbe imparato che è meglio non dare fastidio alla cara dispettosa Faye…
Ciao, che ve ne pare di questo capitolo?
Grazie mille a Sanguy e a Jackye_Chan
per aver suggerito dei nomi per la fata. Mi piacevano tutti e tre ma
mentre cercavo di decidere quale scegliere il nome Faye a cominciato a
ronzarmi nel cervello e alla fine ho deciso di usare quello cmq grazie.
Grazie anche a Summers84 per
il suo commento. Concordo con te per quanto riguarda il tuo desiderio,
non sarebbe affatto male avere uno come Draco tutto per sè.
Baci Sarachan89