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Autore: Soul of the Crow    24/10/2012    5 recensioni
L'allenatore dei Dark Emperors e l'Aliea Meteorite sono tornati, ma stavolta le vittime saranno i ragazzi di alcune squadre presenti in IE GO, tra i quali Tenma.
La coppia principale sarà la KyouTen, ma credo che ne aggiungerò altre come la RanTaku. Vedrò al momento...
Il titolo è riferito agli elementi del numero otto della Raimon e di Tsurugi, e la fic è ambientata una settimana dopo la fine della Holy Road.
Se vi interessa, vi aspetto dentro coi dettagli.
Buona lettura.
Genere: Angst, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matsukaze Tenma, Tsurugi Kyousuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My favourite IE GO pairings'
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Sulla strada dell’ospedale di Tokyo…
 
Dopo quel discorsetto che si era dovuto sorbire da parte di Kirino e Shindou, Tsurugi stava tornando all’ospedale, ma non erano state solo le lamentele da parte dei due senpai a convincerlo: non doveva e non voleva lasciare l’amico in quelle condizioni, anche perché se il suo doppio era ancora presente, chissà che cosa gli avrebbe potuto dire o fare.
Tenma aveva bisogno del suo aiuto, ora come non mai.
 
 
Nella mente di Tenma…
 
Il centrocampista non aveva ancora capito il significato delle ultime parole del suo doppio: in che senso avrebbe vissuto il suo incubo peggiore?
Ad un certo punto la nebbia violacea, causata dai residui del potere dell’Aliea Meteorite, divenne più fitta e sentì uno strano suono, che all’inizio era appena percettibile, ma che in seguito si trasformò in un rumore assordante.
- Questo rumore… mi sta perforando i timpani! Che cosa deve succedere? La nebbia sta diventando sempre più fitta di quanto lo fosse già prima. -
In effetti, era vero: ora la nebbia lo aveva circondato completamente, era già qualcosa se riusciva ancora a distinguere le dita della sua mano, ma non era quello l’importante: ad un certo punto, la nebbia, chissà come, si consolidò in quella che sembrava una lastra di vetro viola; su quest’ultima comparvero delle immagini, o come qualcuno avrebbe preferito definire, i peggiori momenti che Tenma aveva passato da quando era entrato alla Raimon:
  • Il momento in cui Tsurugi lo aveva attaccato il giorno della sua entrata in quella scuola, durante la partita tra Raimon e Black Knights, e durante il torneo regionale contro la Mannouzaka.
  • Il fatto che fosse solo contro tutti nella partita contro l’Eito Gakuen e anche quando era stato accusato di aver tolto agli altri membri della Raimon la possibilità di giocare a calcio.
  • I giorni in cui pensava che Shinsuke se ne sarebbe andato per sempre dalla squadra a causa degli allenamenti di Kidou Yuuto.
  • La semifinale contro l’Arakumo Gakuen, quando doveva affrontare Taiyou, sapendo del suo problema di salute.
  • Il senso d’impotenza prima e durante la finale dell’Holy Road contro la Dragonlink, sapendo che non avrebbe mai potuto fare niente al contrario di Shindou.
Il centrocampista stava per alzarsi e andarsene, visto che il frastuono di poco prima lo aveva come “inchiodato a terra”, ma qualcuno aveva deciso che non era ancora il momento di lasciarlo andare via:
- Eh no. Tu rimani qui, il bello deve ancora venire. - il doppio oscuro era ricomparso, e aveva fatto in modo che l’altro si sedette nuovamente a terra per poi tenerlo in quella posizione, bloccandolo per le spalle.
E infatti, aveva ragione: poco dopo apparve l’immagine del numero otto da bambino quando stata per salvare il suo cane ad Okinawa, ma stavolta nessuno era intervenuto e le travi lo schiacciarono.
- Adesso arriva la parte che preferisco. - si disse la personalità malvagia, ma Tenma era sicuro di averlo sentito, e si vide costretto a dargli ragione. Per quale motivo? Poco dopo quella frase, comparvero delle immagini riguardanti gli ultimi eventi accaduti: quelle sul fatto che Tsurugi non era riuscito a salvarlo prima che Kenzaki lo rapisse, quando si erano dovuti affrontare al laboratorio dell’Aliea e per finire, una scena cui il castano non poteva assistere perché era ancora svenuto: lui era disteso su un lettino di quell’ospedale, tutti i suoi compagni erano rattristati, e l’attaccante se ne era andato. Proprio quest’ultima fu come una pugnalata al cuore per il centrocampista, per un motivo in particolare. Quale? Tsurugi lo aveva abbandonato nel momento più difficile: Tenma gli era rimasto accanto sin dalla prima volta in cui era entrato in squadra, e dal giorno della partita contro la Teikoku si erano ripromessi di affrontare insieme le difficoltà, ma a quanto pare quella promessa valeva solo per il centrocampista.
- Ero in coma, e lui mi ha abbandonato… - la voce di Tenma era poco più di un sussurro, ma il doppio lo aveva sentito bene perché la nebbia si diradò e lo lasciò andare, togliendo le mani dalle spalle dell’altro. Non c’era più bisogno di trattenerlo, tanto aveva ottenuto quello che voleva.
- Immagino tu abbia capito il significato di quell’ultima immagine. Quel ragazzo ti ha abbandonato ed è meglio per te che accetti la realtà; rimarrai per sempre imprigionato in questo luogo. Ora devo andare: ho delle faccende di cui occuparmi. - dopo quel discorso, la personalità malvagia sparì, ma in realtà si trasformò in un fumo violaceo ed entrò di nuovo nel corpo del centrocampista.
- Sono di nuovo solo, come quando arrivai per la prima volta a Tokyo… inizio a pensare che sia il mio destino… -
 
 
In ospedale…
 
Tsurugi era ritornato lì, dove erano rinchiusi suo fratello e il compagno di squadra, ma sapeva che Yuuichi aveva la possibilità di guarire, mentre Tenma, in quello stesso momento, poteva stare esalando il suo ultimo respiro.
Giunto nella camera in cui l’amico riposava, capì che i suoi timori, anche se in parte, erano giustificati: il numero otto continuava ad agitarsi nel sonno, e quando l’attaccante si avvicinò, dal macchinario che stava accanto al letto, scoprì che il ritmo respiratorio e il battito cardiaco erano più alti del normale, ma guardando Tenma, vide che stava il suo aspetto stava tornando a quando era sotto il controllo dell’Aliea Meteorite.
D’istinto, il blu prese la mano dell’amico, diventata all’improvviso molto pallida e fredda, e la strinse:
- Tenma, ti devi svegliare. Hai già dimostrato di essere una persona forte, non permettere che sia questo a fermarti. Io e gli altri ti stiamo aspettando. - dopo quelle frasi non si aspettava una risposta, ma il centrocampista disse comunque qualcosa:
- Non è possibile… sono nuovamente solo… e stavolta per davvero; e la parte peggiore è che non posso fare più niente. - a quelle parole, ci fu uno strano bagliore violaceo proveniente da Tenma e Tsurugi venne circondato.
Quando riaprì gli occhi, capì che non si trovava più nella stanza d’ospedale per due particolari: il primo è che il compagno non era più al suo fianco, e il secondo era che si trovava in uno spazio circondato da una nebbia viola.
Dove era finito?
 
 
Angolo di Emy
Forse qualcuno lo avrà già capito dalla descrizione, ma Tsurugi è finito nella mente dell’altro. Come? Lo saprete nel prossimo capitolo.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy
 
  
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