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Autore: Argentey    08/05/2007    4 recensioni
Lei: bella, alta, slanciata, e forte. Un carattere invidiablile, aperta con tutti ed estremamente genile. Provveniva dal quartiere basso della città, ''dall'inferno'' così amichevolmente chiamato il luogo più buio e sporco di una periferia di New York.
Lui: la sua bellezza era direttamente proporzionale alla sua sfacciatagine e ai suoi vizi; viziato e riverito, viveva nel quartire più ricco di New York. E, una cosa devo ammetterla: lui era dannatamente bello...
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Hermione Granger era scappata. Un'altra volta. Un'altra dannatissima volta. E ancora aveva visto le facce di odio e terrore dei passanti verso di lei. Lei. Un'angelo. Nero.
Sedeva tranquilla, con una sigaretta mediocre in bocca, aspirando il fumo. Non fumava tanto. Non era sua abitudine. Sentiva il freddo vento sfiorarle la pelle e scompigliarle i capelli legati ora in una disordinata coda di cavallo. Sedeva davanti ad una chiesa. Chiesa che per lei non aveva significato. Lei non credeva in Dio.. perchè avrebbe dovuto? Dio è il protettore dei buoni e dei giusti. Lei non era nè buona nè giusta, nè una ragazza per bene. Di lei non ci si poteva fidare. Era cresciuta in un mondo troppo sporco e corrotto per sapere cos'era la giustizia . Giustizia è la vendetta . Giustizia è avere sempre ragione. Giustizia è difendere la propria vita . Vita? Che vita? La sua vita era addobbata da sacchi di spazzatura e vecchie bottiglie di rum, portafogli rubati e carte di credito clonate. Cos'era la sua vita? Una truffa, un inganno, un'insulto alla definizione di vita stessa. E lei questo lo sapeva. Ma non faceva nulla per cambiare. Perchè poi? A lei andava bene così. Lei amava la sua vita libera e senza leggi. Lei odiava la sua vita sporca e corrotta. La sigaretta finì e la ragazza la schiacciò prepotentemente a terra, le mani coperte da logori guantini di pelle consunta. Sospirò. L'alito che sapeva da tabacco.. tabacco della qualità più bassa, per giunta. Che schifo . Osservò il fiume, apprezzando le screziature che specchiavano la luna. Poggiò la schiena sulla porta e abbandonò la testa sul petto, sentendo le fatiche di quella giornata chiuderle gli occhi...

Draco Malfoy si tuffò sul suo enorme letto matrimoniale di piuma, sprofondando tra le fresche lenzuola. Si girò a pancia in su, osservando il soffitto bianco. Sospirò e con un rapido movimento prese in mano un pacchetto di sigarette. Se ne accese una alla menta, aspirando compiaciuto quella sostanza tossica e nociva. Amava fumare!. Fece scivolare lo sguardo fuori dalla finesta, incrociando l'oscuro fiume dove la luna si specciava vanitosa. Lanciò la cicca fuori dalla finestra, ripensando alla sua giornata. Una giornata da dimenticare. aveva pure incontrato una barbona di strada! Si tolse meccanicamente i vestiti e li buttò nel cesto dei panni sporchi. Che schifo. Sbuffò sonoramente, riempiendo la vasca da bagno. Con solo i boxer addosso si affacciò alla finestra, scorgendo un altro pezzetto di fiume. E lì, vicino alla riva, una Chiesa faceva la sua maestosa figura, bagnata dai raggi lunari.

Un uomo, vestito di marrone, con una lunga tunica la scosse prepotentemente, intimandole di andarsene, minacciandola con una scopa. Lei, seppur riluttante si alzò, le gambe intorpidite dalla posizione scomoda e la mente stanca. Si guardò intorno, constatando dal grande orologio della chiesa che erano solo le sette. Maledì il monaco parecchie volte poi girvagò per quelle viuzze, decidendosi poi ad intromettersi in una strada più frequentata. Aveva fame. Aveva tanta fame. Avrebbe rubato un portafoglio. Aspetto l'occasione buona, fino a quando un tipo grande e grosso, con il portafoglio che quasi chiedeva di uscire dalla tasca dei pantaloni troppo stretti non le passò davanti. Zac . con una mossa fulminea gli tolse il portafoglio dalla tasca posteriore e dopo aver percorso un buon tratto di strada si infilò in un vicoletto, esaminando il bottino: teserino della biblioteca comunale, 20 dollari e una carta di identità. Rimase delusa: nessuna carta di credito nè fortuna in quel portafoglio di quoio. Sbuffò. Recuperò i 20 dollari e poi gettò il portafoglio in un angolo, dirigendosi in un McDonald's.

- Doppio cheeseburger con patatine..- Lui odiava il Mcdonald's, ma era l'unico locare nelle vicinanza. Ancora una volta si maledì per aver persorso tanta strada e di aver finto la ricarica al suo preziosissimo cellulare. Doveva ancora capire come aveva speso tutti quei soldi..: ah si! Probabilmente alla chat!
Mentre l'ordinazione gli passò tra le mani, addocchiò un tavolo libero. Più o meno. C'era una ragazza riccia che si ingozzava, parecchie persone la guardavano. Tutti i tavoli erano occupati. Alzò le spalle. Ricordava si averla già vista.. o almeno intravista. Insomma.. i suoi lineamenti non gli erano nuovi.
Ma si.. La stracciona!
Si sedette elegantemente davanti a lei. La fissò disgustato un attimo, vedendo le sue dita sporche di ketciup e il secondo panino che moriva tra le sue fameliche labbra.
- cosa ci fa ad un banale Mcdonald's un ricco snob?- chiese lei senza alzare gli occhi dal piatto, masticando voracemente e ingollando altrettanto velocemente.
- e una stracciona?- addentò il suo panino con malcelato disprezzo.
- non si risponde ad una domanda con un'altra domanda.- sorseggiò la Coca cola, alzando finalmente lo sguardo, incontrando ancora una volta gli occhiali di lui. I tipici occhiali che non permettono all'inerlocutore di vedere lo sguardo: con le lenti a specchio.
- avevo voglia di mangiare in questo buco.. tu?-
- l'unico posto dove posso andare con 20 dollari-
- capisco. Di dove sei?- chiese lui, intavolando una discussione: tanto, non aveva nulla da fare. Fuori iniziò anche a piovare, facendo sfuggire un ''Magnifico'' ironico dalle labbra del ragazzo.
- dall'Inferno- rispose secca, guardando la pioggia scorrere dui finestrini delle macchine parcheggiate sui vetri del locale.
- molto spiritosa..- lei lo guardò un attimo, seria.
- non stai scherzando... Inferno? quell'inferno?.. il buco che ieri la polizia ha devastato?- alla parola 'Devastato' la ragazza si agitò un poco. La sua casa, i suoi amici.. devastati.. ' mai mostrarsi deboli' l'insegnamento più grande che l'Inferno le aveva mai dato!
- proprio quello.. - mormorò tornando al suo panino.
- cosa ci fai qui?- le chiese allora il biondo, guardandola come se fosse un'assassina.
La ragazza prima di rispondere finì il suo pranzo.In fretta. Sentiva il bisogno di allontanarsi da quel ragazzo, che tanto la turbava.
- fuggo.- rispose, alzandosi e uscendo sotto la pioggia, incurante che i suoi capelli si sarebbero infradiciati in poco tempo e i vastiti inzuppati. Voleva andare via d quel Demonio. Quel demonio che aveva usato una parola brutta..
devastato
I suoi amici, i sui averi, la sua casetta di carone, i bambini che si erano tanto affezionati a lei, i grandi che le chiedevano aiuto.. la sua gente..
devastati..
maledetto biondo!
devastati..
In prigione. Tutti! Anche quelli che non hanno mai fatto nulla.
devastati... tutti devastati
Urlò alla pioggia la sua frustrazione. Lei che era fuggita, come una vigliacca. Pianse con il cielo il suo dolore. La sua gente.
devastata..
No.. no.. non sarebbero marciti in galera. Non tutti almeno. Ginny, la sua migliore amica.. Harry, il suo migliore amico.. Mary, una ragazza madre e Theo, il figlio di Mary..
devastati.. catturati
- Harry...dove sei? - singhiozzò accasciandosi al suolo.
- qui piccola..- Una voce. Un lamento. Un soffio caldo dopo una doccia gelata. Non sentì più la pioggia caderle addosso. Alzò gli occhi.
Harry le stava davanti con occhi lucidi ed espressione stanca sul volto, un ombrello a fiori in mano e un sorriso felice.
-HARRY!- la ragazza gli si buttò addosso, contenta.
- angelo, dobbiamo liberare Ginny, l'hanno presa...- Disse gravemente il moro, fissandola negli occhi. La ragazza annuì seria.Harry e Ginny erano una coppia. Harry non viveva se Ginny non era con lui. E lei lo sapeva.
Nessun abitante dell'Inferno sarebbe stato devastato.
''Parola di Hermione, L'angelo Nero''.

Ok, ed ecco a voi il 2 cappy! comentate please!Argentey!

  
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