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Autore: missimpatia    25/10/2012    1 recensioni
-Perchè cazzo scappi sempre da tutto?- mi chiede guardandomi negli occhi. Perchè sono una codarda, una fifona, perchè alla prima difficolta scappo. Eccola la verità. -Perchè ho paura- rispondo io. -Ma paura di cosa?- sbraita agitando le braccia. -Sono tante le mie paure. Partendo dalla paura di rimanere sola, quella di non avere nessuno sincero al mio fianco. Fino ad arrivare all'atelophobia cioè la paura di non essere mai abbastanza.A dirti la verità, io ancora ho anche paura del buio.- Rimase a bocca aperta senza dire una parola. -Sono ridicola, lo so.- dico abbassando la testa. Sono una stupida bambina ridicola. -Sono io ridicolo.- sussurra imbarazzato. -Stai zitto. Tu sei la persona più perfetta che abbia mai incontrato. Perchè riesci a farmi incazzare in un modo che amo. Perchè non posso stare incazzata con te più di qualche secondo, perchè poi mi manca l'aria. Perchè quando ti bacio il mio cuore sale a mille battiti orari-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-vi ho visti fuori, giù le mani dal mio Zayn- mi dice una ragazzetta di circa 12 anni mentre, sono al bagno dell'ospedale. Mi asciugo le mani e mi volto verso di lei. 
-C-c-cosa hai detto scusa?- le chiedo sperando di aver sentito male. -Hai sentito, e non sfiorarlo con un dito.- ripete minacciosa guardandomi negli occhi.
-Ma poverina. Ma almeno sai chi sono? Sono la sorella di Niall, è normale che li conosca. Ah, si, e mentre tu sei qui a minacciarmi, mi aspettano tutti e cinque, quindi vado, baci bella. Ics Ics Ics- la saluto alla Danielle lanciandole bacini e uscendo dal bagno come se stessi facendo la sfilata, quindi mettete un misto di capelli che fanno swish, sculettata e camminata da passerella. 
Entro di nuovo nella camera numero dodici. Sono di nuovo tutti lì, li saluto con la manina e vengo accolta da un coro di -ciao-. Harry mi sorride, e una giornata grigia si illumina. Mi chiedo ancora il perchè mi succeda. 
-una ragazzetta mi ha minacciata- dico ridendo mentre mi siedo su una poltrona. -Cosa?- chiede Liam.  -In bagno. Mi ha detto 'stai lontana dal mio Zayn non sfiorarlo con un dito'- mentre lo dico mi alzo verso il moro -dovrebbe vedermi mentre faccio questo- dico abbracciandolo. 
 
 
Sono in camera di Louis, almeno, quella che è diventata la camera di Louis. Sono le 3 di notte, ma dice di non riuscire a dormire. Stiamo fissando il soffitto da mezz'ora, parlando del più e del meno. Del successo, della vita normale, di quanto sia difficile essere famosi. Per poi finire a parlare dell'amore che ha verso sua madre e le sue sorelle, che gli mancano ogni giorno. 
Mi sono ricreduta, adesso, su ognuno di loro. -guarda, la luna piena- dico indicando fuori dalla finestra. Lui si gira a guardarmi, per poi farmi una domanda. -Cel'hai un sogno, America?- mi chiede con voce calda e interessata. Vedo nei suoi occhi la voglia di una risposta, e gli rispondo.
-Certo. Tutti ne hanno uno. E tu, che hai tutto dalla vita, ne hai uno?- rispondo con un'altra domanda. Chiude gli occhi cercando di pensare a qualcosa. -Si, cel'ho- sussurra. 
-Ora me lo dici- dico girandomi verso di lui e sorridendogli. -Prima tu- mi fa la linguaccia. -Io sogno camminare per le strade di New York..e..- non finisco la frase perchè il mio vero sogno nessuno lo sa, e non mi va di sbandierarlo in giro. 
-e?- mi chiede lui cercando di farmi finire la frase. Stento a dirglielo, non so cosa fare. -sogno di riuscire un giorno a essere abbastanza per me stessa- lo dico con la voce che trema, perchè è la prima volta che lo dico a voce alta, che lo dico a qualcuno. 
Nella stanza piomba il silenzio. -tu sei abbastanza- dice con un filo di voce. -per gli altri. ma per me stessa sono un disastro. esiste un nome per quello che ho io. si chiama atelophobia
Lui si zittisce e mi prende le mani, stringedomele. Mi guarda fissa negli occhi e per una volta forse, mi sento bella. -Insomma, sono le tre di notte, non è il momento migliore per fare questi discorsi. Però, se posso dirti la mia, tu sei abbastanza così. Anzi, sei anche troppo.
Divento rossa, perchè non so se lo dica in senso positivo o negativo. -in che senso, Louis?- sono le tre e mezza e il sonno non si sente. -nel senso che sei diversa dalle altre ragazze, hai qualcosa in più- mi giro di nuovo a guardarlo, sarà il sonno che gli fa dire queste cose. Insomma, io rispetto a certe ragazze, sono una formica.
Poi, in confronto alle ragazze che circondano lui, sono un'ameba. 
Mi viene di istinto passargli una mano sul petto e poggiarci la testa. Pff, no, il suo battito non è accellerato, è normalissimo. Non sarò io a farlo aumentare, e lo so. Ma da qui posso sentire il suo profumo, ed è una cosa meravigliosa. 
Lancio un ultimo sguardo fuori dalla finestra. -Una stella cadente Louis, esprimi un desiderio- urlo. 
-Ah, e ancora non mi hai detto il tuo sogno- dico con aria incazzata. -trovare una ragazza che ami Louis Tomlinson,non Louis dei One direction- risponde lui rompendo il silenzio con la sua voce calda e attraente. 
-Ti capisco Louis.Anche con me sono tutti falsi
-Io no- mi sussurra all'orecchio.
-Stasera posso dormire qua?- gli chiedo imbarazzata.
-E' casa tua, non devi chiedere. E poi per me, è un si sicuro-
Mi alzo dal suo petto e lo fisso, sento il suo respiro affannarsi. Mi chiedo quale dio abbia fatto una creatura così meravigliosa.Nessuno parla, la sua mano è sul mio fianco. Il suo battito sta accellerando, lo sento con la mano. 
La distanza diminuisce mentre il cuore, a momenti, esce dal petto. Naso a naso riesco a vedere da vicino i suoi occhi, perfetti. Blu. Fa un sorrisetto come per chiedermi il permesso e lo ricambio. Non so se sto sbagliando, non so se è il sonno a parlare ma in questo momento, mi sembra una cosa giusta.
Le nostre labbra si incontrano, prima solo a stampo. E' una cosa dolce, non è fatta solo per passione. Poi arriva il bacio vero, che ha sapore di un bacio diverso, almeno, diverso da quelli di Josh, sporchi e intrisi di puro interesse sessuale.
-ei ma tra un pò il cuore ti arriva in gola- dice toccandomi il petto. Divento rossa, rosso pomodoro. -tra un pò arriva anche a me- dicendo queste parole mi rassicura. Non so che ora sia, e non m'importa. 
Le sue mani si intrufolano sotto la maglietta e cercano il laccetto del reggiseno, quando lo trovano, lo staccano con una semplice mossa. Chissà quanto allenamento avrà fatto in passato. 
Lo slaccia lasciandomi la maglietta e lo butta in qualche angolo della stanza. Dove sia non lo so, ma in questo momento è il mio ultimo pensiero. Con il dito seguo la linea degli addominali fino all'orlo della maglietta, che alzo e tolgo in pochi secondi. 
Ha un fisico perfetto, sembra un dio greco o comunque una di quelle statue che hanno dietro una storia pallosa, ma che raffigurano porci assurdi.
Mi bacia sul collo e impazzisco, perchè è il mio punto debole. Un brivido mi percorre la schiena e mi viene la pelle d'oca, lui ride. -cazzo ridi?- grido isterica. -sei bellissima quando ti incazzi- risponde lui cercando di addolcirmi.
-i complimenti con me non funzionano, bel culo- si rassegna all'idea che con me le cose che funzionano con le altre fanno un buco nell'acqua e mi tappa la bocca in un altro modo. 
Alzo la testa per guardare l'orologio. Un'ora di baci e dolcezza era passata, sono quasi le 5. 
-Se rimaniamo svegli un'altra ora possiamo guardare l'alba- propongo io. -Però devi riuscire a tenermi sveglio

‎-nnn..oo..basta..Louis..porca troia..sveglieremo tutti- urlai con le lacrime agli occhi. Tolse le mani dal mio collo e la mia pancia e smise di farmi il solledico. -ho trovato il tuo punto debole- dice mentre si passa una mano dai capelli e fa spuntare un ghigno sul volto. -stai attendo, se voglio, divento io il tuo punto debole. E lì sono cazzi- mi fa la linguaccia, non prende mai sul serio i miei discorsi. E lo fa apposta, perchè sa di darmi sui vervi così.
-sono le 5- urlo indicando l'orologio viola sul muro arancione. Mi alzo e vado in balcone, trascinandolo con la manina. -ho fottuto un sigaretta a Malik, non dire a nessuno che fumo- sussurro cercando di non far rumore mentre provo a accendere la sigaretta.
Louis la prende e me la toglie dalla bocca, buttandola dal balcone. -non dovevi farlo- urlo minacciosa. -perchè?- mi chiede lui ridendo. -vuoi vedere?- gli dico avvicinandomi a lui e spingendolo in modo da appiccicarlo al muro.
-niente- dico facendo scendere la mano dal collo al petto- potrei semplicemente- scendo la mano fino all'ombelico- fare così- finisco la frase con la mano sopra alla zip. Louis si morde il labbro, io sono soddisfatta.
-non sfidare mai una ragazza che sa giocare meglio di te- gli sussurro in un orecchio facendo comparire sulla mia bocca un sorrisetto bastardo. Il sole sorge, un giorno nuovo, tanto non cambia un cazzo, la vita rimane sempre una merda. -a questo punto, io ho sonno. A dopo Tommo- dico mentre vado via dalla porta verso la mia stanza. Il corridoio sembra un concerto di suoni. Ognuno russa in un modo diverso, altro che voci melodiche, dovrebbero ascoltarli mentre dormono.
Fisso le lucine sopra al mio letto, buonanotte. Anzi, buongiorno. 
 
Al mio risveglio trovo sopra di me due occhi color nocciola accompagnati da un odore di cioccolato fondente. -buongiorno Malik- dico alzandomi sui gomiti. Sulla scrivania vedo un vassoio con un cornetto e una tazza. -buongiorno America. Cioccolato fondente, no?- lo guardo e sorrido, nessuno mi aveva mai portato la colazione a letto, poi se a portartela é zein malik, allora è tutta un'altra cosa. Porta il vassoio sulle lenzuola e io sento il calore della cioccolata, che mi riscalda dal freddo che fa fuori. Prendo il cornetto e do un morso. Dentro ha la crema al cioccolato bianco, io lo sposo questo ragazzo. Gli punto il cornetto alla bocca, forzandolo per un morso.
-Malik, ingrasso io, ingrassi tu- dico mentre con i denti prende un pezzo. 
-devo darti la giacca di ieri, prendila è quella- dico indicandola sulla sedia. -puoi tenerla, è tua- sussurra all'orecchio. Gli guardo il collo, ha ancora la mia collana. Mi meraviglio. -te la lasci davvero?- chiedo prendendo la piastrina in mano. -certo.- mi sorride e ricambio. 
Finisco di fare colazione e scendo tutto in cucina.
-buonnnncionno a tutta la ciurma- urlo mentre cammino con il mio sexy pigiama con le balene. Sento un discorso dei ragazzi, e mi volto. -Louis che ci faceva un reggiseno in camera tua?- chiede uno di loro. È il mio, cazzo. Bel culo si gira a sorridermi, quanto cazzo è scemo. Se qualcuno capisce qualcosa mi incazzo e gli sgonfio le chiappe.
Sento due braccia stringermi da dietro, è mio fratello. -la vedete ragazzi? La vedete questa sexy ragazza con il pigiama a balene? Ecco, non guardatela perchè è solo mia- dice indicando tutti.
Si fratellino, convinto tu fratellino. 


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BBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBAU.
Allora. Che ne dite di Louis e della notte passata aspettando l'alba? Non sono bellissimi? u.u
E poi, non vorreste anche voi Zayn in camera vostra con della cioccolata calda e un cornetto? io si c.c
Comunque, come vi sembra?
Una cagata vero?<3
Aspetto consigli-critiche e qualsiasi cosa vogliate dirmi.
Un bacio<3
  
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