LA CENA
DI NATALE
"Mamma,
perchè mi hai fatto mettere questo vestito? Mi sento a disagio!"
Lily
non aveva apprezzato il regalo della madre. Il vestito di velluto verde a
maniche lunghe e con lo scollo a barchetta le stava benissimo, ma lei non era
abituata a portare abiti eleganti e si sentiva a disagio, soprattutto pensando a
una certa persona.
James
le appoggiò una mano sul braccio dicendole: "Sei bellissima, stai tranquilla."
Lei
lo guardò male commentando: "Certo, parla lui. Non capisco perchè a te e a
Sirius abbia lasciato vestire normalmente con jeans e maglione mentre a me è
toccato mettermi...questo!"
"Ma
Lily, tu sei una ragazza!"
"Sirius
lo sapevo, grazie."
Pansy
guardò il figlio minore con occhio critico e disse:"Sirius più tardi
approfondiremo questa tua esclamazione..."
"Sì
mamma."
"Ora
tutti qui davanti a me!"
La
famiglia Potter si mise diligentemente in riga davanti al cancello di Malfoy
Manor. Pansy sistemò il cappotto di Sirius, i capelli di James, quelli di Lily
legati in uno chignon da cui però era uscito un ciuffo e si mise di fronte ad
Harry sospirando e commentando: "Sei senza speranza."
Lui
divenne mogio, mogio e i figli si trattennero dallo scoppiargli a ridere in
faccia.
"Ma
Pansy!"
"Harry
non ci posso fare niente per te! Fortuna che i nostri figli hanno preso più da
me che da te."
Lo
baciò e insieme suonarono il campanello.
Alfred,
il maggiordomo, li fece accomodare in salotto dopo aver preso i loro
cappotti.
Nel
salotto i divanetti presenti erano occupati da una curiosa varietà di
persone:
su
quello di sinistra c'erano Ronald Weasley che discuteva dell'ultima missione in
Olanda con Tonks, Remus e Draco mentre Luna era in piedi e guardava con
interesse l'arazzo con la genealogia dei Malfoy appeso accanto alla porta mentre
giocava distrattamente con la collana di tappi di burrobirra che portava sopra
un vestito azzurro che il marito le aveva regalato per Natale.
Lei
era stata contenta del regalo anche se pensava che il suo a Ron valesse molto di
più: un biglietto per la Scozia dove andare a caccia di Paralocchi Sartani di
cui Ron si ostinava a negare l'esistenza nonostante ne avessero due in casa
presi per i gemelli Therèse e Tim.
Vicina
a Luna stava Hermione. Elegantemente vestita con un abito senza maniche bianco e
i capelli raccolti con cura versava da bere per tutti prendendo da un piccolo
carrello mentre rideva dei racconti che la Chris le stava facendo.
Il
Chris era seduto sul divanetto di destra circondato dagli altri due gemelli di
casa Weasley, dalla sorella di mezzo, Ginevra, da Antea, la sorellina di Hamal,
e da Egle che osservava gli Weasley tentare di far reagire il fratello che
sembrava essere in una sorta di catalessi.
Deneb
le si avvicinò allontanandosi dall'angolo in cui stava scambiando qualche parola
con Lisia ed Hamal, che sembrava a disagio ad averlo
attorno.
"Sorellina
c'è qualcosa che non va?"
La
più piccola di casa Malfoy si girò verso il fratello e gli sorrise scuotendo i
lisci capelli biondi che aveva insistito con la madre per lasciare sciolti.
"Va
tutto bene Deneb. Solo che c'è una cosa che vorrei dirti."
Il
fratello le si sedette accanto e carezzandole la testa dolcemente disse: "Lo sai
che mi puoi dire tutto sorellina."
Stava
per parlare quando i Potter al gran completo entrarono.
Sirius
si diresse subito verso i più piccoli e Egle si alzò per abbracciarlo
sussurrando al fratello: "Dopo."
Deneb
si alzò e si rese conto che Lily era davanti a lui. Bellissima. Non riusciva a
staccare gli occhi da lei che arrossì sotto il suo sguardo.
"Fratellino
così la metti in imbarazzo."
Lisia
vestita semplicemente con una gonna nera e un maglione grigio si era avvicinata
per salutare Lily e adesso guardava il fratello perplessa. Deneb sospirò
sussurrando: "Lo so."
Si
voltò per andare ad abbracciare Pansy, ma la sorella lo afferrò per un braccio e
lo trascinò in un angolo. Lily rimase un attimo perplessa, ma si trovò presto
tra le braccia di Hermione che le faceva i complimenti per il vestito e poi tra
quelle di Tonks che voleva sapere tutte le novità e venne distratta dal suo
chiacchiericcio riguardo al colore dei capelli che aveva scelto per la serata,
un blu elettrico che si intonava col maglione che portava.
"Deneb.
Se c'è qualcosa che non va dimmelo ti prego. Non puoi andare avanti tentando di
evitare tutti il più possibile e poi facendo finta di niente! Tu non sei come
vuoi far credere!"
Il
fratello rise attirando lo sguardo del padre e di Harry, ma non se ne curò.
Guardò la sorella, così preoccupata, e disse: "Sei proprio una vera Grifondoro,
Lisia. Non ti preoccupare. Se sarò nei guai verrò da te. Ora scusa ma vorrrei
salutare Pansy ed Harry" e così dicendo si diresse verso la
coppia.
"Lascialo
stare. Quando si sentirà pronto ti parlerà. Sai come è tuo fratello."
Lisia
annuì sorridendo alla madre.
"Sì.
Ha preso il peggio da papà e il meglio da te."
Hermione
rise.
"Esatto
e adesso sarà ora di andare a mangiare. Lo stomaco di Ronald brontola da un
quarto d'ora e Luna si è convinta che tuo padre tenga qualcuno legato nelle
segrete e vuole andare a controllare."
Lisia
rise ancora e si avviò in sala da pranzo mentre la madre invitava tutti ad
andare a mangiare.
Dopo
qualche problema dovuto alla scelta dei posti si sedettero a tavola.
A
capotavola c'era Draco, alla sua sinistra Pansy, Luna, Ron e davanti a loro
Hermione, Tonks e Remus. Accanto a quest'ultimo Harry, Deneb, Lisia e Lily
mentre al alto opposto del tavolo si erano seduti i due Chris accanto al padre,
James ed Hamal. I bambini erano rimasti sul fondo e Ginevra si era messa al lato
opposto a quello di Draco. Decisamente una strana
disposizione.
La
cena stava trascorrendo tranquilla. I bambini parlottavano tra di loro mentre
Harry e Remus chiacchieravano con i ragazzi.
"Cosa
vorreste fare dopo Hogwarts ragazzi? Hamal non me l'ha ancora voluto dire, ma
forse a voi non crea troppi problemi."
Hamal
arrossì spiegando: "Papà non è che non te lo voglia dire. E' solo che non sono
ancora sicuro."
"Io
voglio diventare un'esperta di Rune Antiche."
Lisia
rispose guardando la madre intenta a ridere di qualcosa con il padre, Pansy,
Luna e Tonks mentre Ron era diventato improvvisamente rosso come un peperone.
Harry
seguì il suo sguardo chiedendo: "Non l'hai ancora detto ad Hermione?"
La
ragazza scosse la testa.
"Vedrai
che sarà molto orgogliosa di te..."
Lisia
gli sorrise con gratitudine mentre James tentava di iniziare una conversazione
con Deneb per non dover rispondere, ma Remus era di idea opposta.
"E
tu James, che progetti hai? Auror come tuo padre?"
James
si sentì improvvisamente a disagio. Non si sentiva ancora pronto. Come avrebbe
reagito il padre? Se non fosse stato d'accordo? Se l'avesse deluso?
Harry
lo guardava e lui prese il coraggio a quattro mani
"Vorrei
diventare Medimago."
Il
padre sembrava sorpreso e commentò: "Non me lo sarei aspettato. Be’, certo, i
corsi che hai scelto di continuare a seguire non erano propriamente quelli per
diventare Auror, ma non pensavo fosse questo quello che desideravi
fare."
"Sei
deluso?" la domanda sfuggì dalla bocca di James e il padre spalancò gli occhi
stupito.
"Perchè?
Perchè non vuoi diventare un Auror come me? Assolutamente no. Anzi, sono molto
orgoglioso che mio figlio voglia fare un lavoro così impegnativo e utile per
tutti."
James
sorrise al padre. Un peso che si portava dietro da quando aveva scelto cosa fare
del suo futuro si era improvvisamente dissolto e si sentiva finalmente a posto
con se stesso.
"Hamal...?"
Remus guardava il figlio
"Vorrei
lavorare al Ministero della Magia in rappresentanza di tutti quelli che come noi
finiscono sotto la definizione di "Creature non propriamente definibili". Voglio
che proposte come quella scritta sulla Gazzetta del Profeta di qualche tempo fa
non vengano più neanche prese in considerazione da nessuno. Voglio che la
comunità magica accantoni i pregiudizi che ha su tutti quelli che non sono
propriamente Maghi."
Remus
si stava commuovendo e riuscì solo a sussurrare un "Bravo..." prima di mettersi
a bere un bicchiere d'acqua. Gli tremava la mano ed Harry gli sorrise e sussurrò
"Direi che abbiamo cresciuto bene i nostri figli che dici?" Remus lo guardò
sorridendo e annuì.
Poi
la loro attenzione si spostò su Tim che si stava praticamente sdraiando sul
tavolo per richiamare l'attenzione del fratello maggiore. "Chris!
Ehi,
Chris! CHRIS!"
Tutti
si zittirono e fissarono il bambino che aveva un'espressione imbronciata sul
viso.
Il
Chris non lo ascoltava minimamente e fissava il vuoto con espressione beata
mentre vedeva piccole fatine che cantavano attorno a lui "Don'y worry, be
happy."
"Mamma!
Papà ha dato ancora l'incenso da bruciare a Chris! Perchè noi non lo possiamo
avere?"
Le
orecchie di Ron diventarono di un rosso particolarmente acceso mentre Remus
scuoteva la testa.
"Ma
voi avete i Paralocchi Sartani come animali domestici. Vostro fratello non li
aveva."
I
due gemellini si consultarono brevemente, due teste rosse vicine che fecero
scappare un sorriso a Harry ed Hermione.
"Allora
anche noi vogliamo una fidanzata da condividere come Chris e
Chris!"
Remus
stava bevendo un po' di vino ma a quelle parole sputò letteralmente tutto in
faccia a Ron che tentò di asciugarsi in qualche modo mentre Tonks e Luna
ridevano e Harry fissava alternativamente i piccoli Weasley e i grandi con la
bocca aperta.
"..."
"Scusa
Pansy mi passeresti il pane?"
"Ma certo Draco, ecco."
"Harry
caro riprenditi, non stai facendo una bella figura."
"Ma
Hermione. Hai sentito?"
James
ridendo intervenne: "E dai papà cosa c'è di male?"
Il
padre si girò verso di lui e poi verso Lily che mangiava tranquillamente
scambiando qualche parola con Lisia come colto da un improvviso dubbio e chiese:
"Lily, tu me lo diresti vero se avessi un ragazzo o una
ragazza?"
Lei
alzò lo sguardo dal suo piatto di arrosto e con molta naturalezza rispose:
"Certo papà, non sono io quella che nasconde di avere una
ragazza."
James
sentì gli occhi di tutti spostarsi su di lui. Draco e sua madre sogghignavano
divertiti.
"Oh,
James ha la ragazza e lo tiene nascosto. Che divertente!"
"Ehm,
zia Luna, non lo tenevo nascosto. Aspettavo solo il momento giusto per dirlo" e
così dicendo James, diventato rosso da far invidia a Ron, lanciò un'occhiata
carica d'odio alla sorella che rispose con un sorriso
innocente.
"E'
brutta? E' per questo che non l'hai detto?"
"Siuris!"
"La
ragazza di James è molto bella. Anche io voglio i capelli bianchi papà.
Posso?"
"Egle
no, i tuoi capelli sono perfetti così"
Draco
aveva risposto tranquillamente alla figlia mentre Remus molto perplesso chiese:
"Scusa Egle, ma come fai a sapere come è la ragazza di
James?"
"Li
ho visti insieme."
L'attenzione
di tutti si spostò sulla piccola di casa Malfoy e fu Deneb a parlare: "Abbiamo
una Scrutatrice in casa?"
Hermione
si pulì la bocca col tovagliolo e spiegò: "L'abbiamo scoperto non da molto è per
questo che non ve l'avevamo ancora detto. Per ora si diverte a scrutare James.
Ovviamente te ne avremmo parlato al più presto, ma è solo da pochi giorni che il
suo occhio si è fissato su di te."
"Be’,
James è interessante!"
"Egle
non so come tu possa considerare un Potter interessante." Hermione tossicchiò in
risposta al marito che continuò imperterrito "Avrai preso da tua
madre."
La
bambina rispose innocentemente: "Scrutare Lisia era noioso, è sempre con Hamal a
baciare, toccare..."
I
cenni di Lisia verso la sorella per farla stare zitta non sfuggirono certo a
Draco che nel silenzio generale disse con voce glaciale: "Hamal, vuoi forse
dirmi qualcosa?"
Ginevra
sussurrò a Sirius: "Guarda come è diventato bianco! Dici che lo zio gli vuole
far male? Perchè?"
In
risposta Therèse definita da tutti Quella-Che-Sa sussurrò: "Lo zio Draco è
l'unico a non sapere che Lisia ed Hamal sono fidanzati!"
Dai
bambini si alzò un coro di "ooooh" che fece ridacchiare James e Lily, i più
vicini a loro.
"Io,
ecco, signore..."
Pansy
scoppiò a ridere e si beccò un'occhiataccia da Draco che commentò: "Non ci trovo
niente di divertente"
La
tensione era palpabile e Hamal sembrava trovare molto interessante il pezzo di
insalata rimastogli nel piatto.
James
dava dei colpetti sulla gamba dell'amico da sotto il tavolo per farlo parlare,
ma Hamal era visibilmente nel panico allora Lisia prese in mano la situazione e
si alzò in piedi scostando la sedia e disse: “Sono
incinta"
Nel
silenzio generale Antea si sporse verso Sirius chiedendo: "Cosa vuol dire
incinta?"
Mentre
tutti fissavano Lisia a bocca aperta Draco si alzò e con estrema lentezza
estrasse la bacchetta dalla giacca e la puntò verso Hamal.
"Avada..."
Ron,
Hermione, Harry e Remus si lanciarono contro di lui per
bloccarlo
Hamal
fissava Lisia.
Lisia
fissava Draco.
Draco
fissava Hamal che d'improvviso svenne finendo con la faccia nel
piatto.
"Sono
forse arrivato al momento sbagliato?"
Blaise
Zabini, Ministro della magia, era in piedi all'ingresso con un'espressione
perplessa sul volto.
Grazie
mille mille per le fedeli lettrici che recensiscono e
apprezzano.
A
questo capitolo tengo molto. Non mi convince del tutto quindi vi prego, prego,
prego: commentatelo!
Grazie
^_^