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Autore: Lys    09/05/2007    7 recensioni
"... “Alia Engel” James Potter fissò la ragazza che si stava dirigendo verso la McGranitt per essere smistata. Sarebbe stata inserita al settimo anno, il suo. Attirava lo sguardo principalmente per un motivo: i lunghi capelli completamente bianchi che le scendevano morbidi lungo la schiena e le incorniciavano un viso dolce con grandi occhi azzurri chiarissimi e due labbra carnose che James si domandava come sarebbe stato baciare. Sperava finisse a Grifondoro come lui..." La mia prima fic a capitoli ambientata anni dopo la fine della guerra e di Hogwarts per Harry & co. con nuovi protagonisti.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA CENA DI NATALE

 

"Mamma, perchè mi hai fatto mettere questo vestito? Mi sento a disagio!"

Lily non aveva apprezzato il regalo della madre. Il vestito di velluto verde a maniche lunghe e con lo scollo a barchetta le stava benissimo, ma lei non era abituata a portare abiti eleganti e si sentiva a disagio, soprattutto pensando a una certa persona.

James le appoggiò una mano sul braccio dicendole: "Sei bellissima, stai tranquilla."

Lei lo guardò male commentando: "Certo, parla lui. Non capisco perchè a te e a Sirius abbia lasciato vestire normalmente con jeans e maglione mentre a me è toccato mettermi...questo!"

"Ma Lily, tu sei una ragazza!"

"Sirius lo sapevo, grazie."

Pansy guardò il figlio minore con occhio critico e disse:"Sirius più tardi approfondiremo questa tua esclamazione..."

"Sì mamma."

"Ora tutti qui davanti a me!"

La famiglia Potter si mise diligentemente in riga davanti al cancello di Malfoy Manor. Pansy sistemò il cappotto di Sirius, i capelli di James, quelli di Lily legati in uno chignon da cui però era uscito un ciuffo e si mise di fronte ad Harry sospirando e commentando: "Sei senza speranza."

Lui divenne mogio, mogio e i figli si trattennero dallo scoppiargli a ridere in faccia.

"Ma Pansy!"

"Harry non ci posso fare niente per te! Fortuna che i nostri figli hanno preso più da me che da te."

Lo baciò e insieme suonarono il campanello.

Alfred, il maggiordomo, li fece accomodare in salotto dopo aver preso i loro cappotti.

 

Nel salotto i divanetti presenti erano occupati da una curiosa varietà di persone:

su quello di sinistra c'erano Ronald Weasley che discuteva dell'ultima missione in Olanda con Tonks, Remus e Draco mentre Luna era in piedi e guardava con interesse l'arazzo con la genealogia dei Malfoy appeso accanto alla porta mentre giocava distrattamente con la collana di tappi di burrobirra che portava sopra un vestito azzurro che il marito le aveva regalato per Natale.

Lei era stata contenta del regalo anche se pensava che il suo a Ron valesse molto di più: un biglietto per la Scozia dove andare a caccia di Paralocchi Sartani di cui Ron si ostinava a negare l'esistenza nonostante ne avessero due in casa presi per i gemelli Therèse e Tim.

Vicina a Luna stava Hermione. Elegantemente vestita con un abito senza maniche bianco e i capelli raccolti con cura versava da bere per tutti prendendo da un piccolo carrello mentre rideva dei racconti che la Chris le stava facendo.

Il Chris era seduto sul divanetto di destra circondato dagli altri due gemelli di casa Weasley, dalla sorella di mezzo, Ginevra, da Antea, la sorellina di Hamal, e da Egle che osservava gli Weasley tentare di far reagire il fratello che sembrava essere in una sorta di catalessi.

Deneb le si avvicinò allontanandosi dall'angolo in cui stava scambiando qualche parola con Lisia ed Hamal, che sembrava a disagio ad averlo attorno.

"Sorellina c'è qualcosa che non va?"

La più piccola di casa Malfoy si girò verso il fratello e gli sorrise scuotendo i lisci capelli biondi che aveva insistito con la madre per lasciare sciolti.

"Va tutto bene Deneb. Solo che c'è una cosa che vorrei dirti."

Il fratello le si sedette accanto e carezzandole la testa dolcemente disse: "Lo sai che mi puoi dire tutto sorellina."

Stava per parlare quando i Potter al gran completo entrarono.

Sirius si diresse subito verso i più piccoli e Egle si alzò per abbracciarlo sussurrando al fratello: "Dopo."

Deneb si alzò e si rese conto che Lily era davanti a lui. Bellissima. Non riusciva a staccare gli occhi da lei che arrossì sotto il suo sguardo.

"Fratellino così la metti in imbarazzo."

Lisia vestita semplicemente con una gonna nera e un maglione grigio si era avvicinata per salutare Lily e adesso guardava il fratello perplessa. Deneb sospirò sussurrando: "Lo so."

Si voltò per andare ad abbracciare Pansy, ma la sorella lo afferrò per un braccio e lo trascinò in un angolo. Lily rimase un attimo perplessa, ma si trovò presto tra le braccia di Hermione che le faceva i complimenti per il vestito e poi tra quelle di Tonks che voleva sapere tutte le novità e venne distratta dal suo chiacchiericcio riguardo al colore dei capelli che aveva scelto per la serata, un blu elettrico che si intonava col maglione che portava.

"Deneb. Se c'è qualcosa che non va dimmelo ti prego. Non puoi andare avanti tentando di evitare tutti il più possibile e poi facendo finta di niente! Tu non sei come vuoi far credere!"

Il fratello rise attirando lo sguardo del padre e di Harry, ma non se ne curò. Guardò la sorella, così preoccupata, e disse: "Sei proprio una vera Grifondoro, Lisia. Non ti preoccupare. Se sarò nei guai verrò da te. Ora scusa ma vorrrei salutare Pansy ed Harry" e così dicendo si diresse verso la coppia.

"Lascialo stare. Quando si sentirà pronto ti parlerà. Sai come è tuo fratello."

Lisia annuì sorridendo alla madre.

"Sì. Ha preso il peggio da papà e il meglio da te."

Hermione rise.

"Esatto e adesso sarà ora di andare a mangiare. Lo stomaco di Ronald brontola da un quarto d'ora e Luna si è convinta che tuo padre tenga qualcuno legato nelle segrete e vuole andare a controllare."

Lisia rise ancora e si avviò in sala da pranzo mentre la madre invitava tutti ad andare a mangiare.

 

Dopo qualche problema dovuto alla scelta dei posti si sedettero a tavola.

A capotavola c'era Draco, alla sua sinistra Pansy, Luna, Ron e davanti a loro Hermione, Tonks e Remus. Accanto a quest'ultimo Harry, Deneb, Lisia e Lily mentre al alto opposto del tavolo si erano seduti i due Chris accanto al padre, James ed Hamal. I bambini erano rimasti sul fondo e Ginevra si era messa al lato opposto a quello di Draco. Decisamente una strana disposizione.

 

La cena stava trascorrendo tranquilla. I bambini parlottavano tra di loro mentre Harry e Remus chiacchieravano con i ragazzi.

"Cosa vorreste fare dopo Hogwarts ragazzi? Hamal non me l'ha ancora voluto dire, ma forse a voi non crea troppi problemi."

Hamal arrossì spiegando: "Papà non è che non te lo voglia dire. E' solo che non sono ancora sicuro."

"Io voglio diventare un'esperta di Rune Antiche."

Lisia rispose guardando la madre intenta a ridere di qualcosa con il padre, Pansy, Luna e Tonks mentre Ron era diventato improvvisamente rosso come un peperone.

Harry seguì il suo sguardo chiedendo: "Non l'hai ancora detto ad Hermione?"

La ragazza scosse la testa.

"Vedrai che sarà molto orgogliosa di te..."

Lisia gli sorrise con gratitudine mentre James tentava di iniziare una conversazione con Deneb per non dover rispondere, ma Remus era di idea opposta.

"E tu James, che progetti hai? Auror come tuo padre?"

James si sentì improvvisamente a disagio. Non si sentiva ancora pronto. Come avrebbe reagito il padre? Se non fosse stato d'accordo? Se l'avesse deluso?

Harry lo guardava e lui prese il coraggio a quattro mani

"Vorrei diventare Medimago."

Il padre sembrava sorpreso e commentò: "Non me lo sarei aspettato. Be’, certo, i corsi che hai scelto di continuare a seguire non erano propriamente quelli per diventare Auror, ma non pensavo fosse questo quello che desideravi fare."

"Sei deluso?" la domanda sfuggì dalla bocca di James e il padre spalancò gli occhi stupito.

"Perchè? Perchè non vuoi diventare un Auror come me? Assolutamente no. Anzi, sono molto orgoglioso che mio figlio voglia fare un lavoro così impegnativo e utile per tutti."

James sorrise al padre. Un peso che si portava dietro da quando aveva scelto cosa fare del suo futuro si era improvvisamente dissolto e si sentiva finalmente a posto con se stesso.

"Hamal...?" Remus guardava il figlio

"Vorrei lavorare al Ministero della Magia in rappresentanza di tutti quelli che come noi finiscono sotto la definizione di "Creature non propriamente definibili". Voglio che proposte come quella scritta sulla Gazzetta del Profeta di qualche tempo fa non vengano più neanche prese in considerazione da nessuno. Voglio che la comunità magica accantoni i pregiudizi che ha su tutti quelli che non sono propriamente Maghi."

Remus si stava commuovendo e riuscì solo a sussurrare un "Bravo..." prima di mettersi a bere un bicchiere d'acqua. Gli tremava la mano ed Harry gli sorrise e sussurrò "Direi che abbiamo cresciuto bene i nostri figli che dici?" Remus lo guardò sorridendo e annuì.

Poi la loro attenzione si spostò su Tim che si stava praticamente sdraiando sul tavolo per richiamare l'attenzione del fratello maggiore. "Chris! Ehi, Chris! CHRIS!"

Tutti si zittirono e fissarono il bambino che aveva un'espressione imbronciata sul viso.

Il Chris non lo ascoltava minimamente e fissava il vuoto con espressione beata mentre vedeva piccole fatine che cantavano attorno a lui "Don'y worry, be happy."

"Mamma! Papà ha dato ancora l'incenso da bruciare a Chris! Perchè noi non lo possiamo avere?"

Le orecchie di Ron diventarono di un rosso particolarmente acceso mentre Remus scuoteva la testa.

"Ma voi avete i Paralocchi Sartani come animali domestici. Vostro fratello non li aveva."

I due gemellini si consultarono brevemente, due teste rosse vicine che fecero scappare un sorriso a Harry ed Hermione.

"Allora anche noi vogliamo una fidanzata da condividere come Chris e Chris!"

Remus stava bevendo un po' di vino ma a quelle parole sputò letteralmente tutto in faccia a Ron che tentò di asciugarsi in qualche modo mentre Tonks e Luna ridevano e Harry fissava alternativamente i piccoli Weasley e i grandi con la bocca aperta.

"..."

"Scusa Pansy mi passeresti il pane?"
"Ma certo Draco, ecco."

"Harry caro riprenditi, non stai facendo una bella figura."

"Ma Hermione. Hai sentito?"

James ridendo intervenne: "E dai papà cosa c'è di male?"

Il padre si girò verso di lui e poi verso Lily che mangiava tranquillamente scambiando qualche parola con Lisia come colto da un improvviso dubbio e chiese: "Lily, tu me lo diresti vero se avessi un ragazzo o una ragazza?"

Lei alzò lo sguardo dal suo piatto di arrosto e con molta naturalezza rispose: "Certo papà, non sono io quella che nasconde di avere una ragazza."

James sentì gli occhi di tutti spostarsi su di lui. Draco e sua madre sogghignavano divertiti.

"Oh, James ha la ragazza e lo tiene nascosto. Che divertente!"

"Ehm, zia Luna, non lo tenevo nascosto. Aspettavo solo il momento giusto per dirlo" e così dicendo James, diventato rosso da far invidia a Ron, lanciò un'occhiata carica d'odio alla sorella che rispose con un sorriso innocente.

"E' brutta? E' per questo che non l'hai detto?"

"Siuris!"

"La ragazza di James è molto bella. Anche io voglio i capelli bianchi papà. Posso?"

"Egle no, i tuoi capelli sono perfetti così"

Draco aveva risposto tranquillamente alla figlia mentre Remus molto perplesso chiese: "Scusa Egle, ma come fai a sapere come è la ragazza di James?"

"Li ho visti insieme."

L'attenzione di tutti si spostò sulla piccola di casa Malfoy e fu Deneb a parlare: "Abbiamo una Scrutatrice in casa?"

Hermione si pulì la bocca col tovagliolo e spiegò: "L'abbiamo scoperto non da molto è per questo che non ve l'avevamo ancora detto. Per ora si diverte a scrutare James. Ovviamente te ne avremmo parlato al più presto, ma è solo da pochi giorni che il suo occhio si è fissato su di te."

"Be’, James è interessante!"

"Egle non so come tu possa considerare un Potter interessante." Hermione tossicchiò in risposta al marito che continuò imperterrito "Avrai preso da tua madre."

La bambina rispose innocentemente: "Scrutare Lisia era noioso, è sempre con Hamal a baciare, toccare..."

I cenni di Lisia verso la sorella per farla stare zitta non sfuggirono certo a Draco che nel silenzio generale disse con voce glaciale: "Hamal, vuoi forse dirmi qualcosa?"

Ginevra sussurrò a Sirius: "Guarda come è diventato bianco! Dici che lo zio gli vuole far male? Perchè?"

In risposta Therèse definita da tutti Quella-Che-Sa sussurrò: "Lo zio Draco è l'unico a non sapere che Lisia ed Hamal sono fidanzati!"

Dai bambini si alzò un coro di "ooooh" che fece ridacchiare James e Lily, i più vicini a loro.

"Io, ecco, signore..."

Pansy scoppiò a ridere e si beccò un'occhiataccia da Draco che commentò: "Non ci trovo niente di divertente"

La tensione era palpabile e Hamal sembrava trovare molto interessante il pezzo di insalata rimastogli nel piatto.

James dava dei colpetti sulla gamba dell'amico da sotto il tavolo per farlo parlare, ma Hamal era visibilmente nel panico allora Lisia prese in mano la situazione e si alzò in piedi scostando la sedia e disse: “Sono incinta"

Nel silenzio generale Antea si sporse verso Sirius chiedendo: "Cosa vuol dire incinta?"

Mentre tutti fissavano Lisia a bocca aperta Draco si alzò e con estrema lentezza estrasse la bacchetta dalla giacca e la puntò verso Hamal.

"Avada..."

Ron, Hermione, Harry e Remus si lanciarono contro di lui per bloccarlo

Hamal fissava Lisia.

Lisia fissava Draco.

Draco fissava Hamal che d'improvviso svenne finendo con la faccia nel piatto.

"Sono forse arrivato al momento sbagliato?"

Blaise Zabini, Ministro della magia, era in piedi all'ingresso con un'espressione perplessa sul volto.

 

 

Grazie mille mille per le fedeli lettrici che recensiscono e apprezzano.

A questo capitolo tengo molto. Non mi convince del tutto quindi vi prego, prego, prego: commentatelo!

Grazie ^_^

 

  
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