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Autore: gemellina    09/05/2007    23 recensioni
“Possiamo definirla la prima eroina della storia della letteratura” Qualcuno di non identificato aveva osato pronunciare quella boiata colossale per le povere orecchie di Draco Malfoy, e dunque trovò giusto far sentire il suo parere e rendere eccitante quell’angosciante ora che non sarebbe mai trascorsa senza il suo proverbiale intervento. “Giulietta era una puttana!”
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ginebvra

 

 

 

7 giorni dopo tutto sembrava essere stato tutto cullato dalla staticità.

L’unica cosa che era accaduta, era che il Principe di Serpeverde aveva scaricato Grace Grey dopo sole 2 ore.

Era un record, perché le dolci donzelle da lui scaricate riuscivano a durare almeno mezza giornata, ma a quanto pare la moretta tutto pepe non lo aveva soddisfatto abbastanza.

Grace Grey aveva pianto per tutta la settimana facendo in modo che tutta la scuola sapesse di ciò che era accaduto.

Quella ragazza era un vero incubo. Un flagello. Una punizione superiore alle lezioni di Letteratura babbana e magica. Era una vera e propria disgrazia.

E nonostante Draco Malfoy avesse ripiegato subito su una Corvonero, lei non era ancora riuscita a capire che della sua infinita storia d’amore non era avvenuto neppure l’inizio.

A meno che due ore di sesso si potessero definire l’inizio di una storia.

 

 

Hermione arrivò in Sala Grande con un sorriso esagerato disegnato sulle labbra.

Trionfante sventolava una pergamena nella mano destra.

“Come mai così felice?”, chiese Harry.

Anche Ron avrebbe posto la domanda alla sua migliore amica se solo non avesse una quantità esagerata di pane con la marmellata di ciliegie in bocca.

“Sono stata tutta la notte sveglia per ultimare il Tema per Piton”, disse entusiasta.

Harry la guardò sconvolto, “Ma è da consegnare tra cinque giorni… non era necessario stare alzata tutta la notte e sfoggiare queste lunghissime occhiaie”

Hermione lo guardò torva.

“Aspetto con ansia il momento in cui mi direte che avete finito il Tema miei cari…”, afferrò con poca grazia una fetta di pane tostato e si alzò dalla panca, “ Quasi dimenticavo, ogni vostra richiesta di copiare sarà negata”

Quella frase raggiunse Ron come un dardo avvelenato nel cuore e si sentì in dovere di dire ad Hermione che lui in quella discussione non c’entrava proprio niente:

“Ehi, ma io non ho detto proprio un bel niente!”, disse, ma Hermione lo liquidò con gesto secco della mano e a grandi falcate uscì dalla Sala Grande.

 

                                                        ***

 

La lezione di Pozioni stava per iniziare, ma di Lumacorno neanche una miserevole traccia.

I pochi esponenti di tutte e quattro le Case erano già schierati, pronti per sentire gli elogi ad Harry Potter.

Ormai la storia del  libro appartenente al Principe Mezzosangue e ai suoi proverbiali aiuti era acqua passata, e quindi Hermione Granger era tornata a brillare nel firmamento dei pozionisti.

Harry era migliorato, ma solo grazie agli aiuti avanzati donatigli da Remus Lupin durante l’estate, aveva fatto qualche progresso, ma Remus non era in grado di fare miracoli.

“Buongiorno miei piccoli pozionisti!”, Lumacorno aveva fatto la sua entrata in scena portando solarità e gioia.

I Serpeverde sbuffarono, odiavano quell’uomo.

“Siete pronti per dirmi cos’è questo intruglio che bolle nel calderone?”, sembrava addirittura più eccitato del solito.

Il braccio di Hermione scattò in su, e fu subito adocchiato dal professore che le dette il permesso di parlare.

“E’ la pozione della pazzia”, Lumacorno annuì sorridente, segno inconfutabile che la risposta era più che giusta, “La sua consistenza melmosa e il suo colore rossastro non devono trarre in inganno, poiché al nemico potrebbe sembrare semplice sangue, ma è il profumo che emana ciò che conduce alla pazzia”

“Complimenti signorina Granger, dieci punti a Grifondoro!”, conferì soddisfatto.

Intanto nella parte maligna di Serpeverde, tre piccole Serpi sbuffavano sonoramente.

“Secondo me ha una relazione con il Lumacone…”, la buttò lì Adrian Pucey.

Blaise guardò prima il professore e poi la compagna e sogghignò, “E tu che ne pensi Dra?”, disse rivolgendosi all’amico che ne aveva le scatole piene di tutto ciò che accadeva in quello stupido castello chiamato scuola.

Aveva adorato Pozioni per anni, almeno fin quando quell’idiota di Horace Lumacorno, non aveva trasformato quelle puzzolenti e putride ore, in un corso di cucina e adulazioni che non avevano motivo di esistere.

Harry Potter era una frana a Pozioni, e se Neville Paciok si fosse messo d’impegno, sarebbe addirittura riuscito a superarlo.

Draco si voltò verso il docente, ma  l’osservazione di Adrian Pucey gli sembrò solo un Inno alla Stupidità.

“… e adesso preparatemi questa bellezza, ah quasi dimenticavo, indossate queste maschere… non vorrei che i miei adorabili pozionisti diventassero pazzi…”, e dopo questa terribile battuta, si misero al lavoro.

 

“Hermione, hai idea del perché la mia pozione sia azzurra?”, chiese Ron in preda al panico.

La ragazza si voltò verso l’amico e l’unica cosa che fece fu un sorrisino sarcastico.

Ron ovviamente ci rimase malissimo.

Harry non aveva neanche il coraggio di parlare, aveva perso l’uso della parola, tutta colpa di quell’intruglio bianco che avrebbe dovuto essere rosso.

“Perfetto signor Malfoy”, un segno di gratitudine da quel viscido Lumacone; Draco Malfoy non sapeva se abbandonare la sua postazione e fare qualche capriola per via della felicità inaspettata. Preferì rimanere lì a veder bollire quella immane schifezza.

“Benfatto signorina Granger”, anche Hermione provò la stessa identica sensazione di Malfoy, e come lui decise di rimanere alla sua postazione a guardare quella cosa bollire.

Harry Potter stava sudando freddo.

Grondava di sudore, e mille modi per farla finita che gli gironzolavano per la mente.

Improvvisamente vide la luce, e con quella luce un piccolo incantesimo non verbale.

 

Un tonfo che rasentò il limite dell'’assurdo. Un liquido dal colore non ben identificato che seguiva il corso della pavimentazione, schizzi sulle divise dei piccoli pozionisti, ed una Hermione Granger adirata al massimo.

“Harry, non ti senti bene?”, chiese Lumacorno con amore paterno.

“E’ tutto ok… non so cosa sia successo… mi dispiace…”

Hermione si era surriscaldata.

Un professore non di parte avrebbe dovuto far qualcosa, almeno un rimprovero, anche piccolo, ma Horace Lumacorno il solo ed inimitabile, si allargò in un grande sorriso e con un colpo di bacchetta fece evanescere tutto ciò che Harry Potter con la sua sbadataggine aveva distrutto.

Hermione Granger adesso bolliva come la sua pozione della pazzia.

 

                                                        ***

 

“Finalmente è finita”, esordì Ronald Weasley.

“Già”, disse Harry.

Si aspettava la terza frase, che non venne mai proferita, ma i due ragazzi non se ne curarono.

Improvvisamente l’espressione sul volto di Ron cambiò, e se possibile divenne ancora più sciocca, “Harry, noi abbiamo un’ora buca… Tu stai con noi?”, chiese alla sua amica con un diavolo per capello.

“No, per fortuna ho Confronto tra la letteratura magica e quella babbana”, quasi lo ruggì, e afferrata la sua pesante sacca coi libri si volatilizzò, lasciando i suoi due amici con sguardi interdetti.

“Per me ha inalato la pozione della pazzia”, esordì Ron, ma neanche Harry rispose e all’ultimo maschio di casa Weasley sembrò di fare monologhi.

 

                                                        ***

 

Hermione Granger era arrabbiata, incandescente, emanava scariche ustionanti.

Avrebbe schiantato chiunque avesse intralciato il suo cammino.

Draco Malfoy viveva nell’apatia più totale, sembrava avvolto dalla sua soffice consistenza.

Avrebbe schiantato chiunque avesse intralciato il suo cammino.

Entrambi soprappensiero non avevano preso in considerazione che la porta di quella piccolissima aula, non sarebbe mai stata in grado di farli passare contemporaneamente.

“Levati, Malfoy”

“Perché non ti levi tu, Granger?”

“E’ così difficile per voi maschi compiere due azioni contemporaneamente?”, chiese sarcastica sbuffando.

“Non mi alitare in faccia, Mezzosangue!”

“Non ti sto alitando, non mi permetterei mai!”, sempre con tono sarcastico e sprezzante, “Se non ti levi di tua spontanea volontà ti schianto!”, continuò, ma quando provò a sfilare la bacchetta dalla borsa, questa le cadde a terra; provò a chinarsi, ma l’unica cosa che ottenne fu il dare una testata in pieno stomaco a Draco Malfoy.

“Mezzosangue”, stava per esplodere, “Sei un’incapace!”, e dopo queste sapienti parole lasciò che la prima a passare fosse Hermione.

Ovviamente la ragazza rimase basita da cotanta gentilezza, “Devo dedurne che hai inalato gli effluvi della pozione?”

Lui alzò un sopraciglio, “Risposta errata Granger”, e dopo una piccola spinta alla ragazza che lo guardava ancora sgomenta, entrò in quel covo di matti e si posizionò al solito banco, pronto per un’altra asfissiante ora di lezione.

 

Ginevra e Lancillotto un amore che va oltre

 

Oltre che cosa? Si chiese Draco Malfoy.

Quella stupida relazione tra Lancillotto e Ginevra non riusciva ad andare aldilà del sesso.

La professoressa Romance ovviamente stava già per addormentarsi, ed era impossibile non chiedersi se la sonnolenza fosse dovuta al troppo sforzo nel dover dare vita a quegli stupidi e oltremodo insignificanti temi su cui fondare le basi per un dibattito serio. Hermione si guardò intorno e con grande stupore vide il braccio di Ernie Mcmillan scattare in alto.

Con uno sguardo lo invitò ad esternare il suo pensiero.

“Cosa dire?”

Se non lo sapeva lui che aveva alzato il braccio per tediare i padiglioni auricolari dei presenti allora era messo davvero male, e Draco non potè non ghignare sarcasticamente forse adirato dallo sciocco comportamento del Tassorosso.

“Secondo me il suo tradimento ha avuto ripercussioni su re Artù”

Ottima osservazione, pensò Draco.

Era come fare un commento su una poesia dicendo semplicemente “E’ bella!”, con cui ovviamente non aveva detto un bel niente.

Hermione rimase interdetta, e non riusciva a capacitarsi di come certa gente avesse avuto il coraggio di seguire quella materia.

Ernie sorrise soddisfatto ai rimanenti sei.

Decisamente Draco stava vivendo un incubo, così decise di farsi quattro sane risate sapendo che l’unica che avrebbe colto sarebbe stata Hermione Mezzosangue Granger.

“Secondo me hanno fatto sesso”

Una frase ad effetto che fece gelare il sangue nelle vene ai quei poveri timorati di dio, costretti a sentire blasfemie.

E se Draco Malfoy se la rideva, Hermione Granger avrebbe voluto immortalare quell’istante idilliaco.

Secondo me hanno fatto sesso

Frase pronunciata con un palese sfottò dedicato al Tassorosso, che aveva fatto brillare di felicità gli occhi color caramello di Hermione.

Qualcuno doveva pur movimentare quel mortorio…

“Granger, non ti sembra strano che Ginevra sia un’altra grande amica di Giulietta e Cathrine?”, chiese sarcastico, mentre giocherellava con il libro.

Hermione ovviamente non si scompose più di tanto, era evidente che lui ritenesse Ginevra, Giulietta e Cathrine delle donne di facili costumi, e di fatti aveva raccolto la sfida velata della Serpe e gli avrebbe dimostrato che Ginevra nonostante tutto, non era ciò che lui sosteneva.

“Malfoy, se ti innamorassi di una donna ormai sposa di un uomo che stimi e rispetti, cosa faresti?”

Spiazzato. Era rimasto spiazzato e il ghigno che gli increspava le labbra era morto di colpo.

Cos’avrebbe fatto?

Non sapeva cosa significasse amare. Sapeva soltanto che era divertente prendere in giro coloro che lo erano, ma se lui si fosse trovato nei panni di Lancillotto come avrebbe reagito?

Nella sua personale lettura, Lancillotto era un porco, ma Draco Malfoy sapeva che la chiave di lettura era un tantino diversa, e che nessuno reputava quel grande uomo un animale.

“Granger, hai sbagliato tattica!”

Hermione non capì.

“Credi davvero che la colpa di tutto sia di Lancillotto? E Ginevra dove la metti?”

Era stata tutta colpa di Ginevra?

“Sai Mezzosangue, il vero problema è Ginevra… decanti tanto la purezza e la nobiltà d’animo delle donne, ma chi è che non ha resistito a un bel corpo maschile? Non ti affannare nel trovare una risposta nella tua testolina perché la risposta è una ed è semplice, è Ginevra che cede agli istinti selvaggi… Artù era troppo vecchio, la loro vita sessuale era inesistente… e poi Granger, chiunque avrebbe preferito Lancillotto ad Artù”

“Hai stravolto la letteratura, Malfoy! Se fossi in te non me ne vanterei”

“Perché sei così ingenua? E’ ovvio che anche Ginevra possa essere definita una puttana… era il sesso ciò che voleva! E Lancillotto le ha dato ciò che più desiderava… vorrei poter continuare, ma diventerei volgare…”

Ciò che sosteneva Draco Malfoy con ardore non faceva una grinza, se Giulietta era da lui ritenuta una donna di facili costumi sol perché è lei che si dichiara per prima a Romeo, e Cathrine sposa un altro invece di colui che sosteneva di amare più della sua stessa vita, era ovvio che Ginevra fosse un qualcosa di orrendo, una di quelle tante donne di cui ormai il genere maschile era stanco.

Se un uomo tradisce,  è un porco schifoso senza dignità, ma se una donna tradisce si prendono in considerazione i sentimenti, la sua stupida infelicità e lei diventa l’eroina senza macchia e senza paura che ha avuto il coraggio di trovare la felicità.

Era tutto estremamente patetico!

“Malfoy, la tua visione è prettamente maschilista!” , sibilò.

“Granger, anche la tua è parecchio femminista!” , sibilò a sua volta.

Si guardarono per parecchi minuti in cagnesco, nessuno dei due ovviamente avrebbe ceduto. Era una questione di orgoglio. O forse solo di pazzia tra una Grifondoro femminista e un Serpeverde maschilista.

“Secondo me dovreste semplicemente leggere i libri senza andare troppo a fondo nella caratterizzazione dei personaggi… leggeteli con superficialità così da non riuscir a prendere le parti dell'uno o dell'altra…”, consiglio eccessivamente complesso proferito da Hannah Abboth che stava cercando di non far sfociare quelle occhiatacce in un duello in piena regola.

I due si voltarono verso colei che aveva parlato.

“E perché dovremmo farlo?”, chiese arcigna Hermione.

Hannah deglutì e si maledisse per aver pronunciato quella frase, “Beh… perché non potete far sfociare ogni lezione in una rissa…”

“Non stiamo dando vita a nessuna rissa, stupida Tassorosso!”, disse poggiandosi ad una colonna con fare scanzonato. Anche se le aveva dato della stupida Tassorosso, Hannah Abboth non poteva non rimanere indifferente al fascino che emanava quel ragazzo.

“Per quanto mi dia fastidio ammetterlo, Malfoy ha ragione”

“Allora ho vinto io”, affermò vittorioso con il ghigno sulle labbra.

“Hai ragione per via della rissa, non per ciò che sostieni su Ginevra”, disse Hermione cercando qualcosa nelle sua borsa  contenente di tutto, ma piena di niente.

Ne uscirono piume, pergamene, libri più o meno ingialliti, boccette varie di inchiostro e anche un’agenda e una sciarpa.

“Granger, cosa diamine stai facendo?”

“Non sono affari tuoi!”

Draco inarcò un sopracciglio, quella donna era impossibile.

Nessuno osò più dire nulla.

Pochi minuti dopo suonò la campanella e Draco Malfoy non attese oltre per uscire da quel groviglio di pazzi senza speranze.

                                                        ***

 

Era giunto al porticato. La sua maestosa presenza sembrava essere stata avvertita anche dalle forze della natura. Era tutto perfetto, ma proprio quando stava per accendersi una sigaretta con l’ausilio della bacchetta, una voce che ormai conosceva bene lo distolse malamente dai suoi pensieri di tranquillità.

“Cos’altro vuoi, Granger?”, chiese sgarbato.

Fece giusto in tempo a buttare per terra la bacchetta che un libro dalla copertina viola venne lanciato da Hermione, e se Draco Malfoy fosse stato abbandonato dalla sua proverbiale abilità nell’afferrare le cose volanti così da evitarsi un trauma cerebrale, si sarebbe trovato in infermeria in compagnia delle amorevoli cure di Madama Chips e delle stupide battutine di Blaise Zabini.

“Non vorrei che non sapessi di cosa discutere la prossima settimana…”

Lo rigirò tra le mani.

“Mi sentivo un po’ troppo vuoto…”

E dopo che la chioma cespugliosa della Mezzosangue sparì oltre il portone, lesse qualcosa di letteralmente orribile: Qual è l’indirizzo dell'amore?

Che cosa diamine era quello?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salve mie adorate,

spero di non avervi fatto aspettare abbastanza e spero anche che la lezione incentrata su Lancillotto e Ginevra sia stata descritta come ve la aspettavateJ

 

Felicissima di sapere che questa storia vi piaccia passo ai ringraziamenti:

 

SweetChocolate: Ciao, prometto che Orgoglio e Pregiudizio tornerà, hanno ancora molti libri da “criticare”^^ e adesso mi hai incuriosita… devo procurarmi il filmJ

 

Argentey: Malfoy che fa letteratura babbana ha sorpreso anche me. Quando ho pensato ad una possibile storia incentrata su questo, non mi sono sentita molto normale^___^

Contenta che sia di tuo gradimento!

 

Lady Cassandra: Ciao, quei poveri 7 ragazzi hanno fatto molta pena anche a me, però non dovrebbe essere poi male vedere Draco ed Hermione nel pieno di un dibattito a sfondo letterario^^ Ma quei poveri 7 cosa ne vogliono capire? -____-

 

London: Ciao, alla fine chimica com’è andata? Spero bene, non vorrei che la mia storia ti avesse portato sfiga^^

Come hai ben potuto leggere Draco ancora non abbandona le sue convinzioni ed era normale che per lui Ginevra fosse una carissima amica di Giulietta… aspettiamo solo che il vento cambi^^

 

White_tifa: Ciao tesora, che belle le tue recensioni! Credo di amarle e di adorare te^^

Felice di aver centrato i caratteri dei personaggi ed essere riuscita a catapultarli in una storia^^

Grazie

 

Sinylla: Ovviamente Draco non poteva sostenere la purezza di Ginevra dopo che la povera Giulietta è stata definita una poco di buono^___^ Ma forse un giorno Draco riuscirà a cambiare visione del mondo…

 

Aysha: Ok, chiedo perdono, mi sto fustigando. Avrei dovuto parlare di Orgoglio e Pregiudizio, ma la professoressa Romance ha cambiato all’ultimo minuto e sono stata avvertita in extremis^^ Prometto che ci sarà il capitolo dedicato ad Orgoglio e Pregiudizio, prometto! Parola di giovane marmotta!

Ma intanto Lancillotto e Ginevra ti sono piaciuti?

 

Chiaras: Ciao, Draco sa come leggere un romanzo e divertirsi! Ovviamente non dirà mai che gli uomini sono donnaioli… no no, perché anche se l’uomo è donnaiolo è la donna che va da lui e si abbandona completamente^^

Ma Hermione non la pensa esattamente così…

 

Cobwy23: Tesora, addirittura in estasi? Me in doppia estasi per la tua recensione^^

Forse un giorno quei due si renderanno conto che assomigliano ai personaggi dei libri che leggono, ma non so quando… XDXDXD

Ho riso troppo per come ti sei immaginata il povero Harry, e beh era proprio quella l’immagine che volevo dare^^

 

Erin: spero di nona ver fatto aspettare tanto questa volta. L’ho scampata?

Piaciuta la reazione di draco su quei due? Spero di sì!^___^

 

ZAITU: Ciao, non credevo ti sarebbe piaciuta così tanto J in ogni caso ringraziamo il cielo per aver fatto in modo di fartela scoprire XDXDXD

Se Draco si fa queste seghe mentali sulle eroine delle letteratura è ovvio che prima me le sia fatte io XDXDXD  e sono contenta di non essere l’unica pazza, non ti offendere ma sei entrata nel Club^_____^

 

@ngel: Ciao, dopo Lancillotto e Ginevra stava per non entrarci, ma non per colpa sua XDXDXD

E poi tranquilla non ti censurare , è vero che Draco è fighissimo! ^^

 

Chigra: Ciao, grazie mille dei complimenti! Sei un tesoro!

 

Claheaven: Ti sposo immediatamente!^^ Tralasciando che oggi sono stata interrogata su Wuthering Heights XDXDXD e tralasciando il fatto che non so come dire che sapere che ti piace la mia storia mi manda in visibilio, beh è proprio vero che Draco non ha capito nulla di Hermione^^

 

Herm90: Ecco la mia drunk preferita, non abbandonerai mai le Ron/Herm, ma è bellissimo sapere che la mia Draco/Herm ti piaccia! E’ una grandissima soddisfazione, no? Mm….

Spero di ritrovarti tra i recensitori, il tuo parere è importantissimo!

 

1992: ^____________^ grazie infinite! La rama del prossimo è nell’oscurità essendo un’opera letteraria magica, inventata spudoratamente da me, spero ti piaccia!^^

 

Julietta: Ciao, sono un genio? Sicura di non stare esagerando^^ Il mio ego sta per esplodere^^

Grazie infinite!

 

Yuma_4ever: Ciao, non so perché ma Pansy la appioppo sempre con Blaise, magari avresti preferito una Blaise/Ginny?

JJJ

 

GRAZIE A TUTTE.

 

Kisses

 

  
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